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Gli YouTuber devono pagare le tasse?

Written By Unknown on Selasa, 29 Juli 2014 | 23.47

Sembra che sia parte della nostra vita da sempre ma in realtà YouTube è online soltanto dal 2005 e da quando è stato acquistato nel 2006 da Google è cambiato molto.

È cambiato soprattutto l'utilizzo di questo media: se inizialmente veniva utilizzato soltanto per caricare canzoni, video personali o film, poi, con l'applicazione di politiche di protezione del diritto d'autore, è diventato sempre più un posto dove ognuno potesse avere il suo canale "televisivo" personale.

La libertà di espressione e la possibilità di raggiungere grandi bacini di spettatori hanno fatto il resto. Nel giro di pochi anni sono proliferati i canali creati e Google ha iniziato ad offrire ai canali di maggior successo la possibilità di monetizzare le visualizzazioni.

Non è un caso quindi che oggi la televisione tradizionale inizi a vacillare al cospetto di questo trend. A favore delle "Social Content Sharing" c'è anche una differenza sostanziale. La TV è monodirezionale, mentre i siti come YouTube invece sono Bidirezionali. Lo spettatore può interagire direttamente, può commentare ed esprimere il suo apprezzamento o meno per i contenuti di cui fruisce.

Anche per gli inserzionisti e Google i portali di questo tipo sono una manna dal cielo. Il fatto che gli spettatori siano registrati e profilati offre l'occasione a Google di poter offrire un servizio di pubblicità perfettamente targettizzato sul suo pubblico.

Come si poteva facilmente prevedere quelli che inizialmente erano soltanto canali di appassionati che mostravano al mondo cosa "sapevano fare", sono diventati veri e propri canali televisivi a pagamento.

L'unica differenza è che invece di pagare un canone mensile come per le pay-tv paghiamo attraverso la visualizzazione di spot di 20 secondi prima dei video.

Anche in Italia questa corrente si è rinforzata negli ultimi anni e abbiamo potuto vedere centinaia di canali nascere, crescere ed in alcuni casi morire. Esistono canali per praticamente qualsiasi cosa, dalla creazione di uccelliere in legno a video sui videogames appunto.

I protagonisti di questi canali, per i quali è stato coniato il termine "YouTuber" sono diventati dei veri e propri VIP. Ci è capitato, ad esempio, di vedere all'ultimo GamesWeek a Milano un sacco di persone che chiedevano gli autografi a questi "eroi del web".

Ci sono video su YouTube che contano un numero di visualizzazioni pari alla metà dell'intera popolazione italiana

Nel mondo del gaming in più sono nate anche altre piattaforme prettamente dedicate ai videogiochi, come Twitch per fare un esempio, e anche le console di "nuova generazione" hanno voluto implementare delle funzioni di condivisione facilitata delle immagini e video di gioco.

Alla luce di quanto detto ci siamo iniziati a chiedere: "Quanto può guadagnare uno YouTuber in un anno?"Abbiamo chiesto un po' in giro e con nostro grande stupore abbiamo scoperto che a volte si parlerebbe anche di cifre a cinque zeri.

A questo punto in un momento in cui quotidiani, telegiornali e politici parlano di lotta all'evasione fiscale ci siamo chiesti se chi guadagna "attraverso internet" si trovi una sorta di "paradiso fiscale" o se sia come un vero e proprio canale televisivo soggetto all'Agenzia delle Entrate.

Poiché si parlava di un argomento molto delicato e non ci piaceva improvvisare abbiamo voluto avvalerci del parere di un legale al quale abbiamo fatto qualche domanda. Le risposte che abbiamo ricevuto sono molto interessanti e fanno riflettere molto. A conti fatti sembra che i soldi su internet non siano poi così "facili".

È per questo che ci siamo rivolti a Valentino Spataro, consulente legale in nuove tecnologie e amministratore del sito Civile.it.


