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Nikon F3 avrà un erede digitale: ecco la novità Nikon full frame

Written By Unknown on Selasa, 29 Oktober 2013 | 23.47

Nikon F3 avrà un erede digitale: ecco la novità Nikon full frame

"Ormai è praticamente certo: la nuova full frame in arrivo da Nikon sarà ispirata a Nikon F3, lo dice anche un rumor che parla di una full frame Pentax simile in preparazione"

Tra rumor in rete, teaser della stessa Nikon e utenti che riescono a pescare per noi informazioni dalle fonti giuste possiamo dire quasi con certezza che a breve Nikon F3 avrà un erede in digitale. È questo infatti l'aspetto scelto da Nikon per la sua nuova full frame compatta, un prodotto molto atteso dopo gli annunci di casa Sony (se lo avete perso, ieri abbiamo pubblicato il nostro primo contatto con Sony Alpha A7 e A7R, le mirrorless Full Frame da 24 e 36 megapixel). A confermarlo arriva ora anche Pentax Russia, che nel mettere sul piatto un rumor sulla prossima Pentax LX Full Frame dichiara che sarà molto simile nelle fattezze alla nuova Nikon ispirata alla vecchia Nikon F3.

Da questo rumor emerge anche un particolare interessante, un po' strano e tutto da verificare: la presenza su entrambe, come era in Nikon F3, di un mirino a pentaprisma intercambiabile. Per quanto riguarda la nuova Pentax c'è un altro particolare strano, il debutto di un nuovo innesto a tiraggio ridotto, che affiancherà il classico K e la baionetta Q utilizzata per le mirrorless con sensore in formato da compatta. Le informazioni su Pentax quindi sono da prendere con le pinze, mentre la conferma che la prossima Nikon sarà l'erede digitale di Nikon F3, arrivata da più fronti, è da prendere ormai per certa.


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MSI Afterburner

scheda aggiornata 2 ore fa

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MSI Afterburner è una utility che permette di intervenire a overcloccare la propria scheda video, integrata da funzionalità avanzate di hardware monitoring oltre che da un benchmark integrato.

Tra le peculiarità segnaliamo anche la possibilità di registrare sino a 5 profili custom, accessibili attraverso hot-key così da facilitare lo switch da uno all'altro anche all'interno di una applicazione.

Di seguito le novità introdotte in questa release:

  • Added prerecording support to video capture engine. Two different prerecording modes are available to the client applications:
    • Prerecord to a temporary file. This mode suits best for prerecording long videos (e.g. 10 minutes or more of H.264 video) or for prerecording videos with low compression ratio (e.g. lossless Lagarith video)
    • Prerecord to RAM. This mode suits best for prerecording short videos (e.g. a couple minutes of H.264 video) and it provides a bit better performance than prerecord to file. Also, unlike prerecord to file, prerecord to RAM minimizes writes so it can increase the lifetime of SSD if you plan to use the prerecording frequently
  • Improved muxer architecture with better extendibility makes it much easier to add new video containers support in future versions
  • Fixed incorrect minutes being shown in video capture timer in On-Screen Display for videos longer than 1 hour
  • Updated profiles list

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Battlefield 4: su PS4 meglio che su Xbox One

Uno dei titoli maggiormente attesi, per questa stagione autunnale, è senza dubbio Battlefield 4. Lo shooter di Ea/Dice, nelle sue incarnazioni, old e next gen, promette di essere l'ennesimo blockbuster della fortunata saga di giochi a sfondo bellico.

In queste ore, la stampa anglofona, si sta interrogando su quella che potrà essere la differenza tra le due versioni di Battlefield 4 in arrivo per le console next-gen. Eh sì: volente o nolente, sta per scatenarsi l'ennesima console war e i primi risultati paiono decisamente sorprendenti.

Nonostante la partnership tra Ea e Microsoft - che si concretizza con Fifa 14 in bundle con Xbox One, i DLC di Battlefield 4 prima su Xbox e l'esclusiva (Xbox One e Pc) di Titanfall -, i primi test su Battlefield 4 mettono in luce una certa superiorità della versione Playstation 4.

Stando a quanto riporta CVG, infatti, le meraviglie del Frostbite 3 girano a 900p su PS4 e solo a 720p su Xbox One e, nonostante la magnificenza di entrambe le versioni, quella sulla console Sony sarebbe "meritevole di apprezzamenti più convinti".

Videogamer è sulla stessa lunghezza d'onda: "[La versione PS4] è una meraviglia per gli occhi, con un'illuminazione mozzafiato e decisi passi avanti rispetto alla corrente generazione". Così, invece, Eurogamer: "Da quanto visto fin qui, la console Microsoft - nonostante faccia un lavoro egregio - è superiore sia in termini di risoluzione, sia in termini di frame-rate". Più cauto Polygon, che stigmatizza il fatto che "nessuna delle due console fa girare il gioco ai nativi 1080p", aggiungendo che "la versione PS4 risulta, in qualche modo, più luminosa ma non si fa apprezzare come superiore, dal punto di vista tecnologico, rispetto a quella Xbox One".

La versione PS4 di Battlefield 4 trae evidentemente beneficio dalla RAM GDDR5 e dalle 18 unità di calcolo per la GPU che si trovano nella console Sony. Tuttavia, neanche PS4, così come Xbox One, renderizza nativamente le immagini alla piena risoluzione in alta definizione, il che obbliga le console a fare un upscaling delle immagini.

Secondo Digital Foundry, PS4 supera Xbox One anche in termini di occlusione ambientale, visto che la gestione rifinita delle ombre di contatto risulta assente sulla console Microsoft. L'upscaling fatto dalla console Sony, però, sembra inferiore rispetto alla controparte di Xbox One.

"È un peccato che i problemi di upscaling impedicano a PS4 di avere un predominio totale su Xbox One, che invece c'è se si guardano le prestazioni e la qualità delle immagini", si legge su Digital Foundry. "Su console, il gioco gira con dettaglio visivo pari all'impostazione alta qualità del PC, ma le illuminazioni sono di qualità inferiore e la distanza visiva minore, e questo consente di avere i 60 fps in quasi tutte le situazioni di gioco. Si potrebbe dire che probabilmente sarebbe stato possibile raggiungere anche la qualità ultra del PC, ma questo avrebbe impedito di tenere i 60 fps costanti. Detto questo, però, bisogna aggiungere che le prestazioni sono solide, anche nel caso delle partite multiplayer a 64 giocatori".

Sotto potete vedere il video comparativo preparato da Digital Foundry. Da oggi diventa disponibile anche Assassin's Creed IV Black Flag e anche in questo caso si trovano sulla rete tanti video di confronto. In calce, vi proponiamo quello di GamesRadar.


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BatteryCare

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Utility che permette di conoscere le condizioni di funzionamento della batteria presente nel proprio notebook. Inoltre, è utile per effettuare la ricalibrazione della componentistica dedicata al rilevamento della carica della batteria.


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Già disponibile il primo tablet basato su Tizen di Samsung, al momento solo per sviluppatori

Tizen è una piattaforma operativa proprietaria di Samsung - ed altri -  realizzata unendo aspetti dei precedenti Bada OSLiMo e di MeeGo di Nokia. Secondo le indiscrezioni ricevute nel tempo si tratta di un primo tentativo di Samsung di separarsi da Google e dal suo Android, sistema operativo che viene utilizzato in lungo e largo su una consistente parte della line-up di smartphone del colosso sudcoreano.

Systema, tablet Tizen

Sebbene i primi dispositivi basati su Tizen possano richiedere più tempo del previsto prima di entrare fattivamente nelle fasi di vendita al pubblico, in Giappone è possibile ordinare un nuovo tablet basato sul sistema operativo Tizen, indirizzato specificatamente agli sviluppatori.

L'obiettivo della vendita del nuovo prodotto è quello di fornire ai programmatori e designer una piattaforma sulla quale realizzare le app e renderle compatibili con il sistema operativo. Il tablet che offre Systena, come riporta Engadget, è di fatto un dev kit, ma al tempo stesso un dispositivo dotato di interessanti caratteristiche tecniche.

Fra la componentistica interna adottata, infatti, troviamo un pannello LCD da 10,1" dotato di risoluzione 1920x1200, mentre sotto la scocca il tablet annovera un Cortex-A9 quad-core, 2GB di RAM e 32GB di storage interno, elementi tutti che fanno pensare ad un sistema operativo che potrebbe contrastare direttamente Android ed iOS direttamente nelle fasce di mercato più elevate.

Systena, tablet Tizen

Per quanto riguarda la connettività, è previsto il supporto alle reti Wi-Fi 802.11 b/g/n, al Bluetooth 3.0, uno slot d'espansione microSD e fotocamere frontale e posteriore. Il tablet è già disponibile nei colori rosso e bianco. Chi riesce ad acquistare il nuovo dispositivo avrà accesso anche al codice sorgente ed alla documentazione per poter scrivere applicazioni per la piattaforma.

