Diberdayakan oleh Blogger.

Popular Posts Today

SmartFTP

Written By Unknown on Selasa, 24 Februari 2015 | 23.47

scheda aggiornata 46 minuti fa

Ottimo software per la navigazione e gestione degli FTP, caratterizzato da un'interfaccia grafica semplice ed estremamente intuitiva.


23.47 | 0 komentar | Read More

Kazam svela la line-up di smartphone e tablet economici con Windows

Kazam, brand che vende da alcuni mesi anche in Italia, annuncia due nuovi smartphone e tre tablet Windows frutto della collaborazione fra i britannici e Microsoft. I dispositivi verranno mostrati pubblicamente al prossimo Mobile World Congress 2015 dove avremo la possibilità di saggiarli con mano: fra gli smartphone troveremo Thunder 450W e 450WL, mentre i nuovi tablet prendono il nome di L7, L8 ed L10.

Kazam Thunder 450W e 450WL

Partiamo dagli smartphone. Entrambi si basano su SoC Qualcomm quad-core di fascia medio-bassa con 1GB di RAM: ci sarà uno Snapdragon 200 MSM8212 da 1,2GHz nel modello base, mentre Thunder 450WL adotterà uno Snapdragon 410 MSM8916 da 1,4GHz. I dispositivi condividono gran parte della struttura e della componentistica integrata, mentre solo il modello 450WL avrà pieno supporto alle reti 4G LTE.

Kazam Thunder 450W e 450WL

Quest'ultimo avrà una batteria di capacità leggermente superiore, da 2.500mAh, ma solo il modello base con batteria da 2.200mAh avrà supporto al dual-SIM. Entrambi adottano un display da 5 pollici a risoluzione 1280x720, due fotocamere da 8 e 2 megapixel e dispongono di 8GB di storage integrato espandibile attraverso scheda di memoria microSD fino ad un massimo di 32GB.

Kazam Thunder 450W e 450WLKazam Thunder 450W e 450WL

I dispositivi saranno proposti con Windows Phone 8.1, ma verranno aggiornati a Windows 10 quando questo sarà disponibile pubblicamente. Kazam non ha ancora diffuso informazioni circa disponibilità e prezzo dei nuovi modelli della famiglia Thunder, con ulteriori dettagli attesi al prossimo Mobile World Congress.

In quel di Barcellona i britannici proporranno anche nuovi tablet Windows: Kazam L7, L8 ed L10, tutti con Windows 8.1. Si tratta di dispositivi basati su architetture molto simili fra di loro e tutti con risoluzione video da 1280x800 pixel. Tutti i modelli della nuova famiglia Kazam L adottano un processore Intel Baytrail da quattro core, mentre solo il modello da 10 pollici (L10) avrà 2GB di RAM e 32GB di storage (L7 ed L8 disporranno solo di un gigabyte e 16 GB di storage).

Kazam L7
Kazam L10
Kazam L7 e Kazam L10

Sostanzialmente identiche le dotazioni accessorie: le due fotocamere integrate saranno entrambe da 2 megapixel, mentre sono presenti porte micro-USB, micro-SD e micro-HDMI. Diverse logicamente le tre batterie, rispettivamente da 3.500, 4.500 e 7.900mAh per i modelli L7, L8 e L10. Nemmeno in questo caso la società ha divulgato informazioni su disponibilità e prezzo, anche se è lecito attendersi per tutti i prodotti listini particolarmente appetibili.


23.47 | 0 komentar | Read More

Cortana ancora una volta (quasi) infallibile indovina i vincitori degli Oscar 2015

Una delle caratteristiche più distintive di Cortana, l'assistente virtuale di Microsoft, è la sua abilità nel prevedere l'esito di eventi sportivi e show televisivi. Si basa su algoritmi diversi per le varie categorie, ma entrambi si sono rivelati discretamente affidabili nel corso del tempo, a tal punto da essere utilizzati come banco di prova per eventuali scommesse.

Cortana, previsioni degli Oscar
Fonte: PhoneArena

Avevamo parlato delle previsioni corrette di Cortana durante gli ultimi Mondiali di Calcio, quando l'assistente virtuale di Redmond totalizzava un risultato di 15 partite indovinate sulle 16 più importanti. In occasione della finalissima, inoltre, Cortana aveva "battuto" Siri, indovinando la vittoria della Germania sull'Argentina. L'assistente di iPhone e iPad, invece, dava per vincente la squadra latino-americana.

Cortana si basa sul servizio di previsioni del motore di ricerca Bing di Microsoft che, oltre ad essere estremamente affidabile, si è espanso nel corso del tempo con i risultati della Premier League inglese e con le partite della NFL americana. La percentuale di risposte corrette è in entrambi i casi molto elevata, così come lo è stata in occasione degli Oscar.

Lo scorso anno Bing aveva indovinato 21 dei 24 vincitori degli Oscar, mentre due anni fa 19. Sono invece 20 i titoli indovinati da Bing in occasione dell'ultima Notte degli Oscar tenutasi lo scorso fine settimana, un risultato decisamente pregevole. Fra questi l'esito dei premi di maggior prestigio, fra cui il vincitore del premio Miglior Film (Birdman), Miglior Regia (Alejandro González Iñárritu) e i migliori attori protagonisti e non protagonisti.

Che si sia trattato ancora una volta di una coincidenza?


23.47 | 0 komentar | Read More

Presentate le nuove Rollei Actioncam 400 e 410

Sebbene per molti GoPro sia sinonimo di action cam, esistono molte alternative a quello che è il marchio sicuramente più diffuso. Vediamo infatti sul mercato diverse soluzioni proposte da altri marchi, a testimoniare da una parte il successo commerciale di queste soluzioni, dall'altra che possono esistere alternative anche convincenti. In questi giorni Rollei ha annunciato i modelli Actioncam 400 e Actioncam 410, camcorder in grado di registrare nel formato Full HD e dotate di WiFi integrato, di numerosi accessori e di un telecomando da polso che funziona con il WiFi.

Rollei

Rollei Actioncam 400 registra video nel formato Full HD a 1080p/30fps e può scattare fotografie alla risoluzione di 3 megapixel; Rollei Actioncam 410 mette a disposizione i 60fps registrando video Full HD a 1080p, facendo al contempo salire la risoluzione delle foto a 4 megapixel. Entrambi i modelli vantano un obiettivo a sei lenti, apertura F2.5 e grandangolo (non meglio specificato).

Per entrambe è disponibile una buona gamma di accessori, dai sistemi di montaggio che assicurano le ActionCam alla bicicletta, al casco o alle superfici piatte o curve, fino alla custodia subacquea  (40 metri di profondità) che resiste anche alle cadute fino a un metro di altezza.

Integrato troviamo anche un display TFT-LCD da 2 pollici; l'autonomia dichiarata è di 90 minuti per Actioncam 400, che sale a 110 minuti per il modello Actioncam 410. Prezzi? A partire dalla metà di marzo le due Rollei Actioncam 400 e 410 saranno disponibili rispettivamente al prezzo di € 99,99 e 149,99.


23.47 | 0 komentar | Read More

Google Inbox anche per i professionisti

Sono trascorsi circa cinque mesi da quando Google ha presentato Google Inbox per il segmento consumer, e ora il progetto si amplia comprendendo anche la clientela professionale. Il nuovo servizio si chiama Google Inbox for Work e riguarda tutti colore che accedono ai servizi premium di Google dedicati ai professionisti.

Con Inbox Google intende offrire un nuovo modo di gestire la propria email, un modo che possibilmente sia più comodo, veloce e produttivo. Si parte da un concetto - condivisibile - ovvero che utilizzando la mail su più dispositivi si perde spesso tempo a gestire gli ultimi messaggi ricevuti, e potenzialmente questi ultimi non sono anche i più importanti.

La sfida è quindi quella di proporre all'utente i messaggi in modo prioritario, cercando di mettere al primo posto i più importanti e significativi, filtrando poi in modo differente gli altri. Un buon lavoro viene fatto già analizzando i messaggi stessi e ad esempio raggruppando contenuti relativi a notifiche, social network o simili.

C'è però una parte di "intelligenza" che va istruita e viene appresa da Inbox analizzando le abitudini dell'utente. Fino ad ora il tutto è stato pensato per l'utenza consumer mentre ora queste nuove regole che comporranno l'intelligenza di Inbox for Work riguarderanno anche i contesti aziendali. E per rispondere al meglio a queste esigenze Google ha previsto un accesso graduale a Inbox for Work: a partire dal mese prossimo un ristretto gruppo di utenti potrà disporre del servizio impegnandosi a collaborare in questa prima fase iniziale.

In seguito il servizio verrà esteso a tutti gli utenti professionali di Gmail; tutti i dettagli sulle modalità di accesso previste per il prossimo mese sono disponibili qui.


23.47 | 0 komentar | Read More

Da Applied Materials nuovi strumenti di misurazione per la produzione FinFET e 3D NAND

Applied Materials, tra i principali fornitori di macchinari per la produzione di semiconduttori, afferma di aver risolto una delle problematiche più complesse che si presentano nelle tecniche di produzione di chip tridimensionali, come FinFET e memorie 3D NAND. La società ha presentato la propria soluzione, denominata VeritySEM 5i, all'International Society for Optics and Photonics di San Jose.

Il principale ostacolo che i produttori di semiconduttori incontrano nell'avvicinarsi alla produzione FinFET è rappresentato dalla difficoltà nello spegnere tutti i transistor insieme e in maniera precisa allo stesso voltaggio, ovvero l'unico modo che permette di trarre vantaggio del basso leakage e della seguente contenuta dissipazione termica possibile con i transistor tridimensionali.