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Fifa 15: Creation Center non compatibile con Ignite Engine

A un recente evento dedicato a Fifa 15, abbiamo appreso da Sebastian Enrique, producer del noto gioco di calcio EA Sports, che il Creation Center non verrà supportato da quelle versioni di Fifa 15 costruite sul nuovo Ignite Engine. E, come già rivelato, la tecnologia di nuova generazione non sarà disponibile solamente su PS4 e Xbox One come avvenne con Fifa 14, ma anche su PC.

Fifa Creation Center

Pare che ci sia un limite tecnico e che EA Sports non abbia nella sua scaletta di lavori l'adattamento del Creation Center a Ignite Engine per il momento. Solamente coloro che acquisteranno le versioni PS3 e Xbox 360 di Fifa 15 saranno in grado di creare i propri atleti con il Creation Center e di importarli all'interno di Fifa 15.

Il Creation Center venne lanciato con Fifa 11 e fu fortemente reclamizzato da Electronic Arts, perlomeno per le prime versioni. Si tratta di una suite basata sul browser che consente a coloro che dispongono di un account EA di creare giocatori e team e di condividere le proprie creazioni con gli altri giocatori di Fifa. Si potevano scaricare i contenuti realizzati sulla propria console o sul PC e usarli sia offline che online nelle partite Testa a Testa non classificate.

Altri dettagli si trovano qui.


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SuperRam

scheda aggiornata 3 ore fa

Utility per la gestione ottimale della memoria ram di sistema. Il software si occupa di rendere disponibile un minimo quantitativo di ram, "svuotando" le porzioni di memoria non più indispensabili al sistema.


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AdwCleaner

scheda aggiornata 3 ore fa

AdwCleaner è un comodo tool da utilizzare per la pulizia del proprio PC: è in grado di individuare Adware, Toolbar, PUP (Potentially Unwanted Programs), Hijackers e problemi simili. Può funzionare come semplice strumento per la ricerca oppure è anche in grado di effettuare la rimozione del componente indesiderato


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Powershot SX520 HS e SX420 IS, due nuove superzoom da Canon

Canon annuncia oggi due nuove compatte superzoom della gamma Powershot, la SX520 HS e la SX400 IS. Entrambi prodotti versatili e non particolarmente dispendiosi, si distinguono per la tecnologia del sensore utilizzato.

La Powershot SX520 HS, più pregiata tra le due, utilizza un "classico" sensore CMOS BSI da 1/2.3" e 16 Mpixel supportato da un processore Digic 4+, che insieme le consentono di arrivare a una sensibilità massima di 3200 ISO, di registrare video Full HD e di scattare al ritmo di 1,6 fps continuativo oppure di effettuare una lunga raffica da 10 fps a risoluzione ridotta di 4 Mpixel per un massimo di 117 foto - non certo un record assoluto, ma apprezzabile.

L'ottica, principale motivo di acquisto di questo tipo di prodotto, è un 4.3-180.6mm f/3.4-6, costituito da 13 elementi in 10 gruppi ed equivalente a un 24-1008mm nel formato 35mm. Ovviamente, stabilizzato.  

La Powershot SX520 HS integra uno schermo LCD da 3 pollici e 461.000 punti, offre controlli (anche) manuali e usa una batteria ricaricabile con autonomia standard di circa 210 scatti.

La Powershot SX400 IS, invece, si distingue dal modello superiore per l'adozione di un sensore CCD. Anch'esso da 16 Mpixel in formato 1/2.3", anch'esso assistito da un processore d'immagine Digic 4+, ma meno performante: la sensibilità massima si ferma a 1600 ISO, i filmati possono essere registrati solo a risoluzione HD 720p e la cadenza di scatto è di soli 0,8 fps, senza possibilità di raffica ad alta velocità.

Anche l'ottica è leggermente più limitata, pur rientrando a pieno titolo tra i superzoom. Si tratta, in questo caso, di un 4.3-129mm f/3.4-5.8, sempre stabilizzato e sempre costituito da 13 elementi in 10 gruppi, ma dotato di un solo elemento UD a bassa dispersione, laddove la SX520 ne utilizza tre. Nel formato 35mm, equivale a un 24-720mm.

