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Tutto esaurito per il Nexus 4 sul Google Play, si fa spazio al successore

Written By Unknown on Selasa, 17 September 2013 | 23.47

Dopo il taglio di prezzo di ben 100$ occorso lo scorso mese, Google ha dichiarato il tutto esaurito sul proprio Nexus 4 da 8 e 16GB sul negozio proprietario online, il Google Play attualmente non disponibile in Italia. The Verge specifica che la società di Mountain View non ha alcuna intenzione di immettere nuovamente in vendita Nexus 4 sul proprio negozio online, elemento che sancisce in qualche modo la fine della produzione da parte di LG della quarta edizione di smartphone Pure Google.

Nexus 5

In America l'ultima unità del modello da 16GB è stata venduta nel corso della giornata di ieri, 16 settembre, mentre la versione da 8GB ha registrato il tutto esaurito la scorsa settimana subito dopo la forte riduzione di prezzo. Google non sembra avere intenzione di riproporre il Nexus 4 in nessuna variante nel Google Play americano, mentre in altri paesi restano alcune unità. Dal momento che la produzione è di fatto cessata, verrà registrato il sold out in via definitiva anche nelle restanti regioni una volta che gli ultimi dispositivi verranno venduti.

La decisione del colosso di Mountain View è avvenuta in tempi più che sospetti. Nelle ultime settimane stanno aumentando considerevolmente le informazioni e le indiscrezioni trapelate sul web su un nuovo modello, il Nexus 5 che è stato mostrato più volte in via non ufficiale, prima accidentalmente, e poi da alcuni documenti della FCC, l'organo americano di certifica per le reti wireless e le telecomunicazioni.

Dalle prime immagini possiamo notare la scritta orizzontale sul posteriore parecchio simile al nuovo Nexus 7, il tablet da 7 pollici prodotto da ASUS, e un modulo fotografico di generose dimensioni. Il display potrebbe essere da 5", mentre sul fronte hardware potremmo trovare un Qualcomm Snapdragon 800 da 2,3GHz, 2GB di RAM e il supporto alle reti 4G LTE.


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Calibre

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Con Calibre è possibile gestire la propria libreria digitale convertendo i libri in vari formati e trasferendoli sul proprio ebook reader.Oltre a questa funzionalità Calibre permette di scaricare articoli o news provenienti da svariate fonti di informazione rendendoli fruibili sul proprio dispositivo mobile.
Qui di seguito le note di rilascio diffuse dallo sviluppatore:
New Features - When doing searches or switching between virtual libraries in the main book list, preserve the current book. The currently selected book will remain visible if it is present in the results of the search or the selected virtual library.
- Drivers for Oppo Find 5 and PocketBook Mini 515 Closes tickets: 1223853


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La tecnologia del futuro sarà negli oggetti che ci circondano

Intel Pentium 200MMX da 200MHz di frequenza, seguito poi dal modello da "ben" 233MHz; processo produttivo a 0,35 micron, non nanometri, con un consumo prossimo ai 15W. Queste erano le specifiche dei processori top di gamma Intel durante il primo Intel Developer Forum quando correva l'anno 1997. Ere geologiche se si utilizza il progresso tecnologico come unità di misura temporale.

A distanza di nemmeno venti anni è cambiato tutto, ma veramente tutto, in quello che è il nostro approccio alla tecnologia e al modo di fruirne, complice l'avvento di internet, la miniaturizzazione sempre più spinta e una crescita impressionante del rapporto performance per watt, tema caro a ogni produttore di processori e SoC.  Pur essendo ancora solido il nostro legame con mouse e tastiera, è da tempo in atto un affiancamento sempre più diffuso dell'interfaccia touch, partita dagli smartphone e in grande diffusione anche sui sistemi portatili e da tavolo.

L'Intel Developer Forum appena conclusosi a San Francisco non fa che ribadire questo trend, confermando inoltre come la tecnologia sarà sempre più "invisibile" eppure sempre più pervasiva. Sono lontani i tempi in cui venivano mostrati i muscoli a suon di benchmark per ogni processore delle numerose famiglie di prodotto Intel: tutto questo è stato sostituito da dimostrazioni su consumi energetici e potenza in rapporto ad essi, oltre che da messaggi sull'importanza degli apparecchi intesi nel loro insieme e non come un mero connubio hardware-software.

Nel corso dell'ultimo anno abbiamo assistito alla diffusione sempre più massiccia di tablet PC, un settore che non conosce battute di arresto e anzi ha fatto segnare un sorpasso ai danni dei PC tradizionali nel corso dell'ultimo trimestre. Se da una parte i consumatori gongolano, anche per la presenza di tablet venduti al di sotto dei 100 Euro, lo stesso non può dirsi per due produttori storici nel campo tecnologico, ovvero Intel e Microsoft, poiché non sono questi i nomi che primeggiano nel settore rispettivamente per hardware e software.

Da decenni è la prima volta che nel settore informatico il duo Intel-Microsoft  (detto anche Wintel prendendo a prestito la W da Windows) perde la propria leadership. La concorrenza Apple e tutto l'universo Android, anche grazie al traino degli smartphone, hanno saputo crearsi un mercato molto vasto mentre i due giganti dormivano o quantomeno prendevano tempo (troppo) per decidere come aggredire quel mercato.

Le risposte potrebbero arrivare già nel periodo natalizio in una forma particolare, definita 2 in 1. Se da una parte il progetto Ultrabook può e poteva essere considerato un passo avanti nel modo di concepire un PC portatile, che però di fatto quello rimaneva, spingendo i modelli 2 in 1 (PC portatili che possono essere utilizzati anche come tablet) Intel cerca di andare oltre, nel tentativo di prendere due piccioni con una fava. Vediamo perché.