Per far sì che il leakage possa essere contenuto, è opportuno controllare con precisione tutti gli aspetti del gate tridimensionale (l'altezza e lo spessore della "fin", l'altezza del gate, lo slope dei bordi del gate). Nessuno di questi parametri può però essere misurato accuratamente con i dispositivi di misurazione tradizionalmente impiegati per la produzione di semiconduttori bidimensionali.

Ancor peggiori sono i problemi nella produzione di dispositivi 3D NAND dal momento che le misurazioni necessarie al proseguimento del processo produttivo devono essere condotte all'interno del cubo 3D, per assicurare l'adeguata precisione nel posizionamento delle interconnessioni tra i vari strati dello stack. Attualmente solo Samsung afferma di aver avviato la produzione di questi dispositivi, che non sono commercialmente disponibili ma forniti a clienti selezionati senza che vi siano informazioni pubblicamente disponibili su architetture e rese.

Applied Materials ha quindi pensato di utilizzare una tecnica chiamata high-energy backscattering electron che permette di ottenere una risoluzione di 1,2 nanometri nelle misurazioni, permettendo quindi alla soluzione VeritySEM 5i di poter risolvere i problemi che si presentano sia nelle fasi di ricerca, sia nelle fasi di produzione e dando modo alle varie realtà che si occupano della produzione di semiconduttori di tenere il passo con Intel, che a livello di laboratorio ha già la possibilità di realizzare esemplari di chip con processo FinFET a 10nm.

VeritySEM 5i ha già superato la fase di debug e venti sistemi di misurazione sono prossimi all'impiego da parte di clienti ad alto profilo allo scopo di velocizzare le attività di ricerca e per incrementare le rese produttive. La risoluzione di 1,2 nanometri può già essere usata per il nodo produttivo a 10 nanometri e sarà compatibile anche con il nodo a 6 nanometri.


23.47 | 0 komentar | Read More

Grand Theft Auto V per PC posticipato per l'ennesima volta

La nuova data di uscita di Grand Theft Auto V per PC è quella del 14 aprile, secondo l'ultimo annuncio ufficiale di Rockstar Games. Si tratta dell'ennesimo posticipo per la versione PC di Gta 5, inizialmente prevista per settembre 2014, poi per gennaio, poi per il 24 marzo e, adesso, per il 14 aprile.

Grand Theft Auto V

"Ci scusiamo con tutti i giocatori PC che stanno contando i giorni che mancano al lancio del gioco", si legge sul sito ufficiale. "Ma un po' di tempo in più è necessario per garantire che il gioco sia ripulito nel migliore dei modi e per fare in modo che l'esperienza online e i colpi siano pronti per il giorno di debutto su PC". Per scusarsi ulteriormente, Rockstar offrirà ulteriori 200 mila dollari in-game a tutti i giocatori PC.

Con questo nuovo posticipo, la versione PC arriva a quasi due anni di ritardo rispetto all'originale uscita di Gta 5 per Xbox 360 e PS3, avvenuta il 17 settembre 2013. Il che non sarà particolarmente gradito dai fans di questa piattaforma, anche se Rockstar ribadisce che questa versione "è quella più avanzata dal punto di vista tecnico" con il supporto, tra le altre cose, alla risoluzione 4K.

Rockstar annuncia anche che i colpi per Gta Online arriveranno il 10 marzo, aggiungendo un nuovo tipo di esperienza co-op per 4 giocatori alla modalità multigiocatore di Gta 5.


23.47 | 0 komentar | Read More

Equation Group, i fuoriclasse del malware. Con l'ombra dell'NSA

Written By Unknown on Selasa, 17 Februari 2015 | 23.47

Grzegor Brzęczyszczykiewicz è uno scienziato luminare nel suo campo e partecipare ad eventi internazionali che coinvolgono la comunità scientifica fa parte della sua routine. Nel 2009 Grzegor si prepara per affrontare un viaggio verso Houston, dove prenderà parte ad un'importante conferenza. Qui prende contatti con altri suoi pari, con i quali discute di problemi scientifici di alto livello comprensibili solo a loro e ad una manciata di pochi altri individui della levatura di Sheldon Cooper.

Grzegor trascorre qualche giorno piacevole in compagnia dei colleghi cervelloni e quando la conferenza chiude i battenti, egli torna a casa con molti bei ricordi. Qualche tempo più tardi, usanza abbastanza comune per questi eventi, gli organizzatori inviano ai partecipanti un supporto multimediale con numerose fotografie e materiali della conferenza. Grzegor inserisce il supporto nel proprio sistema e inizia a prendere visione dei materiali, non sospettando minimamente di essere stato vittima della forse più potente organizzazione di cyber-spionaggio al mondo, che ha infettato il suo sistema usando tre exploit, due di essi di tipo zero-day.

Se l'impronunciabile nome di Grzegor Brzęczyszczykiewicz è chiaramente uno pseudonimo, tutt'altro che inventata è la vicenda appena narrata. Grzegor è stato vittima di Equation Group, uno dei più avanzati ed ingegnosi gruppi di cyber-spie coinvolto in numerose azioni di spionaggio fin almeno dal 2001 - sebbene alcuni elementi farebbero risalire il loro operato addirittura al 1996.

Sono stati necessari diversi anni perché i ricercatori del Global Research and Analysis Team (GReAT) di Kaspersky Lab potessero mettere insieme i pezzi che descrivono uno scenario tra i più inquietanti dell'epoca digitale. Equation Group è una denominazione ideata dalla stessa Kaspersky, per via della particolare predilezione di questo gruppo ad usare algoritmi di cifratura e strategie di offuscamento complessi e particolarmente efficaci.

L'Equation Group fa uso di varie piattaforme malware, alcune delle quali sorpassano per complessità e sofisticazione il ben conosciuto "Regin". Kaspersky Lab ne ha contate almeno sette, tutte usate in modo esclusivo da Equation Group: Equationdrug, Doublefantasy, Equestre, Triplefantasy, Grayfish, Fanny ed Equationlaser. In linea di massima il modus operandi di Equation Group ricalca sempre lo stesso schema: la vittima viene infettata mediante metodi tradizionali (pagine web create ad-hoc, email fasulle, phising o raggiri "real-life" come quello accaduto al nostro amico Grzegor) con Doublefantasy o Triplefantasy, Trojan che hanno lo scopo di verificare se il bersaglio sia quello voluto e/o sia di effettivo interesse. In caso di responso positivo viene recapitato automaticamente Equationdrug talvolta in congiunzione con Grayfish che in linea di massima permettono di prendere controllo da remoto del sistema bersaglio.

Di particolare interesse è Fanny, un worm creato nel 2008 e usato per raccogliere informazioni su bersagli dislocati in Medio Oriente e in Asia ed il cui scopo principale è di mappare le reti isolate. L'aspetto interessante di Fanny è che si basa sullo sfruttamento di due vulnerabilità zero-day che sono poi state sfruttate dal famigerato Stuxnet e scoperte proprio con esso. Altri strumenti particolarmente sofisticati nelle mani dell'Equation Group sono due moduli, contenuti in Equationdrug e in Grayfish, che permettono di riprogrammare il firmware di un hard disk con una versione proprietaria e di fornire API per un insieme di settori nascosti del disco.

La possibilità di riprogrammare il firmware di un hard disk ha ovviamente dei risvolti particolarmente seri. Anzitutto un estremo livello di persistenza della minaccia che le consente di "sopravvivere" alla formattazione e alla reinstallazione del sistema operativo. Costin Raiu, responsabile del GReAT di Kaspersky, spiega: "Una volta che l'hard disk viene infettato in questa maniera, è impossibile fare una scansione del firmware. In parole semplici: per la maggior parte degli hard drive esistono funzioni per scrivere nell'hardware che contiene il firmware, ma non vi sono funzioni perché da lì si possa leggere. Significa che siamo praticamente ciechi e non possiamo determinare quali hard disk possano o meno essere infettati da questo malware". Un'altra conseguenza è la possibilità di creare un'area invisibile all'interno del disco che può essere usata per salvare informazioni che possono essere recuperate dagli attaccanti. Raiu osserva che questo, in alcuni casi, potrebbe permette di violare un hard disk criptato: "Considerando che Grayfish è attivo fin dal boot del sistema, diventa possibile catturare la password di cifratura e salvarla in quest'area nascosta".

Dall'analisi di Kaspersky emerge come praticamente tutti i brand siano toccati: Seagate, Western Digital, Samsung, Micron, OCZ, Corsair, Toshiba. Secondo Kaspersky, però, la tecnica è stata usata solamente in rare occasioni e poche sono le vittime bersagliate da questi moduli, il che può far supporre che il suo impiego sia limitato solo per vittime particolarmente interessanti o per circostanze inusuali.

Le vittime di Equation Group sono state riscontrate in oltre 30 paesi: Iran, Russia, Siria, Afghanistan, Kazakistan, Belgio, Somalia, Hong Kong, Libia, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Nigeria, Ecuador, Messico, Malesia, USA, Sudan, Libano, Palestina, Francia, Germania, Singapore, Qatar, Pakistan, Yemen, Mali, Svizzera, Bangladesh, Sud Africa, Filippine, Regno Unito, India e Brasile. Altrettanto variegata è l'estrazione di queste vittime per settore: enti governativi, istituzioni diplomatiche, società di telecomunicazioni, aziende aerospaziali, società energetiche, enti di ricerca nucleare, aziende petrolifere, realtà militari, attivisti islamici, studenti, mass media, società di trasporti, istituti finanziari e compagnie impegnate nello sviluppo di tecnologie di cifratura.