Lo schermo posteriore è da 3 pollici, come nel caso della SX520, ma la risoluzione è dimezzata: 230.000 punti. Inoltre, in questo caso i programmi di scatto sono esclusivamente automatici e la batteria ricaricabile ha un'autonomia leggermente inferiore, pari a 190 scatti. Si tratta quindi di un modello indirizzato a un pubblico meno esigente, che potrà certamente soddisfare il fotografo estivo (a cui è evidentemente dedicata) ma che appare, per alcuni aspetti, decisamente obsoleta.

PowerShot SX520 HS sarà disponibile da ottobre 2014 al prezzo suggerito al pubblico di 309 Euro, mentre la PowerShot SX400 IS sarà da settembre 2014 al prezzo suggerito al pubblico di 221 Euro.


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Piccolo aggiornamento hardware per MacBook Pro Retina 13 e 15

Apple ha aggiornato nelle scorse ore il proprio catalogo offrendo nuove configurazioni per i sistemi portatili MacBook Pro Retina da 13 e 15 pollici, che vanno incontro ad un leggero "speed bump", come si dice in gergo, e ad un lievissimo ritocco verso il basso dei prezzi, che ritornano allo stesso livello pre-decreto Franceschini.

Nel complesso troviamo processori Intel Haswell dalla maggior frequenza operativa e un incremento della dotazione standard di memoria RAM per tutti i moelli: nei MacBook Pro 13 Retina ora lo standard è di 8GB di RAM, mentre nei modelli a 15 pollici si arriva a 16GB di memoria.

Sono tre i sistemi MacBook Pro 13 Retina a listino, con le seguenti configurazioni:

-Processore dual core Intel Core i5 2,6GHz, 8GB RAM DDR3, 128GB SSD
-Processore dual core Intel Core i5 2,6GHz, 8GB RAM DDR3, 256GB SSD
-Processore dual core Intel Core i7 2,8GHz, 8GB RAM DDR3, 512GB SSD

I prezzi sono rispettivamente di 1329 Euro, 1529 Euro e 1829 Euro.

-Processore quad core Intel Core i7 2,2GHz, 16GB RAM DDR3, 256GB SSD
-Processore quad core Intel Core i7 2,5GHz, 16GB RAM DDR3, 512GB SSD

In questo caso i prezzi sono di 2029 Euro e di 2529 Euro.

Si tratta di un aggiornamento "interlocutorio", in attesa che siano disponibili le future piattaforme Broadwell di Intel, che potrebbero giungere sul mercato anche fra diversi mesi. L'aggiornamento è simile, per modalità, a quello apportato ai sistemi MacBook Air nel corso del mese di aprile, sebbene allora il taglio di prezzi fu molto più sensibile.


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Litio per gli anodi delle batterie? Ci provano i ricercatori di Stanford

Le attività di ricerca, sia in ambito industriale, sia in ambito accademico, incentrate sul miglioramento delle prestazioni delle batterie sono un filone molto interessante che enumera sempre molti adepti: nel corso degli ultimi anni da più parti sono emerse sperimentazioni e tentativi di sviluppo di metodi o tecnologie che promettono di estendere significativamente l'autonomia delle batterie ma che si arrestano ben prima dell'eventuale debutto commerciale per via di problemi di produzione su larga scala o di costi non sostenibili.

L'ultima novità, in questo panorama, è portata avanti da un team di ricercatori di Stanford coordinati da Yi Cui, professore di Ingegneria e Scienze dei Materiali, i quali hanno delineato un metodo che consentirebbe di migliorare l'efficienza energetica di una batteria impiegando il lito quale materiale costruttivo per l'anodo.

Le odierne batterie agli ioni di litio fanno infatti uso del lito nell'elettrolita, la soluzione liquida che circonda anondo e catodo. L'anodo è invece di norma realizzato in carbonio. Quando una batteria agli ioni di litio carica viene collegata ad un dispositivo gli elettroni viaggiano dall'anodo all'interno della circuiteria del dispositvo, fino al catodo della batteria. Durante la fase di carica, invece, gli elettroni viaggiano dal catodo all'anodo passando per l'elettrolita.