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iFruit: un'app per personalizzare le auto di Gta 5

Rockstar ha reso disponibili due nuove applicazioni per Grand Theft Auto V sull'App Store. Il lancio del già notissimo free roaming sta ottenendo un successo dilagante, che arriva quindi anche nel mondo mobile. Con iFruit, infatti, sarà possibile personalizzare le auto, con effetti ovviamente anche all'interno del gioco in esecuzione sulle console.

iFruit

L'app permette di scegliere le verniciature, il colore dei finestrini, il colore del fumo delle sgommate, le ruote, i cofani e gli alettoni. Si può anche potenziare il motore, i freni, la marmitta, le sospensioni e applicare accessori come luci, clacson, gomme e armature. I giocatori possono effettuare l'ordine delle auto in qualsiasi momento e troveranno quello che hanno scelto pronto nel garage appena lanceranno Grand Theft Auto V. Si può inviare l'ordine anche mentre si sta giocando e, in questo caso, il meccanico virtuale ci chiamerà in-game per avvertirci della disponibilità della nuova auto.

Rockstar pensa anche agli amanti di animali virtuali, visto che tramite iFruit, precisamente con lo strumento Chop the Dog, è possibile interagire con Chop, la spalla canina di Franklin in Grand Theft Auto V. Per scaricare iFruit premete qui.

Ma iFruit non è l'unica app disponibile per Gta 5, visto che c'è anche Grand Theft Auto V: The Manual, ovvero la versione digitale del manuale di gioco. Questa app permette di accedere alle oltre 100 pagine del manuale in maniera piacevole e accessibile tramite l'interfacciamento touch del dispositivo. Per il download del manuale premete qui.

Grand Theft Auto V, e stavolta parliamo della versione completa del gioco, è disponibile dalla giornata di oggi. Il nuovo titolo Rockstar ha scatenato una vera e propria febbre sulla rete, alimentando la passione dei videogiocatori. Ieri è scaduto l'embargo sulle recensioni, che hanno quasi sempre premiato il nuovo Gta. Il nuovo titolo Rockstar, infatti, è uno dei giochi con la più alta media voto di sempre: 98 nel caso della versione Xbox 360 e 97 nel caso di PS3.

La nostra recensione di Gta 5 arriverà nei prossimi giorni, nel formato approfondito come al solito.


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Kaspersky Rescue Disk

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Antivirus da utilizzare in presenza di sistema particolarmente infetto; crea un CD-Rom di boot con il quale avviare il sistema e dal quale avviare la procedura di scansione e riparazione del sistema.


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Nokia conferma l'evento 'Innovation reinvented': nuovi phablet e tablet Windows 8 in arrivo

Più volte preannunciata da molteplici fonti tramite le solite indiscrezioni, Nokia ha confermato ufficialmente la data nella quale verranno presentati i prossimi dispositivi Windows Phone del colosso finlandese, i primi dopo l'annuncio dell'acquisizione da parte di Microsoft. L'evento era previsto inizialmente per la fine di settembre, tuttavia il popolare @evleaks aveva informato di un possibile ritardo per il 22 ottobre.

Nokia evento 22 ottobre

E sarà proprio il 22 ottobre il giorno in cui Nokia svelerà i nuovi Lumia 1520 e Sirius 10.1. Si tratta di due dispositivi Windows Phone che dovrebbero fare uso del prossimo aggiornamento GDR3 della piattaforma operativa mobile di Redmond,

Lumia 1520 è un phablet con schermo FullHD da 6 pollici e Snapdragon 800 quad-core, due elementi la cui compatibilità è garantita esclusivamente da GDR3. Fra le altre caratteristiche, i rumor parlano di una fotocamera PureView da 20MP e batteria integrata da 3400mAh. Nokia potrebbe presentare la nuova soluzione a metà strada fra smartphone e tablet per contrastare la crescente nicchia di mercato dei phablet, lanciata da Samsung con il suo Galaxy Note e affermatasi sempre di più nel corso degli anni, man mano che viene alimentata la richiesta di dispositivi con display sempre più grandi nel mercato degli smartphone.

Sirius 10.1 è invece stato mostrato per la prima volta non ufficialmente pochi giorni fa: come si evince dal nome stiamo parlando del primo tablet Windows RT di Nokia, dotato anch'esso di specifiche hardware di primo livello al prezzo di lancio di 499$. Al centro della nuova soluzione avremo Qualcomm Snapdragon 800 da 2,3GHz ed uno schermo FullHD da 10.1. La fotocamera sarà da 6,7 Megapixel ed utilizzerà un obiettivo Carl Zeiss.

Come riporta TheVerge, Nokia non ha annunciato ancora il luogo in cui verrà tenuto l'evento, anche se la location dell'immagine fa pensare a località più esotiche del normale.


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Asus Padfone Infinity svelato ufficialmente: lo smartphone con modulo tablet si aggiorna di nuovo

Quello che rappresenta una nicchia di mercato di solito incuriosisce i palati più raffinati. Ed è il caso di Asus Padfone Infinity, uno smartphone comune che ha la capacità di potersi inserire in un modulo che lo trasforma di fatto in tablet, potendone sfruttare tutti i dati in esso contenuti e la potenza computazionale offerta dal SoC integrato nel telefono cellulare.

Asus Padfone Infinity

Il nuovo Padfone Infinity era stato già annunciato dalla società informalmente, che ne aveva predetto il lancio commerciale paragonandolo al lancio di uno space shuttle. Il dispositivo, introdotto in quel di Taiwan, non cambia nome rispetto al modello precedente e la vendita inizierà entro la fine del mese sul mercato taiwanese ed entro fine anno per quanto riguarda i negozi europei e asiatici.

Asus Padfone Infinity

Come riportato da VR-Zone, sono poche le novità rispetto al precedente modello: sostanzialmente il "vecchio" Snapdragon 600 viene sostituito dal più performante Snapdragon 800, portato alla frequenza operativa di 2.2GHz, mentre viene aggiunto il supporto allo standard microSD. Quest'ultima modifica viene accompagnata da una riduzione del quantitativo di storage onboard, che passano a 16 e 32GB per le due versioni proposte, a differenza dei 32 e 64GB delle versioni precedenti.

Asus Padfone Infinity

Il sistema operativo installato sarà Android 4.2 Jelly Bean (rispetto alla 4.1 del precedente modello) e la fotocamera posteriore sarà da 13 Megapixel con alcune feature aggiuntive, fra cui PixelMaster (simile alla UltraPixel di HTC) e una modalità Turbo Boost. Lo schermo sarà FullHD da 5 pollici per quanto riguarda lo smartphone, mentre da 10,1" per il modulo tablet con risoluzione 1920x1200. I due moduli avranno rispettivamente due batterie da 2400 e 5000mAh. Per quanto riguarda la connettività avremo il supporto a Bluetooth 4.0, NFC e 4G LTE. Nessuna variazione per quanto riguarda i prezzi: il nuovo Padfone sarà proposto dunque ai canonici 999€, per quanto riguarda lo smartphone e il suo modulo dock.