Secondo quanto riportato recentemente da SamMobile, inoltre, non dovrebbe mancare troppo tempo prima di vedere i primi smartphone basati su Tizen in commercio, tuttavia la mossa di Systena è comprensibile se vediamo il lancio di Ubuntu Touch OS, Sailfish e Firefox OS: infatti, se al rilascio non è presente un numero sufficiente di applicazioni, qualsiasi piattaforma operativa fatica, e non poco, nel duro tentativo di convincere le masse al cambiamento.


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Glary Utilities

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Glary Utilities integra una serie di strumenti utili alla pulizia, manutenzione e ottimizzazione del proprio PC. Molte operazioni reso possibili da Glary Utilities possono essere compiute anche dagli strumenti standard messi a disposizione dal proprio sistema operativo, ma questo tool rende il tutto più semplice e a portata di mano.


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La Google Car è già più sicura del guidatore medio

Anche se ancora l'obiettivo di Google con le proprie vetture autoguidanti è ben lungi dall'essere ultimato, è stato compiuto un ulteriore passo verso questa interessante tecnologia. Google vuole sostituire gli uomini alla guida, probabilmente con un servizio di robo-taxi in cui le automobili autoguidanti raggiungeranno la posizione di chi richiede il servizio e lo porteranno a destinazione. Ne avevamo parlato in questa pagina.

Chris Urmson, responsabile del progetto delle vetture autoguidanti, ha dichiarato che l'analisi dell'enorme mole di dati raccolti in seguito a centinaia di migliaia di miglia percorse hanno riportato risultati superiori non solo per quanto riguarda le distanze di sicurezza rispetto alle altre automobili, ma anche per i comportamenti in accelerazione e frenata più fluidi rispetto ai guidatori professionisti chiamati in causa dal colosso di Mountain View.

Google Car - autoguidante

"La nostra macchina ha una guida più scorrevole e sicura rispetto alle prove condotte con autisti professionisti e con esperienza", ha dichiarato Urmson secondo quanto riportato da MIT Technology Review. Urmson non ha riportato dati riguardo alla "auto-guida" in condizioni atmosferiche avverse, come neve, pioggia intensa o nebbia, ma sembra che la tecnologia si stia evolvendo rapidamente anche su questi fronti.

Sembra un po' triste da dire, ma arriverà ben presto il momento in cui le macchine supereranno gli esseri umani in moltissime circostanze, anche pratiche, per non parlare delle performance in pista, per cui un sistema informatico potrebbe riuscire con incredibile naturalezza a trovare il limite della vettura calcolando tutte le variabili in gioco in un determinato istante della gara.


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ivsEdits LE

Written By Unknown on Selasa, 22 Oktober 2013 | 23.47

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ivsEdits LE è la versione gratuita di ivsEdits un software per l'editing non-lineare di IVS. E' una soluzione eccezionalmente potente ed affidabile per l'editing a risoluzione indipendente (4K/2K/HD/SD)
ivsEdits LE porta dovunque, anche sui computer portatili, l'editing in tempo Reale di qualità broadcast grazie al supporto delle schede di Black Magic Design. La versione LE non supporta il playback e l'esportazione di file multimediali di tipo MPEG2, MPEG4, AVC , FLV o XDCAM. Puoi visionare le altre limitazioni qui: http://www.ivsedits.com/default/compare.aspx.

Requisiti: http://www.ivsedits.com/default/system-requirements.aspx

ivsEdits v.2.6 Build 450: Changes from Build 442. [Release date: 2013 10 09]

  • New feature: Mp3 files can be converted in wav format during media collection. There is a new checkbox in Preferences > Repository Configuration. (MP3 is not available in ivsEdits LE)
  • New feature: New slider controls and features for Border and Crop effect.
  • New feature:New Update Button in Color Balance Effect.
  • New H264 decoder build: H264 Mov files saved with Old Canon H264 Encoder are managed with right aspect ratio and vertical resolution. Now thumbnails work fine. (H264 is not available in ivsEdits LE)
  • New clip caching method allows to decrease memory usage in Full HD or higher resolutions.
  • New feature: Audio Clip Gain is adjustable now in two ways, i.e. by dialog and by VU meters sliders . The dialog mode allows to copy and paste the desired value for all selected audio clips.
  • New Feature: Toolbar PLAY I/O button is now enabled.
  • New Feature: ALT+F Now it allows to copy and paste all selected clips from Timeline to Repository instead to one only.
  • Bug Fix: Enabling "Timeline Timecode Overlay", visual TC was enabled on Trim Window Output too: Fixed!
  • Several minor fixes to improve Toolbar and Timeline interaction clicking on Timeline Ruler.
  • Bug Fix: restored the right toolbar tool clicking Variable Speed button.
  • Bug Fix: Fixed a potential application crash running masks or wipes with resolution higher than the project one.
  • Bug Fix: Find Target Path doesn't work when the clips are stored in the root of the partitions: Fixed!
  • Bug Fix: clicking Open Projects dialog on startup instead to open the last path used to create the last project, C: Root is Open:Fixed!
  • Bug Fix: On Line Guide is available again using the menu and F1 keyboard button.
Some other minor changes

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Quanto durerà Windows 8? Quando sarà obbligatorio l'aggiornamento?

Quale sarà il ciclo di vita di Windows 8.1? Quando l'aggiornamento a 8.1 non sarà più prorogabile? A queste domande Microsoft risponde in modo preciso nelle pagine dedicate al life-cycle di tutti i prodotti.

Per quanto riguarda Windows 8.1 troviamo questa indicazione:

Windows 8.1 rimarrà sotto la stessa politica relativa al ciclo di vita di Windows 8 con fine del supporto il 10/01/2023. I clienti di Windows 8 avranno a disposizione 24 mesi per passare a Windows 8.1 e continuare a essere supportati dopo la disponibilità generale dell'aggiornamento di Windows 8.1. Per ulteriori informazioni vedere le domande frequenti di Windows 8.1

Quindi, un'ulteriore conferma che per Microsoft 8.1 rappresenta un'evoluzione del precedente prodotto e non una novità assoluta con una roadmap indipendente. I tempi per l'aggiornamento a 8.1 sono i canonici: entro 24 mesi sarà necessario effettuare l'update e a partire da ottobre 2015 Microsoft non si occuperà più dello sviluppo di patch che implementino nuove funzionalità in Windows 8.

Microsoft ha anche già indicato il termine del supporto per Windows 8.1 che sarà il 10 gennaio 2023. Queste indicazioni sono potenzialmente suscettibili di eventuali modifiche come accaduto in varie occasioni in merito a Windows XP.


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Google Chrome Portable

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Google Chrome Portable è una versione estremamente leggera e portatile del browser Google Chrome, ottimizzato in modo tale da poter essere facilmente trasportato.


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Nokia Lumia 1520, 1320 e 2520, prime impressioni d'uso LIVE

Dopo aver assistito al keynote di Stephen Elop, durante il quale sono state presentate le numerose novità che Nokia ha annunciato al proprio Nokia World 2013 di Abu Dhabi, passiamo ora ad alcune impressioni d'uso iniziali sui prodotti della famiglia Lumia e sui 3 terminali Asha della serie 500. Abbiamo avuto modo di provare tutti questi prodotti per alcuni minuti alle demo area predisposte da Nokia, raccogliendo anche alcuni altri dettagli tecnici che non erano stati menzionati nel corso della presentazione ufficiale.

Lumia 2520

Il primo tablet di Nokia debutta ufficialmente dopo che nelle ultime settimane sono apparse online numerose indiscrezioni. Le specifiche tecniche sono quelle note: display da 10,1 pollici di diagonale con risoluzione di 1920x1080 pixel, in abbinamento a SoC Qualcomm Snapdragon 800 con architettura quad core e sistema operativo Windows RT 8.1. La costruzione è a nostro avviso ben riuscita: lo chassis esterno è in policarbonato al pari degli smartphone della famiglia Lumia e in questo modo viene ripreso il design familiare dei prodotti Nokia.

La prima impressione d'uso è indubbiamente positiva: la risposta dell'hardware è quella tipica dei tablet basati su questo sistema operativo, quindi particolarmente brillante; il design dei bordi facilita l'impugnatura anche con una mano e il display offre quel contrasto anche con ambienti molto luminosi che è quello tipico degli smartphone Lumia di ultima generazione. Nokia ha rimarcato come dal punto di vista hardware sia stato fatto un notevole lavoro nella direzione di rendere questo tablet facilmente utilizzabile anche all'esterno: da questo un contrasto dello schermo superiore alla norma e l'integrazione del supporto 4G.

A completare le caratteristiche tecniche l'accessorio Nokia Power Cover, una cover che integra al proprio interno una tastiera con tasti meccanici e una batteria supplementare che incrementa di altre 5 ore l'autonomia complessiva di Lumia 2520. La funzionalità complessiva di Lumia 2520 incrementa considerevolmente grazie a questo accessorio, in modo del tutto speculare a quanto abbiamo visto in passato con i tablet Surface di Microsoft abbinati alle proprie cover con tastiera. La cover chiude completamente il tablet al proprio interno, risultando essere più ingombrante nel complesso in termini di spessore ma proteggendo completamente il prodotto in caso di cadute accidentali. Particolarmente interessante anche la presenza di due porte USB supplementari, così da facilitare il collegamento con periferiche esterne.

