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Kim Dotcom si prepara a lanciare un servizio chat con cifratura end-to-end

Written By Unknown on Selasa, 30 Desember 2014 | 23.47

Kim Dotcom, fondatore del defunto MegaUpload e del più recente Mega.co, è pronto a lanciare un nuovo servizio di comunicazioni sicure nel prossimo futuro. Il fondatore di Mega afferma infatti di aver lavorato alla realizzazione di un client chat browser-based che offre la possibilità di effettuare comunicazioni testuali, videochiamate e trasferimento file il tutto protetto da cifratura end-to-end.

Attualmente non è chiaro se il servizio preveda anche una applicazione o una app standalone o se sia necessario un apposito plug-in per il browser. A dare l'annuncio è lo stesso Kim Dotcom tramite Twitter: "Mega rilascerà presto un servizio di chat e videochiamate basato su browser e completamente criptato, che include trasferimento file ad alta velocità. Ciao ciao Skype :-)"

L'espansione di Mega nel mondo dei servizi di comunicazione era già stato preannunciato a febbraio del 2013 e a novembre dello stesso anno iniziarono a circolare indiscrezioni sulla disponibilità del servizio nella prima parte del 2014.

Dotcom lo scorso anno ha duramente criticato i servizi come Gmail, iCloud e, appunto, Skype per non aver fornito un adeguato livello di riservatezza contro i tentativi di sorveglianza e spionaggio da parte del governo USA. Più recentemente Kim Dotcom, sempre tramite Twitter, si è scagliato ancora apertamente contro Skype: "Nessun servizio online basato negli USA può essere ritenuto affidabile se ha i tuoi dati. Skype non ha scelta. Devono mettere a disposizione delle backdoor al governo USA".

Il servizio è attualmente conosciuto come Mega Chat, ma la sua data di lancio è comunque ignota. Sarà comunque necessario attendere il debutto ufficiale per conoscere l'effettivo nome di battesimo.


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HWiNFO64

scheda aggiornata 3 ore fa

HWiNFO64 è un tool diagnostico che supporta tutto l'hardware del proprio PC, permettendo di evidenziare in dettaglio quali ne siano i componenti utilizzati. Compatibile con le versioni a 64bit dei sistemi operativi Microsoft Windows.


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HWiNFO32

scheda aggiornata 2 ore fa

HWiNFO32 è un tool diagnostico che supporta tutto l'hardware del proprio PC, permettendo di evidenziare in dettaglio quali ne siano i componenti utilizzati.


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30 anni fa la prima chiamata su rete cellulare commerciale: ecco da quale telefono

Con un Transportable Vodafone VT1 da ben 5 chili, Michael Harrison telefonava al padre, Sir Ernest Harrison ed ex Presidente di Vodafone, per gli auguri del Capodanno 1985. Avveniva così la prima chiamata su rete mobile commerciale della storia, dal Surrey verso Londra. Con un peso di 5 chili, il VT1 garantiva un'autonomia di conversazione di 30 minuti. Non il migliore dei compromessi probabilmente.

Michael Harrison chiama Sir Ernest Harrison, prima chiamata su rete commercial mobile

"Ciao papà, sono Mike. Questa è la prima telefonata in assoluto mai fatta su una rete commercial mobile", queste le prime parole inviate via rete mobile commerciale. Dall'altro capo del telefono, intanto, si stappavano bottiglie e i fotografi immortalavano il momento, al culmine di un lavoro estremamente impegnativo che aveva avuto inizio tre anni prima, nel 1982, quando era stata accettata l'offerta per la licenza.

Solo dopo pochi giorni di distanza una folla al St. Katherine's Dock a Londra celebrava la prima chiamata pubblica da telefono celulare su rete commerciale, fatta da Ernie Wise. L'attore comico utilizzava lo stesso pachidermico modello di Michael Harrison a bordo di una diligenza postale del diciannovesimo secolo. Il mezzo non era stato scelto a caso: compiendo l'analogia con l'invio di una lettera si sottolineavano la velocità e la comodità dei nuovi telefoni cellulari.

Vodafone Transportable VT1
Vodafone Transportable VT1: non proprio trasportabile

Vodafone ha mantenuto l'esclusiva delle reti mobile nel Regno Unito solamente per i primi nove giorni del 1985. L'avvento della telecomunicazione in mobilità però era già stata accennata da tempo: la prima chiamata su rete mobile era avvenuta il 3 aprile del 1973 a New York e praticata da Martin Cooper, dirigente di Motorola, con un esclusivo apparecchio da 1 milione di dollari di cui tutti si chiedevano l'utilità. Circa 10 anni dopo la tecnologia veniva affidata al mercato di massa.

I primi terminali erano già stati commercializzati nel 1984, ancora prima che la rete fosse operativa pubblicamente. Prima della famosa telefonata di Harrison, Vodafone aveva già ricevuto 2000 ordini, e solo nel primo anno di vendita sono stati distribuiti in commercio oltre 12000 dispositivi. Si trattava di accessori solo blandamente portatili, dal costo esorbitante se rapportati alle tecnologie odierne: i primi modelli per il mercato consumer costavano dalle 2000 alle 5000 sterline, e oltre alle semplici telefonate non facevano molto altro.

Ad oggi il mercato è cambiato sin dalle radici: le telefonate sono solamente una delle tante funzionalità dei dispositivi di oggi, e in molti casi nemmeno fra le più utilizzate. I terminali più diffusi sono smartphone, ovvero veri e propri computer tascabili con notevoli capacità di calcolo e in grado di effettuare le più disparate operazioni. Sono miliardi i terminali in circolazione nel pianeta, di cui oltre la metà di quelli distribuiti annualmente in grado di navigare su internet.

Dispositivi mobile, dal 1985 ad oggi

Chiamare non è più un lusso, e questo lo dobbiamo soprattutto ai pionieri della tecnologia che, in tempi non sospetti, portavano avanti la loro visione senza avere la possibilità di prevederne il futuro. Oggi possiamo dire che trent'anni fa non si erano sbagliati.


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HTC corregge il più grande difetto di One (M8) con il suo successore, Hima

HTC One (M8) sarebbe stato molto vicino al concetto di smartphone perfetto, se non fosse per la sua fotocamera posteriore. Il design è ad oggi probabilmente insuperato sia sul piano estetico che su quello della qualità costruttiva, l'hardware di alti livelli e l'esperienza d'uso ottimale. Ma per la fotocamera, i taiwanesi si sono affidati nuovamente alla tecnologia Ultrapixel che ha continuato a non convincerci come sul precedente modello. Ma l'errore non sarà ripetuto con l'imminente Hima (One M9?) secondo le ultime indiscrezioni.


Clicca per le restanti specifiche tecniche

Lo smartphone dovrebbe venire commercializzato nei primi mesi del 2015, e dovrebbe avere una fotocamera supportata da un sensore da 20,7 megapixel. Il balzo in avanti rispetto ad One (M8) è enorme: si passa ad un computo di pixel pari ad oltre cinque volte. Sappiamo bene che i megapixel non rappresentano un valido metro di giudizio per una fotocamera, ma 4 megapixel ad oggi sono anacronistici, soprattutto se non supportati da validissimi argomenti.

Le informazioni provengono da un nuovo report del blog francese NoWhereElse, che parla anche delle possibili specifiche tecniche del dispositivo: il suo display sarà ancora una volta da 5" a risoluzione Full HD, i cui pixel verranno animati da un processore Snapdragon 810 a 64-bit in configurazione big.LITTLE con HMP. HTC non lesinerà, secondo i francesi, nemmeno sulla fotocamera anteriore, che utilizzerà un sensore da 13 megapixel, seguendo il trend di un settore in cerca del selfie perfetto. Non mancherà naturalmente Android Lollipop, installato nativamente in versione 5.0.1.

Specifiche in linea con quelle che già altre fonti avevano pubblicato recentemente, fattore che potrebbe fare pensare che HTC abbia finalizzato le specifiche e sia già pronta alla produzione del dispositivo. In passato si era anche parlato dell'arrivo di una versione M9 Prime, una variante phablet del dispositivo con un display più ampio e caratteristiche tecniche ancora superiori. Secondo NoWhereElse al CES 2015 di Las Vegas vedremo solo il modello da 5 pollici, anche se altre fonti parlano come più probabile un annuncio ufficiale non prima di marzo.


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Basta una foto per replicare le impronte digitali di un individuo

Un membro del più grande collettivo hacker europeo, Chaos Computer Club, ha mostrato in occasione di una recente convention la possibilità di replicare le impronte digitali di un individuo utilizzando semplicemente alcune fotografie scattate con una normale fotocamera consumer.

Jan Krissler, altresì noto con il nickname di Starbug, ha dichiarato di aver copiato le impronte digitali del ministro della difesa tedesco Ursula von der Leyen semplicemente usando un ingrandimento di una foto del suo pollice e altre varie foto scattate da differenti angolazioni. Tutte le fotografie sono state scattate in occasione di un evento pubblico durante il cuale la von der Leyen ha tenuto un discorso. Va comunque precisato che Krissler non ha fornito alcun elemento in grado di provare che le impronte digitali replicate fossero effettivamente una copia quelle del ministro della difesa tedesco.

Starbug è una "vecchia conoscenza": lo scorso anno, dopo pochi giorni dal lancio di iPhone 5S, aveva mostrato la possibilità di violare il sensore di impronte digitali Touch ID integrato nel telefono replicando con strumenti reperibili nel quotidiano le impronte digitali di un altro utente.

Il problema diventa quindi più preoccupante ora che, secondo quanto mostrato da Starbug, è sufficiente disporre di alcune fotografie per poter replicare le impronte digitali di un individuo. Se però, da un lato, le preoccupazioni possono essere ridimensionate quando si resta nel campo degli smartphone (per violare la sicurezza di un dispositivo è necessario il dispositivo stesso oltre alle impronte replicate), assumono tutt'altra proporzione se si pensa che in alcuni paesi del mondo vengono adottati da poco sistemi biometrici basati su impronte digitali per identificare gli elettori nelle operazioni di voto, oppure ancora pensando ad alcune serrature di porte e cancelli dotate di sensori di impronte digitali.

Del resto i sistemi biometrici che si basano su informazioni ed elementi statici, come il riconoscimento del volto o i dermatoglifi delle impronte digitali, possono essere relativamente banali da scardinare. E' per questo motivo che la sicurezza biometrica si sta spostando a poco a poco verso sistemi che cercano di analizzare e riconoscere elementi dinamici (come il movimento del corpo o del flusso sanguigno nei vasi e capillari nelle dita) sono, almeno sulla carta, più sicuri dal momento che una loro riproduzione attendibile è pressoché impossibile o almeno estremamente difficile.


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iPhone e iPad dominano le classifiche natalizie: di Apple oltre la metà delle attivazioni

Il periodo delle festività natalizie è probabilmente il più importante dell'anno e spesso definisce il successo delle strategie annuali delle diverse società. Rappresenta il momento per i vari brand di rapportarsi ai concorrenti per stabilire le scelte future e, non da ultimo, è il momento dell'anno in cui il consumatore è più incline a spendere. Flurry ha analizzato il mercato mobile, individuando in Apple l'azienda di maggior successo commerciale nelle festività natalizie del 2014.

Analisi mercato smartphone e tablet - Natale 2014

Il vantaggio di Cupertino rispetto alla seconda in classifica è evidente: il 51% dei dispositivi attivati durante la scorsa settimana di Natale appartiene ad Apple, seguita da Samsung che copre la seconda posizione con il 17,7% del mercato. In terza posizione troviamo Nokia (5,8%), seguita da Sony ed LG (1,6 e 1,4%). Il dispositivo più diffuso nella settimana di Natale è stato iPhone 6, con la variante Plus che è riuscita ad entrare nelle prime cinque posizioni. Chiudono la classifica Huawei e Xiaomi, marchi che comunque non hanno mai riscosso particolare successo nelle nazioni in cui viene celebrato il Natale.