La ragione per cui viene usato un anodo in carbonio e non in litio è semplice: gli anodi di litio tendono ad espandersi in maniera incontrollata ed irregolare quando vengono a contatto con la loro soluzione elettrolitica formando inoltre i dendriti: piccolissimi cristalli ramificati che possono causare cortocircuiti, compromettendo la funzionalità dell'anodo e portando a conseguenze anche pericolose come un elevato surriscaldamento o esplosioni. In realtà tutti gli anodi di qualsiasi materiale sono soggetti a questo tipo di deformazione meccanica (espansione-contrazione) nelle fasi di carica e scarica, ma in maniera molto meno marcata e problematica.

Un anodo costituito di litio puro sarebbe però un balzo in avanti per l'efficienza di una batteria: "Di tutti i materiali che si possono usare per l'anodo, il litio sarebbe quello con il maggior potenziale. E' leggero ed ha la maggior densità di energia. Si può ottenere più energia per volume e peso, avendo quindi batterie più leggere, più piccole e con prestazioni più elevate" ha spiegato Cui.

Ciò che il gruppo di ricercatori ha pensato è l'impiego di una sorta di involucro di nanosfere di carbonio amorfo, che permette di isolare l'anodo dalla soluzione elettrolitica. Questa barriera permetterebbe di usare un anodo in litio e di caricare e scaricare la batteria senza rischio di dannosi effetti collaterali. Il carbonio amorfo è chimicamente stabile, robusto e flessibile e può quindi adattarsi liberamente alle normali contrazioni ed espansioni dell'anodo di litio durante il ciclo di carica-scarica.

L'impiego delle nanosfere va a migliorare il rapporto tra l'energia erogata quando viene usata la batteria e l'energia assorbita quando essa viene ricaricaa, altresì conosciuto con il nome di "efficienza di Coulomb". Una batteria commerciale deve avere un'efficienza di Coulomb del 99,9%, idealmente per quanti più cicli possibili. Precedenti sperimentazioni con gli anodi di litio non protetto hanno permesso di arrivare al 96% di efficienza, che scende a meno del 50% in appena 100 cicli. Il team di Stanford ha potuto raggiungere l'efficienza del 99% anche dopo 150 cicli.

"La differenza tra 99% e 96% è enorme, quando si parla di batterie. Sebbene non siamo ancora arrivati alla soglia del 99,9% siamo comunque molto vicini e questo è un miglioramento significativo rispetto a qualsiasi progetto precedente. Con qualche sforzo di progettazione in più e nuovi elettroliti crediamo di poter realizzare un anodo di litio stabile, che possa equipaggiare la prossima generazione di batterie ricaricabili" ha concluso Cui.


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Decreto Franceschini in vigore, iPhone e iPad aumentano

Written By Unknown on Selasa, 22 Juli 2014 | 23.47

Entra in vigore l'aggiornamento della tassa di rappresaglia a firma Dario Franceschini, ed ecco come i listini per i consumatori di adattano alla nuova legge. Come al solito prendiamo a riferimento Apple che ha un listino imposto, ma ovviamente il discorso si estende a qualsiasi altro produttore che è stato gravato della tassa più controversa in ambito IT italiano. Ricordiamo brevemente i punti chiave della nota ministeriale, anche perché raramente capita di leggere così tante menzogne in così poco spazio, firmate da un Ministro della Repubblica:

- GARANTITA LA CREATIVITÀ
"Con questo intervento - ha commentato Franceschini - si garantisce il diritto degli autori e degli artisti alla giusta remunerazione delle loro attività creative, senza gravare sui consumatori."