Il prezzo ufficiale è di 499 dollari USA tasse escluse, cifra allineata a quella di Surface 2: resta da capire quale potrà essere la domanda da parte del mercato per una proposta di questo tipo ma questo esula forse dalle caratteristiche tecniche di Lumia 2520 e riguarda maggiormente l'interesse da parte del pubblico per il sistema operativo Windows RT 8.1. Del resto queste considerazioni valgono anche per la seconda generazione di tablet Surface, ora che praticamente Microsoft e Nokia rimangono le uniche due aziende fortemente impegnate in tablet basati su questo OS.

Lumia 1520

Il primo phablet di Nokia propone le caratteristiche tecniche che erano emerse come indiscrezioni nelle scorse settimane; nulla di nuovo, o meglio di non già noto, dal punto di vista delle caratteristiche hardware con display da 6 pollici dalla risoluzione di 1920x1080 pixel affiancato da SoC Qualcomm Snapdragon 800 con architettura quad core. In termini di design la costruzione riprende lo stile degli altri terminali Lumia: si ha l'impressione di avere a che fare con uno smartphone Lumia 925 ingrandito sino a raggiungere i 6 pollici di diagonale, fermo restando tutto il resto.

Non è un prodotto per tutti, non fosse altro per le dimensioni che sono importanti così come dev'essere uno smartphone con display di questa diagonale. A livello di costruzione Lumia 1520 non presenta sorprese: è tutto allineato allo stile Lumia sia come materiali sia come funzionalità. Nokia propone una cover come accessorio che abbiamo trovato molto, forse troppo simile a quella che Apple propone con i propri tablet della famiglia iPad. In Lumia 1520, sfruttando l'abbondante area interna, Nokia è riuscita ad integrare il dispositivo di ricarica wireless senza incidere sullo spessore complessivo: in questo gioca a favore la diagonale del display che maschera lo spessore complessivo in modo molto più efficace rispetto a quanto avvenga con i terminali di più ridotte dimensioni.

Lumia 1520, assieme a Lumia 2520, era il prodotto più atteso alla presentazione del Nokia World 2013 e non ha tradito le aspettative. Il nuovo smartphone si posiziona quale proposta di vertice nella gamma Lumia, con specifiche tecniche superiori su tutti i fronti rispetto alle altre proposte della gamma Nokia fatta eccezione per la fotocamera da 20 Mpixel, migliore sulla carta di quella di Lumia 925 ma non all'altezza di quanto integrato da Nokia in Lumia 1020. E' evidente come quest'ultimo sia ancora lo smartphone di riferimento di Nokia per quegli utenti che ricercano la massima qualità possibile dai propri scatti fotografici ma con Lumia 1520 l'azienda vuole continuare a mantenere le funzionalità fotografiche come un elemento che differenzi chiaramente la famiglia Lumia dalle proposte concorrenti, non solo basate su OS Windows Phone.

Lumia 1320

Unica vera novità della giornata, quantomeno per chi ha seguito le varie indiscrezioni emerse nelle ultime settimane, Nokia Lumia 1320 è uno smartphone con display da 6 pollici che rappresenta l'alternativa economica a Lumia 1520. La strategia portata avanti da Nokia con questo prodotto è indubbiamente interessante e originale nell'attuale panorama degli smartphone con display da 6 pollici: proporre una soluzione che abbia un prezzo d'acquisto particolarmente aggressivo, bilanciando questo con caratteristiche tecniche di buon livello.

Lumia 1320 è basato su uno chassis che abbina display Gorilla Glass II a un guscio plastico che può essere facilmente rimosso: questo permette sia di cambiare la cover con una di colore diverso, anche se nel corso della presentazione Nokia non ha rimarcato questa caratteristica, sia di avere accesso agli slot per scheda SIM e per una eventuale scheda memoria MicroSD che estende lo spazio di archiviazione del telefono. La costruzione complessiva ci è parsa esser solida e curata la finitura della parte posteriore in plastica, tale da non sembrarci particolarmente soggetta a danneggiamenti superficiali durante l'uso.

La scelta di utilizzare un SoC dual core con questo terminale è allineata alla ricerca di un prezzo particolarmente aggressivo e ben si accompagna al display da 1280x720 pixel di risoluzione; questi elementi posizionano giustamente Lumia 1320 su un gradino più basso rispetto a Lumia 1520 ma con un prezzo che è circa la metà si tratta di compromessi che sono più che giustificati. Resta da capire quale potrà essere la risposta di mercato per un prodotto che è indubbiamente molto particolare e originale, capace di rendere la diagonale di 6 pollici in uno smartphone maggiormente appetibile in virtù di un prezzo di listino che è indicato essere pari a 339 dollari USA, tasse escluse, e che in Italia possiamo pertanto stimare potersi posizionare tra 319,00€ e 349,00€ IVA inclusa

Asha 500, Asha 502 e Asha 503

Si tratta di smartphone destinati ad un segmento di mercato entry level, composto da un pubblico molto attento al costo in quanto dotato di un budget contenuto e che per la prima volta acquista uno smartphone, o più in generale un dispositivo mobile con il quale restare connesso alla rete. Da questo le caratteristiche tecniche di questi prodotti, che puntano più sulla robustezza e sulla praticità che sulle soluzioni accessorie un po' fini a se stesse.

Asha 500 è il modello d'ingresso, con fotocamera da 2 Mpixel e un prezzo di 69 dollari USA. Per Asha 502 e Asha 503 troviamo caratteristiche tecniche di fatto identiche, con l'unica differenza data dal supporto 3G per il secondo che quindi è maggiormente rivolto alla fruizione di dati e informazioni via web; per questi due modelli i prezzi sono pari rispettivamente a 89 e 99 dollari USA. Per tutti e 3 i nuovi modelli troviamo una finitura con colori particolarmente brillanti, dove il policarbonato del guscio esterno è ricoperto da un secondo strato di plexiglass che protegge ulteriormente il telefono da danneggiamenti accidentali e conferisce una finitura che è a nostro avviso molto interessante.


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Samsung pianifica un servizio d'assistenza migliore, simile a quello di Apple?

Le vendite di Galaxy S4 non stanno andando come previsto. Il dispositivo è il più richiesto nel mondo Android, ma le vendite delle singole unità procedono a rilento rispetto a quanto previsto dalla società sudcoreana. Proprio per incrementare i profitti e l'interesse da parte della clientela, Samsung potrebbe lanciare presto un nuovo servizio di garanzia, probabilmente in linea alla AppleCare+ offerta da Apple.

Samsung Galaxy S4

Si tratta di un servizio accessorio all'acquisto di un terminale che permetterà di accedere a favori assistenziali tradizionalmente non coperti dalla garanzia canonica, come in caso di rottura accidentale. Per gli utenti americani verranno probabilmente estesi i servizi di garanzia anche nel secondo anno dall'acquisto, previsto per legge in Europa.

Al momento attuale non conosciamo le strategie di prezzo che Samsung vuole attuare per il nuovo Protection Plus, dal momento che le uniche informazioni sono trapelate per merito della documentazione ufficiale presentata alla USPTO, tramite la quale il grosso produttore della serie Galaxy ha registrato formalmente il nuovo marchio.

Non sappiamo nemmeno se Samsung considererà nelle rotture accidentali il "brick" del dispositivo in seguito all'installazione di una ROM non ufficiale, al momento non coperta dai servizi di garanzia tradizionali della società per incentivare l'uso della sua TouchWiz, l'interfaccia personalizzata per i dispositivi Android.

Samsung Protection Plus

Sembra palese il tentativo di Samsung di allinearsi alla concorrenza diretta che da questo punto di vista offre da tempo servizi più capillari e localizzati, che garantiscono all'utente la sostituzione del dispositivo difettoso in pochi minuti all'interno dei negozi retail. Che Samsung stia pensando a qualcosa di simile anche per i propri dispositivi mobile?


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LIVEBLOG APPLE: nuovi iPad 5, iPad mini 2, Mavericks e altre novità

"We still have a lot to cover": uno slogan sibillino, come da tradizione Apple, per indicare l'evento speciale di oggi dedicato alla presentazione di molte novità legate al mondo computing, spaziando da iPad a Mac Pro per arrivare fino ai sistemi portatili.

Aggiornamento delle linee iPad, con la probabile introduzione di un iPad mini con display Retina, debutto ufficiale per il nuovo sistema desktop Mac Pro e rinnovamento hardware per le linee di sistemi portatili che adotteranno le nuove CPU Intel della famiglia Haswell, queste le principali novità attese per l'evento. Infine il lancio ufficiale di Mac OS X 10.9 "Mavericks", presentato in anteprima lo scorso mese di giugno e in fase di Golden Master da qualche settimane.

Vi sarà spazio anche per la consueta "one more thing"?

I contenuti del live blog sono aggiornati automaticamente a partire dalle ore 19:00: non è necessario ricaricare la pagina da browser per poter accedere alle informazioni più recenti, pubblicate in alto.