Incrociando una serie di dati, Kaspersky ha contato oltre 500 vittime sparse in tutto il mondo. La maggior parte delle compromissioni è stata riscontrata su server, siano essi di controllo di dominio, di stoccaggio dati o di hosting di siti web. E' però opportuno osservare che queste compromissioni sono caratterizzate da una sorta di meccanismo di "autodistruzione", il che può suggerire che durante il periodo di attività di Equation Group il computo delle vittime possa risalire a qualche decina di migliaia.

Equation Group fa inoltre uso di una vasta infrastruttura di C&C (Command & Control) che include più di 300 domini ed oltre 100 server, questi ospitati in vari Paesi tra i quali USA, Regno Unito, Italia, Germania, Paesi Bassi, Panama, Costa Rica, Malesia, Colombia e Repubblica Ceca.


23.47 | 0 komentar | Read More

La gravità di Super Mario World non sarebbe possibile su nessun altro pianeta

Space Time ha trovato un modo per calcolare la forza di gravità nel celebre platformer Super Mario World. Non è certo il primo studio di questo tipo, ma forse è più accurato di alcuni dei suoi predecessori. Gli esperti di Space Time hanno infatti fatto ricorso all'altezza di Mario, e quindi di quanto riesce a saltare, e al tempo che impiega per tornare giù per rilevare come la gravità di Super Mario World sia superiore di otto volte rispetto a quella terrestre.

Super Mario World

È una cifra che non si riscontra neanche nel gigante gassoso per eccellenza, Giove, visto che una forza di gravità così consistente è possibile solamente sulle stelle. D'altronde, è normale che in un gioco di piattaforme come questo le cose succedano molto più velocemente rispetto a quanto accadrebbe invece nella realtà.

L'idraulico più famoso della storia dei videogiochi, poi, avrebbe bisogno di una forza sovrumana per saltare così in alto, oltre che di sangue non umano. Il nostro normale sangue, infatti, sarebbe così pesante in queste condizioni di gravità che il cuore non sarebbe in grado di pomparlo correttamente.


23.47 | 0 komentar | Read More

OneNote 2013 ora gratis per tutti

Qualche giorno fa Microsoft ha reso completamente gratuito OneNote 2013 eliminando ogni restrizione presente in precedenza. Chi già utilizza questo comodo strumento saprà che alcune funzionalità erano accessibili potendo disporre di un account Office 365, ma la novità annunciata stravolge questo approccio rendendolo completamente free.

Vediamo ora più in dettaglio quali sono le nuove opportunità di OneNote 2013 accessibili a chiunque. Il blog ufficiale di Office segnala che ora è possibile proteggere con password l'accesso a una parte di un documento, oltre alla possibilità di rivedere precedenti versioni di una nota.

In Office 2013 è anche possibile inserire file di Office, effettuare ricerche di parole in contenuti audio e video, oppure scrivere una nota mentre se ne sta registrando una di tipo audio o video. OneNote 2013 si integra poi con OneDrive, soluzione di cloud storage che ne aumenta le potenzialità, infatti, le note salvate in cloud potranno essere aperte anche da altri dispositivi e con strumenti differenti da OneNote 2013 come ad esempio le app Modern UI disponibili per Windows 8.

Per chi volesse installare OneNote 2013 su Windows 7 e su Windows 8 in modalità desktop il link di riferimento è questo, mentre sullo Store di Microsoft è disponibile la app Modern UI. Di OneNote segnaliamo le buone opzioni di riconoscimento della scrittura con opzioni OCR, funzionalità molto utili per migliorare la propria produttività personale.


23.47 | 0 komentar | Read More

I primi computer portatili VAIO Z dell'era post-Sony annunciati ufficialmente

La storica divisione VAIO è stata venduta da Sony al fondo di investimenti Japan Industrial Partners. Da allora ha annunciato alcuni notebook, ad esempio Vaio Fit e Vaio Pro, tutti però progettati e realizzati quando ancora il brand apparteneva a Sony. I nuovi VAIO Z e VAIO Z Canvas nascono invece da un progetto tutto nuovo, seppur riprendendo un brand consolidato nel passato della società. Ma questa volta Z sta anche per "zero", ad indicare il nuovo inizio di Vaio.

Vaio Z

VAIO Z viene proposto in due varianti entrambe con display touch da 13,3" a risoluzione WQHD da 2560x1440 pixel. Cambia invece il processore: nella soluzione top di gamma troveremo un Intel i7-5557U da 3,10GHz, mentre nella soluzione più economica un i5-5257U da 2,70GHz, entrambi con TDP di 28W. Nonostante la risoluzione video sia elevata, Vaio non ha introdotto nessuna opzione per GPU dedicate, laddove l'unica scelta è la Iris 6100 integrata nei SoC.

Vaio Z

Tre le unità di archiviazione disponibili per la scelta, tutte SSD e in grado di "risvegliare" la macchina in 3 decimi di secondo dallo stand-by: si parte da un modello da 128GB, per arrivare ad un massimo di 512GB passando da un'unità intermedia da 256GB. Sul fronte connettività troviamo due porte USB 3.0, un card-reader, una HDMI e una porta da 3,5mm per cuffie, mentre non manca il supporto per Bluetooth 4.0 e Wi-Fi 802.11ac.

Vaio Z

Molto interessanti anche le soluzioni di design (può "trasformarsi" in tablet qualora fosse necessario) e le dimensioni complessive del prodotto. VAIO Z è realizzato in alluminio e carbonio e pesa 1,34kg. Non è il prodotto più leggero della categoria, tuttavia il produttore promette fino a 15 ore di autonomia operativa, un valore mai raggiunto dalla famiglia di notebook giapponesi. La divisione ha riesumato la Z tipica dei suoi prodotti di punta, e Vaio Z ricopre proprio quella fascia di mercato, e di prezzo: sono 1.600 i dollari richiesti in fase d'acquisto in Giappone, e non sappiamo quando il sistema sarà disponibile anche altrove.

Vaio Z Canvas

VAIO Z Canvas è invece un 2-in-1 da 12,1 pollici, un "monster tablet" come l'ha definito lo stesso produttore. Il display supporta una risoluzione massima di 2.560x1704 pixel e copre il 95% del gamut di colori Adobe RGB. Pensato soprattutto per il professionista, il dispositivo non sarà lanciato in commercio prima del prossimo mese di maggio. Avrà un processore Intel Core i7 di quinta generazione, un SSD da 256 GB ed un massimo di 16GB di RAM integrata. Il tablet viene proposto con una tastiera removibile e un pennino con la promessa anche di una versione da 1TB di storage integrato.

Maggiori informazioni sul sito giapponese di VAIO, tradotto in italiano: qui su VAIO Z e qui su VAIO Z Canvas.


23.47 | 0 komentar | Read More

Asus al lavoro su uno ZenWatch senza Android Wear e con autonomia di una settimana

L'azienda taiwanese Asus potrebbe presto virare su un sistema operativo alternativo per equipaggiare i propri futuri smartwatch con lo scopo di allungarne l'autonomia operativa e abbandonando Android Wear, attualmente a bordo dello ZenWatch. Questo sembra essere quanto dichiarato dal CEO della compagnia Jerry Shen lo scorso venerdì.

Shen ha anche confermato che Asus continuerà ad utilizzare il sistema operativo di Google, Android Wear, in uno degli ZenWatch di seconda generazione, prima che avvenga ogni possibile futuro cambiamento. "L'obiettivo principale è quello di riparmiare più energia possibile" ha affermato Shen ai margini di una conferenza con gli investitori.

"Continueremo a lavorare con Google e Android Wear, e produrremo un altro smartwatch che non utilizza Android Wear e che sarà caratterizzato da una maggiore autonomia". Queste le parole di Shen che ha poi aggiunto che lo smartphone non-Android sarà basato su un chip Mediatek ancora in via di sviluppo.

Il 24 gennaio scorso, il chairman Jonny Shih aveva già dichiarato che il prossimo smartwatch di Asus sarebbe giunto con una autonomia di oltre una settimana, possibile grazie ad un chipset semplificato e a un differente sistema operativo. Tutto in opposizione con gli attuali smartwatch la cui autonomia difficilmente supera le 24/36 ore.

Il produttore ha anche affermato che intende presto annunciare anche due nuove wristband, ovvero dei bracciali tecnologici, ad un prezzo sensibilmente contenuto e dotate di alcune funzioni di monitoraggio dei parametri vitali come il battito cardiaco, lo zucchero nel sangue e, in generale, l'attività fisica giornaliera.

Ancora non è stata indicata una data precisa per quanto riguarda il lancio di questi nuovi prodotti ma qualcosa potrebbe vedersi già nelle prossime settimane in occasione del MWC in programma a Barcellona la prima settimana di marzo.