- CAPZIOSO CHI PARLA DI TASSA SUI TELEFONINI A CARICO DEI CONSUMATORI

NESSUN AUTOMATISMO SUI PREZZI DI VENDITA
"Il decreto non prevede alcun incremento automatico dei prezzi di vendita. Peraltro, com'è noto, in larga parte gli smartphone e tablet sono venduti a prezzo fisso".

Come abbiamo già fatto notare in un precedente articolo (Ecco come paga il consumatore l'equo compenso), il decreto va a gravare sui consumatori, eccome. Franceschini dimostra poi in maniera lampante, nel migliore dei casi, di essere stato consigliato da gente senza alcuna vergogna. Lo sentiamo dalle sue stesse parole in questo video, al minuto 11:10: si dice che scaricare la tassa sui consumatori è contro la direttiva europea, e che la maggior parte degli smartphone e tablet hanno prezzo fisso.

Entrata in vigore la nuova versione della tassa di rappresaglia che sarà ricordata con il binomio Bondi-Fransceschini, ecco come i produttori hanno prontamente adeguato i listini (prezzi in Euro):

  iPhone 5s 16GB iPhone 5s 32GB iPhone 5s 64GB
prima 729,00 839,00 949,00
oggi 732,68 843,76 954,25
differenza +3,68 +4,76 +5,25

Differenze modeste se calcolate in termini percentuali, ma di fatto la tassa è andata ad influire immediatamente sul prezzo finale di iPhone 5s, preso a riferimento. Se calcoliamo poi che si vendono circa 2-3 milioni di iPhone all'anno in Italia si capisce come si faccia in fretta a parlare di milioni di Euro e solo da un modello di smartphone fra quelli venduti. Non stiamo contando quelli Android, che sono la stragrande maggior parte.

  iPad Air 16GB
Wi-Fi
iPad Air 32GB
Wi-Fi
iPad Air 64GB
Wi-Fi
iPad Air 128GB
Wi-Fi
prima 479,00 569,00 659,00 749,00
oggi 481,56 572,54 663,03 753,03
differenza +2,56 +3,54 +4,03 +4,03

Ovviamente tutto il listino è stato aggiornato, con riferimento ai modelli che sono soggetti alla tassa di rappresaglia. Qui l'esempio di iPad Air in versione Wi-Fi, mentre di seguito quella riferita ai modelli con connettività 3G/LTE.

  iPad Air 16GB
Wi-Fi + Cellular
iPad Air 32GB
Wi-Fi + Cellular
iPad Air 64GB
Wi-Fi + Cellular
iPad Air 128GB
Wi-Fi + Cellular
prima 599,00 689,00 779,00 869,00
oggi 601,56 692,54 783,03 873,03
differenza +2,56 +3,54 +4,03 +4,03

I rincari, sebbene leggermente inferiori a quelli attesi, ci sono stati. Le bugie hanno le gambe corte e a noi non resta che attendere una  spiegazione dal Ministro che probabilmente non arriverà mai, una giustificazione per questa macroscopica gaffe che non fa che consolidare la certezza che la legge sia stata scritta sotto dettatura SIAE, senza quasi averne presa visione. Qualsiasi persona di buonsenso troverebbe assurdo pagare una tassa sulla scheda memoria della macchina fotografica per l'equo compenso (non ci finiranno mai delle copie private di contenuti protetti dal diritto d'autore, se volete approfondire abbiamo scritto un intero articolo sull'argomento).

Oggi siamo alla prova del 9 di tutta questa farsa, con aumenti sotto gli occhi di tutti tranne di chi non vuol vedere, e non perde occasione di affermare che si tratta di una legge giusta, equa e motivo di vanto, prendendo a riferimento 2 stati europei e ignorandone 25, ascoltando solo una piccolissima parte dei partecipanti al tavolo di consultazione e fregandosene del tutto delle decine di migliaia di firme raccolte dalle associazioni di consumatori.