Flurry non dà una definizione esatta del concetto di "attivazione": trattandosi di una società che monitora l'andamento dell'utilizzo delle varie applicazioni, è probabile che sia riuscita ad ottenere una stima analizzando i nuovi dispositivi che hanno avuto accesso agli store virtuali delle varie piattaforme. Interessante il dato della società relativo alla tipologia di dispositivi diffusi: il 13% dei terminali attivati è un phablet con display da 5,5" o superiore, un valore in forte crescita rispetto al 4% fatto registrare l'anno scorso.

Analisi mercato smartphone e tablet - Natale 2014

Secondo una prima analisi dei dati condotta da Flurry, i phablet stanno cannibalizzando soprattutto il settore dei tablet di grandi dimensioni, e solamente in parte quello dei dispositivi di taglia intermedia (probabilmente 7 o 8"). I consumatori continuano comunque a preferire in percentuale gli smartphone di dimensioni intermedie, che rappresentano ancora oggi una parte consistente dell'intero mercato dei dispositivi mobile.


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Sway è la prima nuova applicazione della suite Office da anni: ecco a cosa serve

Written By Unknown on Selasa, 16 Desember 2014 | 23.47

Microsoft Sway è il primo nuovo prodotto della suite Office da anni, ed è uno strumento per la creazione di presentazioni pensate per il Web con testi, immagini e video. L'obiettivo è quello di creare contenuti che siano compatibili con le nuove esigenze di internet, ed al tempo stesso funzionanti sul più elevato numero di dispositivi. Microsoft ha espanso la fase di Preview di Sway, eliminando la lista d'attesa.


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OutlookAttachView

scheda aggiornata 2 ore fa

Con OutlookAttachView visualizzare, spostare o cancellare gli allegati salvati nel proprio archivio email diventa un'operazione molto facile. L'utility effettua una scansione dei profili di Outlook e visualizza l'elenco di tutti gli allegati salvati in locale.


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Trillian Astra

scheda aggiornata 46 minuti fa

Trillian è un software estremamente pratico che permette, utizando un'unica interfaccia, di gestire utenze ICQ, Skype, MSN e Yahoo, nonché collegarsi a server IRC. Risulta essere, pertanto, una praticissima risorsa per tutte quelle persone che fanno uso massiccio di software per chattare e comunicare on line


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The Witcher 3, aggiunta Ciri come personaggio giocabile

CD Projekt RED, dopo aver annunciato qualche giorno fa un nuovo slittamento dell'uscita di The Witcher 3: Wild Hunt, ha condiviso con il pubblico alcune anticipazioni sul ruolo di Ciri nel prossimo sequel di una delle saghe odierne più amate.

News

Ciri sarà un personaggio giocabile in The Witcher 3 e avrà un ruolo molto importante nel lore del gioco, essendo considerata una potente arma vivente, in grado sia di guarire, sia di distruggere il mondo che abita.

Geralt avrà il compito di trovare Ciri prima della Wild Hunt: una volta che sarà nel nostro party, con l'avanzare del gioco, diverse abilità uniche saranno gradualmente sbloccate.

CD Projekt RED ha deciso di introdurre un altro personaggio nella serie di The Witcher, al fine di poter raccontare parti della storia da un altro punto di vista, e secondo il loro parere, ciò darà benefici all'esperienza complessiva.

Quando Ciri sarà un nostro personaggio giocabile, la sua presenza all'interno della squadra comporterà una serie aggiuntiva di possibilità narrative. Pur considerando Ciri un personaggio importante, lo studio ha precisato che non sarà giocabile con le stesse modalità di Geralt, che resta il protagonista e l'alter-ego di cui vivremo la storia.

The Witcher 3: Wild Hunt sarà disponibile dal 19 maggio su PC, PlayStation 4 e XBox One.


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SuperRam

scheda aggiornata 1 ora fa

Utility per la gestione ottimale della memoria ram di sistema. Il software si occupa di rendere disponibile un minimo quantitativo di ram, "svuotando" le porzioni di memoria non più indispensabili al sistema.


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Grosso tonfo di Samsung sul mercato smartphone, ne approfitta Xiaomi

Fra quelli venduti due cellulari su tre sono smartphone e, complessivamente, nel corso del 2014 circa 1,2 miliardi di unità sono state distribuite in commercio. Se da una parte nelle nuove analisi di Gartner non ci sono novità sostanziali per quanto concerne la "guerra fra piattaforme", nettamente vinta da Android, dall'altra si sta dipingendo un quadro del tutto nuovo sul fronte delle quote di mercato fra produttori. Ad avere una voce importante sono i paesi in via di sviluppo.

Le nuove analisi di mercato degli smartphone di Garter del terzo trimestre del 2014 sorridono soprattutto ai produttori cinesi. Samsung e Apple, rispettivamente in prima e seconda posizione, occupano adesso il 37% dell'intero mercato, un numero che si rivela come in costante declino (7%) rispetto ai dati dello stesso periodo dell'anno scorso. Nei tre mesi analizzati da Gartner sono stati venduti 456 milioni di telefoni, 301 milioni dei quali considerabili smartphone.

Gartner: analisi mercato smartphone Q3 2014

Cresce il numero degli smartphone piazzati in commercio su base annuale, ma resta sostanzialmente piatto quello relativo ai telefoni cellulari basilari. Sono in aumento le quote di mercato di Apple, che riesce a vendere 38 milioni di smartphone occupando il 12,7% di mercato (in crescita dello 0,6% rispetto all'anno scorso). Cresce anche Huawei, dal 4,7% del 2013 al 5,3% degli ultimi mesi, ma ad esplodere è Xiaomi, che sfrutta il periodo negativo di Samsung per registrare un quasi +4%, raggiungendo la Top 5 e tallonando i connazionali di Huawei.

Con oltre 73 milioni di smartphone venduti, Samsung occupa una prima salda posizione, tuttavia il numero è in declino di quasi l'8% su base annuale, così come gli utili della società mostrano cali consistenti di trimestre in trimestre. Samsung si sta rivelando incapace di fronteggiare i produttori cinesi, i quali hanno adottato una strategia di mercato simile a quella del colosso sudcoreano, estremizzandola ad eccessi cui i sudcoreani non possono arrivare. Apple crescerà ulteriormente nella stagione natalizia, con vendite record previste per i nuovi iPhone 6, sorte che condividerà ancora una volta con i produttori cinesi.

Android domina il settore con un market share pari all'83,1% dell'intero mercato, in crescita di oltre un punto percentuale. Il robottino verde è passato da 205 milioni di unità vendute nel Q3 2013 ad oltre 250 milioni nel Q3 2014, mentre Apple passa da 30 a 38 milioni negli stessi periodi analizzati. Sostanzialmente piatte le vendite di smartphone Windows Phone che superano di poco soglia 9 milioni di unità. Microsoft non è riuscita a sfruttare la crescita del settore, perdendo 0,6 punti percentuali nel mercato globale degli smartphone.

Una piccola chicca per concludere: se ad oggi il 66% dei telefoni cellulari venduti è uno smartphone, secondo Gartner la proporzione arriverà al 90% entro la fine del 2018.


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Studio: i giocatori dedicano un terzo del loro tempo ai titoli free-to-play

Secondo un nuovo studio realizzato da Insights Meta, più di metà dei giocatori possessori di PC o di console scarica i propri titoli, invece che comprarli nel formato scatolato. Inoltre, circa un terzo del tempo complessivamente dedicato ai videogiochi viene speso su titoli free-to-play.

Insights Meta

Insights Meta ricava questi dati da un sondaggio che ha coinvolto 1.749 giocatori. Secondo Jason Anderson, presidente della compagnia, entro la fine del ciclo vitale delle attuali console, la maggior parte degli acquisti videoludici verranno fatti da coloro che vengono definiti "nativi digitali", ovvero utenti che preferiscono i download ai supporti ottici tradizionali.

La maggior parte dei giocatori si dedica sia a titoli gratuiti che a titoli a pagamento, e sempre più giocatori trascorrono il loro tempo sui dispositivi mobile. L'industria dei videogiochi mobile raggiungerà i 25 miliardi di dollari entro la fine dell'anno, secondo le previsioni.

"Il dato sullo staordinario numero di giocatori che usano sia contenuti a pagamento che free-to-play ci ha meravigliato non poco", ha detto Anderson di Insights Meta a GamesBeat. Gli analisti, infatti, si aspettavano di trovarsi di fronte a due gruppi ben distinti, ma è risultato vero il contrario. Il 90% degli utenti pay-to-play (P2P), ovvero, gioca anche i contenuti gratuiti, mentre l'80% dei giocatori di titoli free-to-play (F2P) compra allo stesso tempo titoli a pagamento.

"Questi dati giustificano l'impatto che c'è stato sui contenuti pay-to-play (P2P) e l'adozione così aggressiva del free-to-play (F2P)", continua Anderson.

Insights Meta

L'indagine mostra come ormai i giocatori si stiano spostando sul digitale: su PC, infatti, abbiamo un numero pari di acquisti in formato digitale rispetto agli acquisti nel formato fisico. "I publisher hanno un controllo diretto sulla crescita dei download, ma forse gli utenti non si rendono conto di quanto straripante sia questa crescita", aggiunge Insights Meta.

I giocatori PC preferiscono sempre più non avere a che fare con i dischi, mentre gli utenti console rimangono più affezionati ai supporti fisici, anche se comprano un numero sempre maggiore di DLC.

"Una volta che la maggior parte dei giocatori adotterà definitivamente il modello digitale, i produttori di console e di videogiochi rifiniranno le loro infrastrutture e i prezzi in modo da incoraggiare sempre più utenti a fare il passaggio", sottolinea ancora Anderson.

In questo momento, secondo lo studio, le console incidono per poco meno della metà delle vendite di tutto il settore del gaming, mentre l'altra metà proviene dai titoli per PC, dai download e dagli abbonamenti. I ricavi legati al mondo del free-to-play costituiscono il 15% del totale.

Insights Meta

Anderson si dice possibilitsta riguardo l'adozione in massa del modello free-to-play anche su console. Gran parte dei numeri elencati nello studio, infatti, dipendono da titoli come League of Legends, ma giochi di questo calibro in formato F2P non sono ancora presenti nei cataloghi dei titoli per console. "Ma secondo noi ci sarà molto spazio anche su console per i giochi free-to-play", dice Anderson.

"Sony e Microsoft si stanno mostrando disponibili verso il mondo indie", continua. "Ma ancora non hanno la capacità di offrire dei canali di altissima qualità. Ritengo, tuttavia, che le cose miglioreranno anche in tal senso, così come è successo su Facebook, nel mondo mobile e su PC".

L'indagine è stata condotta online durante il mese di settembre e ha coinvolto giocatori di età fra 13 e 65 anni, che usano PC, console, browser e smartphone per giocare. Altri dettagli si trovano in questa infografica interattiva.


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Internet Download Manager

Written By Unknown on Selasa, 09 Desember 2014 | 23.48

scheda aggiornata 47 minuti fa

Utilty che permette di gestire al meglio le operazioni di download parallelo di vari files dal web, ottimizzando la banda a disposizione e gestendo dinamicamente eventuali disconnessioni da lato server così da non dover riprendere da capo il download.

Queste le ultime novità introdotte:

- Improved IE 11 integration (Windows 8.1) - Added support for new youtube changes - Fixed bugs

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Nel 2018 tablet o smartphone per tutte le attività online per oltre la metà degli utenti

I dispositivi mobile stanno diventando sempre più la prima scelta in fatto di comunicazione e consumo di contenuti: secondo la società di analisi di mercato Gartner, nelle economie emergenti gli utenti usano i propri smartphone come loro esclusivo dispositivo mobile, mentre nelle economie sviluppate le abitazioni con più di un dispositivi sono la norma, con i tablet che crescono ad un passo più veloce di qualunque dispositivo computer. Di conseguenza Gartner prevede che entro il 2018 più del 50% degli utenti si rivolgerà ad un tablet o uno smartphone per tutte le attività online.