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Hasselnuts: usare iPhone come dorso digitale per Hasselblad V

Written By Unknown on Selasa, 10 September 2013 | 23.48

Momento caldo per il tema iPhone: questa sera scopriremo quali novità porterà in dote il nuovo iPhone 5S, ma molto probabilmente, stando ai rumors e ai dati in arrivo dai produttori di cover, l'accessorio di cui trattiamo in questa notizia sarà compatibile anche con la nuova versione del Melafonino. Si tratta di un adattatore per utilizzare il sensore di iPhone come dorso digitale per le vecchie medio formato a pellicola Hasselblad V.

Hasselnuts, questo il nome del progetto lanciato su Kickstarter da Badass Cameras, è un dorso del tutto simile a un magazzino per pellicola, che offre un apposito vano in cui incastrare il proprio iPhone. L'idea nasce dal buon numero di Hasselblad V e relative ottiche dimenticate nelle soffitte dei fotografi analogici che non hanno il budget necessario per migrare al digitale con l'acquisto di un dorso dotato di sensore.

La qualità non è certamente il primo dei motivi per usare un sistema simile, mentre il piacere di rispolverare la propria attrezzatura e utilizzarla in digitale, con la possibilità di condivisione immediata degli scatti, rientrano invece in questa lista. Non si tratta solo di un adattatore per appoggiare il modulo fotocamera di iPhone alla medio formato, ma grazie allo schermo di proiezione posto laddove si trovata la pellicola vengono conservate tutte le caratteristiche di prospettiva, resa e profondità di campo delle ottiche utilizzate.


L'immagine ripresa da iPhone a sinistra e tramite Hasselnuts a destra

Questo schermo in vetro è studiato per dare una resa simile a quella delle pellicole per medio formato ed è la parte più interessante del progetto, che lo fa emergere dai tanti altri presenti in giro per il web. Hasselnuts non è regalato, ma ha un costo di un paio di ordini di grandezza inferiore a quello dell'acquisto di un dorso digitale: per molti potrebbe valere la pena di investire $299 per tornare a giocare con il proprio gioiellino svedese.


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iPhone 5S: Touch ID è l'implementazione software del nuovo sensore biometrico

Con il nome Touch ID Apple identificherà le implementazioni software alla base della nuova tecnologia di scansione biometrica delle impronte digitali. La novità è stata annunciata da alcune prime fotografie di quello che potrebbe essere il manuale d'uso dello smartphone, che Apple svelerà nel corso dell'evento previsto per la serata. Nell'immagine è possibile notare inoltre un tasto Home leggermente modificato rispetto al passato, che potrebbe rappresentare l'unica innovazione estetica del nuovo dispositivo.

Manuale iPhone 5S Touch ID

Apple potrebbe considerare il nuovo elemento come prioritario se merita di essere il protagonista di una rivoluzione estetica di tale portata, soprattutto se consideriamo che le modifiche estetiche nel pannello frontale dello smartphone di Cupertino non sono mai state così evidenti prima d'ora. Tuttavia, sulla pagina trapelata possiamo notare alcune differenze nelle nomenclature utilizzate rispetto al passato, che potrebbero avvisarci della possibilità di trovarci di fronte a un falso.

La dicitura "Volume Up/Down" è stata sostituita per la prima volta con "Volume Buttons", mentre "On/Off Sleep/Wake" con "Sleep/Wake button", nomenclatura comunque utilizzata già in passato con alcuni modelli di iPod ed iPad. Il Wall Street Journal ha confermato in un recente articolo che iPhone 5S farà realmente la sua apparizione nel corso dell'evento di stasera e che il nuovo modello supporterà tecnologie per il riconoscimento delle impronte digitali.

Grazie al nuovo sensore l'utente può autenticarsi in maniera rapida, in alternativa all'uso tradizionale delle password. La tecnologia Touch ID sarà comunque disponibile solo su uno dei dispositivi che Apple presenterà in serata, lasciando fuori iPhone 5C, la controproposta della società per le fasce di mercato meno elevate. Nell'articolo del WSJ di legge anche che il nuovo sensore sarà rivoluzionario rispetto alle tecnologie implementate in passato da altri produttori di smartphone, con un'affidabilità sensibilmente superiore grazie alle molteplici scansioni effettuate sul dito.

Mancano ormai poche ore alla presentazione ufficiale dei prossimi iPhone e nel corso dell'evento di questa sera potremo finalmente confermare o smentire ufficialmente le indiscrezioni che si susseguono ormai da mesi.


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Dropbox

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Dropbox permette di memorizzare files online, accedendo da diverse locazioni e mantenendo sincronizzazione in modo automatico. Non solo: Dropbox permette di condividere automaticamente files tra utenti differenti mantenendo un'interfaccia utente estremamente semplice e intuitiva.


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SSD Intel Pro 1500, per sistemi OEM e gli integratori di sistemi

Intel ha annunciato la disponibilità di nuovi SSD destinati ai clienti corporate. Ci riferiamo alla famiglia Intel Pro 1500, ottenuta abbinando controller LSI SandForce SF-2281 a chip NAND costruiti con tecnologia produttiva a 20 nanometri. Di fatto si tratta delle medesime caratteristiche tecniche delle soluzioni Intel della famiglia 530, SSD destinati al pubblico consumer presentati dall'azienda americana negli scorsi mesi.

I nuovi SSD sono proposti da Intel in form factor da 2 pollici e 1/2 come in quello M.2, con capacità variabili da 80 sino a 480 Gbytes per il modello da 2,5 pollici e 360 Gbytes quale limite superiore per gli SSD in formato M.2. Non manca il supporto allo standard di criptaggio dei dati AES-256, oltre alla compatibilità con le specifiche TCG Opal.

intel_ssd_pro_1500.jpg (35174 bytes)

Le prestazioni velocistiche sono ovviamente molto interessanti: Intel dichiara una velocità di lettura sequenziale di 540 Mbytes al secondo per tutti i modelli, con velocità di scrittura che raggiungono i 490 Mbytes al secondo. Le potenzialità in I/O random raggiungono i 41k IOps in letture casuali e 80k per le scritture casuali.