Vi lasciamo con una chicca, quelle cose che passano in silenzio grazie all'oblio che il tempo regala. Gli europarlamentari del PD Gianluca Susta, Gianni Pittella, David Sassoli e Luigi Berlinguer presentarono nel 2010 un'interrogazione parlamentare alla Commissione Europea denunciando il decreto sull'equo compenso a firma Sandro Bondi, ritenuto sbagliato perché tassava senza alcuna logica i dispositivi elettronici, limitava la diffusione della cultura e bloccava lo sviluppo degli strumenti digitali a danno dei consumatori italiani. Franceschini lo ha copiato e alzato le tariffe.


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Dropbox

scheda aggiornata 2 ore fa

Dropbox permette di memorizzare files online, accedendo da diverse locazioni e mantenendo sincronizzazione in modo automatico. Non solo: Dropbox permette di condividere automaticamente files tra utenti differenti mantenendo un'interfaccia utente estremamente semplice e intuitiva.


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Assassin's Creed torna su mobile con un gioco di carte strategico

Assassin's Creed sta per arrivare di nuovo su piattaforme mobile, questa volta come strategico RPG basato su carte: Assassin's Creed Memories, free-to-play sviluppato dagli sviluppatori mobile GREE e playNext, sarà presto disponibile per iOS.

News

Questa nuova iterazione della saga coprirà diverse epoche storiche, come l'Italia del Rinascimento e America coloniale (già viste nella serie principale), oltre ad alcune epoche storiche mai toccate finora. Il gioco sarà innanzitutto basato sulla personalizzazione del proprio mazzo di carte con i membri della confraternita e altri volti familiari della serie, e introduce all'interno del franchise il "Mobile Animus" dell'Abstergo.

L'annuncio è arrivato senza alcuno screenshot, ma una delle caratteristiche rivelate è la presenza, oltre alla modalità single player, di una modalità di battaglie multiplayer 20vs20.
Gli elementi RPG e il titolo sembrano rimandare ad Assassin' s Creed Recollection, un ibrido CCG-board game rilasciato nel 2011.

Non è ancora noto se il titolo arriverà anche su Android, ma visti i precedenti, può ritenersi probabile.


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Facebook introduce Save, una nuova funzionalità per salvare i contenuti preferiti

Il social network di Zuckerberg introduce una nuova funzionalità di preferiti attraverso la quale salvare determinati contenuti come collegamenti, località, film, show televisivi e musica, fra quella condivisa da amici, pagine e gruppi che si seguono. I contenuti salvati possono essere visualizzati in un secondo momento e su qualsiasi dispositivo con cui accediamo a Facebook.

Facebook introduce Save, Salva

La feature sarà infatti disponibile sia su dispositivi mobile iOS e Android, che sulla versione Web del servizio. Per accedere ai post preferiti bisognerà selezionare la voce "Elementi salvati" (Saved) sulla parte sinistra della News Feed, mentre sui dispositivi mobile la nuova voce sarà sul menu "Altro" contrassegnato dalle tre linee orizzontali.

Nel caso in cui fossero presenti articoli all'interno della sezione, il social network provvederà ad inviare notifiche nella News Feed riguardo ai contenuti salvati, come promemoria per la lettura o per la consultazione. Gli "Elementi salvati" saranno suddivisi per categoria e potranno essere naturalmente condivisi in qualsiasi momento con gli amici o archiviati.


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The Bat! Home Edition

scheda aggiornata 2 ore fa

Client di posta elettronica completo e dotato di funzioni molto interessanti. Consente la gestione di più account e la possibilità di impostare vari filtri. Il tutto è stato sviluppato con una grafica intuitiva e la maggior parte delle funzioni è disponibile in drag and drop.

Questo mail client è predisposto per integrare alcune funzionalità di scansione virus nelle email (inviate e ricevute), sfruttando le tecnologie di Kaspersky Antivirus.