"Il modello d'uso che è emerso da quasi tutti i consumatori, sulla base dell'accessibilità del dispositivo, è che lo smartphone come dispositivo quando si tratta di mobilità, seguito dal tablet per sessioni più prolungate, con il PC che viene riservato per ambiti più complessi" ha dichiarato Van Baker, research vice president. "Questo comportamento si adatterà per includere i wearables quando diverranno ampiamente disponibili per gli utenti. Come la voce, le gesture e le altre modalità di interazione cresceranno in popolarità, e con il consumo di contenuti prenderà il sopravvento sulla creazione, questa ulteriore porterà lontano gli utenti da PC".

Gartner prevede che nel corso dei prossimi anni andranno ad evolversi una serie di scenari nel campo della mobilità. Anziutto in ambito aziendale, a fronte della proliferazione di dispositivi mobile e dell'allargamento delle pratiche BYOD, si andrà sempre più verso un modello "wireless-by-default" e "wired-by-exception", grazie anche alla semplificazione che le tecnologie wireless portano nelle operazioni di modifica o riconfigurazione degli uffici.

La maggior diffusione di strumenti mobile porterà inoltre ad un cambio di paradigma nel mondo della progettazione e sviluppo di applicazioni mobile, che si baserà sempre di più su strumenti di composizione che non richiedono particolari competenze di programmazione. Questo permetterà a molte divisioni IT di aziende di limitare l'esternalizzazione di progetti, ricorrendo a partner esterni solo per lo sviluppo di applicazioni complesse.

Infine per il 2018 Gartner prevede che il 78% delle vendite di smartphone sarà generato da economie in via di sviluppo. Il pubblico in questi mercati sta rapidamente rivolgendosi verso gli smartphone di base e i cosiddetti utility smartphone, grazie anche ad una discesa dei prezzi medi di vendita. Di contro il mercato degli smartphone di fascia premium sta rapidamente giungendo a saturazione, con la domanda che è guidata principalmente dagli acquisti per sostituzioni e che sta iniziando a rallentare.


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HTC Desire 620 e Desire 620G, i successori di Desire 610 in Italia da dicembre

L'azienda taiwanese HTC ha annunciato nella giornata di oggi il lancio ufficiale sul mercato italiano di un nuovo smartphone di fascia media che riprende le fattezze estetiche di Desire 610 aggiungendo alla scocca un vivace tocco di colore. Parliamo di Desire 620 e della variante dual-sim 620G. Scocca in materiale plastico ma design molto curato e linee che si adattano a quello che è lo stile HTC delle ultime due generazioni di smartphone.

Il cuore della soluzione è un processore quad-core Qualcomm Snapdragon 410 a 1,2 GHz di frequenza, accompagnato nel suo compito da 1 GB di memoria RAM. Desire 620 supporta la connettività 4G LTE ed è per questo in grado di offrire una ottima esperienza d'utilizzo anche in fase di navigazione. Il display misura 5 pollici di diagonale e offre una risoluzione HD da 1280x720 pixel.

La doppia fotocamera ad alta risoluzione è in grado di catturare foto di buona qualità grazie al sensore posteriore da 8 megapixel di risoluzione e a quello frontale da ben 5 megapixel. Entrambe le fotocamere offrono la possibilità di registrare video FullHD a 1080p.

Il sistema operativo è per il momento Android 4.4 KitKat, personalizzato con l'interfaccia proprietaria HTC Sense. Siamo quasi certi, tuttavia, che anche per questo Desire 620 arriverà l'aggiornamento a Lollipop.

Come già anticipato HTC lancia oggi anche la versione G di Desire 620 che offre come caratterstica distintiva il fatto di essere dotata di un secondo slot per una ulteriore SIM card. In questo caso il processore è un MediaTek octa-core, già perfettamente ottimizzato per questo tipo di smarpthone e non sarà disponibile la connettività 4G.

Entrambi gli smartphone saranno disponibili in 4 colorazioni: bianco e azzurro, bianco e grigio, grigio scuro e grigio chiaro e grigio con dettagli arancioni. HTC Desire 620 sarà disponibile in Italia a partire da gennaio 2015 mentre HTC Desire 620G sarà disponibile a partire da metà dicembre.


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Paint.NET

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Paint.net è un progetto originariamente sviluppato dalla Washington State University e attualmente viene mantenuto e aggiornato dal medesimo gruppo di studenti che ne creò le prime versioni.
Il progetto vedeva anche il coinvolgimento di Microsoft che ne guidò lo sviluppo interamente basato sulle tecnologie .NET.

Le opzioni messe a disposizione sono molto interessanti e prevedono la gestione dei livelli, vari effetti applicabili e l'undo illimitato.


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Typo2 aggira la legge: ritorna la tastiera in stile BlackBerry per iPhone

Una delle caratteristiche distintive del primo iPhone è stata la totale mancanza di una tastiera fisica. L'interazione con lo smartphone avveniva quasi esclusivamente con il suo touchscreen, e l'accesso ai dati mediante la pressione di un tasto Home sulla superficie frontale del dispositivo. È indubbio, tuttavia, che una tastiera fisica sia ancora oggi decisamente più affidabile per digitare contenuti complessi.

Typo2

Concetto al quale si rifà Typo2, una nuova cover-tastiera per iPhone 6 e iPhone 5S, ridisegnata sulle ceneri del predecessore, modello che aveva incontrato alcune beghe legali per via dell'estrema somiglianza con la tastiera tipica dei dispositivi RIM, adesso BlackBerry. La prima generazione della cover è ancora sotto indagine in un processo che vede i canadesi come parte lesa, che hanno già vinto una prima ingiunzione sulle vendite.

I vantaggi di una custodia del genere sono chiari a tutti: velocità di scrittura superiore, comodità nello scrivere anche dopo periodi di tempo prolungati, eliminazione della tastiera on-screen e quindi maggiore ampiezza di visuale sul software. Una soluzione di questo tipo, tuttavia, ha anche svantaggi: la custodia deve essere necessariamente installata per l'uso della tastiera, e nasconde il Touch ID. Un tasto Home è comunque integrato tra i tasti fisici disponibili sulla cover.

Typo2 è un prodotto certamente particolare che va a compromettere alcuni dei punti chiave del marketing dei nuovi dispositivi: design, spessore ridotto, maneggevolezza. In più il prezzo non è proprio popolare: 79€ per la versione per iPhone 5 e iPhone 5S, 99€ per la cover compatibile con iPhone 6. Riteniamo la scrittura su tastiera fisica ancora oggi più precisa e sicura, tuttavia quanti sono disposti ad installare una tastiera di questo tipo sul proprio smartphone? Secondo noi non molti.

La società ha svelato anche un case/tastiera per iPad, parecchio più interessante dal punto di vista funzionale, previsto per il rilascio per il prossimo 2015. Maggiori dettagli sul sito del produttore.


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Problemi nello sviluppo: il sensore organico Fujifilm sarebbe in ritardo

Problemi nello sviluppo: il sensore organico Fujifilm sarebbe in ritardo

"Stando ad alcune fonti il sensore organica - l'arma che Fujifilm sta sviluppando per il futuro - sarebbe in ritardo: fabbisogno energetico e generazione di calore troppo elevati e difficoltà a trovare il processore giusto le ragioni"

Il sensore 'organico' è uno degli sviluppi tecnologici su cui Fujifilm punta per il suo futuro, per rilanciare la sfida dopo quella lanciata con il suo sensore X-Trans, caratterizzato da una matrice colore ridisegnata con una periodicità inferiore a quella del classico reticolo Bayer. Il sensore organico è così chiamato per l'utilizzo di materiali basati sulla chimica del carbonio e non sul silicio per la cattura della luce. In pratica al posto dei fotodiodi che troviamo negli attuali sensori CMOS nel nuovo tipo di sensore la raccolta dei fotoni è demandata a uno strato in materiale organico che converte l'informazione luminosa in elettrica, la quale viene poi processata nel modo convenzionale da un circuito basato sul silicio.

I vantaggi della nuova tecnologia risiedono in una maggiore 'apertura' dei fotodiodi, capaci di raccogliere luce incidente con angoli maggiori di quelli attualmente alla portata dei sensori convenzionali basati sul silicio, oltre a una conversione più efficiente dei fotoni in informazioni elettriche, con indubbi effetti sulla gamma dinamica e sulla sensibilità nativa del sistema. Pare però che sulla strada dello sviluppo del sensore organico si sia frapposti ostacoli che ne stanno ritardando l'arrivo sul mercato. Stando ad alcune fonti citate da FujiRumors i problemi risiederebbero attualmente nella voracità energetica del sistema, nell'eccessivo calore generato - aspetti questi probabilmente accomunati dalla stessa radice - e dalla difficoltà a trovare un processore in grado di gestire correttamente le informazioni generate dal sistema.

Secondo l'autore dell'articolo potrebbe essere questa la ragione del ritardo accumulato da X-PRO2, fotocamera di cui ultimamente si sono un po' perse le tracce. In Fujifilm parla da tempo dello sviluppo del sensore organico, ma come piano futuro e non per lo sbarco immediato su prodotti pronti per il mercato.


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Prime appparizioni video di Cortana in Windows 10

Sono ormai alcuni mesi che parliamo di Windows 10 descrivendone le piccole novità mostrate in modo più o meno ufficiale da parte di Microsoft: alcuni dettagli sono stati mostrati durante eventi dedicati mentre altri particolari sono emersi dalla Technical Preview resa pubblica.

Fin dalle prime apparizioni di Windows 10 era stata preannunciata l'integrazione di Cortana, l'assistente personale già oggi disponibile su Windows Phone 8.1. E parecchia è l'attesa nei confronti di questo strumento: c'è infatti curiosità nel capire come un nuovo tool del genere possa adattarsi anche all'utilizzo su desktop migliorando l'esperienza d'uso per l'utente.

Online sono comparsi i primi video di questa implementazione e tutto fa supporre che in un futuro ormai prossimo Cortana possa essere a disposizione di tutti gli utenti del Windows Insider Program. Qui di seguito riportiamo un video nel quale sono visibili alcuni secondi di funzionamento dell'assistente personale.


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La nuova HP divisa in due da Novembre 2015

Written By Unknown on Selasa, 02 Desember 2014 | 23.47

Erano i primi del mese di ottobre 2014 quando HP ha annunciato una nuova strategia per l'azienda, basata sulla divisione dell'attività in due aziende una orientata a soluzioni e servizi per il mondo enterprise e l'altra specializzata in prodotti del mondo consumer accanto al business della stampa. La prima azienda prenderà il nome di Hewlett Packard Enterprise, mentre HP Inc. è quello scelto per la seconda.

La separazione di HP tra Hewlett Packard Enterprise e HP Inc. avverrà indicativamente a partire dal mese di Novembre 2015, all'inizio del prossimo anno fiscale dell'azienda. Meg Whitman, CEO dell'azienda, ha confermato ufficialmente queste tempistiche durante il keynote di apertura di Discover, evento di HP che si sta svolgendo in questi giorni a Barcellona.

Come già anticipato ormai 2 mesi fa in occasione dell'annuncio iniziale Meg Whitman ha rimarcato come la scelta di dividere HP in due aziende sia legata alla necessità di guadagnare ulteriore efficienza ed agilità nell'operare sul mercato, mettendo l'azienda e i propri clienti nelle migliori condizioni per continuare lo sviluppo delle infrastrutture IT e da queste incrementare il proprio business.