I nuovi SSD sono dotati di supporto alla tecnologia DevSleep, grazie alla quale il consumo viene ridotto sino ad un minimo di 5 milliwatts nel momento in cui l'SSD non venga utilizzato attivamente, con la possibilità di spingersi sino ad un valore minimo di 0,2 milliwatts. DevSleep è una tecnologia supportata dai chipset Intel della serie 8, compatibili quindi con le soluzioni della famiglia Haswell.

Gli SSD Intel Pro 1500 verranno proposti sul mercato principalmente attraverso i canali OEM e gli integratori di sistema; è possibile che una ridotta quantità di questi modelli possa raggiungere anche i canali di vendita retail tradizionali e quindi essere utilizzati per upgrade dei propri sistemi da parte di utenti finali. Tutti i modelli Pro 1500 sono forniti con garanzia di 5 anni.


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Tizen 3.0: nuove immagini lo mostrano in funzione su Galaxy S4

Tizen è una piattaforma operativa proprietaria di Samsung e Intel realizzata unendo aspetti dei precedenti Bada OS, LiMo e di MeeGo di Nokia. Secondo le indiscrezioni ricevute nel tempo si tratta di un primo tentativo di Samsung di separarsi da Google e dal suo Android, sistema operativo che viene utilizzato in lungo e largo su una consistente parte della line-up di smartphone del colosso sudcoreano.

Tizen 3.0 su Galaxy S4

Alcuni mesi fa, Eldar Murtazin aveva segnalato che il progetto fosse in fase di stallo per via della mancanza di applicazioni di terze parti. Samsung sa quanto sia prioritario possedere uno store che offre un ventaglio di applicazioni corposo ai propri utenti e non vuole lanciare dispositivi prematuri da questo punto di vista. Secondo Murtazin il ritardo rappresentava più una vera e propria cancellazione del progetto e il colosso sudcoreanno non sarebbe riuscito a lanciare un prodotto con Tizen prima della fine del 2014.

Tuttavia sono trapelate alcune prime immagini della terza edizione dell'interfaccia grafica di Tizen, mostrato in funzione su un Galaxy S4. Le immagini, divulgate da Tizen Indonesia, potrebbero comunque non rivelare il reale aspetto grafico della nuova piattaforma, dal momento che prima del rilascio potrebbero essere apportati alcuni cambiamenti. Graficamente troveremo uno stile minimalista, apparentemente più colorato rispetto ad Android, con grossi tasti monocromatici su schermo.

Tizen 3.0 su Galaxy S4

Tizen è il tentativo di Samsung di divenire indipendente da Google senza comunque perdere la leadership sulle vendite dei terminali Android. La nuova piattaforma operativa potrebbe inoltre essere indispensabile per i prossimi accordi commerciali fra le due società. Secondo il sito indonesiano, i primi dispositivi basati su Tizen non arriveranno prima della fine dell'anno.

Tizen 3.0 su Galaxy S4


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PowerArchiver 2013

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Completa utility per la gestione di archivi di files. Gestisce tutti i formati maggiormente diffusi: ZIP, RAR, ACE, ARJ, LHA e BH SFX.

Al suo interno incorpora dei visualizzatori per le seguenti tipologie di files: TXT, RTF, BMP, WMF, EMF, JPG (JPEG), GIF e ICO.
L'interfaccia grafica è molto simile a quella utilizzata da windows 2000.

Dispone inoltre di una funzione che consente la conversione da una tipologia di archivio ad un'altra, ad esempio da archivio .ZIP a .CAB, o da CAB a LHA.

Qui di seguito le novità dell'ultima versione:
- worked on cloud support, translations, PA Starter (Queue), ftp, backup, rar and more
- closed 23 bugs/wishes/improvements from our tracking system.

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Seagate, hard disk SRM già in circolazione e nuovo drive Ultra Mobile per tablet

La tecnologia Shingled Magnetic Recording è attualmente una delle strade più economiche che i produttori di hard disk stanno percorrendo allo scopo di incrementare la massima densità di informazione dei piatti rotanti, attualmente ferma ad 1TB per piatto. In cosa consiste? Anzitutto ricordiamo sinteticamente che un hard disk è composto da una testina che si occupa delle operazioni di scrittura e lettura e da piatti rotanti sui quali risiedono le informazioni. L'attuale limite della densità di informazione sui piatti è determinata di fatto dall'impronta della testina sul piatto, più una traccia di protezione che evita che la testina scriva erroneamente dati o legga dati sbagliati.

La tecnologia SMR elimina di fatto la traccia protettiva e prevede una leggera sovrapposizione delle tracce del piatto, come avviene con le tegole di un tetto (shingle in inglese significa tegola). Questa sovrapposizione consente di incrementare la densità di informazione senza che sia necessario ridurre la dimensione della testina, arrivata all'attuale limite fisico.

Western Digital e Seagate, i due principali produttori di hard disk, sono entrambi al lavoro su questa tecnologia. Seagate in particolare afferma però di aver già consegnato circa un milione di drive realizzati con tecnologia SMR, sebbene attualmente non sia possibile conoscere quale drive della compagnia faccia uso della tecnologia SMR o che tipo di effetto questa tecnologia possa avere sulla vita del disco. Seagate, tuttavia, non ha ancora utilizzato la tecnologia per incrementare la densità dei propri dischi, ma grazie ad essa pianifica per il prossimo anno di poter incrementare la capienza dei singoli piatti a 1,25TB.

E' infatti opportuno considerare che le operazioni di sovrascrittura nel caso di un hard disk realizzato con tecnologia SMR sono un po' più complesse rispetto ad un hard disk tradizionale: sarà infatti necessario riscrivere le tracce che si sovrappongono ai dati che stiamo sovrascrivendo. Allo stesso modo nel momento in cui dei dati vengono cancellati è necessario procedere alla riscrittura dei dati adiacenti in maniera tale che lo spazio liberato possa essere rimesso a disposizione dell'utente. Si tratta di operazioni che sono trasparenti all'utente, poiché gestite dal firmware, ma che ovviamente vanno a condizionale la velocità di lettura e scrittura.