Novità di questa release:

 New filter action – "Clear all tags"
* Added profiles for re-filtering a folder
* Filter action to add/delete addresses to/from address book can now extract target addresses from message body with template
* It is now possible to quick-search folders in the folder selection dialogue
* Nickname/Handle from Address Book can be used in TO parameter of /MAIL switch in command line
* Nickname/Handle from Address Book is automatically expanded when used in address macros (TO, CC, ...) in templates
* Added folder set tabs in the folder selection dialogue
* Option to wrap text in "Plain text (Windows)" editor
# Improvements
* "Paste as plain text" option added to popup in the Edit Mail Message Form
* System folders (Inbox, Outbox, Trash, etc.) can have their own settings for templates, deletion etc.
* Now if files are dropped onto an Address History item, the editor uses the corresponding e-mail address as the destination
* Some visual fixes in "View Mode Setup"
* Empty lines are now correctly displayed in POP.log and SMTP.log
* Double clicking on a list column separator expands column to fit its contents
* When an account is created by selecting folder in MAIL folder, the account name and home directory are automatically filled
* Image content is used to determine real image type (for example, name has PNG extension but there is GIF image inside)
# Fixes
* View Mode option "Expand All Threads" cannot be ignored during changing threading or switching between View Modes anymore
* Temporary files are now deleted after auto-save in the message editor
* Deletion of common folders could sometimes give an Access Violation error
* Large folders are not opened slowly on Windows XP anymore
* Message create/receive time is correctly displayed without degrading folder loading performance
* Fixed a bug when only the first message was used for checking against filter condition when a filter was applied to several selected messages using Hotkey
* Text settings like Date/Time separator are now retrieved correctly from the system's registry if the text is one character long
* Message list cannot lose changes made by incoming filters anymore (setting color group in IMAP folder for incoming messages wasn't visible before refreshing folder)
* Fixed stack overflow when trying to parse malicious or malformed HTML with too many nesting tags
* Fixed problem with wrong timezone offset in new message header if "(GMT) Greenwich Mean Time: Dublin, Edinburgh, Lisbon, London" timezone is used in daylight saving time
* "Resend" message action now uses "Delivery type" option in "Account Properties" to send message immediately or put it in Outbox
* Fixed "-ERR Invalid command" response from POP3 server when opening message in Dispatcher
* Fixed an AV when trying to save attachment by drag-and-dropping it from message stored on HDD (anti-virus check enabled)
* Application does not freeze when doing mass mailing of big messages anymore
* Solved the problem that appeared when copying/moving several messages between folders of the same Gmail account
* File selection dialog does not hide current window – message editor or address book – anymore
* Fixed memory corruption if Message Finder was closed when searching was in progress
* Solved the problem when System Hotkey "Open MailTicker messages" did not bring opened message to front on Windows XP
* Fixed possible deadlock when updating counters for IMAP folder
* Fixed the problem with certain graphics that could not be accessed in tabs
* Solved possible access violations related to logging subsystem
* Fixed reported errors on some received S/MIME messages that were encrypted by weak keys


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Garante Privacy mette i paletti a Google in Italia: manovra senza precedenti nell'UE

Con una manovra che non ha precedenti in Europa, il Garante della Privacy cerca di tutelare maggiormente gli utenti italiani, vietando a Google la profilazione degli stessi senza il consenso esplicito e senza una dettagliata informazione circa le finalità della raccolta di dati. Il gigante del web americano dovrà adeguarsi alle norme del nuovo provvedimento prescrittivo entro diciotto mesi.

L'istruttoria, avviata lo scorso anno in seguito al cambiamento delle privacy policy di Google, ha indicato le possibili misure che la società deve adottare per conformarsi alla legge. Google ha unificato in un unico documento le diverse regole di gestione dei molteplici servizi che offre, procedendo all'integrazione dei diversi prodotti e all'incrocio dei dati degli utenti che utilizzano più servizi.

"Nel corso dell'istruttoria, caratterizzata anche da diverse audizioni con i suoi rappresentanti, Google ha adottato una serie di misure per rendere la propria privacy policy più conforme alle norme", scrive l'autorità sul comunicato. "Il Garante ha tuttavia rilevato il permanere di diversi profili critici relativi alla inadeguata informativa agli utenti, alla mancata richiesta di consenso per finalità di profilazione, agli incerti tempi di conservazione dei dati e ha dettato una serie di regole, che si applicano all'insieme dei servizi offerti"".