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Project Shield, uProxy e Digital Attack Map: il tris di Google per la libertà d'espressione

Nel corso di un evento a New York City, Google ha presentato alcuni nuovi servizi ed iniziative con l'obiettivo di supportare il diritto d'espressione e di conoscenza, all'interno di una più grossa battaglia che Google affronta ormai da tempo in alcune aree geografiche del mondo in cui si vede battersi in prima persona per servizi come YouTube e Blogger.

Da sempre sensibile alle tematiche legate alla libertà d'espressione soprattutto tramite la rete, Google (il cui motto distintivo è "Don't Be Evil") si è spesso distinta per affrontare de visu governi e realtà repressive per difendere la libertà di parola e di pensiero online. L'azienda di Mountain View ha annunciato un'iniziativa che si prefigge di venire in soccorso dei proprietari di un sito web qualora esso cada vittima di un attacco di tipo DDoS, Distributed Denial of Service.

Questa tipologia di attacchi si basa su una rete distribuita (quindi delocalizzata) di sistemi, tradizionalmente botnet, che inviando numerose richieste di varia natura ad un sistema informatico ne esauriscono le risorse (potenza di calcolo, banda) a disposizione impedendo così l'erogazione del servizio a cui il sistema è adibito.

L'iniziativa annunciata da Google prende il nome di Project Shield e mira a proteggere quei piccoli siti web nel momento in cui dovesse cadere vittima di un attacco DDoS, impedendo la compromissione del servizio e assicurandone la continuità. Project Shield fa uso delle tecnologie di Google per la mitigazione degli attacchi DDoS in combinazione con Page Speed Service che consente alle piccole realtà di rendere accessibili i propri contenuti attraverso l'infrastruttura del colosso di Mountain View.

Il progetto fino ad ora è stato messo in atto per aiutare alcune piccole realtà che trattano di argomenti sensibili: Project Shield ha per esempio aiutato un blog Persiano, un sito web Siriano che si è occupato di fornire informazioni sugli attacchi missilistici ed un servizio di monitoraggio delle operazioni di elezione in Kenya. Attualmente il progetto è accessibile solo ad invito, con vari cicli di inviti che vengono distribuiti periodicamente.

Google ha inoltre svelato una nuova tecnologia chiamata uProxy, che permette ai cittadini di stati caratterizzati da governi repressivi di utilizzare un metodo per aggirare la censura e i software di sorveglianza durante le sessioni di navigazione sul web. Il software alla base di uProxy è stato sviluppato dall'Università di Washington e dalla società no-profit Brave New Software, ed è stato supportato solo economicamente dalla stessa Google. La promessa è quella di garantire la possibilità agli utenti di stati come la Cina di accedere ad internet così come è già possibile in qualsiasi paese libero del mondo.

Il software crea una connessione crittografata fra due utenti via peer-to-peer in modo simile a quanto avviene con una rete privata virtuale, un metodo già utilizzato dagli utenti cinesi più esperti per aggirare i controlli delle agenzie governative e per accedere ai social network più diffusi senza problemi, bloccati preventivamente nello stato asiatico e in molti altri paesi dittatoriali del mondo. uProxy sarà disponibile solamente per Chrome e Firefox, mentre non ne è stata ancora annunciata ufficialmente la compatibilità con Internet Explorer di Microsoft.

Il colosso di Mountain View ha infine presentato Digital Attack Map, un sito che monitora in tempo reale gli eventi DDoS che si verificano sulla rete. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Arbor Networks, realtà che opera nel campo delle tecnologie antagoniste agli attacchi DDoS e che annovera tra i propri clienti oltre 270 provider di servizi web, dai quali trae i dati per poter disegnare la mappa degli attacchi.

Sulla mappa mondiale vengono mostrati gli attacchi in ingresso e in uscita da un paese e l'eventuale attacco in corso tra due paesi quando noti origine e vittima. Ogni attacco è corredato da una serie di informazioni, tra cui la durata, la banda occupata e le porte su cui avviene l'attacco. E' comunque opportuno osservare che le informazioni potrebbero non essere accurate, dal momento che le rilevazioni si basano su dati che per loro natura non sono completi, senza considerare che l'origine di un attacco DDoS viene spesso fabbricata ad arte proprio per far perdere le tracce della "mano che ha premuto il bottone".


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SuperRam

Written By Unknown on Selasa, 15 Oktober 2013 | 23.47

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Utility per la gestione ottimale della memoria ram di sistema. Il software si occupa di rendere disponibile un minimo quantitativo di ram, "svuotando" le porzioni di memoria non più indispensabili al sistema.


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Freemake Video Converter

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Freemake Video Converter è un utile tool per la conversione dei video: supporta tutti i principali formati video e li converte anche con preset dedicati a iPhone, dispositivi Android o PSP. Il software integra elementati opzioni per l'editing e può masterizzare su DVD o Blu-ray


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Apple e Samsung al lavoro su nuovi tablet da 12 pollici?

Giungono in queste ore nuovi rumors dalle fabbriche taiwanesi riguardanti i due principali produttori per quanto riguarda il mercato mobile allo stato attuale, ovvero Apple e Samsung. Le voci diffuse vorrebbero le due compagnie al lavoro sullo sviluppo di nuovi tablet da 12 pollici; un formato al momento praticamente inedito.

Come già qualche voce affermava nelle settimane passate, Apple dovrebbe essere al lavoro in collaborazione con Quanta Computers per la realizzazione della nuova tavoletta multimediale. Il dispositivo dovrebbe essere dotato di un display da ben 12.9 pollici di diagonale ad una risoluzione ancora non definita. Quanta potrebbe essere il partner scelto da Apple anche per la realizzazione del proprio iWatch.

In accordo con Digitimes, poi, le fonti interne ai produttori di componenti asiatici avrebbero anche fatto trapelare delle informazioni riguardo la coreana Samsung che starebbe a sua volta sviluppando una soluzione con display da 12 pollici. Samsung sarebbe inoltre intenzionata, probabilmente, a distribuire il proprio tablet in collaborazione con Google, probabilmente come un device Nexus. Una ipotesi forse azzardata dato che l'attenzione del colosso di Mountain View sembra principalmente focalizzata su soluzioni di dimensioni notevolmente inferiori.

Non sappiamo ovviamente quando e a che prezzo le due compagnie intenderanno commercializzare i propri tablet ma è molto probabile che ciò non possa accadere prima del prossimo anno.


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Beyond completa il processo di fusione tra cinema e videogiochi

Partiamo subito con una distinzione. Chi valuta i giochi solo dal punto di vista della sfida e chi si aspetta dai giochi che pongano innanzitutto delle barriere all'essere completati si trova semplicemente nella recensione sbagliata. Beyond Due Anime, per stessa concezione del suo autore, il visionario David Cage, si oppone radicalmente a questo modo di vedere il gaming. Il gioco è impostato in modo tale da non offrire mai una sfida al giocatore e da essere sempre chiaro su come si prosegue, al punto che non si può morire.

Quello che interessa a Quantic Dream è ancora una volta di rivedere e di portare a un nuovo livello il modo di raccontare i fatti all'interno di un videogioco, e di amalgamare la narrazione con la parte interattiva. Interazione che nei giochi di Cage non deve essere vista nel modo tradizionale. Bello da vedere, ma da non toccare, definiva qualcuno Beyond Due Anime. Non si tratta, quindi, di interazione con il mondo di gioco così come la intendono gli altri giochi, quanto di interazione con la stessa storia e con la psicologia dei personaggi.

Beyond Due Anime, quindi, nasce sulla base di Heavy Rain, ma allo stesso tempo, e lo si può dire solo dopo averlo completato (dura 10 ore), stravolge considerevolemnte l'impostazione del precedente gioco di Quantic Dream. Il principale cambiamento riguarda proprio l'ambito su cui ci stiamo concentrando in questo momento, ovvero il ruolo di feticcio che assumono i protagonisti del gioco. Mentre in Heavy Rain l'interazione con la loro psicologia era superficiale, adesso il giocatore è in grado di incidere fino in fondo sui sentimenti più profondi dei personaggi protagonisti. Inoltre, questi sono degli attori molto noti, Ellen Page e Willem Dafoe, il che dà ai giocatori la possibilità di influire su un personaggio pubblico altamente riconoscibile.

Il rapporto con i personaggi nel gioco di Cage è incredilmente frastagliato, e avviene in diverse forme differenti. I giocatori, grazie alla straordinaria tecnologia di motion capture approntata per Beyond, sono in grado di percepire anche i minimi cambiamenti nello stato emotivo dei personaggi protagonisti. E poter interagire con la psicologia di attori di tale calibro, che oltretutto recitano in maniera straordinaria in questa per loro inusueta prova di interpretazione, è un'esperienza del tutto nuova. Si crea un rapporto diverso rispetto a quello che intercorre tra spettatore cinematografico e attore, perché nel videogioco puoi interagire con i minimi dettagli della psiche di chi ti rappresenta su schermo, fare prove e vedere reazioni non per forza utili ai fini della trama, cosa a cui sei invece vincolato al cinema.