Seagate ha intanto annunciato un nuovo hard disk di piccole dimensioni espressamente indirizzato all'uso con sistemi tablet Android. Si tratta di Ultra Mobile, una unità dello spessore di 5mm e del peso di 93 grammi che può essere inserito all'interno del ridotto spazio di un sistema table, mettendo però a disposizione ben 500GB di capienza di storage. Per poter competere direttamente con le soluzioni di storage flash, Seagate ha incluso un particolare firmware chiamato Mobile Enablement Kit.

Questo firmware comprende una serie di funzionalità aggiuntive che normalmente non vengono inserite negli hard disk tradizionali, come ad esempio il caching di dati utilizzati più frequentemente, l'ottimizzazione adattiva del consumo energetico ed il monitoraggio di sensori di movimento e termici. Secondo quanto affermato da Seagate, l'unità è in grado di offrire prestazioni equivalneti ad un drive flash da 16GB, al consumo di un drive da 64GB ma con una capienza di 500GB. Il drive Ultra Mobile è infine caratterizzato da una velocità di rotazione dei piatti pari a 5400RPM, un quantitativo di cache di 16MB e interfaccia SATA 6Gb/s. Il prezzo dell'unità non è stato reso noto, nè è possibile sapere se il drive Ultra Mobile sarà reso in futuro disponibile al pubblico o resterà riservato a produttori.


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Hasselnuts: usare iPhone come dorso digitale per Hasselblad V

Momento caldo per il tema iPhone: questa sera scopriremo quali novità porterà in dote il nuovo iPhone 5S, ma molto probabilmente, stando ai rumors e ai dati in arrivo dai produttori di cover, l'accessorio di cui trattiamo in questa notizia sarà compatibile anche con la nuova versione del Melafonino. Si tratta di un adattatore per utilizzare il sensore di iPhone come dorso digitale per le vecchie medio formato a pellicola Hasselblad V.

Hasselnuts, questo il nome del progetto lanciato su Kickstarter da Badass Cameras, è un dorso del tutto simile a un magazzino per pellicola, che offre un apposito vano in cui incastrare il proprio iPhone. L'idea nasce dal buon numero di Hasselblad V e relative ottiche dimenticate nelle soffitte dei fotografi analogici che non hanno il budget necessario per migrare al digitale con l'acquisto di un dorso dotato di sensore.

La qualità non è certamente il primo dei motivi per usare un sistema simile, mentre il piacere di rispolverare la propria attrezzatura e utilizzarla in digitale, con la possibilità di condivisione immediata degli scatti, rientrano invece in questa lista. Non si tratta solo di un adattatore per appoggiare il modulo fotocamera di iPhone alla medio formato, ma grazie allo schermo di proiezione posto laddove si trovata la pellicola vengono conservate tutte le caratteristiche di prospettiva, resa e profondità di campo delle ottiche utilizzate.


L'immagine ripresa da iPhone a sinistra e tramite Hasselnuts a destra

Questo schermo in vetro è studiato per dare una resa simile a quella delle pellicole per medio formato ed è la parte più interessante del progetto, che lo fa emergere dai tanti altri presenti in giro per il web. Hasselnuts non è regalato, ma ha un costo di un paio di ordini di grandezza inferiore a quello dell'acquisto di un dorso digitale: per molti potrebbe valere la pena di investire $299 per tornare a giocare con il proprio gioiellino svedese.


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iPhone 5S: Touch ID è l'implementazione software del nuovo sensore biometrico

Con il nome Touch ID Apple identificherà le implementazioni software alla base della nuova tecnologia di scansione biometrica delle impronte digitali. La novità è stata annunciata da alcune prime fotografie di quello che potrebbe essere il manuale d'uso dello smartphone, che Apple svelerà nel corso dell'evento previsto per la serata. Nell'immagine è possibile notare inoltre un tasto Home leggermente modificato rispetto al passato, che potrebbe rappresentare l'unica innovazione estetica del nuovo dispositivo.

Manuale iPhone 5S Touch ID

Apple potrebbe considerare il nuovo elemento come prioritario se merita di essere il protagonista di una rivoluzione estetica di tale portata, soprattutto se consideriamo che le modifiche estetiche nel pannello frontale dello smartphone di Cupertino non sono mai state così evidenti prima d'ora. Tuttavia, sulla pagina trapelata possiamo notare alcune differenze nelle nomenclature utilizzate rispetto al passato, che potrebbero avvisarci della possibilità di trovarci di fronte a un falso.

La dicitura "Volume Up/Down" è stata sostituita per la prima volta con "Volume Buttons", mentre "On/Off Sleep/Wake" con "Sleep/Wake button", nomenclatura comunque utilizzata già in passato con alcuni modelli di iPod ed iPad. Il Wall Street Journal ha confermato in un recente articolo che iPhone 5S farà realmente la sua apparizione nel corso dell'evento di stasera e che il nuovo modello supporterà tecnologie per il riconoscimento delle impronte digitali.

Grazie al nuovo sensore l'utente può autenticarsi in maniera rapida, in alternativa all'uso tradizionale delle password. La tecnologia Touch ID sarà comunque disponibile solo su uno dei dispositivi che Apple presenterà in serata, lasciando fuori iPhone 5C, la controproposta della società per le fasce di mercato meno elevate. Nell'articolo del WSJ di legge anche che il nuovo sensore sarà rivoluzionario rispetto alle tecnologie implementate in passato da altri produttori di smartphone, con un'affidabilità sensibilmente superiore grazie alle molteplici scansioni effettuate sul dito.

Mancano ormai poche ore alla presentazione ufficiale dei prossimi iPhone e nel corso dell'evento di questa sera potremo finalmente confermare o smentire ufficialmente le indiscrezioni che si susseguono ormai da mesi.


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Dropbox permette di memorizzare files online, accedendo da diverse locazioni e mantenendo sincronizzazione in modo automatico. Non solo: Dropbox permette di condividere automaticamente files tra utenti differenti mantenendo un'interfaccia utente estremamente semplice e intuitiva.