23.47 | 0 komentar | Read More

SiSoftware Sandra Lite 2014

scheda aggiornata 2 ore fa

Versione 2014 del popolare tool diagnostico e di benchmarking del proprio sistema. Qui di seguito le principali novità introdotte: * Support for Windows 10* Tech Preview
- Updated to the latest tools & libraries for forthcoming Windows 10, with various minor compatibility changes and support for new APIs, technologies as well as hardware.
- Will support DirectX 12.
- Support for very-wide SIMD AVX-512 family.
- Updated resources for high-DPI (retina+) up to 200% 192ppi or higher - e.g. huge 256x256 icons.
* Updated System benchmark: Overall Score 2015
- Removed .Net/Java Multi-Media (vectorised) benchmark as current JVM/CLR do not vectorise even today.
- Added CPU Scientific (GEMM, FFT, N-Body), CPU Financial (Binomial, Monte Carlo, Black-Scholes) Analysis - while GPGPUs do accelerate these complex algorithms, wide-SIMD (e.g. AVX-512F) can significantly accelerate them in large CPUs with many cores and large caches (e.g. 12C+ 24MB L3/128MB L4)
- Added GP Scientific Analysis (GEMM, FFT, N-Body) (using CUDA, OpenCL, DirectX Compute) - to match CPU Scientific
- Updated weights to match modern devices (mobile, laptop, desktop and server)
* Updated Crytography CPU Benchmark
- Optimised AES HWA code-path for improved performance across hardware constrained by memory bandwidth.
* Optimised GP Benchmarks
- GP Cryptography - optimised AES code-path.
- GP Scientific - optimised N-Body path.
- GP Financial - optimised Binomial Options path.
* Updated CPU Multi-Media (SIMD) Benchmark
- Combined score is now made of "combined integer (int32 and int64)" and "combined floating-point (single and double)" SIMD performance. Sandra 2014 used "int32 single-float and double-float" only.
- Combined integer averages int32 (32-bit integer) and int64 (64-bit integer) SIMD performance (SSE, SSE2, AVX, AVX2) - and thus measure also 64-bit integer performance that is extensively used today.
- int128 (quad-integer emulated) and quad-precision float-point (emulated, mantissa precision extended) is also measured but not included in the index as both are emulated at this time. Once native SIMD support is available in hardware, they will be added to the index.
* Updated Memory Bandwidth Benchmark
- Now reports average (rms - root mean sqare) not maximum performance. Some scores *will* be lower depending on the hardware, usually 3-5%. You can use the "maximum value" as index if you want to match Sandra 2014 and earlier.
* Updated Cache & Memory Bandwidth Benchmark
- Now reports average (rms - root mean sqare) not maximum performance. Some scores *will* be lower depending on the hardware, usually 5-20%. You can use the "maximum value" as index if you want to match Sandra 2014 and earlier.


23.47 | 0 komentar | Read More

Olympus al lavoro per rendere i 40 megapixel utilizzabili anche senza treppiede

Olympus al lavoro per rendere i 40 megapixel utilizzabili anche senza treppiede

"Olympus E-M5 Mark II riprende immagini a 40 megapixel con un sistema multi-shot e spostamento del sensore di passi di 0,5 pixel alla volta: ora la tecnologia è utilizzabile solo con il treppiede, ma Olympus è al lavoro per applicarla anche alle foto a mano libera"

Una delle funzioni che più ha attirato interesse della nuova Olympus OM-D E-M5 Mark II è certamente la tecnologia Hi-Res multi-shot, che permette di ottenere immagini da 40 megapixel combinando 8 scatti effettuati muovendo il sensore sui lati di un quadrato di due pixel di lato a passi di mezzo pixel alla volta. La tecnologia al momento richiede la massima stabilità e può essere utilizzata solo per riprendere soggetti completamente fermi.

In una intervista rilasciata a DPReview il General Manager di Olympus della divisione prodotti e pianificazione marketing Setsuya Kataoka ha dichiarato che il marchio giapponese è al lavoro per rendere la tecnologia utilizzabile anche a mano libera, senza cavalletto e in presenza di situazioni più quotidiane rispetto a quelle a cui l'attuale multi-shot è confinato.


Ingrandimento al 100% dell'immagine a 16 megapixel


Ingrandimento al 100% dell'immagine High-Res a 40 megapixel

Qui sopra la nostra prova preliminare, che trovate documentata qui. Dagli attuali 1-2 secondi necessari attualmente per il sistema per scattare e comporre gli scatti si passerà a 1/60s, un po' come avviene nelle tecnologie multi-shot per l'innalzamento degli ISO. Staremo a vedere quando Olympus rilascerà ovità in merito e soprattutto se saranno incluse in una nuova fotocamera o se saranno rese disponibili anche come aggiornamento firmware per l'attuale OM-D E-M5 MKII.


Commenti


23.47 | 0 komentar | Read More

Nikon D810A: full frame 'stellare' per l'astrofotografia

Written By Unknown on Selasa, 10 Februari 2015 | 23.48

Nikon D810A: full frame 'stellare' per l'astrofotografia

"Nikon presenta la sua nuova Nikon D810A: si tratta di una full frame 35mm ottimizzata per l'astrofotografia. Oltre alle funzioni dedicate integra un filtro IR disegnato per la massima sensibilità sulla linea spettrale H-Alfa dei 656nm"

L'astrofotografia è una passione che sta vedendo un successo crescente, anche grazie alle evoluzioni della tecnica che rendono questa particolare nicchia man mano più accessibile. Si tratta un pubblico appetibile per i produttori, che non mancano di proporre modelli appositamente studiati per le esigenze particolari della fotografia con il naso all'insù.

Nikon mette ora sul piatto la sua prima full frame dedicata alla fotografia della volta celeste: Nikon D810A. La nuova versione ha un filtro infrarosso ridisegnato con un taglio più preciso e più spostato verso le frequenze IR. Generalmente il filtro infrarosso dellle fotocamere comincia a tagliare già a partire dalle lunghezze d'onda più lunghe dello spettro visibile, quello di Nikon D810A è invece ottimizzato per non perdere nemmeno un fotone della linea spettrale dei 656nm, quella che rappresenta il picco di emissione delle nebulose di idrogeno, il cosidetto spettro H-Alfa. Usata per fotografare luna e pianeti non dovrebbe far segnalare grosse differenze rispetto a una fotocamera tradizionale, mentre nella fotografia classica alla luce del sole potrebbe dare una tonalità leggermente rossastra agli scatti.


Un'immagine sample rilasciata da Nikon e scattata con la nuova Nikon D810A

L'utilizzo del collaudato sensore full frame da 36,3 megapixel dovrebbe garantire una tenuta agli alti ISO maggiore rispetto alle proposte APS-C (200-12.800 ISO espandibili a 51.200 ISO), con indubbi vantaggi poi sul fronte della risoluzione. Rispetto al modello normale include poi modalità a lunga esposizione con tempi maggiorati (fino a 15 minuti), per evitare in quel range di dover utilizzare la posa B o la posa T. Durante le riprese in Live view, l'anteprima dell'esposizione virtuale delle impostazioni Posa B e Posa T facilita la messa a fuoco e l'inquadratura. Come con la D810, la foto visualizzata in Live view può essere ingrandita fino a 23x, consentendo di effettuare con precisione i controlli fondamentali della messa a fuoco.

Non manca poi la riduzione del rumore per sottrazione del fotogramma nero. Altri accorgimenti per non disturbare gli scatti in notturna sono l'orizzonte virtuale in colore rosso e la possibilità di diminuire la luminosità del pannello OLED nel mirino. Completa il quadro la possibilità di alzare lo specchio, aprire la tendina e utilizzare poi la prima tendina elettronica per ridurre al minimo le vibrazioni. In attesa del prezzo ufficiale per il mercato italiano segnaliamo quello USA: $3,799.95.


Commenti (1)


23.48 | 0 komentar | Read More

Apple Pay prende il volo e si siede a tavola

Apple continua come un caterpillar a spingere sulla diffusione del sistema di pagamento contactless Apple Pay. Sono infatti di questi ultimi giorni due notizie riguardanti l'adozione di Apple Pay da parte di due importanti realtà: Chow Now e JetBlue.

ChowNow è una realtà specializzata nello sviluppo di app per il mondo della ristorazione in USA, che ha di recente aggiunto il supporto ad Apple Pay per le app dei suoi quasi 700 clienti, tutti ristoranti. Lo sviluppo della funzionalità ha richiesto circa due mesi, con una forte accelerazione nell'ultimo periodo per poter offrire il sistema di e-payment ai suoi clienti sull'onda del successo che Apple Pay sta riscuotendo sul mercato USA.

Il CEO di Chow Now, Chris Webb, ha commentato: "Offrendo ai ristoranti indipendenti l'accesso all'ultima tecnologia ad un prezzo conveniente, stiamo mantenendo la nostra missione di aiutarli a competere con le catene più grandi. Aggiorneremo l'app di ciascun ristorante per aggiungere il supporto di Apple Pay senza nessun costo aggiuntivo, così che i proprietari dei ristoranti possano concentrarsi sulla conduzione del loro business".

La compgnia aerea JetBlue inizierà invece ad offrire il servizio di pagamento contactless su alcuni voli a partire dalla prossima settimana. La prima tratta su cui sarà possibile usare Apple Pay per acquistare bevande, snack ed upgrade di classe sarà un volo interno tra New York e la California, mentre entro il mese di giugno il servizio sarà reso disponibile su tutti i voli selezionati. L'introduzione del servizio è concomitante alla nuova dotazione di tablet iPad Mini per gli assistenti di volo della compagnia aerea, dopo che nel 2013 JetBlue ha deciso di dotare tutti i suoi piloti di iPad per il registro dei piani di volo.

Apple ha spinto in maniera convinta sul pedale dell'acceleratore per quanto riguarda la diffusione di Apple Pay, riuscendo a stringere accordi con numerosi istituti di credito e commercianti. Su tre dollari spesi usando sistemi di pagamento NFC, due vengono spesi tramite Apple Pay, a soli quattro mesi dal debutto del servizio. Apple Pay è attualmente limitato al mercato USA, ma la Mela sta già confrontandosi con banche ed istituti di credito canadesi e britannici per portare il servizio al di fuori degli USA e ha già svelato le intenzioni di portare Apple Pay sul mercato cinese tramite Union Pay, l'unico emettitore di carte di credito autorizzato in Cina, che opera sotto l'autorizzazione della Banca Popolare Cinese nonché unico consorzio interbancario attivo nella Repubblica Popolare.


