Perché la distribuzione digitale non danneggia GameStop e i rivenditori fisici, e anzi li rinforza

Written By Unknown on Selasa, 15 Juli 2014 | 23.47

Quando si pensa a GameStop vengono in mente i lunghi scaffali pieni di giochi per le console o per il PC. Ma GameStop, così come molti altri rivenditori fisici di videogiochi, vende anche i contenuti scaricabili per i giochi e le schede che consentono di aggiungere denaro agli account online. Anzi questa parte del business è in forte crescita per i negozi come GameStop.

GameStop

Nel 2013, GameStop ha generato 724,4 milioni di dollari in vendite digitali, cifra all'interno della quale vengono conteggiate anche le vendite dal sito Kongregate Mobile Gaming. Per quanto attiene al primo trimestre dell'anno fiscale 2014, GameStop ha registrato un miglioramento del 9,5% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno fiscale. Ciò dipende principalmente dalle maggiori vendite di schede che consentono di aggiungere denaro agli account Xbox Live e PlayStation Network con l'avvento delle nuove Xbox One e PS4.

"La maggior parte delle nostre entrate digitali provengono dai nostri negozi brick-and-mortar", ha detto Tony Bartel, presidente di GameStop, in un'intervista a GamesBeat. "Stiamo parlando principalmente delle schede per Xbox Live, PlayStation Network e Nintendo eShop. Ma poi ci sono i contenuti scaricabili, sempre più popolari in ambito console".

Bartel ha citato il caso di Ubisoft per far capire bene come funziona questo business. Nel primo esercizio del suo anno fiscale 2015 Ubisoft ha generato 114 milioni di dollari in vendite digitali. Si tratta di una crescita del 149% rispetto all'anno precedente dovuta principalmente alle ottime vendite del 'season pass' di Watch Dogs, che permette ai giocatori di accedere a tutti i DLC che verranno rilasciati per il recente gioco free roaming. Anche se si potrebbe pensare che la gente acquisti i DLC direttamente dai servizi digitali disponibili sulle console, secondo Bartel molti consumatori ragionano in maniera differente.

"Oltre il 70% dei 'season pass' per i giochi Ubisoft sono stati venduti nel primo trimestre tramite rivenditori fisici", sostiene infatti Bartel. Per questi motivi GameStop si sta assicurando di fornire dei servizi validi per i clienti che decidono di acquistare beni digitali. Nel caso di PS4 questo è piuttosto semplice, perché si tratta di fornire ai giocatori dei semplici codici. Per Xbox One, invece, GameStop mette a disposizione delle Gift Card con il denaro necessario per ottenere le espansioni o altri tipi di contenuti digitali.

"Il nostro obiettivo è quello di offrire una grande esperienza ai nostri clienti", continua Bartel. "Un altro elemento molto importante è poi la reperibilità. Sia che si stia aspettando in coda durante una midnight release o che si voglia fare il pre-order del gioco o che lo si stia semplicemente acquistando, si viene sempre informati sui contenuti scaricabili che sono o che saranno disponibili. A quel punto si ha la possibilità di comprare anche quelli o di fare il pre-order, o di fare comunque ciò che si vuole".

Secondo i dati forniti da GameStop, il 30% degli acquirenti della versione di base di Watch Dogs ha acquistato anche il 'season pass', in modo da accedere subito ai contenuti di espansione quando questi verranno rilasciati. "Secondo noi questo contenuto si contraddistinguerà per una qualità molto alta, e per questo cerchiamo di metterlo a disposizione dei clienti. Individuarlo sugli store digitali, invece, non sarà l'esperienza più customer-friendly del mondo".

Sembra, insomma, che si stia andando in maniera sempre più decisa verso la completa digitalizzazione dei contenuti. Ma realtà come GameStop mostrano ancora come digitale e fisico siano molto interconnessi. Uno storico rivenditore fisico come GameStop produce oggi degli utili, e non lo fa trascurando il digitale, ma anzi lo tiene in forte considerazione e lo mette sullo stesso piano del fisico. "Non ci mettiamo in difesa quando si parla di distribuzione digitale. Anzi vogliamo guidare la distribuzione digitale e passare all'attacco", conclude Bartel.


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