Sarà interessante verificare, nel corso sia delle sessioni di Discover sia dei prossimi mesi, in che modo HP procederà a dividere internamente le proprie attività tra le due aziende. Meg Whitman ha voluto utilizzare una immagine molto chiara, con riferimento al garage in Silicon Valley nel quale HP è stata creata dai propri due fondatori ormai 75 anni fa. La nuova HP, composta da queste due aziende, sarà equiparabile a due garage affiancati in ciascuno dei quali le attività verranno svolte in modo indipendente ma dove tra i due portoni vi sarà uno scambio di collaborazione continuo. E' evidente come lo split dell'azienda in due distinte entità voglia puntare a migliorare l'efficienza complessiva, senza però far venir meno quelle sinergie interne che possono nascere tra ambito enterprise da un lato e mondo consumer e mobile dall'altro.


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AMD Radeon R9 295X2: la dual-GPU a liquido in promozione per un periodo limitato

Progettata in collaborazione con Asetek, produttore di impianti di raffreddamento a liquido pre-assemblati, la Radeon R9 295X2 è la soluzione ammiraglia della line-up di schede video di AMD. La società ha annunciato oggi una promozione valida per il modello che varrà solo per un periodo di tempo limitato, in cui la scheda sarà proposta al prezzo di 749$.

AMD Radeon R9 295X2

La R9 295X2 rappresenta la summa delle tecnologie di AMD, la punta di diamante della line-up attuale delle schede video del colosso di Sunnyvale. Una scheda non per tutti, con specifiche tecniche estremamente singolari: due GPU della famiglia Tahiti si trovano sullo stesso PCB, mentre per la dissipazione termica si è scelto un sistema all-in-one a liquido.

AMD consiglia una PSU da almeno 1.000W per il suo corretto funzionamento, e ha dichiarato un consumo medio per la sola scheda video di circa 500W. Annunciata ad un prezzo di 1.099€ + IVA, Radeon R9 295X2 ha subìto un naturale calo nei prezzi negli scorsi mesi, e può essere trovata a prezzi più competitivi in alcuni retailer online.

Abbiamo contattato l'agenzia stampa italiana di AMD che ci ha confermato che l'offerta dovrebbe espandersi anche in Italia, tuttavia ad oggi mancano informazioni a riguardo del prezzo e di una possibile data di lancio per l'iniziativa nello Stivale.


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Pokémon, uno dei più importanti brand di Nintendo potrebbe arrivare su iPhone

Nintendo ha in passato difeso a spada tratta i suoi brand. Ha ribadito diverse volte che non arriveranno in nessun caso su piattaforme diverse dalle proprie, perché questo comprometterebbe uno dei principali punti di valore della strategia della società di Kyoto. Ma le cose potrebbero cambiare a breve, perlomeno per il franchise dei Pokémon.

Pokémon

Secondo quanto riporta il Telegraph, Junichi Masuda, produttore e co-fondatore di Game Freak, la software house che si occupa dello sviluppo dei giochi della serie, ha detto che una versione di Pokémon per iPhone "è possibile".

"Penso che Nintendo sia contraria soprattutto per una questione di sicurezza", ha detto Masuda. "Se fossi completamente certo che affidare il mio iPhone a un bambino di 5 anni non fosse pericoloso da un punto di vista di sicurezza, allora Pokémon su iPhone sarebbe una possibilità".

Secondo i dirigenti di Nintendo, i dispositivi portatili come iPhone sarebbero più facilmente attaccabili dall'esterno, e questo pregiudicherebbe la privacy dei possessori e la loro esperienza d'uso. Tutti problemi che invece non sussistono con piattaforme come Nintendo 3DS.

Ma ci sono sicuramente altri motivi dietro questa ostilità. "Non prendiamo assolutamente in considerazione un'eventualità di questo tipo. Se portassimo i nostri brand su altri dispositivi, Nintendo cesserebbe di essere Nintendo", aveva infatti detto in passato Satoru Iwata, presidente del gruppo.

D'altronde, nelle scorse settimane si è diffuso sulla rete un brevetto di Nintendo che rivelerebbe le intenzioni della società di diffondere un emulatore del GameBoy per altri dispositivi portatili e anche per i dispositivi elettronici che si trovano sulle sedie dei voli intercontinentali. Naturalmente, la mera presenza del brevetto non si traduce necessariamente in un piano a breve termine da parte di Nintendo.

Il colosso di Kyoto non vede profitti nei suoi conti ormai da quattro anni. E questo dipende anche dalla forte concorrenza nel settore mobile, dove i suoi giochi hanno un prezzo al pubblico di decine di euro e vanno a scontrarsi con titoli free-to-play o dal costo irrisorio di pochi centesimi o di pochi euro.


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Uranium Backup

scheda aggiornata 2 ore fa

Uranium Backup è un software completo per la gestione del backup automatizzato dei dati del proprio sistema, compatibile con sistemi operativi Windows, compreso Windows 7, disponibile in 9 lingue: Italiano, Inglese, Spagnolo, Polacco, Francese, Olandese, Tedesco, Russo, Portoghese Brasiliano.

Cosa fa Uranium Backup

  • Disaster Recovery (Drive Image backup e Bare Metal restore)
    Uranium può eseguire immagini complete del disco di sistema per consentire un ripristino in blocco del sistema operativo e di tutte le impostazioni (bare metal restore). Disponibile su sistemi operativi Vista, Server 2008 e Windows 7
  • Backup su Tape
    Il software di backup su nastro tra i più semplici e versatili al mondo. Compatibile DAT, DDS, DLT, SDLT, AIT, VXA, LTO, ecc... Compatibile con qualsiasi Tape (SCSI, IDE, USB, SAS, ecc...). La soluzione più semplice e conveniente per backup su tape su Windows Vista e Server 2008. (leggi il tutorial ->)
  • Masterizzazione su CD e DVD
    Backup mediante masterizzazione su CD e DVD. Scrive anche su DVD-RW, DVD-RAM e DVD+R DL (doppio strato); può creare dischi multisessione e file ISO.
  • Backup di database SQL Server
    Backup di database Microsoft SQL Server (inclusi Express Edition e MSDE) con compressione zip integrata. Consente di pianificare il backup di un numero illimitato di database e di copiare i file di backup su Tape, DVD, FTP, LAN, ecc... (leggi il tutorial ->)
  • FTP e SFTP - Upload e Download
    Invio dei backup su server remoti con compressione zip e criptazione, aggiornamento pianificato e automatizzato (upload) di siti web, download di siti web, Client FTP e SFTP. (leggi il tutorial per scaricare siti web ->)
  • Backup su disco, compressione zip, sincronizzazione
    Copia di file e cartelle su dischi locali, hard disk esterni usb o firewire, server NAS, iOmega REV Drive, RDX drive, altri pc in rete. Con la possibilità di compressione zip, criptazione, eliminazione file vecchi e con un numero elevato di opzioni.
  • Pianificazione backup automatici
    Possibilità di pianificare l'esecuzione dei backup in base a gioni ore, minuti. Schedulazione integrata ed esecuzione in background come servizio.
  • Invio notifiche via e-mail
    Invio automatico dei report via e-mail ad uno o più indirizzi, per essere sempre avveriti del buono o cattivo esito delle procedure di backup.
  • Backup di server virtuali
    Possibilità di eseguire backup di macchine virtuali Hyper-V, Virtual PC, VMware
  • Backup su tape

E inoltre:

  • Esecuzione come Servizio
  • Volume Shadow Copy - Copia dei file bloccati (XP, 2003, VISTA, 2008, 7)
  • Criptazione AES 256 bit
  • Backup via E-Mail - Invio dei backup tramite e-mail e allegato zippato
  • Copia di file e cartelle da infinite sorgenti a infinite destinazioni
  • Sincronizzazione con possibilità di eliminazione vecchi file (mirroring)
  • Compressione Zip 64 incrementale - Creazione di archivi zip di grandi dimensioni
  • Portabile e leggero - Funziona anche senza installazione e non ha bisogno di alcun requisito
  • Sicurezza, affidabilità e prestazioni con un bassissimo uso delle risorse di sistema
  • Compatibile con Windows: XP / 2000 / 2003 / 2008 / Vista / 7 - 32 e 64 bit

Nuove caratteristiche

  • Aggiunto il backup remoto (LAN) di macchine virtuali Hyper-V
  • Auto-update: ora disponibile anche per Uranium Backup Free
  • E' ora possibile specificare un range di porte per le connessioni attive FTP/FTPS/SFTP

Bug risolti

  • Risolto bug con la deduplica dati di Windows 8 o superiore
  • Risolto bug minore del restore di backup Exchange
  • Risolti diversi bug minori del backup da e su FTP/FTPS/SFTP

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Microsoft acquisisce Acompli, sviluppatore iOS e Android

I grossi colossi del settore tecnologico vogliono rivoluzionare l'email così come oggi la conosciamo. Un primo tentativo (non troppo convincente) lo ha effettuato Google con Inbox, un secondo tentativo potrebbe essere in atto da Microsoft. Il gigante di Redmond ha appena ufficializzato l'acquisizione di Acompli, uno sviluppatore iOS e Android alla base dell'omonimo client di e-mail per le due piattaforme mobile.

L'acquisizione fa parte del progetto più ampio di Microsoft di voler entrare in maniera più diretta in un mercato, quello mobile, a cui ha deciso di attingere in ritardo rispetto alla concorrenza. Durante l'anno in corso è stato rilasciato Office per iPad e iPhone, in arrivo nel prossimo futuro sui dispositivi Android. Insomma, Microsoft non punta solo sulle piattaforme proprietarie, ma vuole offrire le proprie punte di diamante anche sui dispositivi della concorrenza.

Acompli non è un client e-mail tradizionale: basato soprattutto sulle esigenze del professionista che fa massiccio uso della posta elettronica, l'app offre "metodi innovativi" per la gestione dei contenuti d'interesse e degli allegati così come per la pianificazione di incontri, eventi ed appuntamenti. Il lavoro della società, fino ad oggi proposto gratuitamente per tutti gli utenti iOS e Android, sarà condiviso con il team alla base di Outlook con l'obiettivo di sviluppare client multipiattaforma che aiutino l'utente ad "ottenere di più dalla semplice e-mail".

Il team neo-acquisito da Microsoft non aveva, fino ad oggi, un piano di monetizzazione ufficiale. Sul sito leggiamo che l'app faceva parte di un progetto "ben finanziato", che prometteva per il futuro lo sviluppo di servizi a pagamento appositamente pensati per le aziende. Non sappiamo ancora quale sarà il futuro della società, o quali i piani previsti per la nuova collaborazione. Microsoft assicura nuovi dettagli sulla strategia nei prossimi mesi.


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Resident Evil Revelations 2: data di rilascio e prezzi

Uno dei membri S.T.A.R.S. più amato dai fan, Barry Burton, farà la sua apparizione nel nuovo Resident Evil Revelations 2. Lo ha appena annunciato Capcom, con il nuovo trailer del survival horror che verrà distribuito a episodi.

Resident Evil Revelations 2

Barry, diretto sull'isola prigione, teatro degli eventi narrati nel gioco, alla ricerca della figlia scomparsa, Moira, incontrerà un altro nuovo personaggio, Natalia Korda, una bambina che ha un misterioso potere che le permette di percepire i nemici e oggetti nascosti nelle vicinanze. Combinando questa abilità con le capacità di combattimento di Barry, i giocatori dovranno alternare il controllo tra i due per sopravvivere alla misteriosa isola e trovare Moira.

Ogni episodio di Resident Evil Revelations 2 include la modalità Raid e 2 scenari giocabili completi incentrati sulla campagna già annunciata di Claire e Moira e quella appena confermata di Barry e Natalia. Questi ultimi due dovranno scoprire indizi mentre combattono per sopravvivere e il loro viaggio li porterà a terrificanti incontri con due nuovi nemici: Rotten e Revenant. I Rotten hanno ossa che sono visibili attraverso i loro corpi e non si fermano davanti a nulla, mentre gli orribili Revenant sono formati da parti umane cucite tra loro.