23.48 | 0 komentar | Read More

Brevetti Android: seppellita l'ascia di guerra fra Microsoft e Samsung

Microsoft e Samsung hanno trovato un accordo a riguardo della disputa sul pagamento delle royalties sui brevetti Android e sugli accordi stipulati fra le due società. Ad annunciarlo è stata la società di Redmond, che ha rilasciato un breve comunicato ufficiale in cui, però, non vengono divulgati i termini dei nuovi accordi in via di maturazione fra le due società, ritenuti confidenziali.

Microsoft aveva dato il via al contenzioso contro Samsung lo scorso mese di agosto, sostenendo che ci fosse una violazione del contratto fra le due società da parte dei coreani. Il gigante di Redmond faceva riferimento ad un accordo pluriennale stipulato nel settembre del 2011, in cui Samsung accettava di pagare una piccola quota a Microsoft per ogni dispositivo Android piazzato in commercio.

Il contratto prevedeva, inoltre, accordi di cross-license, in cui le società potevano fare uso congiunto delle proprietà intellettuali detenute. Sebbene la quota non sia mai stata resa pubblica dalle due società, alcuni mesi fa è stato pubblicato un documento in cui veniva riportato che, solo nel corso del 2013, Samsung aveva consegnato a Microsoft una cifra pari a circa 1 miliardo di dollari per ottemperare agli accordi sulle royalties stipulati nel 2011.

Tuttavia, continuare a pagare il dazio dopo l'acquisizione di Nokia da parte di Microsoft sarebbe stata una violazione delle leggi antitrust, secondo quanto definito dagli avvocati di Samsung. Divenendo Microsoft un competitor diretto dei coreani, Samsung si è trovata in diritto di cessare il contratto stipulato con gli americani, fattore che aveva scatenato la risposta legale di questi ultimi. La diatriba sembra comunque essersi conclusa ma purtroppo non sappiamo quali siano i nuovi termini contrattuali, con le società che si sono rifiutate di commentare sulle novità.

Samsung non è l'unica società obbligata al pagamento di royalties a favore di Microsoft per accordi di licenze. Fra i produttori Android troviamo anche i nomi di LG, HTC, Acer, Amazon, fra i tanti, ma la società di Redmond ha stilato in precedenza anche accordi con produttori di dispositivi con Chrome OS e Linux facenti uso delle proprie proprietà intellettuali. Per un business da miliardi di dollari ogni anno.


23.48 | 0 komentar | Read More

Microsoft Windows 365: OS e Office 365 in un colpo solo

Durante la presentazione dell'ultima Technical Preview di Windows 10 Microsoft ha svelato qualche dettaglio in merito alle licenze previste per il nuovo OS: per il primo anno dal lancio tutti i possessori di una licenza di Windows 7 e Windows 8 avranno la possibilità di registrare una propria copia di Windows 10 gratuitamente. Questa dichiarazione ha creato inizialmente un minimo di confusione, infatti, non era ben chiaro se la nuova licenza di Windows 10 era a tempo illimitato oppure di durata annuale; la confusione è stata dissolta da Microsoft la quale ha confermato che le licenze erogate in tale contesto non avranno durata limitata.

Per qualche tempo c'è però stato il dubbio che Microsoft avesse tra i propri obiettivi quello di creare una licenza di Windows 10 basata sulla sottoscrizione annuale di un servizio, un modello radicalmente diverso dall'attuale anche se non così lontano dalle abitudini di Microsoft. Ci riferiamo ovviamente a Office 365, soluzione ormai da anni disponibile e basata proprio sulla sottoscrizione di un piano di abbonamento avente varia durata.

A riportare l'attenzione sulla possibile esistenza di una soluzione Windows 10 basata su sottoscrizioni annuali c'è un dettaglio rilevato da Neowin.com: Microsoft avrebbe registrato il marchio Windows 365. Il collegamento a Office 365 e al particolare modello di licenze è scontato. Limitandoci ai fatti tutto si fermerebbe qui.

Volendo invece avanzare possibili ipotesi ci troviamo di fronte a due possibili opzioni. La prima, la più semplice, è che Microsoft abbia voluto registrare tale marchio per evitare che altri lo facessero con ovvie e possibili conseguenze. Una seconda chiave di lettura, invece, è che a Redmond vogliano utilizzare il marchio Windows 365 per promuovere un futuro nuovo progetto di licenze in abbonamento che affiancherebbe il più classico modello al quale siamo abituati.

Con una leggera forzatura potremmo anche immaginare un pacchetto Windows 365 nel quale siano integrati anche Office e i servizi cloud ad esso collegati, primo tra tutti OneDrive con spazio illimitato per l'archiviazione.

Chiaro, si tratta di ipotesi, di previsioni per le quali non esistono elementi di riscontro al momento attuale. Ma vogliamo aggiungere ancora qualcosa, e come ulteriore elemento di riflessione inseriamo quello della concorrenza: Google con le proprie Web app ha costantemente nel mirino Office di Microsoft, con la differenza che le prime - seppur più limitate a livello funzionale - vengono offerte gratuitamente mentre Office 365 è un prodotto commerciale a tutti gli effetti.

Un possibile pacchetto unico composto da Windows e Office garantirebbe a Microsoft un nuovo modo per competere con la rivale di sempre.


23.48 | 0 komentar | Read More

CM Storm Octane: una combo mouse/tastiera piena di colori

Il mouse Octane MS35 incluso nella nuova combo appena annunciata da Cooler Master, CM Storm Octane, presenta i tratti aggressivi tipici delle periferiche indirizzate principalmente ai gamer. Offre, inoltre, una retroilluminazione completa e personalizzabile in sette differenti colori: Bianco, Ciano, Giallo, Viola, Verde, Rosso e Blu.

CM Storm Octane

È, inoltre, costruito sulla base del sensore Avago ADNS-3050 con quattro livelli di risoluzione, da 500 a 3500 DPI. Nonostante la nuova soluzione si posizioni nella fascia di mercato entry level, CM Storm ha integrato nel mouse Octane dei microswitch capaci di garantire 10 milioni di click. Il peso del mouse è di 116g.

Quanto alla tastiera Octane MB7C, si tratta di una periferica con layout ampliato a 110 tasti, con 6 pulsanti media dedicati, funzione "full keyboard lock" per salvaguardare la propria privacy quando si lascia la propria postazione ed una matrice con anti-ghosting e key rollover fino a 19 tasti. I colori del mouse e della tastiera, inoltre, possono essere cambiati in maniera indipendente.

CM Storm Octane

La combo CM Storm Octane costituisce un potenziamento rispetto all'altro kit mouse/tastiera CM Storm di grande successo, identificato con il nome Devastator.

CM Storm Octane è già disponibile presso la rete ufficiale di distributori e rivenditori italiani del Gruppo Cooler Master ad un prezzo al pubblico consigliato pari a € 48 Iva Inclusa.


23.48 | 0 komentar | Read More

Qualcomm multata di 1 miliardo per abuso di posizione dominante in Cina

È una sanzione, quella dell'Antitrust cinese nei confronti di Qualcomm, che in termini economici non ha precedenti in Cina. Il produttore di semiconduttori americano ha accettato il pagamento di una multa da 6,4 miliardi di Yuan, pari a quasi 1 miliardo di dollari, relativa ad alcune pratiche anti-competitive condotte nel paese asiatico.

La Commissione Nazionale per le Riforme e lo Sviluppo cinese ha stabilito che Qualcomm ha violato le leggi nazionali anti-monopolio proponendo prezzi basati su criteri diversi (rispetto ad esempio a quanto operato in altri paesi) ad alcuni dei produttori locali: "Il comportamento di Qualcomm ha limitato la competizione nel mercato, frenato l'innovazione tecnologica e danneggiato gli interessi dei consumatori", ha dichiarato la Commissione cinese.

I californiani hanno così accettato la sanzione con la promessa di alleviare le cifre richieste nella vendita di licenze e di eliminare alcune restrizioni per i propri clienti. Qualcomm offrirà le licenze sui brevetti considerati essenziali senza richiedere, come ad esempio avveniva in precedenza, l'introduzione di altre proprietà brevettuali all'interno dei pacchetti venduti. Inoltre, le cifre richieste per i produttori cinesi saranno uguali a quelle che la società tradizionalmente applica nel resto del mondo, con il fine di non condizionare a proprio favore il più aggressivo mercato cinese.

L'ammontare della multa è stato ottenuto calcolando l'8% del fatturato di Qualcomm del 2013, per una cifra che alcuni analisti considerano troppo leggera in considerazione delle pene inferte ai concorrenti del mercato asiatico. Qualcomm ha generato vendite per 26,5 miliardi di dollari nel 2014, e la notizia della cessazione delle indagini in Cina, territorio in cui la società punta parecchio per la crescita nei prossimi anni, non rappresenta che un'ottima notizia per i californiani.

La fine del contenzioso legale ha contibuito a togliere quel velo di incertezza sul titolo azionario della società, provocato soprattutto dalla situazione instabile di Qualcomm proprio in uno dei territori più importanti per i settori di cui si occupa. Con la diffusione delle novità, infatti, il valore azionario di Qualcomm è infatti cresciuto repentinamente del 3,1%, dopo aver vissuto una perdita di circa l'8% negli ultimi dodici mesi.

Il 2015 non è iniziato nel migliore dei modi per Qualcomm, e solo nelle ultime settimane sta per prendere una piega diversa. Oltre alle indagini in Cina, la società ha dovuto confrontarsi con alcune indiscrezioni trapelate su Snapdragon 810, il SoC di punta della sua produzione attuale. Alcuni problemi di calore, adesso apparentemente risolti, avrebbero costretto Samsung a ripiegare su altri processori per Galaxy S6. Al momento la situazione appare essersi stabilizzata, tuttavia si attendono ulteriori conferme al debutto dei nuovi smartphone che avverrà nei primi giorni del mese di marzo.