Beyond, e lo diciamo subito, presenta un limite rispetto a Heavy Rain, che riguarda la stessa conformazione della storia. Si passa da una trama corale, quella di Heavy Rain, a una trama più lineare, seguita dalla prospettiva di un unico personaggio, la Jodie Holmes interpretata dalla Page. Questo si ripercuote fortemente sul livello di interazione del giocatore con i fatti raccontati, nel senso che in Heavy Rain aveva molte più opportunità di cambiare la storia. Non solo poteva incidere sull'andamento di singole scene, ma anche causare o evitare la morte dei personaggi secondari, il che avrebbe influito sulle scene successive.

Sia in Heavy Rain che in Beyond interagire nella maniera giusta e per tempo consente di sbloccare nuovi dettagli sulla storia, con ripercussioni anche sulla vita dei vari personaggi che si alternano sullo schermo. Semplicemente, proprio per la struttura da giallo di Heavy Rain e per il fatto che si seguivano le vicende dalla prospettiva di diversi personaggi, nel precedente gioco di Quantic Dream si poteva influire in un numero maggiore di circostanze sui fatti narrati. Qui abbiamo una storia più lineare, anche se il giocatore comunque determinerà il finale, con l'impossibilità di fare grossi "danni" sugli altri personaggi se si sbaglia qualche forma di interazione.

Uno spunto registico interessante, completamente appartenente al media videoludico, riguarda, poi, i movimenti della telecamera mentre il giocatore muove il personaggio o i movimenti di quest'ultimo indipendenti dalle azioni del giocatore. L'autore usa questi movimenti di inquadratura o di personaggio per focalizzare l'attenzione del giocatore verso un particolare o per aprire un nuovo piano semantico. In Beyond, in maniera ancora più marcata che in Heavy Rain e nettamente marcata rispetto agli altri videogiochi, l'autore ha un ruolo cruciale, e il giocatore è innanzitutto chiamato a interpretare la visione dell'autore stesso piuttosto che essere lasciato libero di creare la sua personale visione attraverso gli strumenti concessi dal media.

Ma Beyond ha anche un senso sul piano del gameplay, che risulta molto più intenso rispetto a Heavy Rain. Offre molte forme di interazione che il precedente gioco di Quantic Dream non concedeva ai giocatori, e di questo ce ne occuperemo nel dettaglio più avanti. Quel che voglio dire adesso è che Beyond è in realtà lo sforzo di Quantic Dream di riportare in auge un genere videoludico ormai morto, perlmeno nell'accezione commerciale dell'industria, ovvero quello delle avventure grafiche. In realtà sarebbe meglio riferirsi a un sottofilone di quel genere, e mi riferisco agli indimenticabili film interattivi. Si interagisce, insomma, con un flusso di eventi pre-confezionato, mentre il giocatore è alle prese con enigmi di diversa conformazione.

Ma Beyond è anche frutto del passato di Quantic Dream e dall'eredità che si trascina dalle sue precedenti esperienze. Per la storia e l'ambientazione ricorda il sottovalutato Omikron The Nomad Soul, un gioco di fantascienza con tanto spazio concesso alle indagini e, ma questa è una differenza rispetto a Beyond, all'esplorazione libera dell'area di gioco, fatto inusuale per l'epoca in cui quel titolo uscì. Al di là dei vari Fahrenheit e Heavy Rain, poi, Beyond è costruito sulle straordinarie tecnologie allestite dalla software house francese, principalmente in fatto di motion capture e di resa di virtuali reali nel contesto virtuale, e mi riferisco principalmente a The Casting, Kara e The Dark Sorcerer.


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BlackBerry, lettera aperta ai clienti: "Potete continuare a contare su di noi"

In una lettera aperta pubblicata nella giornata odierna BlackBerry rassicura i clienti cercando di dipanare le nebbie che nelle ultime settimane hanno avvolto la compagnia canadese, che sta attraversando un difficile momento di transizione e riorganizzazione.

"I nostri clienti hanno letto molto circa BlackBerry in questi giorni, dal momento che abbiamo occupato i titoli dei giornali piuttosto spesso, e questo ha creato molto rumore e molta confusione" ha affermato Frank Boulben, Chief Marketing Officer della compagnia nel corso di un'intervista.

"Vogliamo che i nostri clienti sappiano che possono continuare a contare su di noi - siamo qui per restare. Abbiamo una forte liquidità sul nostro bilancio e non abbiamo debiti. Stiamo ristrutturando la nostra base di costi e questa è una transizione molto dolorosa, ma ci renderà finanziariamente più forti e vogliamo dare questo messaggio direttamente ai nostri clienti" è il messaggio chiave che si legge nella lettera.

La lettera è stata diramata tramite i canali social media ed è stata pubblicata da vari quotidiani nel mondo. Boulben ha affermato che il clima di incertezza che ha avvolto la compagnia in quest'ultimo periodo ha imposto la pubblicazione della lettera per fare chiarezza sullo stato delle cose.

"Noi crediamo in BlackBerry - le nostre persone, la nostra tecnologia e la nostra capacità di adattamento. Ma ancor di più, noi crediamo in voi. Ci impegnamo ogni giorno su ciò che serve per assicurarvi che possiate prendevi cura del vostro business. Vi affidate al vostro BlackBerry per consegnare i vostri messaggi più importanti, quindi potete crederci quando ve ne consegnamo uno noi: potete continuare a contare su di noi" si legge nella chiusura della lettera.

A questo indirizzo è possibile leggere la lettera in versione integrale.


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Smartwatch Nexus in arrivo entro fine mese, perfettamente integrato con Google Now

Il mercato degli smartwatch stenta a decollare. I più grossi produttori di dispositivi mobile si stanno inserendo in un settore nuovo che manca al momento di quel prodotto che lo rende davvero interessante. L'ingresso di iPhone nel mondo degli smartphone, nel 2007, ha generato una domanda e un interesse sfruttato da molti produttori, in primis Samsung, riusciti ad intravedere il modo in cui il settore si sarebbe potuto espandere.

Google Nexus Gem smartwatch

L'apripista per il successo del settore degli smartwatch potrebbe arrivare ancora una volta da Apple, ma anche da Google che, anch'essa tacitamente, potrebbe aver sviluppato il proprio modello di orologio smart. Secondo le ultime indiscrezioni, riportate da 9To5Google, il colosso di Mountain View è probabilmente al lavoro su un orologio Nexus basato su Android e strutturato intorno a Google Now, l'assistente virtuale proprietario della società.

In pratica sembrerebbe un "modello di Google Glass da polso", o qualcosa di molto simile che sfrutta i servizi ormai popolari dell'azienda. Premendo un tasto ed accedendo ai comandi vocali potremo chiedere allo smartwatch le stesse cose che è possibile chiedere ai dispositivi che supportano Google Now e ricevere informazioni sul meteo, ad esempio, ma anche su appuntamenti impostati nel calendario, email, messaggi ed anche il periodo di tempo necessario per tornare a casa da una determinata posizione.

Google cercherà di focalizzarsi soprattutto sull'autonomia, laddove gli altri produttori di smartwatch peccano miseramente al momento attuale. Non ci sono tuttavia informazioni riguardo al possibile utilizzo del nuovo Google "Gem" in ambito sportivo tramite l'uso di applicazioni native specificamente pensate per il settore della salute e del monitoraggio di alcuni aspetti dell'organismo dell'utente tramite anche accessori di terze parti.

Secondo quanto riportato da Artem Russakovskii di Android Police "Google annuncerà un Nexus watch, chiamato in codice Gem, nello stesso evento in cui verrà svelato KitKat. La data che conosco è stata diramata circa un mese fa e sarà il 31 ottobre". Non ci resta che aspettare il 31 ottobre per conoscere i dettagli sui nuovi dispositivi futuri di Google: al momento attuale sembra scontata la presenza di Nexus 5 e Android 4.4 KitKat, tuttavia l'ipotetico Gem resta ancora una forte incognita.


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FutureMark rilascia 3DMark anche per Windows RT

FutureMark ha rilasciato la sua popolare suite di benchmark mobile anche su Windows RT, ovvero sui tablet basati su architettura ARM dotati del sistema operativo di Microsoft, che non ha avuto il successo atteso dalla stessa società soprattutto per via della mancanza di applicazioni specificamente pensate per la piattaforma.

3DMark Windows RT

3DMark permetterà da adesso di provare le prestazioni grafiche dei tablet Windows RT, in modo da confrontare i risultati con altri dispositivi dotati anche di sistemi operativi differenti. I test previsti in questa versione sono tre, tutti basati sulla scena "Ice Storm" e suddivisi in base alla potenza computazionale richiesta.

Ice Storm è il test per dispositivi di fascia bassa, sfrutta le DirectX 11 level 9 ed utilizza la risoluzione off-screen di 720p a prescindere dal display utilizzato dal dispositivo. Al suo interno troviamo due test di cui uno basato sulla GPU e l'altro sulla fisica che grava dunque maggiormente sulla CPU. Ice Storm Extreme, invece, può essere utilizzato per confrontare dispositivi più potenti, sfruttando una risoluzione di 1080p, texture di qualità più elevata ed effetti in post-processing avanzati.