Resident Evil Revelations 2 verrà rilasciato digitalmente in episodi su base settimanale al prezzo di €5,99. Il primo episodio arriverà su PlayStation Store, Xbox Live e Steam il prossimo 18 febbraio 2015. La data del secondo è quella del 25 febbraio, mentre il terzo e il quarto sono previsti rispettivamente per il 4 e l'11 marzo.

Ci sarà anche una versione del gioco Complete Season al prezzo di €24,99 che, oltre ai quattro episodi appena citati, includerà due episodi spin-off aggiuntivi focalizzati sulle storie di ognuno dei nuovi personaggi introdotti nella saga, ovvero Moira Burton e Natalia Korda; e un nuovo personaggio per la modalità RAID: Hunk.

Un'edizione completa in versione retail, inoltre, sarà disponibile dal 13 Marzo, e includerà tutti i contenuti della Complete Season e, in più, il personaggio Albert Wesker per la modalità RAID: Hunk, quattro costumi alternativi per ogni personaggio principale, e il RAID mode Throwback Stage Pack che includerà quattro stage per la modalità RAID ispirati alle ambientazioni dei recenti episodi della serie Resident Evil.

Resident Evil Revelations 2 si svolgerà all'interno di una struttura di detenzione su un'isola abbandonata e, come specificato dal producer Michiteru Okabe: "offrirà numerose ambientazioni, ognuna delle quali densa di indicibili errori e di esperienze di gameplay uniche". Revelations 2 continuerà a focalizzarsi su quegli stessi aspetti che hanno reso il primo capitolo particolarmente apprezzato tra i fan della saga, sia nella sua versione originaria per 3DS, che nell'edizione realizzata per le console casalinghe.


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Anche Samsung Galaxy S6 avrà una versione Edge con display curvo

Quella alla base del display di Samsung Galaxy Note Edge è una tecnologia su cui il produttore è al lavoro da anni, e che ha mostrato da parecchio tempo nelle varie mostre dedicate al mobile. È naturale pensare che si voglia puntare molto su questa caratteristica per gli smartphone del futuro, e una nuova conferma arriva da SamMobile, fonte solitamente accurata e affidabile sui dispositivi di casa Samsung.

Samsung Galaxy Note Edge
Samsung Galaxy Note Edge

La pubblicazione "può confermare" che il prossimo dispositivo di punta sudcoreano sarà chiamato Galaxy S6 e che dovrebbe essere affiancato da una versione "Edge", così come successo su Galaxy Note 4. Il nome è ancora provvisorio e potrebbe essere soggetto a cambiamenti, ma la tecnologia alla base sarà quella già disponibile sul phablet proprietario. Inoltre, i vertici arrotondati per accogliere nuove funzionalità potrebbero essere, nel caso di S6, addirittura due.

Si tratta di una caratteristica estrema che potrebbe scontentare gli utenti più tradizionalisti, poco inclini ad adattarsi ad un dispositivo così innovativo, ed è per questo che Samsung proporrà la versione "Edge" come alternativa ad un modello tradizionale con display piatto. Il dispositivo sarà disponibile solo in alcuni mercati ed in tempistiche non meglio precisate, così come avvenuto con il phablet, e disponibile probabilmente come edizione limitata.

Esercizio di stile? Puro piano di marketing? Disperato tentativo di innovare in un settore privo di reali novità da tanto tempo? Probabilmente un mix di tutti questi fattori, ma ciò non toglie che Note Edge sia uno dei dispositivi che ha suscitato maggiore interesse della attuale generazione, pur destando qualche dubbio sulla reale fruibilità e funzionalità degli elementi disposti lungo la superficie laterale del display.

Fra le altre specifiche tecniche, Samsung Galaxy S6 è atteso con un display Quad HD da 1440x2560, una fotocamera da 16 o 20 MP, processore Qualcomm Snapdragon 810 e parti in metallo per la scocca del dispositivo. Il nuovo modello potrebbe raggiungere i vari mercati nella prima metà del prossimo anno, come da tradizione, e potrebbe essere svelato al pubblico al Mobile World Congress di Barcellona.


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Come giocare Street Fighter II, Pac-Man, Defender e altri 900 giochi arcade del passato nel browser

Written By Unknown on Selasa, 04 November 2014 | 23.47

Nella collezione si possono trovare videogiochi di tutte le epoche, a partire dagli anni '70 fino agli anni '90. Ci sono giochi con grafica in bianco e nero e suoni decisamente spartani, ma anche titoli più evoluti con grafica dettagliata e colorata e voci digitalizzate. Tutti immediatamente giocabili sul browser e quasi sempre perfettamente compatibili con i controlli via tastiera o gamepad.

Internet Arcade

I giochi sono emulati in JSMAME e trasformati in Javascript: il risultato delle conversioni non è sempre perfetto, ma dopo averne provati due o tre ci possiamo ritenere soddisfatti. Anche perché è possibile giocare alcune indimenticabili perle del passato, come i vari Street Fighter II, Pac-Man, Defender e Millipede.

Per provare i giochi basta premere sul logo e leggere attentamente le istruzioni sotto la schermata. Consigliabile l'utilizzo di Chrome o Firefox nelle loro varianti a 64-bit. In certi casi bisogna premere dei pulsanti per saltare le sequenze di introduzione: "1", ad esempio, nel caso di Street Fighter II. Poi usate le frecce direzionali per selezionare il personaggio e combattere. Ma si può giocare anche con il gamepad: in questo caso basta premere un pulsante del gamepad all'inizio della sessione di gioco per selezionare questa periferica di interfacciamento.

L'autore di questo immane lavoro di emulazione è Jason Scott, e vi rimandiamo al suo blog per tutti i dettagli e per le istruzioni da leggere in caso di difficoltà a giocare. Per i giochi veri e propri, invece, recatevi sulla pagina di Internet Arcade.

Su Internet Archive, che ricordiamo essere la biblioteca digitale no profit che si occupa di preservare le opere digitali e conservare i siti del passato, si trovano altre collezioni di videogiochi altrettanto interessanti, come quella dei giochi per Amstrad GX-4000 e Atari 2600, disponibile a questo indirizzo.


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Selfie nello spazio? Un gioco da ragazzi!

Selfie nello spazio? Un gioco da ragazzi!

"Un cosmonauta russo ci svela il dietro le quinte dei suoi selfie a bordo della stazione spaziale internazionale ISS"

Abbiamo recentemente parlato di selfie spaziali, pubblicando alcune foto rilasciate dalla NASA in cui gli astronauti non hanno resistito a scattarsi dei selfie durante una passeggiata al di fuori della Stazione Spaziale Internazionale.

Oggi vediamo invece un dietro le quinte degli autoscatti del cosmonauta russo Oleg Artemyev che ci mostra come si riprende mentre documenta gli esperimenti che sta compiendo sulla stazione orbitante ISS.

Un gioco da ragazzi, visto che non servono né treppiede, né un posto dove appoggiare la fotocamera, né qualcuno che ci dia una mano: basta regolare il timer, posizionare la macchina fotografica a mezz'aria, mettersi in posa e lasciare che essa scatti.

Una domanda: non utilizzando le braccia per reggere la fotocamera è un selfie o no?


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Moto MAXX: lo smartphone con batteria da 3.900mAh in arrivo anche in Europa

Presentato nella fine di ottobre come esclusiva Verizon per il mercato americano, Droid Turbo sembrava il dispositivo adatto per gli insaziabili in fatto di autonomia operativa. Spiccava al suo interno una portentosa batteria da 3.900mAh, affiancata da hardware di particolare pregio. Droid è una serie storica rivolta al solo mercato americano, tuttavia una variante pressoché identica del nuovo Turbo potrebbe giungere anche nei mercati internazionali.

Motorola Moto MAXXMotorola Moto MAXX

Come riporta Phandroid, su Google+ è apparsa una versione appartentemente speculare dello smartphone con il nome di Motorola Moto MAXX. Le immagini pubblicate sul social network di Mountain View mostrano un dispositivo con ancora la pellicola promozionale sul display, con impresse le ottime specifiche tecniche. Come su Droid Turbo, Moto MAXX integra un processore Qualcomm Snapdragon quad-core da 2,7GHz (Snapdragon 805 quindi), una fotocamera posteriore da 21 megapixel e un display Quad HD da 5,2" con densità di pixel pari a 565PPI.

Anche su Moto MAXX sarà presente la batteria da 3.900mAh, che dovrebbe garantire le 24 ore (ed oltre) sotto uso intenso che, abbinata alla modalità Turbo Charging, potrebbe soddisfare i palati degli utenti più esigenti dal punto di vista dell'autonomia su singola carica. Turbo Charging permette, a detta di Motorola, di ottenere 8 ore di autonomia aggiuntiva attraverso una ricarica di soli 15 minuti. Presente sui due smartphone anche il coprocessore NLP, per comandi vocali always-on.

A differenza di Droid Turbo, Moto MAXX dovrebbe funzionare sulle reti GSM globali, garantendo quindi la compatibilità in tutto il mondo e su svariati mercati differenti. Verizon ha ottenuto l'esclusiva negli Stati Uniti, ma in Europa e nelle altre aree geografiche Moto MAXX dovrebbe essere venduto come un dispositivo legato a nessun operatore. Al momento mancano informazioni circa la disponibilità, sia negli Stati Uniti, che in Europa, dei due interessanti terminali.

Si attendono ulteriori informazioni, che potrebbero arrivare domani durante un presunto evento di presentazione in Brasile.


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Galaxy S6 sarà Project Zero: smartphone creato con una visione interamente nuova

Il nome in codice di Galaxy S6 è Project Zero e indica quello che sarà per Samsung il top di gamma della prossima generazione. Le novità provengono da SamMobile, pubblicazione parecchio informata sui fatti relativi al produttore asiatico. SamMobile ha specificato che le fonti contattate parlano di un terminale progettato da zero, con una visione del tutto nuova e inedita.

Project Zero rappresenta una netta separazione rispetto alle nomenclature utilizzate in passato da Samsung per i suoi top di gamma: Galaxy S4 è infatti Project J, mentre Project H, K e T sono rispettivamente Galaxy Note 3, Galaxy S5 e Galaxy Note 4. Il motivo del cambiamento è stato confermato alla pubblicazione proprio da alcuni insider della società, contattati appositamente sull'argomento.

Gli ultimi trimestrali di Samsung non sono stati particolarmente incoraggianti: gli utili sono in declino e la società si è trovata in difficoltà a contrastare l'ingresso degli aggressivi concorrenti cinesi sui vari mercati. Sebbene il numero di smartphone venduti sia ancora leggermente superiore su base trimestrale, il guadagno percepito dalla società è in caduta libera, nonostante l'evidente tentativo di rispondere alle richieste degli utenti degli ultimi mesi.

Samsung ha di recente annunciato i primi smartphone con cornice metallica e con scocca in alluminio unibody, fra cui non possiamo non citare Galaxy Note Edge, Galaxy Note 4, Galaxy Alpha e i nuovi smartphone della serie A. La voglia di innovarsi e migliorarsi è estremamente palpabile in Samsung, ed è logico pensare che punterà su questo aspetto soprattutto su quello che è il modello di punta della società da alcuni anni a questa parte, il top di gamma della serie Galaxy S.


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Maxthon 4

scheda aggiornata 1 ora fa

Maxthon è un browser web interessante per alcune caratteristiche che lo contraddistinguono: si basa sull' engine di Internet Explorer sviluppato da Microsoft ma offre un elevato livello di personalizzazione. L'utilizzo dell'engine IE dovrebbe garantire un'ampia compatibilità con quanto esistente oggi sul web.

Tra le novità degne di interesse segnaliamo: Mouse Gestures; Super Drag&Drop; Privacy Protection; AD Hunter; Google Bar Support; External Utility Bar


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Rilasciate le percentuali di diffusione delle versioni di Android, KitKat al 30%

Nel corso della giornata di ieri sono stati ufficialmente lanciati sul mercato il nuovo Nexus 9 e l'ultima versione del sistema operativo mobile di Google: Android 5.0 Lollipop. Insieme al lancio di queste due novità sono stati anche diffusi i dati relativi alla diffusione delle diverse versioni del sistema operativo del colosso di Mountain View, secondo cui la distribuzione di Android 4.4 KitKat si è finalmente velocizzata.