23.48 | 0 komentar | Read More

Asus GTX 960 Strix OC Edition: compatta ma potente

Sono trascorsi pochi giorni dalla presentazione delle schede NVIDIA GeForce GTX 960, nuova gamma di prodotti posizionata nel segmento di mercato che parte da un costo di 200,00€ IVA inclusa e si spinge, con alcune versioni overcloccate, sino alla soglia di circa 240,00€ sempre IVA inclusa. Proposte di fascia media, basate su architettura della famiglia Maxwell e in grado di assicurare validi livelli di frames al secondo alla risoluzione di 1920x1080 pixel.

In occasione della nostra iniziale analisi prestazionale, accessibile online a questo indirizzo, abbiamo messo a confronto i modelli MSI GTX 960 Gaming 2G e Inno3D iChill GTX 960. Si tratta di schede basate su design di tipo custom, caratterizzate da un overclock di default e dall'utilizzo di sistemi di raffreddamento particolarmente abbondanti ma allo stesso tempo estremamente efficienti. E' questa una caratteristica peculiare delle schede GeForce GTX 960: manca, a differenza di altri lanci prodotto, una reference board sviluppata da NVIDIA pertanto tutti i partner hanno optato per sviluppare proprie proposte caratterizzate da design differenti, sistemi di raffreddamento custom e frequenze di clock più o meno superiori a quelle reference.

asus_scheda_4.jpg (68124 bytes)

Poco dopo la scadenza dell'embargo sul lancio delle schede GeForce GTX 960 abbiamo ricevuto in redazione il modello Asus GTX 960 Strix OC Edition, una scheda che si differenzia chiaramente dalle altre due GeForce GTX 960 provare su queste pagine per le dimensioni ben più contenute. Asus ha infatti optato per un PCB più piccolo, pur abbinato ad un sistema di raffreddamento decisamente massiccio, che permette l'installazione in chassis dalle dimensioni contenute fermo restando l'ingombro orizzontale di 2 slot sulla scheda madre. Queste le dimensioni delle 3 schede GeForce GTX 960 sino ad ora transitate nel nostro laboratorio:

  • Asus GTX 960 Strix OC Edition: 21,5 cm
  • MSI GTX 960 Gaming 2G: 27 cm
  • Inno3D iChill GTX 960: 30 cm

La proposta Asus, ma visivamente lo si percepisce immediatamente, è quella di gran lunga più compatta; il PCB è lungo solo 17 cm e i 4,5 cm restanti sono occupati dal dissipatore cdi calore che si prolunga posteriormente. Vediamo quali ne siano le specifiche tecniche a confronto con quelle del reference design e delle proposte Inno3D e MSI:

Modello

Asus GTX 960 Strix OC Ed MSI GTX 960 Gaming 2G Inno3D iChill GTX 960 GeForce GTX 960
GPU GM206 GM206 GM206 GM206
CUDA cores 1.024 1.024 1.024 1.024
clock GPU 1.253 MHz 1.216 MHz 1.329 MHz 1.126 MHz
boost clock GPU 1.317 MHz 1.279 MHz 1.393 MHz 1.178 MHz
ROPs 32 32 32 32
TMU 64 64 64 64
clock memoria 7.200 MHz 7.008 MHz 7.200 MHz 7.008 MHz
dotazione memoria 2 Gbytes 2 Gbytes 2 Gbytes 2 Gbytes
bandwidth memoria 115,2 GB/s 112 GB/s 115,2 GB/s 112 GB/s
bus memoria 128bit 128bit 128bit 128bit
alimentazione 6pin 8pin 6pin+6pin 6pin

Asus ha scelto di overcloccare di default tanto la GPU come la memoria video, con un margine che è di poco più dell'11% per il chip video e del 2,8% prendendo quale riferimento la memoria. Nulla cambia nelle restanti specifiche ma è da segnalare come Asus abbia optato, pur con overclock di serie, a dotare questa scheda di un solo connettore di alimentazione a 6 pin così come prescritto da NVIDIA per il proprio reference design.

asus_scheda_3.jpg (33356 bytes)

Il sistema di raffreddamento utilizzato da Asus per questa scheda della famiglia Strix è quello DirectCU II, già visto in abbinamento ad altri prodotti dell'azienda taiwanese. La struttura è molto semplice: 4 heatpipes attraversano la base a contatto con la GPU, trasferendo il calore da questo componente verso il voluminoso dissipatore di calore che ricopre tutta la parte frontale del PCB. Su quest'ultimo sono montate le due ventole di raffreddamento, del diametro di 7,5 cm ciascuna, che intervengono solo quando la temperatura della GPU supera una soglia predefinita e che pertanto rimangono ferme quando si utilizza il PC con il desktop Windows. Il sistema di raffreddamento non entra direttamente in contatto con i moduli memoria GDDR5, e lo stesso vale per la placca posteriore montata a protezione del PCB.

asus_scheda_2.jpg (50500 bytes)

Al pari delle altre schede provate in precedenza Asus ha scelto di dotare la propria GeForce GTX 960 di un connettore DVI dual link, affiancato da uno HDMI e da 3 Display Port; si tratta della stessa configurazione proposta da NVIDIA per la propria reference board, in grado di gestire contemporaneamente sino a 4 display anche di risoluzione 5K. In dotazione con la scheda troviamo un adattatore da DVI a VGA per display sprovvisti di altro tipo di connessione, un semplice manuale di installazione rapida e il CD-Rom contenente i driver e le utility.


23.48 | 0 komentar | Read More

Cortana in lingua italiana: lo sviluppo procede

Written By Unknown on Selasa, 03 Februari 2015 | 23.47

L'assistente personale Cortana di Microsoft è un progetto trasversale a vari prodotti: lo ritroviamo già funzionante su Windows Phone, è da poco disponibile su Windows 10 e anche per Xbox potrebbe esserci qualche novità in merito. È però un progetto legato anche al mondo del cloud e della ricerca di Bing, ed è proprio in queste risorse remoto che trae le maggiori potenzialità.

Al momento attuale su Windows 10 Cortana è ancora in fase di sviluppo ed è però già utilizzabile in lingua inglese, anche se alcuni test ne hanno evidenziato i limiti. In ambito mobile lo sviluppo è in una fase più avanzata: infatti, su Windows Phone Cortana è già disponibile in lingua inglese per tutti gli utenti mentre per l'utilizzo della lingua italiana siamo ancora in fase alpha.

Per fare il punto dello sviluppo di Cortana in lingua italiana Microsoft ha pubblicato un post sul blog di Windows. Da questo contenuto emerge che lo sviluppo dell'assistente personale di Microsoft è in continua evoluzione e che è fortemente influenzato dai feedback indicati dagli utenti. Microsoft sottolinea i seguenti aspetti relativi a Cortana:

  • Può interpretare meglio le richieste sequenziali come: "Trova un ristorante Cinese a Milano" e, una volta ricevuta la risposta da Cortana, se le si chiede "Dammi le indicazioni stradali per il primo", Cortana apre l'APP di navigazione da voi scelta guidandovi al ristorante
  • Ha delle conoscenze in merito a Concerti\Eventi e al loro costo
  • Riconosce alcuni nomi stranieri che qualche settimana fa venivano identificati con minor precisione
  • Le sue capacità di conversazione stanno gradualmente incrementando, così come il suo repertorio giocoso (conosce anche delle nuove barzellette)
Per un ulteriore approfondimento sui possibili futuri sviluppi di Cortana vi suggeriamo questo link.
23.47 | 0 komentar | Read More

Samsung Galaxy S6: annunciata ufficialmente la data di presentazione

Samsung ha annunciato la data dell'evento di presentazione di Galaxy S6. Il prossimo top di gamma coreano verrà svelato al pubblico il prossimo 1 marzo in un evento per la stampa in quel di Barcellona, durante il Mobile World Congress. Samsung ci ha anche offerto uno scorcio di quello che potrebbe essere il nuovo dispositivo, mostrandoci una sorta di silhouette che potrebbe rappresentare la forma della scocca o l'andamento del display curvo.

Samsung Upacked, evento di presentazione Galaxy S6

Galaxy S6 sarà un dispositivo estremamente importante sul versante Android e nella line-up del produttore coreano. Si tratta della proposta per il 2015 della famiglia di dispositivi più diffusi fra gli Android di fascia alta, e il modello che piloterà le vendite dei dispositivi mobile Samsung. È un settore in cui i coreani faticano a crescere negli ultimi trimestri, in cui non sono stati in grado di replicare ai colpi inferti dai concorrenti cinesi.

Il dispositivo potrebbe essere molto innovativo ed avere una variante dual-edge con display curvo su entrambi i lati, ed è decisamente probabile che Samsung abbia scelto una scocca metallica (o almeno le cornici). Il resto delle specifiche tecniche potrebbero includere un display da 5" circa a risoluzione Quad HD, e fotocamere da 5,1 e 20 megapixel. È invece dubbia la presenza di Snapdragon 810 anche nei mercati in cui i dispositivi Samsung vengono solitamente proposti con SoC Qualcomm.

Noi di Hardware Upgrade parteciperemo al Mobile World Congress e non mancheremo di annunciarvi in diretta tutte le novità di Samsung. Il Samsung Unpacked in cui verrà svelato Galaxy S6 inizierà alle ore 18,30 italiane, mentre la commercializzazione dello smartphone è attesa per il 13 aprile nei primi paesi (fra cui l'Italia), mentre il roll-out dovrebbe terminare in tutto il mondo entro la fine del mese di maggio.