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SSD Intel Pro 1500, per sistemi OEM e gli integratori di sistemi

Intel ha annunciato la disponibilità di nuovi SSD destinati ai clienti corporate. Ci riferiamo alla famiglia Intel Pro 1500, ottenuta abbinando controller LSI SandForce SF-2281 a chip NAND costruiti con tecnologia produttiva a 20 nanometri. Di fatto si tratta delle medesime caratteristiche tecniche delle soluzioni Intel della famiglia 530, SSD destinati al pubblico consumer presentati dall'azienda americana negli scorsi mesi.

I nuovi SSD sono proposti da Intel in form factor da 2 pollici e 1/2 come in quello M.2, con capacità variabili da 80 sino a 480 Gbytes per il modello da 2,5 pollici e 360 Gbytes quale limite superiore per gli SSD in formato M.2. Non manca il supporto allo standard di criptaggio dei dati AES-256, oltre alla compatibilità con le specifiche TCG Opal.

intel_ssd_pro_1500.jpg (35174 bytes)

Le prestazioni velocistiche sono ovviamente molto interessanti: Intel dichiara una velocità di lettura sequenziale di 540 Mbytes al secondo per tutti i modelli, con velocità di scrittura che raggiungono i 490 Mbytes al secondo. Le potenzialità in I/O random raggiungono i 41k IOps in letture casuali e 80k per le scritture casuali.

I nuovi SSD sono dotati di supporto alla tecnologia DevSleep, grazie alla quale il consumo viene ridotto sino ad un minimo di 5 milliwatts nel momento in cui l'SSD non venga utilizzato attivamente, con la possibilità di spingersi sino ad un valore minimo di 0,2 milliwatts. DevSleep è una tecnologia supportata dai chipset Intel della serie 8, compatibili quindi con le soluzioni della famiglia Haswell.

Gli SSD Intel Pro 1500 verranno proposti sul mercato principalmente attraverso i canali OEM e gli integratori di sistema; è possibile che una ridotta quantità di questi modelli possa raggiungere anche i canali di vendita retail tradizionali e quindi essere utilizzati per upgrade dei propri sistemi da parte di utenti finali. Tutti i modelli Pro 1500 sono forniti con garanzia di 5 anni.


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Tizen 3.0: nuove immagini lo mostrano in funzione su Galaxy S4

Tizen è una piattaforma operativa proprietaria di Samsung e Intel realizzata unendo aspetti dei precedenti Bada OS, LiMo e di MeeGo di Nokia. Secondo le indiscrezioni ricevute nel tempo si tratta di un primo tentativo di Samsung di separarsi da Google e dal suo Android, sistema operativo che viene utilizzato in lungo e largo su una consistente parte della line-up di smartphone del colosso sudcoreano.

Tizen 3.0 su Galaxy S4

Alcuni mesi fa, Eldar Murtazin aveva segnalato che il progetto fosse in fase di stallo per via della mancanza di applicazioni di terze parti. Samsung sa quanto sia prioritario possedere uno store che offre un ventaglio di applicazioni corposo ai propri utenti e non vuole lanciare dispositivi prematuri da questo punto di vista. Secondo Murtazin il ritardo rappresentava più una vera e propria cancellazione del progetto e il colosso sudcoreanno non sarebbe riuscito a lanciare un prodotto con Tizen prima della fine del 2014.

Tuttavia sono trapelate alcune prime immagini della terza edizione dell'interfaccia grafica di Tizen, mostrato in funzione su un Galaxy S4. Le immagini, divulgate da Tizen Indonesia, potrebbero comunque non rivelare il reale aspetto grafico della nuova piattaforma, dal momento che prima del rilascio potrebbero essere apportati alcuni cambiamenti. Graficamente troveremo uno stile minimalista, apparentemente più colorato rispetto ad Android, con grossi tasti monocromatici su schermo.

Tizen 3.0 su Galaxy S4

Tizen è il tentativo di Samsung di divenire indipendente da Google senza comunque perdere la leadership sulle vendite dei terminali Android. La nuova piattaforma operativa potrebbe inoltre essere indispensabile per i prossimi accordi commerciali fra le due società. Secondo il sito indonesiano, i primi dispositivi basati su Tizen non arriveranno prima della fine dell'anno.

Tizen 3.0 su Galaxy S4


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PowerArchiver 2013

scheda aggiornata 2 ore fa

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Completa utility per la gestione di archivi di files. Gestisce tutti i formati maggiormente diffusi: ZIP, RAR, ACE, ARJ, LHA e BH SFX.

Al suo interno incorpora dei visualizzatori per le seguenti tipologie di files: TXT, RTF, BMP, WMF, EMF, JPG (JPEG), GIF e ICO.
L'interfaccia grafica è molto simile a quella utilizzata da windows 2000.

Dispone inoltre di una funzione che consente la conversione da una tipologia di archivio ad un'altra, ad esempio da archivio .ZIP a .CAB, o da CAB a LHA.

Qui di seguito le novità dell'ultima versione:
- worked on cloud support, translations, PA Starter (Queue), ftp, backup, rar and more
- closed 23 bugs/wishes/improvements from our tracking system.

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Seagate, hard disk SRM già in circolazione e nuovo drive Ultra Mobile per tablet

La tecnologia Shingled Magnetic Recording è attualmente una delle strade più economiche che i produttori di hard disk stanno percorrendo allo scopo di incrementare la massima densità di informazione dei piatti rotanti, attualmente ferma ad 1TB per piatto. In cosa consiste? Anzitutto ricordiamo sinteticamente che un hard disk è composto da una testina che si occupa delle operazioni di scrittura e lettura e da piatti rotanti sui quali risiedono le informazioni. L'attuale limite della densità di informazione sui piatti è determinata di fatto dall'impronta della testina sul piatto, più una traccia di protezione che evita che la testina scriva erroneamente dati o legga dati sbagliati.

La tecnologia SMR elimina di fatto la traccia protettiva e prevede una leggera sovrapposizione delle tracce del piatto, come avviene con le tegole di un tetto (shingle in inglese significa tegola). Questa sovrapposizione consente di incrementare la densità di informazione senza che sia necessario ridurre la dimensione della testina, arrivata all'attuale limite fisico.