Rispetto allo scorso mese abbiamo avuto un incremento del 5.7% che ha portato allo stato attuale ad una percentuale di dispositivi aggiornati a questa ultima versione dell'OS pari a circa il 30% del totale. Si tratta di un incremento sicuramente importante per KitKat che tra agosto e settembre aveva visto crescere la propria percentuale di diffusione del 3,6% e tra luglio e agosto era aumentata solamente del 3%.

Sarà quindi interessante osservare se KitKat continuerà a crescere in percentuale anche ora che sul mercato cominceremo a trovare i dispositivi Lollipop e, in caso contrario, con che rapidità vedremo crescere gli smartphone dotati dell'ultima versione di Android.

Le altre versioni di Android, intanto, hanno visto un parziale declino nel corso del mese di ottobre. Android 2.3 Gingerbread, ad esempio è passato dall'11,4% del totale dei dispositivi Android al 9,8%. Allo stesso modo Ice Cream Sandwich ha visto la propria percentuale calare dal 9,6% al 8,5%. Resiste ancora in testa alla classifica delle versioni più diffuse Jelly Bean, che pur perdendo tre punti percentuali resta ancorato al comando con il 50,9%.

Non ci resta quindi che attendere i prossimi mesi e i prossimi risultati per capire che impatto avrà l'introduzione di KitKat sul mercato. Siamo comunque convinti che per cominciare a osservare una presenza sensibile dell'ultima versione di Android in questa classifica dovremo aspettare almeno fino a gennaio del 2015.


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Skype Translator in beta: al via le iscrizioni per le traduzioni in tempo reale

Microsoft aveva annunciato lo scorso maggio Skype Translator, ovvero un progetto per rendere possibile la traduzione in tempo reale di una conversazione in corso sul servizio di messaggistica istantanea e chiamate VoIP. Translator non è ancora disponibile al test pubblico, tuttavia per avere la possibilità di provarlo in tempi brevi è necessario effettuare l'iscrizione a questo indirizzo.


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Windows 10 con Gesture a tre dita e novità nel multi-monitor

Written By Unknown on Selasa, 28 Oktober 2014 | 23.47

Durante l'appuntamento europeo TechEd in svolgimento proprio in questi giorni Joe Belfiore - corporate vice president Operating Systems Group di Microsoft - ha mostrato alla platea alcune novità che saranno disponibili in Windows 10 e nella Build 9865.

Gli sviluppatori hanno lavorato sulla funzionalità multi-monitor e le modalità di gestione dello spazio: ora le opzioni di Snap sono più flessibili e usabili anche tra un monitor e l'altro offrendo così la possibilità di organizzare facilmente tutto lo spazio disponibile.

Tra le novità della futura release di Windows 10 ci sono anche alcune gesture a tre dita che consentono di effettuare lo swipe verso il basso o verso l'alto rispettivamente per ridurre a icona o riaprire le finestre presenti sul desktop. Effettuando invece uno swipe laterale con tre dita sarà possibile passare da un'app all'altra con una modalità simile a quella disponibile con la scorciatoia ALT+TAB.

Pochi giorni fa è stata rilasciata la Build 9860 di Windows 10 Techncial Preview e al momento attuale non si hanno informazioni in merito al rilascio della Build 9865, quella utilizzata da Joe Belfiore a TechEd; inoltre al momento il sistema di aggiornamento delle build messo a punto da Microsoft non notifica alcun aggiornamento.


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Installare app da linea di comando in Windows 10 con OneGet

Col passare dei giorni dal rilascio della più recente Build emergono molte novità in merito a Windows 10 Technical Preview, alcune di esse sono eclatanti e ben visibile mentre altre sono nascoste tra i menu del sistema operativo e sono di interesse marginale. La valutazione di tutte queste novità è comunque da fare tenendo ben a mente che Windows 10 è ancora un sistema operativo in fase di sviluppo,quindi funzionalità e dettagli possono ancora ampiamente mutare e alcuni strumenti oggi disponibili potrebbero sparire nella versione definitiva o comunque sono suscettibili di modifica.

C'è una funzionalità rilevata da varie fonti online che potrebbe generare ilarità, infatti, in Windows 10 - sistema operativo orientato anche a dispositivi touch e con un elevato livello di usabilità - sarà presente OneGet, un package manager da gestire attraverso PowerShell. Si tratta ovviamente di uno strumento per esperti e che richiede da parte dell'utente dimestichezza con i differenti comandi e opzioni, ma gli utenti Linux ben sanno che uno strumento simile può rivelarsi estremamente comodo e versatile.

Il packet manager è uno strumento ben noto in ambiente Linux: con pochi comandi permette di installare applicazioni -ops pacchetti -aggiornare componenti, effettuare upgrade e gestire i vari repository dei contenuti. Anche la ricerca di un determinato componente può essere effettuata tramite package manager e ovviamente pure la disinstallazione. Inoltre nelle più recenti distribuzioni ogni dipendenza dei singoli pacchetti viene generalmente risolta in modo automatico, superando così uno dei più fastidiosi problemi per gli utenti Linux più datati.

Ora, al di là di ogni banale considerazione e di ilarità che senso ha un componente simile in un sistema operativo come Windows 10? È difficile dare una risposta precisa e circostanziata, tanto più che ci troviamo di fronte a un sistema ancora in fase di sviluppo; sono possibili solo alcune ipotesi e considerazioni.

La presenza di OneGet potrebbe essere gradita agli utenti più esperti ma soprattutto potrebbe rappresentare l'ossatura di un nuovo o alternativo sistema per l'installazione di applicazioni da marketplace o repository remoti gestiti pubblicamente o a livello di singola azienda. E considerando che il OneGet funziona in PowerShell è lecito immaginare che per amministratori di sistema abituati a confrontarsi con questo strumento di gestione sarà possibile creare script dedicati per l'installazione di una serie di applicazioni o l'esecuzione di vari comandi in modalità automatica.


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Media Player Classic Home Cinema

scheda aggiornata 2 ore fa

Media Player Classic Home Cinema è un software open source che permette di riprodurre con il proprio sistema i più svariati formati video, beneficiando della DirectX Video Acceleration (DXVA) così da utilizzare la GPU presente nel proprio sistema accanto alla CPU per tutte le operazioni legate alla decodifica dei flussi video.


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Niente più grazie al vento, scollature o dirette a torso nudo su Twitch: ecco le nuove regole

Niente più dirette in abiti succinti, scollature troppo evidenti o addirittura a torso nudo. Queste, ed altre, le nuove direttive rilasciate da Twitch da osservare a partire dal prossimo futuro all'interno del servizio. L'obiettivo è quello di mantenere la piattaforma strettamente legata al mondo e al mercato videoludico, non consentendo di sfruttare piccoli trucchetti ed accorgimenti per farsi seguire.

Si tratta di uno dei più grandi cambiamenti di sempre nelle direttive del servizio. In precedenza venivano vietati "atti o contenuti sessualmente espliciti", come nudità, spogliarelli, atti sessuali espliciti o dialoghi di natura sessuale. Da adesso in poi ci si spinge ancora oltre: Twitch vieterà scollature o grazie palesate con troppa evidenza, con impliciti fini sessuali.

Fra le novità, che potete leggere in questa pagina, spicca infatti:

Vestitevi... in maniera appropriata

I nerd sono sexy, e voi tutti siete magnifici, creature bellissime. Ma cerchiamo di attenerci al mondo videoludico, va bene?

Apparire nudi o indossare vestiario sessualmente suggestivo, come lingerie, costumi da bagno o indumenti intimi, è probito, così come mostrarsi a torso nudo, e la regola vale sia per uomini che per donne.

Se si è parzialmente nudi per il caldo, specificano le nuove regole, si può semplicemente inquadrare solo il volto, lasciando l'ostentazione del proprio six-pack per altre location più adatte, magari "sulla spiaggia durante una partita di beach-volley". "Una T-Shirt è sempre ammissibile", conclude Twitch nelle nuove regole.

Fra queste troviamo anche clausole più tradizionali in cui si invoglia a non violare la legge durante le trasmissioni, non bere eccessivamente, non compiere spam, non promuovere atti razzisti o sessisti e non diffamare altri utenti o personale di Twitch. È inoltre vietato basare i propri canali su contenuti non strettamente legati al mondo videoludico, con l'obiettivo, ancora una volta, di mantenere Twitch una piattaforma rivolta esclusivamente agli amanti del gaming.

Non è chiaro come Twitch riuscirà ad impedire a giocatrici formose e utenti palestrati di mostrare le proprie beltà al pubblico, e non sappiamo quali saranno le metodiche applicate per giudicare un abito come appropriato o indecente, tuttavia queste sono le nuove regole. Del resto è vero che nella schermata principale spicca in maniera molto più evidente una quarta abbondante piuttosto che le abilità di gioco, ed è anche vero che la scelta di un canale da seguire dovrebbe basarsi su altri criteri da parte degli utenti.


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Utilu Mozilla Firefox Collection

scheda aggiornata 1 ora fa

Utilu Mozilla Firefox Collection permette di installare in modo indipendente differenti versioni del browser Mozilla Firefox. La disponibilità di differenti versioni di questo browser permette di verificare facilmente la compatibilità delle proprie pagine web anche con versioni di browser disponibili da tempo per il download.


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Hamachi

scheda aggiornata 1 ora fa

Hamachi è un virtual private networking system basato sul protocollo UDP. I suoi nodi utilizzano l'aiuto portato da un terzo nodo chiamato mediation server per localizzare ogni altro nodo e per inizializzare la connessione tra essi. La connessione stabilita è diretta tra i nodi della VPN


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Da Intel nel 2015 molte novità per la famiglia di CPU Xeon

Debutto nel corso del secondo trimestre 2015 per i processori Intel Xeon E7 di prossima generazione, contraddistinti dal suffissi v3 e basati su architettura Haswell-EX. Accanto a questi modelli troveremo al debutto anche i processori Xeon E5-4600 v3, a completare la gamma di proposte Intel per sistemi server dopo il lancio dei processori Xeon E5-2600 v3.

Il sito Digitimes specifica un periodo di lancio prima della metà del prossimo anno per queste CPU, ma non saranno le uniche novità del 2015 per le proposte Xeon. Intel sta infatti preparando anche il lancio delle CPU Xeon E3-1200 v4 e Xeon E3-1200 v5, basate rispettivamente su architetture Broadwell e Skylake. Come per le declinazioni desktop queste due famiglie di processori verranno introdotte sul mercato da Intel in tempi più vicini rispetto al solito, presumibilmente effettuando una segmentazione di mercato in funzione delle caratteristiche tecniche.

Broadwell e Skylake condivideranno la tecnologia produttiva alla base, quella a 14 nanometri, utilizzando differenti architetture. Per entrambe si prevede una forte ottimizzazione dei consumi, ferma restando una elevata capacità di elaborazione a livello di singoli core x86.

Non manca ovviamente anche una proposta dedicata ai sistemi microserver, nella forma dei processori basati su architettura Broadwell-DE che debutteranno nel corso del secondo trimestre del 2015. Nel complesso, quindi, una ricca serie di nuove proposte Intel per sistemi server con modelli delle famiglie Xeon e Atom che si affiancheranno alle CPU Xeon E5-2600 v3 presentate lo scorso mese di Settembre.


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Zotac ZBOX PI320 è un computer Windows 8.1 più piccolo di uno smartphone

Written By Unknown on Selasa, 21 Oktober 2014 | 23.47

Gli smartphone diventano sempre più grandi e si coniano termini improbabili per sottolineare le enormi dimensioni. Ma i cinesi di Zotac non sembrano di soffrire di complessi di inferiorità con il nuovo ZBOX PI 320, un pico-computer che in uno chassis di dimensioni inferiori a quelle di uno smartphone integra un intero personal computer, con alla sua base Windows 8.1 with Bing.