L'ultimo test, Ice Storm Unlimited, invece è preposto per calcolare le prestazioni individuali del chip utilizzato, a prescindere dalle altre caratteristiche del dispositivo in uso. Questo è stato ottenuto ad esempio disabilitando il vertical sync, lo scalare della risoluzione ed altri fattori che potrebbero influenzare il risultato finale.

3DMark per Windows RT si trova sul Windows Store in questo indirizzo, e il download è di circa 150MB.


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Sony presenta i nuovi tablet, notebook e desktop Vaio Fit e Vaio Tap da 11 fino a 21 pollici

Written By Unknown on Selasa, 08 Oktober 2013 | 23.47

Sony ha annunciato in Giappone i nuovi personal computer, notebook e tablet della serie Vaio. Vaio Fit è la famiglia di notebook in alluminio spazzolato che si compone di modelli caratterizzati da tre diagonali per lo schermo differenti: da 13, 14 e 15 pollici. A questi verrà affiancata una proposta per il mercato dei tablet da 11 pollici ed un desktop all-in-one che si adatta ad un utilizzo meno convenzionale grazie alla matrice touchscreen capacitiva.

Sony Vaio Fit

Tutti i modelli della famiglia Vaio Fit saranno caratterizzati da una tastiera retroilluminata, con touchpad di ampie dimensioni. La scocca sarà spessa solamente 18,4mm nella parte più sottile per i modelli da 14 e 15", mentre grazie all'innovativa cerniera il display può essere ruotato di 180° in modo da accedere ad una modalità tablet vera e propria, gestibile tramite dita o pennino grazie allo schermo multitouch capacitivo. Vaio Fit 13A fa della trasportabilità il suo punto cardine: spesso solamente 14,3mm nella sua parte più sottile, fa fermare l'ago della bilancia ad 1,31kg.

Tutti i Sony Vaio Fit utilizzano CPU Intel Core di quarta generazione, ad esclusione del modello da 14 pollici che avrà un Intel Pentium 3556U, mentre la suite di lavoro Microsoft Office sarà installata in ogni prodotto della famiglia commercializzato.

Sony Vaio Fit step modalità tablet

Vaio Fit 15A viene venduto anche con una variante con GPU dedicata, nello specifico una Nvidia GeForce GT 735M con 1GB di RAM dedicata, che avrà il compito di gestire l'elevata risoluzione di 2880x1620 pixel su schermo. Tutti gli altri modelli si fermeranno al FullHD, quindi 1920x1080, risoluzione più tradizionale ed ampiamente utilizzata dai media multimediali, ed utilizzeranno la GPU integrata nel SoC Intel, l'HD Graphics 4400. I display utilizzeranno le tecnologie X-Reality e OptiContrast proprietarie di Sony.

Sony Vaio Fit

Vaio Fit 13A verrà venduto a 170.000 Yen (1.300€), mentre i modelli da 14 e da 15 pollici saranno proposti a partire da 105.000 (759€) sino ad arrivare a 225.000 Yen (1700€ circa). Tutti i modelli saranno disponibili a partire dalla seconda metà di novembre nel mercato giapponese, in date separate.

Sony Vaio Tap 11

La proposta per il mercato dei tablet Windows 8 invece è Vaio Tap 11, che racchiude al suo interno componentistica presa direttamente dal mercato dei personal computer portatili. Il processore adoperato sarà un Intel Core i5 dotato di architettura Haswell e GPU Intel HD Graphics 4200, mentre il pannello touch con tecnologia OptiContrast sarà da 11,6" FullHD. Lo storage sarà affidato ad un SSD da 128GB mentre per quanto riguarda la RAM saranno integrati 4GB. Si è prestata particolare attenzione alla tastiera removibile, che può essere trasportata agevolmente grazie ai supporti magnetici.

Dal punto di vista fotografico verranno utilizzati sensori RS Exmor proprietari di Sony sia per la fotocamera posteriore, da 8 megapixel, che per quella anteriore. Anche all'interno del tablet avremo pre-installato Microsoft Office e saranno previste tutte le opzioni per la connettività tipiche nel segmento, come Wi-Fi e Bluetooth.


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Call of Duty Ghosts: matchmaking ibrido e requisiti di sistema

Già in passato è arrivata la conferma che Call of Duty Ghosts beneficerà di server dedicati su tutte le piattaforme. In una recente dichiarazione di Mark Rubin, produttore esecutivo di Infinity Ward, viene specificato che per le console attuali avremo un sistema ibrido.

Call of Duty Ghosts

Il sistema ibrido prevede sia i server dedicati che i cosiddetti listen server. Come accadeva in precedenza un giocatore viene automaticamente selezionato per essere l'host della partita, pratica molto comune per le console di questa generazione. Il problema maggiore di questo sistema è trovare il giocatore con la miglior connessione al quale far ospitare la partita. Se il giocatore in questione si disconnette il sistema migrerà la partita su un nuovo giocatore selezionato, nell'ottica di garantire comunque una buona esperienza di gioco.

Rubin si sofferma anche sui miglioramenti del sistema di matchmaking: "Abbiamo inserito nuove tecnologie per il sistema di matchmaking che collocheranno il giocatore in partite che hanno la migliore qualità di connessione". Infinity Ward aveva precedentemente confermato che su PC e Xbox One, Ghosts avrà un sistema completamente basato su server dedicati.

Call of Duty Ghosts

Call of Duty Ghosts sarà disponibile dal 5 Novembre su Xbox 360, PS3, Wii U e PC. Sarà anche uno dei titoli di lancio delle nuove console di prossima generazione Xbox One e PS4. Il gioco verrà anche venduto in bundle con Xbox One secondo quanto affermato da Microsoft al Gamescom.

Activision inoltre ha rilasciato i requisiti di sistema per piattaforme PC
Requisiti minimi:
  • Sistema operativo: Windows 7 64-Bit / Windows 8 64-Bit
  • Processore: Intel Core 2 Duo E8200 2.66 GHZ / AMD Phenom X3 8750 2.4 GHZ o superiore
  • RAM: 6 GB RAM
  • Spazio sul disco: 50 GB
  • Scheda Video: NVIDIA GeForce GTX 550 Ti / ATI Radeon HD 5870 o superiore
  • Scheda Audio: compatibile con DirectX
  • DirectX: 11
  • Internet: Richiesta una connessione a banda larga per la connettività multiplayer. Connessione internet richiesta per l'attivazione del gioco.
Requisiti consigliati:
  • Scheda Video: NVIDIA GeForce GTX 780

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Alliance for Affordable Internet, l'accesso alla rete deve costare meno

Google, Facebook, Intel e Yahoo! sono alcuni dei nomi che hanno annunciato di aver aderito al progetto Alliance for Affordable Internet (A4AI) assieme ad una serie di altre compagnie tecnologiche, agenzie governative e organizzazioni non profit allo scopo di promuovere un accesso ad Internet più economico attorno al mondo.

A4AI crede che sia necessario avviare un cambiamento di politiche per incoraggiare l'innovazione e raggiungere l'obiettivo della Broadband Commission delle Nazioni Unite di portare in tutto il mondo un accesso a banda larga entry-level ad un prezzo inferiore al 5% del reddito mensile.

"Nonostante stiano emergendo una serie di soluzioni tecniche in grado di rispondere alla sfida di una connettività a basso costo, anche le migliori tecnologie del mondo non possono innescare il cambiamento se vi sono monopoli o politiche regressive che impediscono la loro implementazione" si legge sul blog ufficiale di A4AI.

L'iniziativa fa riferimento ad uno studio dell'ITU che ha evidenziato come Internet abbia un prezzo medio del 30% del reddito mensile nei paesi sviluppati. A questo si aggiunge un'indagine della Broadband Commission delle Nazioni Unite che mostra come il 90% della popolazione mondiale viva nei 49 paesi meno sviluppati al mondo che non dispongono di connessioni alla rete.

Il gruppo, come primo passo per raggiungere gli obiettivi delle Nazioni Unite, ha pubblicato un elenco di best practices che verranno inoltre divulgate da parte di una serie di rappresentanti sul territorio che entro la fine dell'anno saranno presenti in tre paesi, per poi espandersi a 10-12 paesi entro la fine del 2014.


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iPhone 6 avrà un display più grande, le indiscrezioni degli analisti

Nel corso di varie interviste passate lo stesso Tim Cook, CEO di Apple, ha informato che fin quando ci saranno compromessi nell'introdurre display di dimensioni generose all'interno di uno smartphone la società di Cupertino non sarà interessata ad introdurre novità in tal senso. iPhone 5 è stato il primo ad adottare un display più grande rispetto ai 3,5" originari di iPhone, ma la larghezza del pannello è di fatto rimasta invariata rispetto al passato.

iPhone 6 display più grande

iPhone 6 non sarà lanciato prima dei mesi finali del 2014, ma già gli analisti ne parlano prevedendo quelle che potrebbero essere le novità strutturali. Tradizionalmente Apple presenta un iPhone del tutto nuovo ogni due anni, mentre il modello intermedio introduce novità quasi esclusivamente dal punto di vista della componentistica interna.