Western Digital e Seagate, i due principali produttori di hard disk, sono entrambi al lavoro su questa tecnologia. Seagate in particolare afferma però di aver già consegnato circa un milione di drive realizzati con tecnologia SMR, sebbene attualmente non sia possibile conoscere quale drive della compagnia faccia uso della tecnologia SMR o che tipo di effetto questa tecnologia possa avere sulla vita del disco. Seagate, tuttavia, non ha ancora utilizzato la tecnologia per incrementare la densità dei propri dischi, ma grazie ad essa pianifica per il prossimo anno di poter incrementare la capienza dei singoli piatti a 1,25TB.

E' infatti opportuno considerare che le operazioni di sovrascrittura nel caso di un hard disk realizzato con tecnologia SMR sono un po' più complesse rispetto ad un hard disk tradizionale: sarà infatti necessario riscrivere le tracce che si sovrappongono ai dati che stiamo sovrascrivendo. Allo stesso modo nel momento in cui dei dati vengono cancellati è necessario procedere alla riscrittura dei dati adiacenti in maniera tale che lo spazio liberato possa essere rimesso a disposizione dell'utente. Si tratta di operazioni che sono trasparenti all'utente, poiché gestite dal firmware, ma che ovviamente vanno a condizionale la velocità di lettura e scrittura.

Seagate ha intanto annunciato un nuovo hard disk di piccole dimensioni espressamente indirizzato all'uso con sistemi tablet Android. Si tratta di Ultra Mobile, una unità dello spessore di 5mm e del peso di 93 grammi che può essere inserito all'interno del ridotto spazio di un sistema table, mettendo però a disposizione ben 500GB di capienza di storage. Per poter competere direttamente con le soluzioni di storage flash, Seagate ha incluso un particolare firmware chiamato Mobile Enablement Kit.

Questo firmware comprende una serie di funzionalità aggiuntive che normalmente non vengono inserite negli hard disk tradizionali, come ad esempio il caching di dati utilizzati più frequentemente, l'ottimizzazione adattiva del consumo energetico ed il monitoraggio di sensori di movimento e termici. Secondo quanto affermato da Seagate, l'unità è in grado di offrire prestazioni equivalneti ad un drive flash da 16GB, al consumo di un drive da 64GB ma con una capienza di 500GB. Il drive Ultra Mobile è infine caratterizzato da una velocità di rotazione dei piatti pari a 5400RPM, un quantitativo di cache di 16MB e interfaccia SATA 6Gb/s. Il prezzo dell'unità non è stato reso noto, nè è possibile sapere se il drive Ultra Mobile sarà reso in futuro disponibile al pubblico o resterà riservato a produttori.


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Oppo N1: un nuovo cameraphone è previsto per la fine dell'anno

Written By Unknown on Selasa, 03 September 2013 | 23.48

La qualità degli scatti fotografici è diventata un elemento prioritario nella realizzazione di uno smartphone. Gli ultimi dispositivi top di gamma vantano sensori che possono sempre più essere accostati a vere e proprie compatte e da poco si sta sviluppando una nuova nicchia di settore in cui è la fotocamera ad avere funzionalità da smartphone e non viceversa. Caso eclatante è il Samsung Galaxy S4 Zoom, seguito da Nokia Lumia 1020 che vanta una qualità fotografica per certi versi anche superiore.

Oppo N1

Altri dispositivi andranno ad aggiungersi a questa interessante nicchia di mercato, fra cui Sony Xperia Z1 (che sarà presentato ufficialmente domani) e Oppo N1, due smartphone presi di mira dalle indiscrezioni degli ultimi mesi. Il modello della cinese Oppo avrà alcune caratteristiche interessanti, come il sensore "Owl" e l'obiettivo N1, entrambi proprietari, con il supporto di un flash allo Xenon.

Ma nonostante il focus sia incentrato sulle qualità fotografiche del dispositivo, N1 avrà alcune feature esclusive, come il pannello touchscreen situato sul retro, poco più in basso dell'obiettivo. Grazie a questo N1 potrà essere utilizzato anche con una sola mano in tutte le sue funzioni. Sulla pagina di Google+ della società, un utente ha chiesto informazioni sulla reale disponibilità del prodotto. La risposta non è tardata ad arrivare e il dispositivo sarà commercializzato entro la fine dell'anno

Novità anche per il Find 7, smartphone Android con schermo da 5 pollici, processore Qualcomm Snapdragon 800, 2GB di RAM e storage interno di 32GB. Ad alimentare il tutto ci sarà una batteria da 4000mAh, mentre il comparto fotografico sarà caratterizzato da un sensore da 13MP. Riguardo a questo modello la diffusione in volumi non è prevista prima del 2014 al prezzo di 699$ sul mercato americano.


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Spotify Connect dallo smartphone scegli con cosa ascoltare la tua musica

Spotify è un servizio che nel tempo sta crescendo sia per quanto riguarda gli album disponibili, sia per quel che concerne le funzionalità integrate. Dopo aver presentato Discover e Radio l'ultima novità si chiama Connect.

Per il momento solo le versioni del client Spotify per iPod touch, iPhone, e iPad potranno sfruttare l'opzione connect che nella sua integrità appare complessa, ma ai fini pratici per l'utente finale il tutto dovrebbe essere molto semplice.

Con Connect si potrà decidere su quale dispositivo riprodurre la propria musica di Spotify: entrando in casa ascoltando musica dal proprio smartphone si potrà decidere di utilizzare i diffusori e l'impianto di casa per un miglior ascolto. Ci sono alcuni dettagli da tenere in considerazione: gli altoparlanti dovranno supportare Connect e la musica non verrà trasmessa in streaming dallo smartphone ma verrà scaricata dal cloud di Spotify. In questo modo lo smartphone potrà essere utilizzato per tutt'altro e le batterie non verranno scaricate dallo streaming continuo.

Di fatto lo smartphone o il tablet diventano dei controller che attraverso il collegamento WiFi permettono di gestire la musica inviata ai diffusori di casa. L'opzione sarà disponibile entro pochi mesi per i profili Premium di Spotify e le versioni di app per Android sono in fase di sviluppo.