Zotac ZBOX PI 320

All'interno della scocca da 115,5 x 66 mm si trova un intero sistema basato su un processore Intel Atom Z3735F quad-core con architettura Bay Trail supportato da 2GB di RAM e 32GB di storage integrato. Lo spessore è di 19,2 mm, sensibilmente superiore a quello degli smartphone, ma consente di integrare la componentistica più avanzata, insieme a tre porte USB 3.0, una porta Ethernet e una porta HDMI, tutte full-size.

Oltre alla connettività via cavo, ZBOX PI 320 consente di collegarsi a reti Wi-Fi e dispositivi esterni attraverso Bluetooth. Non manca naturalmente la possibilità di installare una distribuzione Linux all'interno dei 32GB di storage, anche se ad oggi è possibile che non venga riconosciuto nativamente il controller Wi-Fi, obbligando l'installazione di una chiavetta USB apposita per collegarsi ad una rete esterna.

Incredibilmente interessante anche il prezzo: nonostante le sue dimensioni risicate, Zotac ZBOX PI 320 si trova su alcuni store americani ad un prezzo fra i 190 e i 200$. PI 320 non è naturalmente il primo mini-PC sul mercato, ma è fra i primi a poter essere trasportato comodamente in tasca, nonostante sia in grado di far funzionare un intero sistema operativo desktop.


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Asus Transformer Book Flip: il notebook dalle 4 modalità

Abbiamo visto per la prima volta queste soluzioni esposte allo stand Asus del Computex 2014. Parliamo di Trasformer Book Flip, una famiglia di notebook con display da 13,3 pollici oppure 15,6 pollici che può essere utilizzato in differenti modalità grazie alla presenza di un display capace di ruotare completamente sulla base con tastiera.

asus_transformer_book_flip_1.jpg (39875 bytes)

Asus propone per questi prodotti 4 differenti modalità d'uso, con quella notebook che è la più abituale. A seguire quella tablet, con tastiera completamente ruotata dietro al display e tasti che vengono automaticamente disabilitati; la terza è quella stand, che vede la tastiera ripiegata verso il basso così da sorreggere lo schermo che è rivolto verso l'osservatore, mentre l'ultima è quella a visione condivisa con la quale il notebook è posizionato in modo molto simile ad una tenda da campeggio. Si tratta di una serie di modalità d'uso che abbiamo già visto proposte da Lenovo con i propri notebook ibridi della famiglia Yoga, soluzioni che hanno rappresentato una vera e propria novità sin dal debutto sul mercato.

Transformer Book Flip è disponibile con due differenti diagonale di display,13,3 e 15,6 pollici, abbinando questo a risoluzioni pari a 1366x768 oppure 1920x1080 pixel a seconda dei modelli. Le versioni da 15,6 pollici sono abbinate a processori Intel Core i7 4510U, Core i5 4210U oppure Core i3 4030U affiancati da schede video dedicate NVIDIA GeForce GT 840M oppure GeForce GTX 820M sempre a seconda della versione.

Per il modello con display da 13,3 pollici, indicato come Transformer Book Flip TP300, troviamo le stesse opzioni di processore Intel Core i7, Core i5 e Core i3 abbinato a scheda video discreta NVIDIA GeForce GT 820M. Lo storage locale vede varie opzioni tra hard disk meccanici e SSD a disposizione, a seconda delle preferenze personali in termini di capacità di archiviazione e velocità. Transformer Book Flip TP300 ha un peso dichiarato di 1,75 Kg, dato che sale sino a 2,6 Kg per il modello Transformer Book Flip TP550 con display da 15,6 pollici. I prezzi partono da un listino consigliato di 529,00€ IVA inclusa a salire, a seconda delle caratteristiche tecniche e della potenza di calcolo messa a disposizione.


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OnePlus One sarà finalmente disponibile al pre-order, ma solo per un'ora

OnePlus One è uno smartphone nato con interessanti obiettivi, tuttavia non possiamo dire che la gestione della parte commerciale sia stata particolarmente curata dal produttore cinese. Decisamente interessante dentro e fuori dallo chassis in lega di magnesio, OnePlus One voleva divenire il miglior smartphone in circolazione, ad un prezzo più competitivo anche di Nexus 5. Ma qualcosa è andato storto.

OnePlus One

Lo smartphone (qui trovate feature e specifiche tecniche) è stato proposto sul mercato con un sistema ad inviti, i quali sono arrivati un po' a singhiozzo con pochissime unità prodotte. OnePlus si è trovata incapace di fronteggiare la forte domanda iniziale, proponendo sul mercato solamente poche decine di migliaia di unità, e la situazione è solo leggermente migliorata nel corso del tempo.

E non crediamo che il nuovo sistema di pre-order ufficializzato dalla società possa cambiare drasticamente le cose. OnePlus One è ancora un ottimo cellulare, fra i migliori dal punto di vista dei materiali e delle specifiche tecniche, ma sul mercato sono ormai disponibili soluzioni migliori. Il dispositivo "perfetto" vanta ancora ad oggi una qualità costruttiva esemplare, i migliori materiali ed un prezzo invidiabile, ma l'entusiasmo degli scorsi mesi è un po' scemato da parte degli appassionati della categoria.

Tornando alla nuova fase di prenotazione: questa durerà solamente un'ora, e sarà attivata il prossimo 27 ottobre alle ore 16 in Italia (15 GMT). Entro quella data sarà inoltre possibile acquistare gli auricolari JBL E1+ con un corposo sconto al prezzo di 24,99$. La nuova strategia di vendita non si sostituirà al sistema ad inviti, che OnePlus continuerà ad utilizzare in seguito al termine della fase di pre-order.

Gli utenti possono "preparare" il pre-ordine anticipatamente, anche adesso in questa pagina, per avere tutto pronto il 27 ottobre, e garantirsi l'acquisto con pochi click senza dover ripetere l'operazione in un momento in cui potrebbe presentarsi un sovraccarico sui server.

Nonostante i ritardi e le promesse malamente mantenute, OnePlus One è ancora oggi uno smartphone molto interessante: sotto la scocca troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 801 a 2,5GHz, che dà vita ad un display da 5,5" Full HD. È vero che ormai ci sono soluzioni ben più interessanti sul mercato, tuttavia OnePlus One viene ancora proposto ad un prezzo di listino molto competitivo, che lo rende invitante anche a fronte delle ultime release del mercato degli smartphone.


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AdwCleaner

scheda aggiornata 2 ore fa

AdwCleaner è un comodo tool da utilizzare per la pulizia del proprio PC: è in grado di individuare Adware, Toolbar, PUP (Potentially Unwanted Programs), Hijackers e problemi simili. Può funzionare come semplice strumento per la ricerca oppure è anche in grado di effettuare la rimozione del componente indesiderato


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Zwipe e Mastercard insieme: pagamento contactless con autenticazione biometrica

Zwipe e MasterCard uniranno le proprie forze per realizzare un nuovo tipo di carta di pagamento che prevede la presenza di un sistema di sicurezza biometrico. In particolare la Zwipe MasterCard, questo il nome della carta, farà uso di un sistema di autenticazione tramite l'integrazione di un sensore di impronte digitali per i terminali di pagamento contactless.

La presenza del sensore biometrico eliminerà la necessità di dover usare un numero PIN e permetterà di rimuovere i limiti di transazione attualmente vigenti per i sistemi di pagamento contactless. La scheda farà uso delle tecnologie di autenticazione sicura di Zwipe, conservando tutte le informazioni biometriche utili all'interno della scheda stessa. Nessuna informazione verrà condivisa con MasterCard ne' sarà conservata altrove.

Ajay Bhalla, presidente delle Enterprise Security Solutions per MasterCard, ha commentato: "La nostra convinzione è quella che dovremmo essere in grado di identificare noi stessi senza la necessità di usare password o PIN. L'autenticazione biometrica ci può aiutare in questo. La sfida è di assicurare che la tecnologia offra una sicurezza robusta, una semplicità di utilizzo e la convenienza per il cliente. Il primo test di Zwipe è un traguardo significativo ed i risultati sono molto incoraggianti".

Bhalla si riferisce ad un test pilota che le due realtà hanno condotto in Norvegia con Sparebanken DIN, membro dell'alleanza bancaria Eika Gruppen. A seguito del test, Sparebanken DIN ha annunciato che farà uso dei sistemi di pagamento contactless e dell'autenticazione biometrica su tutte le carte. Morten Danielsen, business development director per Sparebanken DIN ha affermato: "Combina la convenienza e la sicurezza sia per i titolari di carte sia per gli esercenti".

C'è ancora qualche ostacolo da risolvere, come ad esempio la gestione dell'alimentazione della carta. Il prototipo fa uso di una batteria interna, che però incrementa lo spessore, e Zwipe ha già affermato di essere al lavoro per risolvere il problema con la realizzazione di una nuova versione della carta che si alimenti tramite il terminale di pagamento.

Attualmente non sono disponibili dettagli specifici sull'esordio commerciale, ma Zwipe e MasterCard hanno intenzione di portare sul mercato questo nuovo metodo di pagamento nel corso del 2015. La scheda sarà lanciata in Europa e probabilmente anche negli USA, grazie al passaggio al sistema EMV nel corso del 2015. EMV, acronimo per Europay, Mastercard, Visa, è uno standard per l'utilizzo di smart card con i terminali POS e gli sportelli ATM per l'autenticazione di transazioni con carte di credito e di debito. Lo standard, riconosciuto già da vari anni in Europa, verrà adottato a partire dall'1 gennaio 2015 negli USA, grazie ad un provvedimento firmato la scorsa settimana dal presidente Brack Obama. Contestualmente le agenzie federali verranno dotate di nuovi terminali di pagamento, così come le principali catene di negozi (Target, Walgreens, Walmart, Home Depot) hanno già annunciato l'impegno ad aggiornare le proprie dotazioni entro la prima parte del prossimo anno.


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K-Lite Codec Pack Update

scheda aggiornata 2 ore fa

K-Lite è un bundle di software specificamente sviluppato per permettere di utilizzare la maggior parte dei Codec con il proprio sistema. Quello fornito è un pacchetto di aggiornamento cumulativo per la versione Mega di questo bundle.

Queste le novità introdotte:
  • Updated LAV Filters to version 0.62-52-g1d591a8

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Avira AntiVir Rescue System

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Avira AntiVir Rescue System è un'applicazione basata su sistema operativo Linux che permette di accedere ad un PC che viceversa non potrebbe completare la fase di boot con il sistema operativo installato. Questo permette, quantomeno in teoria, di riparare il sistema danneggiato, ricuperare i dati o eseguire una scansione completa per rilevare eventuali infezioni da virus.


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Lenovo Sisley: è così che sarebbe dovuto essere iPhone 6?

Written By Unknown on Selasa, 14 Oktober 2014 | 23.47

Lenovo è al lavoro su un nuovo smartphone noto con il nome di Sisley. Del dispositivo sono apparse alcune fotografie "leaked" che ne ritraggono il design ed alcuni dettagli delle finiture esterne. Balza subito all'occhio la somiglianza con i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus, tuttavia la scocca in alluminio unibody non appare inframezzata da pesanti inserti plastici come nel caso del top di gamma della Mela.

Lenovo Sisley 

I nuovi smartphone di Cupertino utilizzano due bande plastiche di generose dimensioni sulla parte posteriore per permettere il passaggio delle onde wireless, altrimenti schermate dai materiali metallici utilizzati per la scocca. Si tratta di un dettaglio che rompe le linee armoniose dello smartphone, insieme al modulo fotografico posteriore sporgente. Apple ha dato priorità alle funzionalità dello smartphone, giungendo ad evidenti compromessi sul piano del design.