Infatti iPhone 5S, non ancora commercializzato in Italia ma già disponibile in alcuni paesi selezionati dal colosso di Cupertino, annovera un design particolarmente simile al modello che va a sostituire, laddove i cambiamenti più estesi saranno apportati dal prossimo iPhone 6. Questo, secondo Peter Misek di Jefferies, avrà un display da 4,8", speculazione che nasce da alcune visite all'interno delle catene di montaggio in Asia delegate al compito di produrre componentistica per i nuovi iPhone, come riportato da PhoneArena.

Apple sta già effettuando dei test da alcuni mesi su prototipi di smartphone dotati di pannelli che partono da 4,8 per arrivare a 6". La compagnia logicamente non ha confermato la possibilità di avere display di dimensioni superiori nei prossimi smartphone, ma sembra evidente che la richiesta dei consumatori si spinga verso quelle direzioni.

Adottando un pannello da 4,8", iPhone resterebbe comunque ben al di sotto dei requisiti tecnici per essere definito un phablet, termine coniato da Samsung con il suo Galaxy Note. Tuttavia le indiscrezioni su un iPhone con schermo di dimensioni maggiori si susseguono ormai da anni, ed Apple ha sempre risposto in maniera negativa nel corso del tempo, utilizzando strategie di mercato sensibilmente differenti rispetto ai concorrenti diretti.


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Il display virtuale di Sony da 750 pollici disponibile al preordine negli Stati Uniti

Sony HMZ-T3W è un Head Mounted Display, wireless e portatile. In soldoni si tratta di un dispositivo che va indossato come un grosso paio di occhiali, alla stregua di Oculus Rift, e che offre all'utente un'esperienza estremamente più immersiva rispetto al freddo pannello tradizionale, in tre dimensioni e adesso anche "on the go", come riporta la stessa società giapponese.

Sony HMZ-T3W

La terza generazione del visore personale 3D è più leggera e facile da indossare rispetto ai predecessori e dispone di tutta una serie di opzioni per la connettività con le console da gioco più diffuse, i PC e i sistemi di home entertainment. Inoltre, grazie al supporto delle connessioni MHL e HDMI, HMZ-T3W può essere collegato anche a smartphone e tablet, che verranno caricati dalla stessa batteria disponibile sul display.

Attraverso la tecnologia WirelessHD Sony garantisce l'assenza assoluta di lag anche in modalità senza fili e audio digitale di qualità cristallina. All'interno del display sono contenuti due pannelli OLED che a detta del produttore consentono di simulare la visione di un enorme pannello HD da 750" da circa 20 metri. La versione wireless attualmente in fase di pre-order consente di ricevere i dati dalla sorgente fino a 7 metri di distanza, mentre una versione esclusivamente funzionante via cavo arriverà in futuro.

Sony HMZ-T3W

Il sistema supporta un audio virtuale da 7,1 canali attraverso degli auricolari da 1,6mm integrati. È possibile utilizzare logicamente anche altri tipi di cuffie a scelta dell'utente ed in entrambi i casi verrà utilizzata la tecnologia proprietaria di Sony Virtual Surround Technology, per creare un palcoscenico virtuale a 360° e collocare dialoghi, musica ed effetti nelle giuste posizioni in ambiente.

Sony HMZ-T3W è disponibile al pre-order negli Stati Uniti al prezzo di 999$ presso i Sony Store e i rivenditori selezionati.


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HTC ufficializza la data di presentazione di One Max, il phablet taiwanese da 6 pollici

È da alcune settimane che si parla di HTC One Max, un interessante phablet da 6" che potrebbe affiancare di fatto l'ottimo One nella line-up di dispositivi mobile del produttore taiwanese in un periodo non troppo facile dal punto di vista dei risultati economici.

HTC One Max invito evento di presentazione

Alcune indiscrezioni riportavano il il 15 o il 17 ottobre come data di presentazione ufficiale, tuttavia questa è stata smentita dalla stessa HTC, che ha iniziato ad inviare gli inviti per un evento in Hong Kong per il prossimo 16 ottobre. Lo stesso dispositivo sarà svelato in Taiwan due giorni più tardi. Nonostante non si parli esplicitamente di HTC One Max, e non sappiamo se questo nome verrà in effetti confermato, tutti gli indizi portano all'enorme phablet taiwanese.

Sull'invito si legge: "Un dito apre una grande visuale. Siete invitati ad immergervi nel suono con noi." La prima riga potrebbe riguardare il supporto alle tecnologie di scansione biometrica delle impronte digitali attraverso un sensore posto direttamente sotto al modulo della fotocamera. Nella seconda riga si potrebbe fare riferimento agli altoparlanti stereo che si troveranno nella parte frontale, così come su HTC One.

Come riporta GSM Arena, sarà condivisa con lo smartphone della società taiwanese anche l'architettura interna. Il SoC utilizzato potrebbe essere infatti lo Snapdragon 600 di Qualcomm, mentre per il mercato asiatico sarà prevista anche una variante dual-SIM. Fra le novità avremo probabilmente, oltre al display da 5,9" FullHD, una batteria sensibilmente maggiorata di 3.300mAh e la possibilità di espandere lo storage integrato con schede di memoria microSD.


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Borderlands 2 ha un nuovo loot: 100.000$ in soldi reali

2K Games ha annunciato una nuova ed interessantissima iniziativa per il suo Borderlands 2 che sicuramente darà un motivo in più per rigiocare il bel titolo ai giocatori che lo avevano ormai terminato in tutte le salse. Sostanzialmente si tratta di loot in soldi e premi reali attraverso un nuovo evento chiamato "Loot Hunt", letteralmente una caccia al bottino in cui il montepremi è di 100.000$.

Borderlands 2: Loot Hunt

A partire dall'11 ottobre, vari NPC del mondo di Pandora inizieranno a richiedere il completamento di una serie di "obiettivi comunitari", missioni realizzate ad-hoc in cui bisogna utilizzare un tipo di armi specifico per eliminare determinati nemici. Se gli obiettivi verranno portati correttamente a termine il giocatore sarà registrato automaticamente nel sorteggio del concorso a premi.

Fra i premi reali vengono nominati una PS Vita, copie dello stesso Borderlands 2 per la PS Vita, cuffie Turtle Beach personalizzate con i loghi del gioco, Tiki-PC di Falcon Northwest personalizzati, schede video Nvidia GeForce GTX 660 Ti, Nvidia Shield, guide strategiche per la versione Game of the Year di Borderlands 2 o i giochi di 2K Games disponibili su Steam. Il montepremi è di 100.000$ come detto poco sopra, suddiviso in 50.000$ che verranno spartiti attraverso i premi che abbiamo riportato poco sopra, ed altri 50.000$ in valuta reale che verranno sorteggiati casualmente e vinti da un unico utente come grosso premio finale.

Il concorso a "premi reali" è aperto purtroppo solamente a residenti degli Stati Uniti d'America, tuttavia i giocatori che abitano altrove possono accedere al contest per l'equipaggiamento e le armi speciali attraverso le stesse missioni. Maggiori informazioni possono essere reperite nel sito ufficiale del contest, in cui è possibile registrarsi all'evento.


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Windows Phone in crescita nei mercati europei, in doppia cifra in Germania al pari di iPhone

Written By Unknown on Selasa, 01 Oktober 2013 | 23.47

Gli ultimi dati riguardo la diffusione dei sistemi operativi mobile in Europa giungono in queste ore da Kantar Worldpanel e riguardano il trimestre conclusosi con il mese di agosto, nel corso del quale Windows Phone di Microsoft ha raggiunto, per quanto riguarda i 5 mercati europei più importanti, uno share medio del 9,2 %.

Addirittura, per quanto riguarda il mercato tedesco, il sistema operativo mobile proprietario del colosso di Redmond sarebbe, per diffusione, quasi a parti di iOS di Apple con solo un punto percentuale a separare le due alternative. Tra i 5 mercati più influenti figura anche quello italiano, nel quale, come ben sapiamo, sono in particolare le soluzioni di fascia bassa della serie Lumia ad attirare gli utenti.

A farla da padrone in Europa così come in ogni singolo mercato è invece Android, che riesce a raggiungere nell'ultimo trimestre il 70% del mercato staccando di oltre 50 punti percentuali iOS e di circa 60 Windows Phone.

Decisamente in caduta libera la canadese Blackberry, RIM fino a circa un anno fa, che perde ancora preziosi consensi, conservando ora sotto la propria ala solamente il 2,4% del mercato. Come in Italia anche nel resto d'Europa la sempre maggiore diffusione del OS mobile di Microsoft è dovuta soprattutto al successo che stanno avendo le soluzioni di fascia media e medio-bassa che, nonostante specifiche e prezzi di minore rilevanza riescono, proprio grazie all'ottimizzazione del sistema operativo, ad offrire una esperienza d'utilizzo dignitosa.


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Il tuo profilo Facebook è diventato un monumento interattivo all'umanità

Facebook, c'è chi lo considera una moda passeggera ma è innegabile che si tratta di un fenomeno di massa dalla portata incredibilmente grande. A riprova dell'affermazione il numero di utenti iscritti, che supera ormai abbondantemente il miliardo e cresce visibilmente giorno dopo giorno. Sono ormai pochi gli utenti che mancano dal social media di Zuckerberg, e fra questi molti si collegano con account fittizi, non riportando così dati sensibili.