Come riporta The Verge Argon, Bang & Olufsen, Denon, Hama, Marantz, Philips, Pioneer, Revo, Teufel, e Yamaha nei prossimi mesi metteranno in commercio dispositivi in grado di supportare Spotify Connect. Al momento non si conoscono dettagli in merito a eventuali standard e protocolli utilizzati, soluzioni che potrebbero aprire questa funzionalità anche a terze parti. Ma l'impressione è che il tutto sia realizzato con tecnologie proprietarie.


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Ancora problemi per alcuni utenti di Nexus 7 nonostante l'aggiornamento

Il nuovo Nexus 7 è croce e delizia per gli utenti che lo hanno acquistato e per tutti gli appassionati di dispositivi mobile. Il tablet da 7 pollici di ASUS vanta caratteristiche tecniche di rilievo a fronte di un prezzo al pubblico decisamente abbordabile.

Google ASUS Nexus 7

Il display FullHD vanta una densità di pixel pari a 323PPI, valore record nel settore dei tablet. ASUS ha scelto inoltre il SoC Qualcomm Snapdragon S4 Pro coadiuvato da 2GB di RAM, elementi che garantiscono un ottimo boost prestazionale rispetto al precedente modello. Nonostante le ottime caratteristiche tecniche, gli utenti che hanno acquistato le prime unità hanno verificato una serie di problemi con il nuovo tablet "Pure Google".

In un articolo precedente avevamo scritto le considerazioni di Consumer Reports: "Sull'unità che abbiamo acquistato è impossibile utilizzare il metodo Swype per l'immissione di testo. Lo scorrimento continuo da un tasto all'altro diventa impossibile in questo modo, infatti vengono immesse parole senza senso il più delle volte." La rivista statunitense ha riconosciuto anche il problema relativo al GPS sull'unità posseduta: "Alcuni utenti riportano che il GPS integrato perde il contatto con i satelliti dopo un breve periodo di utilizzo. Quando siamo usciti dalla sede con l'app Mappe sul nostro Nexus (era un giorno assolato con poche nuvole sparse), ha riconosciuto la posizione per meno di 10 minuti prima che questa si bloccasse (nonostante la bussola fosse ancora in funzione). Il blocco è perdurato fino a quando non abbiamo riavviato il tablet."

Google ha da subito riconosciuto il problema e pubblicato un aggiornamento di sistema volto a correggere tutti i bug che provocavano i comportamenti anomali del sistema. Lo stesso Consumer Reports, che ha seguito l'intera vicenda in prima persona, ha poi corretto il tiro: "Il touchscreen non riconosce più quegli input fantasma quando usi due o più dita e non salta né ripete lettere quando usi la modalità Swype. Il GPS ha funzionato correttamente per oltre 15 minuti, definendo la mia posizione sempre con precisione."

Tuttavia, su internet si legge una certa delusione da parte degli utenti che hanno riscontrato i medesimi problemi, se non peggiorati, anche dopo l'installazione del fatidico aggiornamento JSS15Q, soprattutto quelli relativi al comportamento anomalo del touchscreen. Sono tante le ipotesi sulle cause che potrebbero di fatto generare il problema: la più valida sembra quella di un errore di calibrazione della matrice touchscreen su alcune unità in fase di produzione. In questo caso un secondo aggiornamento più mirato potrebbe eliminare definitivamente il difetto anche sulle unità in cui questo persiste. 

Un'altra ipotesi vedrebbe in tutta la questione un problema di messa a terra, in questo caso la soluzione non potrebbe essere software: "L'origine di questa teoria proviene dal comportamento specifico in cui alcuni tablet non hanno problemi quando tenuti in mano o connessi ad un caricabatterie, ma questi si evidenziano solamente quando vengono riposti su una superficie piana", si legge su Android Police. Tuttavia si tratta solamente di ipotesi, potenzialmente corrette, ma non convalidate da Google, ASUS o da altre società di terze parti coinvolte nella produzione dei dispositivi.

Google è allo studio su un nuovo aggiornamento che in caso positivo potrebbe sistemare il comportamento anomalo delle unità restanti.


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WinRAR

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Utility per la compressione e decompressione di archivi di files. Consente il salvataggio in formato ZIP o RAR.
Le impostazioni disponibili sono veramente avanzate e l'interfaccia grafica è estremamente intuitiva.


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Sony rivelerà la realtà virtuale per PS4 al TGS

Sony si sta preparando a rivelare la parte finale della sua strategia per PlayStation 4 al Tokyo Game Show che si svolgerà dal 19 settembre al 22 settembre. Secondo quanto ha appreso Cvg, tale strategia verterà su una innovativa soluzione di realtà virtuale basata su un headset proprietario.

Sony HMZ

Il noto sito di news britannico rivela che l'annuncio era inizialmente previsto per il GamesCom, ma che Sony ha successivamente dovuto rivedere i piani perché la tecnologia non era ancora pronta per debuttare in Germania. Inoltre, non sarebbe stato ancora stabilito se il nuovo dispositivo sarà un elemento chiave di differenziazione rispetto al rivale Xbox One, oppure se si tratterà semplicemente di un add-on opzionale.

I piani di Sony sarebbero stati modificati anche da Oculus Rift, una tecnologia molto simile e già giunta a uno stadio di sviluppo avanzato, che permette di avere su PC un'esperienza di gioco totalmente differente rispetto a quella tradizionale. In passato, alcune speculazioni hanno riferito di una possibile partnership tra Oculus e PlayStation, che non è mai stata avvalorata da conferme concrete.

Cvg poi riferisce che Evolution Studios, il team che ha realizzato MotorStorm e che adesso è al lavoro su DriveClub, sta già ottimizzando il suo nuovo gioco per la soluzione di realtà virtuale per PS4.

Sony sta già sperimentando da diversi anni con la realtà virtuale, precisamente con l'headset HMZ, come abbiamo riferito in passato. Si disse, infatti, che PS4 avrebbe supportato la realtà virtuale, con una soluzione conosciuta come PlayStation Omni.

La notizia del supporto di PS4 alla realtà virtuale non è quindi totalmente spiazzante, ma colpisce che il produttore nipponico sia già pronto per la finestra di lancio della nuova console, il che costituirebbe un vantaggio non da poco nei confronti di Xbox One.


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