Quello che ha rappresentato un obbligo per Apple, non lo è, apparentemente, per Lenovo. Il nuovo Sisley ha una struttura spessa solamente 6,9 mm, proprio come iPhone 6, ma la fotocamera non sporge e le bande in plastica sono meglio strutturate per non pesare troppo sul design dello smartphone. Una delle bande è posta sul lato superiore, mentre quella inferiore è molto meno evidente che sullo smartphone della Mela.

Sul piano delle specifiche, Lenovo Sisley utilizza un display da 5" a risoluzione 720p, mentre le fotocamere sono rispettivamente da 13MP con flash a LED e 8 MP. Mancano ancora informazioni su processore, probabilmente di MediaTek, RAM e batteria. Al momento è difficile prevedere se Sisley verrà rilasciato fuori dal mercato cinese, madrepatria di Lenovo, tuttavia in ogni caso saranno interessanti le reazioni di Apple, che in passato si è mostrata parecchio aggressiva per dettagli meno evidenti.


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NVIDIA e VMware alleate per virtualizzare le GPU

In occasione della GPU technology Conference, evento tenuto a San Jose lo scorso mese di Marzo, NVIDIA e VMware hanno annunciato l'intenzione di collaborare assieme per portare la tecnologia NVIDIA GRID vGPU all'interno dei prodotti VMware dedicati alla virtualizzazione. GRID vGPU permette di condividere le risorse di una GPU tra vari utenti, con un approccio che è speculare a quanto avviene con le tradizionali tecniche di virtualizzazione prendendo quale riferimento le CPU.

Dopo aver mostrato una preview tecnologica del funzionamento di NVIDIA GRID vGPU in abbinamento alle soluzioni VMware in occasione della conferenza VMworld di San Francisco, le due aziende annunciano quest'oggi a VMworld 2014 di Barcelona il supporto di GRID vGPU su VMware vSphere attraverso quello che viene indicato come Early Customer Access program. Airbus, CH2MHILL e MetroHealth sono tra le prime aziende ad aver aderito a questo programma.

L'iniziativa è al momento limitata solo a poche aziende, con quelle interessate che a questo indirizzo possono trovare ulteriori informazioni sulla partecipazione. I prerequisiti vincolanti sono quelli di essere un cliente VMware, di utilizzare  vSGA oppure vDGA su piattaforme NVIDIA GRID K1 o K2.

A VMworld NVIDIA ha inoltre annunciato una partership con VMware e Google per l'accelerazione di vari pattern di utilizzo specifici dei Chromebook, i piccoli ed economici sistemi portatili basati su sistema operativo Google Chrome. In particolare NVIDIA vuole proporre i Chromebook basati su SoC NVIDIA Tegra K1 come semplici ed economici client con i quali, grazie a GRID vGPU, eseguire applicazioni remote in ambiente Windows che generano un elevato carico di lavoro sul sistema.


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Apple: penalità fortissime in caso di leak nei contratti con i fornitori

La documentazione rilasciata da GT Advanced in occasione della richiesta di bancarotta ha rivelato particolari interessanti circa i rapporti fra il fornitore di zaffiro e Apple. Gli accordi fra le due società prevedono un indennizzo pari a 50 milioni di dollari nel caso trapelino informazioni sugli ultimi prodotti della Mela dagli stabilimenti del fornitore.

Stando a quanto riportato dal Financial Times, GT Advanced avrebbe rivelato i particolari degli accordi contrattuali perché di interesse per creditori ed azionisti della società, e si prepara a rilasciarne altri per l'audizione di mercoledì. Secondo la pubblicazione americana, è molto probabile che Apple costringa alla pesante "multa" anche le altre società con cui matura accordi di natura commerciale.

Il fenomeno dei "leak", ovvero informazioni anticipate (spesso comprovate da immagini) sui prodotti non ancora ufficializzati, è decisamente esteso nel settore della tecnologia di consumo e non coinvolge solamente Apple. La Mela ha cercato di giocare spesso sul fattore sorpresa, strategia non proprio riuscita negli ultimi anni. Nel caso di iPhone 6, le prime foto e i primi render delle scocche apparivano sul web già nella prima metà dell'anno, mentre sono già noti parecchi elementi dei prossimi iPad, attesi per giovedì.

La bancarotta di GTAT sembrerebbe apparentemente legata ad un negato pagamento di 139 milioni di dollari da parte di Apple. Secondo alcune indiscrezioni, il fornitore non sarebbe riuscito a consegnare il quantitativo di zaffiro necessario per l'introduzione sui recenti iPhone 6 e iPhone 6 Plus, non ottenendo pertanto la riscossione degli oneri discussi negli accordi. La compagnia sta anche affrontando una class action con gli azionisti, che la accusano di aver "alterato e/o nascosto" le informazioni sui problemi nelle forniture.


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PDF24 Creator

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Con PDF24 Creator oltre a visualizzare i file in formato PDF è possibile estrarre pagine da un documento, unire differenti file o copiare singole pagine in altri documenti. È anche possibile la stampa e il salvataggio in formato PDF con varie opzioni di protezione sul file creato.


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Batterie agli ioni di litio che arrivano al 70% in 2 minuti, non è fantascienza

Utilizzando un gel al biossido di titanio, un gruppo di ricercatori del Singapore è riuscito a realizzare una tecnologia per celle agli ioni di litio in grado di portarle al 70% in soli due minuti. Un'evoluzione di grande portata per il mercato degli smartphone, ma che dà prospettive enormi ad altri mercati, come quello dell'automotive.

Le autovetture a propulsione elettrica sono il futuro. Silenziose ed economiche nei consumi, potrebbero essere in grado di spostare l'inquinamento fuori dalle città. Limite attuale delle tecnologie è il tempo di ricarica delle batterie integrate, contenenti il combustibile necessario per il funzionamento della vettura. Un limite che potrebbe essere, un giorno, abbattuto grazie alle nuove scoperte portate alla luce da Science Daily.

Le novità arrivano dai laboratori della Nanyang Technological University e potrebbero abbattere molti dei limiti delle batterie attuali, non solo quelli durati ai tempi di ricarica. Le nuove batterie agli ioni di litio possono essere caricate al 70% in soli due minuti, ma è interessante notare che ne viene garantita gran parte dell'efficienza fino a 20 anni. La differenza tra le nuove batterie e le attuali è relativa alla sostanza utilizzata per l'anodo, il terminale negativo.

Le batterie agli ioni di litio attuali utilizzano anodi in grafite, mentre le nuove sostituiscono la sostanza con un gel al biossido di titanio sviluppato appositamente per velocizzare i processi chimici alla base della ricarica delle batterie. Per ottenere l'effetto desiderato, la NTU ha studiato un metodo per lavorare il materiale, normalmente di forma sferica, in piccoli nanotubi migliaia di volte più sottili di un capello.

Inoltre, a differenza delle comuni batterie agli ioni di litio, con le nuove tecnologie studiate dalla NTU non sono necessari additivi per legare gli elettrodi agli anodi, quindi tutte le reazioni avvengono più rapidamente.

"Questa nuova generazione di batterie agli ioni di litio consentirà un tempo di ricarica 20 volte superiore rispetto all'attuale tecnologia", scrive Science Daily. "Con essa, i veicoli elettrici non avranno bisogno di frequenti sostituzioni delle batterie integrate. La nuova batteria sarà in grado di resistere a 10.000 cicli di ricarica, 20 volte di più rispetto agli attuali 500 delle batterie di oggi".

Si è espresso sull'argomento anche Chen Xiaodong, il professore della NTU responsabile dell'invenzione del particolare gel: "Con la nostra nanotecnologia, i veicoli elettrici aumenteranno l'autonomia residua con soli 5 minuti di ricarica, al pari con il tempo necessario per il rifornimento delle attuali automobili". Anche se quest'ultima affermazione è opinabile, si tratta di un serio passo in avanti per le tecnologie legate alle batterie agli ioni di litio.

L'invenzione è tuttavia agli albori e, come spesso accade con questo tipo di novità, sarà necessario attendere alcuni (forse parecchi) anni prima che vengano realizzati prototipi realmente efficaci per un uso normale. I ricercatori sono attualmente alla ricerca di finanziamenti che permettano loro di produrre un prototipo a scala naturale per capire quanta energia può essere di fatto stoccata all'interno della nuova batteria a ricarica ultra-rapida.


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Individuata Sandworm, un'attività di cyber-spionaggio russo

Ancora una volta un problema di sicurezza informatica riguarda e coinvolge aree del pianeta in cui sono in atto forti tensioni socio-politiche. È il caso di un attacco portato a termine da ignoti e che ha visto coinvolti come vittime sistemi della NATO, delle agenzie governative di Ucraina e Polonia oltre a altri non meglio precisati target strategici europei.

ISIGHT Partners, questo il nome della società che ha individuato l'attacco, ha anche raccolto dettagli che riconducono alla Russia come possibile autore dell'attacco. Nella fase di indagine ha collaborato anche Microsoft: pare infatti che l'attacco sia stao portato a termine sfruttando una vulnerabilità zero-day che riguarda tutte le versioni di Windows per desktop (tranne Windows XP) e Windows Server 2012.

Una patch risolutiva per questa vulnerabilità (CVE-2014-4114) è attesa nell'ambito del consueto appuntamento mensile dedicato agli aggiornamenti di Microsoft. ISIGHT nei prossimi giorni divulgherà ulteriori dettagli in merito a quanto da lei individuato.


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The Evil Within: cheat e ripristino 60fps

"Shinji Mikami e il team di Tango Gameworks hanno progettato The Evil Within per essere giocato a 30fps a un aspect ratio di 2.35:1 per tutte le piattaforme", aveva fatto sapere Bethesda nei giorni scorsi, promettendo comunque che avrebbe consentito ai giocatori di sbloccare il frame rate e di giocare, quindi, a 60fps su PC. Ecco, infatti, che arrivano puntualmente sul forum ufficiale i comandi di debug per migliorare The Evil Within dal punto di vista tecnico e per semplificare il gameplay con i cheat.

"Li avevavo promessi, ed eccoveli!", ha scritto Matt Grandstaff, global community lead di Bethesda. "Considerate però che l'uso della console di debug non è supportato da Bethesda e dal nostro team di customer service".

Per accedere alla console di debug lanciate Steam e premete con il tasto destro del mouse su The Evil Within (nella Libreria) e poi su Proprietà. Sulla scheda generale cercate la voce "Imposta opzioni di avvio" e aggiungete questo codice +com_allowconsole 1. Dopo aver avviato il gioco, infine, premete "Insert" per aprire la console di debug.

R_swapinterval
Questo comando serve per modificare il frame rate di default. Al posto di potete mettere -2 per avere i 30fps o -1 per i 60fps. Con 0, invece, si rimuove qualsiasi limite al frame rate, ma questo ovviamente può comportare la presenza di difetti grafici come il tearing.

God
Diventerete invincibili e alcune mosse letali di certi boss diventano inefficaci.

Noclip
Permette di camminare attraverso le pareti.

G_infiniteammo
Se avete almeno un proiettile vi consente di avere infiniti proiettili per quell'arma.

G_stoptime 1
Blocca lo scorrere del tempo ma può generare bug all'interfaccia di gioco.

G_stoptime 0
Riabilita lo scorrere del tempo.

Toggledebugcamera
Dissocia la telecamera da Sebastian.

R_forceaspectratio
Considerate che l'aspect ratio di default scelto da Tango Gameworks per questo gioco è 2.5. 0 abilita la visualizzazione a pieno schermo, ma non è l'ideale. 1.8 e 2, invece, potrebbero andare meglio per coloro che non amano le barre sopra e sotto l'immagine.

Com_showFPS
Abilita il contatore di frame.

Startslowmotion2
Rallenta il tempo.

Stopslowmotion
Ripristina il normale fluire del tempo.

The Evil Within è in commercio dalla giornata di oggi. Leggete la nostra recensione per saperne di più, corredata da un video di gameplay di circa 30 minuti.


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