23.47 | 0 komentar | Read More

Affidabilità Garantita: se si rompe il notebook Asus te lo rimborsa

Parte quest'oggi, Martedì 3 Febbraio 2015, per terminare il 31 Dicembre 2015 il nuovo programma di assistenza che Asus ha sviluppato per gli acquirenti di uno dei propri notebook. L'iniziativa, indicata con il nome di Programma Affidabilità Garantita, offre la possibilità di richiedere rimborso completo del costo del notebook qualora dovesse guastarsi entro un anno dalla data di acquisto.

Per attivare il programma Affidabilità Garantita i clienti dovranno semplicemente registrare online il loro prodotto entro 15 giorni dall'acquisto (effettuato dal 3 febbraio al 31 dicembre 2015). Nell'eventualità di un guasto nei primi 12 mesi, ASUS provvederà alla riparazione gratuita e il cliente potrà chiedere completo rimborso del costo sostenuto per l'acquisto attraverso il sito ufficiale dell'iniziativa.

asus_affidabilita_garantita.jpg (48023 bytes)

Il programma è rivolto tanto agli utenti privati come alle aziende. Queste ultime, acquistando più portatili, potranno richiedere il rimborso sino ad un massimo di 10 modelli. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Asus a questo indirizzo; tutti i modelli dell'azienda concorrono all'iniziativa a prescindere dal costo di acquisto.


23.47 | 0 komentar | Read More

La reflex filmata a 10.000 fps: come lavorano specchio e otturatore

La reflex filmata a 10.000 fps: come lavorano specchio e otturatore

"I ragazzi di Slow Mo Guys hanno puntato la loro videocamera da 10.000 fps sul gruppo specchio-otturatore di una reflex in fase di scatto. Ecco il risultato. "

Solitamente le reflex vengono utilizzare per riprendere altri soggetti, ma i ragazzi di Slow Mo Guys (questo il loro canale YouTube) hanno deciso di farne il soggetto di una delle loro riprese.

Come si può intuire dal nome, il canale è dedicato alla ripresa in super slow-motion (10.000 fps!) di eventi più o meno spettacolari (piccole esplosioni e simili), che grazie alla ripresa rallentata acquisiscono un fascino speciale.

Nel caso della reflex, hanno utilizzato la loro attrezzatura da 150.000 dollari per filmare specchio e otturatore durante lo scatto. Il filmato in sé non richiede molti commenti - tutti sono a conoscenza del meccanismo di ribaltamento dello specchio e del funzionamento dell'otturatore a tendina. Semmai può essere utilizzato a scopo didattico per mostrare il significato del tempo syncro flash, e come oltre certi tempi di scatto la seconda tendina parta prima che la prima tendina sia arrivata a destinazione.

Il senso del video sta comunque tutto nella spettacolarità delle immagini. Ricordare che, per alcuni modelli, il complesso movimento può essere ripetuto 12 o 14 volte al secondo non fa che accrescere la meraviglia.  


Commenti (4)


23.47 | 0 komentar | Read More

Intervista a David Braben, l'autore di Elite

Elite venne rilasciato originariamente nel settembre del 1984. Era un gioco spaziale che dedicava molto spazio ai commerci. Rimase nella storia per la sua profondità ma anche per la sua grafica eccessivamente, ma inevitabilmente visti i tempi, pixellosa. Oggi, Elite Dangerous appare in forma completamente diversa, e al passo con i tempi, ma allo stesso tempo affonda le radici in quello storico videogioco di 30 anni fa.

Scritto da Braben insieme a Ian Bell, Elite fu il primo gioco in assoluto a poter vantare il cosiddetto "3D hidden line removal", ovvero il modello di rappresentazione grafica in cui le linee nascoste da superfici non vengono visualizzate.

Già a quei tempi Elite riusciva a dare la possibilità ai giocatori di gestire dei complicati commerci spaziali, il tutto all'interno della struttura free roaming che poi avrebbe fatto la fortuna, chiaramente in forma evoluta, di serie come Grand Theft Auto. Ma restando nell'ambito dei simulatori spaziali, Elite avrebbe anche dato il là al successo di giochi come Wing Commander, Eve Online, Freelancer e X.

Un altro gioco di quegli anni del nostro David fu lo sparatutto Zarch, mentre successivamente arrivò Frontier, il seguito di Elite che diede nome alla nuova software house di Braben, Frontier Developments, inaugurata nel mese di gennaio 1994. Sotto questa etichetta, Braben avrebbe poi contribuito allo sviluppo di titoli molto importanti come Dog's Life, Kinectimals, RollerCoaster Tycoon 3, LostWinds, Kinect Disneyland Adventures, Zoo Tycoon, Coaster Crazy.

Nel maggio del 2011, Braben annunciò il progetto Raspberry Pi, un calcolatore implementato su una sola scheda elettronica concepito per stimolare l'insegnamento di base dell'informatica e della programmazione nelle scuole. Oggi Raspberry Pi è alla base degli interessi della sempre più vasta community dei Maker e di una nuova visione dell'informatica in cui prevale la personalizzazione e l'impegno diretto nella progettazione dei dispositivi tecnologici, come vediamo anche nel corso dell'intervista.

Nonostante i lavori su Elite Dangerous siano ancora in una fase piuttosto intensa, David ha trovato il tempo di rispondere alle nostre domande, formulate con il supporto della community dei lettori di Hardware Upgrade. Per questo, lo ringraziamo sentitamente.

Gamemag: Quali sono le principali differenze tra il mondo dei videogiochi di oggi e quello del 1984, quando hai realizzato il primo Elite? Immagino che adesso ci siano nuove sfide da affrontare, ma forse anche alcune facilitazioni...

David Braben: A quei tempi l'industria era incredibilmente amatoriale. Quando abbiamo iniziato Elite nel 1982, il consueto percorso di pubblicazione per un gioco prevedeva di copiare manualmente le cassette, metterle in una busta imbottita, e mandarle ai clienti insieme alle istruzioni fotocopiate, di solito compresse in un'unica pagina.

Oggi ricordiamo gli anni ottanta con affetto, ma molti dei giochi usciti in quel periodo non erano per niente soddisfacenti! I giochi di oggi sono nettamente superiori, e l'industria è molto più grande. A quei tempi al massimo potevi permetterti una persona al mese per scrivere un gioco. Oggi puoi avere centinaia di persone che lavorano su un singolo gioco per più di un anno!

Gamemag: Come mai un gioco ambizioso e ampiamente promettente come Elite Dangerous deve essere finanziato con l'aiuto dei giocatori? Perché i produttori più rinomati non sono interessati a Elite Dangerous?

David Braben: Il crowd-funding ci ha permesso di fare il gioco che volevamo fare. I produttori tradizionali in genere preferiscono i giochi che non sono troppo differenti dagli altri giochi già disponibili. Agendo in questo modo sanno qual è il loro pubblico di riferimento, e questo fa aumentare le vendite. Visto che non c'è stato un gioco spaziale con mondo aperto come Elite negli ultimi 10 anni, non c'era un metro di paragone, e quindi probabilmente avrebbero voluto cambiarlo per renderlo simile a qualche altro titolo già esistente. Volevamo mantenere il controllo creativo per rendere Elite Dangerous il gioco che volevamo che fosse.

Gamemag: Quali sono le feature che dovrebbero spingere un player più verso Elite Dangerous invece che su Star Citizen?

David Braben: Non è una questione di questo o quello. Sono un grande fan di fantascienza e quando ero un ragazzino leggevo qualsiasi libro di fantascienza venisse pubblicato. Quando è uscito Star Wars sono stato felice, ma non mi ha reso meno propenso a leggere o a guardare altri film/libri/contenuti televisivi di fantascienza. Anzi è successo il contrario. E lo stesso capita con i giochi. Anche perché non abbiamo avuto buoni giochi in questo genere per un lungo periodo di tempo.

Allo stesso tempo non sono le feature specifiche a fare la differenza, ma ciò che conta sono l'atmosfera e il mondo che si riesce a ricreare. Personalmente giocherò entrambi i titoli che hai menzionato: Elite Dangerous adesso e Star Citizen quando uscirà tra un anno o dopo, nello stesso modo in cui ho guardato Interstellar quando è uscito e come guarderò il settimo film di Star Wars quando uscirà.

Gamemag: Sarà possibile atterrare sui pianeti e svolgere delle missioni terrestri? Come funzionerà la parte da FPS e quando sarà disponibile?

David Braben: Si, abbiamo programmato di introdurre queste cose in aggiornamenti futuri, e saranno grandi aggiunte. Annunceremo ulteriori dettagli a tempo debito!

Gamemag: Quali sono le principali caratteristiche del motore Cobra? E quali sono state le principali difficoltà nello sviluppo?

David Braben: Il motore Cobra è un potente motore di gioco di tipo general purpose. Se si considera la gamma di giochi che lo hanno utilizzato è possibile avere una visione chiara dell'ampiezza delle sue caratteristiche. Dalle animazioni e dalle pellicce di Kinectimals fino ai differenti elementi e personaggi e alla grandezza del parco di Disneyland Adventures su Xbox 360. O come la costruzione in Zoo Tycoon o la distruzione in Scream Ride su Xbox One o, ancora, la bellezza di LostWinds su Wii e iOS, e ovviamente la maestosità di Elite Dangerous su PC. È un motore molto valido, oltre a essere ideale per sfruttare fino in fondo qualsiasi sistema, a prescindere dalle sue specifiche.

Gamemag: Prima o poi Elite Dangerous arriverà anche su console?

David Braben: Abbiamo già detto che prendenremo in considerazione altre piattaforme. La prima nuova piattaforma su cui usciremo sarà Apple Mac e succederà entro un paio di mesi.