Faces of Facebook

La "Tecnologa Creativa" Natalia Rojas ha inserito tutte le 1.277.912.907 immagini di profilo degli utenti di Facebook in un'unica pagina web. The Faces of Facebook è organizzato in maniera cronologica: in alto a sinistra troveremo gli utenti che si sono iscritti nei primi momenti dal lancio del servizio, mentre in basso a destra i più recenti.

Complessivamente l'immagine mostrata non è certo piacevole ed al suo interno vengono segnalate le posizioni in cui si trovano i nostri amici, una volta effettuato il log-in con il nostro account Facebook. Premendo su una determinata area della pagina questa verrà ingrandita mostrando le fotografie dei profili degli utenti iscritti in quel dato momento.

"Eccoci qui, tutti sparsi", scrive Rojas all'interno delle info del sito. "Grandi famiglie, donne che indossano burka, tantissimi Leo Messi, gente che supporta matrimoni dello stesso sesso, chihuahua, divinità indiane, turisti che spingono la Torre pendente di Pisa, gente che si fa autoscatti, neonati, Ferrari, ritratti in studio in bianco e nero, un sacco di matrimoni ma nessun divorzio, foto identificative, volti incorniciati da cuori, migliori amici, personaggi manga, loghi politici, sguardi profondi, messaggi d'amore, occhi, meme e smile, dolci nonni e qualche immagine ancora non censurata".

Parole come a voler dire che nonostante tutte le nostre diversità siamo ancora in grado di stare tutti in un unico spazio, e nel complesso sembriamo un'unica cosa.


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Da BitTorrent la chat P2P per sfuggire ai controlli della NSA

BitTorrent, la compagnia alla base del protocolo di trasferimento dati in peer-to-peer dell'omonimo servizio sta sviluppando un client di instant messaging che non ha bisogno di alcun server per poter inviare o ricevere messaggi. Si basa sulla tecnologia distribuita, tramite la quale i messaggi non vengono immagazzinati su un server, ma nei diversi terminali. In questo modo le conversazioni risultano al sicuro da violazioni dei dati online.

BitTorrent Chat

I messaggi, inoltre, vengono crittografati e la stessa BitTorrent ha dichiarato che il servizio sarà del tutto gratuito ed illimitato per quanto riguarda il numero di messaggi che l'utente potrà inviare. BitTorrent Chat è attualmente nella fase alpha dello sviluppo e gli interessati sono stati invitati ad iscriversi ed aiutare la società attraverso consigli, idee e test.

"Solamente quest'anno più di sei milioni di individui sono stati vittima di violazione di dati", si legge sul blog di BitTorrent evidenziando i motivi che hanno portato la società a lavorare su un client di chat in cui deve essere l'utente il proprietario dei propri contenuti. BitTorrent Chat sarà disponibile su dispositivi mobile, secondo quanto riportato da Cnet, tuttavia non è ancora dato sapere se lo stesso sarà pubblicato anche su desktop e su quali piattaforme operative.

Il tentativo di BitTorrent non è il primo nel suo genere. Pochi mesi fa anche il co-fondatore di The Pirate Bay, Peter Sunde, aveva annunciato un nuovo progetto, Heml.is, un'app mobile di messaggistica che utilizza un sistema di crittografia end-to-end per mantenere le varie conversazioni al sicuro.

Per maggiori informazioni o per richiedere l'adesione alla "alpha privata" è possibile recarsi e registrarsi in questo sito.


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PS4 batte Xbox One nel sondaggio Ipsos sulle intenzioni di acquisto

Un nuovo sondaggio perfezionato da Reuters e Ipsos rivela che i consumatori statunitensi sono più propensi ad acquistare PlayStation 4 piuttosto che Xbox One nella prossima stagione natalizia, quando entrambe le console di nuova generazione saranno disponibili all'acquisto.

PS4 vs Xbox One

Il sondaggio online ha coinvolto quasi 1.300 partecipanti, che hanno inoltrato le risposte tra il 23 e il 24 settembre. Il 26% di coloro che hanno risposto ha detto che prevede di acquistare PS4 entro la fine dell'anno, mentre solo il 15% ha dichiarato che comprerà una Xbox One. Il 64% degl intervistati ha invece dichiarato che quest'anno non comprerà nessuna delle due console di nuova generazione.

Fra gli intervistati, 408 persone hanno meno di 40 anni. Se si restringe lo studio solamente a questo gruppo di persone, il 41% dichiara di voler comprare una PS4, mentre il 27% propende per Xbox One.

Il sondaggio sembra esprimere un vantaggio abbastanza consistente per PS4, anche perché sarà lanciata negli Usa una settimana prima rispetto alla rivale e costerà 100 dollari in meno, offrendo oltretrutto prestazioni superiori rispetto a Xbox One.

Microsoft, comunque, non sembra preoccupata per questi dati. Ecco l'ultimo comunicato ufficiale: "Stiamo registrando una domanda senza precedenti per Xbox One. Abbiamo più pre-order di quanti ne abbiamo mai avuti con le console precedenti, con un rapporto 2:1 rispetto a Xbox 360".


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NVIDIA al contrattacco: nuove GPU e calo nei prezzi?

Con l'avvicinarsi del debutto delle schede video AMD di nuova generazione appartenenti alla serie Volcanic Island, emergono indiscrezioni sul possibile lancio di nuove schede video da parte di NVIDIA oltre che di un riposizionamento nei listini di alcune delle schede video NVIDIA della famiglia GeForce.

Le nuove schede, stando a quanto anticipato da Digitimes, dovrebbero debuttare nel mese di Novembre andando a posizionarsi nel segmento tra 149 dollari e 249 dollari. Si tratta dell'intervallo nel quale AMD presenterà varie nuove schede nel corso del mese di Ottobre, anche se non sappiamo ancora quando avverrà l'effettiva commercializzazione in volumi sul mercato.

NVIDIA potrebbe utilizzare la strategia del rebranding, cioè utilizzare GPU già presenti sul mercato da riproporre con nuovi nomi e alcune caratteristiche tecniche, quali le frequenze di clock ad esempio, leggermente modificate. Alcune delle nuove proposte di AMD, del resto, sono basate proprio su GPU già presenti da tempo in commercio.

La scorsa settimana AMD ha annunciato queste schede appartenenti alle famiglie R7 e R9:

  • Radeon R7 250: dotazione di memoria video di 1 Gbyte; prezzo indicativo 89 dollari USA;
  • Radeon R7 260X: dotazione di memoria video di 2 Gbytes; prezzo indicativo 139 dollari USA;
  • Radeon R9 270X: dotazione di memoria video di 2 Gbytes; prezzo indicativo 199 dollari USA;
  • Radeon R9 280X: dotazione di memoria video di 3 Gbytes; prezzo indicativo 299 dollari USA.

Accanto a questi prodotti troviamo la scheda Radeon R9 290X, soluzione top di gamma basata su GPU di nuova generazione per la quale l'azienda americana non ha ancora fornito specifiche informazioni su caratteristiche tecniche e prezzo d'acquisto.


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A Sapphire la distribuzione delle schede AMD FirePro

AMD ha annunciato che Sapphire Technology è diventato da quest'oggi partner esclusivo a livello globale per la distribuzione delle schede video della famiglia FirePro. L'azienda di Hong Kong da 5 anni propone soluzioni della famiglia FirePro nel mercato asiatico ma non nelle altre regioni globali che sino ad oggi sono state gestite commercialmente da altri partner AIB.

In occasione del Computex 2013, lo scorso mese di Giugno, avevamo avuto modo di vedere in funzione molte delle soluzioni Sapphire destinate al mercato delle workstation grafiche. In quella sede era stata anticipata la possibilità che questi prodotti Sapphire potessero diventare disponibili su tutti i mercati, andando a creare quel canale di distribuzione unico che quest'oggi è stato annunciato.

Nella famiglia di schede FirePro entrano a far parte non solo le proposte dedicate alle workstation grafiche tradizionali, schede video tipicamente di elevata potenza di calcolo, ma anche soluzioni adatte ad utilizzi industriali. In modo particolare ci riferiamo alle schede per configurazioni multimonitor, non solo in ambiente d'ufficio o d'azienda ma anche per le varie tipologie di cartellonistica digitale e di digital signage.

Sapphire sarà responsabile della vendita di schede FirePro direttamente nel canale; i clienti OEM potranno invece continuare a ricevere le schede per workstation grafiche direttamente da AMD.


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Utility per la visualizzazione e modifica del registro di configurazione e dei file .INI.
Questo software mette a disposizione potenti tools per la ricerca di chiavi, la rimozione e la sostituzione.
Le funzionalità disponibili sono molto utili e permettono elevate personalizzazioni al sistema. L'interfaccia grafica è molto curata, ma in alcuni casi risulta pesante e complica un pò la ricerca delle funzionalità stesse che si "perdono" nel marasma dei menù, sottomenù, panneli ecc.
Considerando la tipologia di files su cui agisce, questo software è consigliabile solo ad utenti esperti.


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