Gamemag: Ci chiediamo se anche in questo prodigioso remake potremo vivere le stesse sensazioni che ci regalò il primo Elite ai tempi del Commodore 64. La polpa è tanta e si vede, tutto al posto giusto ma... gli organi interni? Tutto a posto? Specialmente il cuore e quella parte del cervello legata alla fantasia?

David Braben: Credo che sia un degno successore dei precedenti giochi della serie Elite.

Gamemag: Singoli individui e/o gruppi di amici o corporations potranno possedere outpost, torri, basi di vario tipo?

David Braben: Con il tempo, intendiamo ampliare la lista delle cose che si possono possedere, ma allo stesso tempo la nostra principale priorità è quella di rimanere concentrati sull'immediato per creare adesso un ottimo gioco.

Gamemag: È previsto un qualche piano per far sì che i player possano esercitare un controllo territoriale senza influenza delle fazioni principali né di altre razze aliene o quant'altro?

David Braben: Almeno per il momento, non vi è alcuna forma di titolarità dei territori, cioè si può acquisire e cercare di mantenere un territorio, ma lo si piò perdere altrettanto facilmente.

Gamemag: Il proprio personaggio sarà migliorabile come in un gioco di ruolo? Ci saranno fazioni per cui lottare e uno storyboard che sostiene dinamicamente le missioni?

David Braben: Abbiamo già delle fazioni dinamiche, ed è qualcosa su cui lavoreremo ulteriormente in futuro, così come su molti altri elementi.

Gamemag: Ci sarà apertura al contributo di modder nella realizzazione di scenari, pianeti e missioni?

David Braben: Stiamo valutando quale potrà essere il modo migliore per supportare la community dei modder.

Gamemag: Altri giochi ambiziosi come Elite hanno fallito, seppur con grandi aspettative, nel ricreare un mondo credibile e divertente una volta scesi dall'astronave, in particolare per i personaggi NPC e gli ambienti degli spazioporti. Elite riuscirà a evitare gli stessi errori?

David Braben: Vogliamo che questa parte venga fuori nel modo giusto, e per questo le stiamo dedicando molto tempo. Ma, in definitiva, credo che saremo in grado di creare un mondo credibile e divertente.

Gamemag: Avete mai pensato per i nostalgici di Elite e Frontier di aggiungere una modalità single player ancora più realistica e simile ai predecessori, con acceleratore temporale al posto del Supercruise, del volo inerziale e magari con l'aggiunta di una navigazione orbitale realistica?

David Braben: Continueremo a migliorare il gioco per tutto il tempo. Abbiamo già una modalità single player, ma non prevediamo di sostituire il Supercruise. Vedremo cosa è possibile fare per quanto riguarda il miglioramento dei percorsi orbitali.

Gamemag: Sarà possibile personalizzare l'interfaccia utente e l'Hud?

David Braben: Esiste già questa funzionalità, come è possibile notare in molti video su YouTube. La miglioreremo ulteriormente.

Gamemag: Ci puoi spiegare come funziona il netcode? Abbiamo la classica struttura con i server di gioco o si fa affidamento prevalentemente al p2p? Chi ha connessioni a internet non competitive sul piano dell'upload risulta penalizzato rispetto a chi ha più lag ma buona banda passante?

David Braben: Già in questo momento il netcode mischia in modo unico P2P e accesso ai server, in modo da non penalizzare i giocatori con connessioni lente.

Gamemag: Dare così tanto potere decisionale alla propria playerbase non rischia di castrare sul nascere idee geniali o se non altro brillanti nel caso queste andassero anche solo vagamente contro il "parere collettivo"?

David Braben: No, non consentiamo che le idee brillanti siano in qualche modo compromesse. Anche se coinvolgiamo la community, l'ultima parola spetta sempre a noi.

Gamemag: Quali feature avremo con i prossimi aggiornamenti?

David Braben: Gli obiettivi comuni e "Wings" arriveranno a breve in modo da migliorare il gameplay multiplayer. Sono le prossime caratteristiche di grossa entità, ma continueremo a introdurre anche diverse caratteristiche meno evidenti.

Gamemag: Possiamo fare una domanda non specifica su Elite Dangerous? A proposito di Raspberry Pi, come vedi il mondo dei Maker?

David Braben: Raspberry Pi ha avuto molto successo, soprattutto presso la community dei Maker. Sono lieto dell'interesse che ha suscitato anche tra i programmatori, e anche tra i più giovani. È proprio questo l'obiettivo che ci eravamo prefissati!


23.47 | 0 komentar | Read More

San Valentino: perché non regalare un e-book reader?

Il libro cartaceo era e rimane indubbiamente un ottimo compagno per il tempo libero, con quel carico di fascino accumulato in oltre 1000 anni di storia. L'avvento degli e-book va visto come un qualcosa che si affianca alla classica esperienza di lettura, nel quale la tecnologia mette in campo alcuni vantaggi oggettivi, pagando ovviamente qualcosa in termini di fascino.

San Valentino potrebbe essere l'occasione di provare a fare il grande salto, approfittando di alcune offerte che permettono di accedere al mondo e-book con un minore impegno economico. Esistono in commercio diversi modelli di e-book reader, motivo per cui è bene fare un breve riassunto delle caratteristiche che li contraddistinguono.

Prima di tutto: perché acquistare un e-book reader quando un tablet o anche uno smartphone permettono di leggere libri in formato digitale?  Ad accomunare tutti gli e-book reader troviamo uno schermo completamente differente, che simula la carta in tutto e per tutto. La tecnologia più diffusa, chiamata E-Ink, garantisce un'esperienza di lettura del tutto simile alla carta; i display dei tablet e degli smartphone affaticano molto di più la vista, proprio per il tipo di pannello che integrano.

Non solo: gli e-book reader sono strumenti pensati per fare tutto sommato una cosa sola, e farla bene sotto tutti i punti di vista. L'autonomia, rispetto a tablet e smartphone, è elevatissima, gli ingombri sono minimi così come il peso, inoltre godono sempre di un collegamento diretto con lo shop (Wi-Fi permettendo), potendo così acquistare i libri in maniera facile e intuitiva.

Non tutti gli e-book reader leggono ogni formato di quelli disponibili. Amazon punta tutto sul formato MOBI e pdf (per leggere altri formati è necessario convertirli), mentre altri concorrenti possono leggere anche i diffusi epub. Di contro, Amazon offre un catalogo molto vasto e ci sono sempre moltissimi libri in offerta.

Ecco alcune delle proposte più interessanti dal catalogo di Amazon.it:

Il best seller: Kindle di Amazon. Il prodotto più venduto, in questi giorni anche con 20 Euro di sconto. Si ha accesso diretto al catalogo Amazon (anche con la formula Kindle Unlimited), e offre un display touch da  6 pollici e autonomia che può arrivare a 4 settimane (contando 30 minuti di lettura al giorno). La capienza della memoria ammonta a 4GB.

***

Per leggere anche gli epub: Kobo. Concorrente diretto, Kobo vanta caratteristiche simili come il display touch da 6 pollici, autonomia praticamente identica ma un quantitativo di memoria inferiore, 2GB.  Fra i vantaggi da citare è la compatibilità sia con il formato MOBI, sia con il diffuso epub (i Kindle non li leggono nativamente), oltre ovviamente ai PDF.

***

Con retroilluminazione? Kindle Paperwhite Amazon. Gli e-book reader imitano in tutto e per tutto la carta, quindi serve luce per leggere. Da qualche tempo però esistono anche modelli retroilluminati, così da poter essere letti anche senza la necessità di una luce ambientale adeguata. Fra questi il più venduto è Kindle Paperwhite di Amazon, che si può avere anche in versione 3G. Anche per questo modello è attiva una promozione che abbassa il costo di 20 euro. Le principali caratteristiche, oltre alla retroilluminazione, sono 4GB di archiviazione, Wi-Fi, la batteria che può durare 8 settimane (mezz'ora al giorno con wireless disattivato e luce regolata a 10), l'accesso al catalogo Amazon e un'ottima qualità generale.

***

Ma non è l'unico: Kobo Aura. Come nel caso precedentemente citato, esistono concorrenti per il Paperwhite come ad esempio l'ottimo Kobo Aura che ne ricalca le caratteristiche, schermo retroilluminato incluso. Anche in questo caso troviamo 4GB di archiviazione, sebbene la principale motivazione per cui conviene optare per questo modello è la compatibilità nativa con il formato epub.


23.47 | 0 komentar | Read More

Liam Neeson e lo spot di Clash of Clans costato 9 milioni di dollari

Il noto attore di Hollywood è apparso nello spot dedicato a Clash of Clans e mandato in onda durante il Super Bowl, il match sportivo in assoluto più seguito al mondo. Accaparrarsi uno spazio pubblicitario durante il Super Bowl non è certo facile, ed è anche per questo che Supercell ha dovuto pagare circa 9 milioni di dollari per uno spot di un minuto.

Lo spot sembra essere riuscito particolarmente bene, anche perché cita la famosa scena della telefonata del film Io vi troverò (Taken), con Liam Neeson che fa la parodia di sé stesso. Però stavolta al posto dei rapitori della figlia minaccia un ragazzino che gli ha sottratto una gran quantità di risorse a Clash of Clans.

Clash of Clans è stata l'app con i maggiori guardagni sugli store di iOS e Android nel corso del 2014, perché capace di sfruttare al meglio il suo meccanismo di acquisti in-app interno.

È comunque considerevole che Supercell investa così tanto in occasione di un evento mediatico di tale risonanza internazionale. D'altronde, stiamo sempre parlando di una compagnia che è stata in grado di guadagnare fino a 750 mila di dollari al giorno.


23.47 | 0 komentar | Read More
techieblogger.com Techie Blogger Techie Blogger