Il Garante per la Privacy italiano ha dato a Google diciotto mesi, come scrivevamo sopra, per adeguarsi alle prescrizioni. Le attività della compagnia di Mountain View verranno monitorate nei prossimi mesi dall'autorità, che ha richiesto un protocollo di verifica da applicare entro il 30 settembre 2014, sulla base del quale verranno "disciplinati tempi e modalità per l'attività di controllo che l'Autorità svolgerà nei confronti di Mountain View".

Di seguito riportiamo per esteso le tre modifiche principali richieste a Google dal Garante Privacy:

Informativa
L'Autorità ha prescritto a Google l'adozione di un sistema di informativa strutturato su più livelli, in modo da fornire in un primo livello generale le informazioni più rilevanti per l'utenza: l'indicazione dei trattamenti e dei dati oggetto di trattamento (es. localizzazione terminali, indirizzi IP etc.), dell'indirizzo presso il quale rivolgersi in lingua italiana per esercitare i propri diritti etc.; in un secondo livello, più di dettaglio, le specifiche informative relative ai singoli servizi offerti.
Ma soprattutto Google dovrà spiegare chiaramente, nell'informativa generale, che i dati personali degli utenti sono monitorati e utilizzati, tra l'altro, a fini di profilazione per pubblicità mirata e che essi vengono raccolti anche con tecniche più sofisticate che non i semplici cookie, come ad esempio il fingerprinting. Quest'ultimo è un sistema che raccoglie informazioni sulle modalità di utilizzo del terminale da parte dell'utente e, a differenza dei cookie che vengono istallati sul pc o nello smartphone, le archivia direttamente presso i server della società.

Consenso
Per utilizzare a fini di profilazione e pubblicità comportamentale personalizzata i dati degli interessati - sia quelli relativi alle mail sia quelli raccolti incrociando le informazioni tra servizi diversi o utilizzando cookie e fingerprinting - Google dovrà acquisire il previo consenso degli utenti e non potrà più limitarsi a considerare il semplice utilizzo del servizio come accettazione incondizionata di regole che non lasciavano, fino ad oggi, alcun potere decisionale agli interessati sul trattamento dei propri dati personali. In proposito, l'Autorità ha anche indicato una modalità innovativa e di facile impiego che, senza gravare eccessivamente sulla navigazione dell'utente, gli consenta di scegliere in modo attivo e consapevole se fornire o meno il proprio consenso alla profilazione, anche con riguardo ai singoli servizi utilizzati.

Conservazione
Google dovrà definire tempi certi di conservazione dei dati sulla base delle norme del Codice privacy, sia per quanto riguarda quelli mantenuti sui sistemi cosiddetti "attivi", sia successivamente archiviati su sistemi di "back up". Per quanto riguarda la cancellazione di dati personali, il Garante ha imposto a Google che richieste provenienti dagli utenti che dispongono di un account (e sono quindi facilmente identificabili) siano soddisfatte al massimo entro due mesi se i dati sono conservati sui sistemi "attivi" ed entro sei mesi se i dati sono archiviati sui sistemi di back up. Per quanto riguarda, invece, le richieste di cancellazione che interessano l'utilizzo del motore di ricerca, ha ritenuto opportuno attendere gli sviluppi applicativi della sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea sul diritto all'oblio.


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Apple: record di ordini per il lancio di iPhone 6

Apple ha ordinato forniture per 70-80 milioni di unità per il lancio dei prossimi iPhone. La produzione in massa verrà avviata nel corso del mese di agosto, ed il Journal è riuscito ad ottenere informazioni circa le quantità richieste dal gigante della Mela. Il numero va tuttavia suddiviso nei due modelli previsti, fra quello tradizionale da 4,7" e il phablet da 5,5.

Apple iPhone 6

WSJ conferma pertanto, ancora una volta, le indiscrezioni riguardo ai due modelli di smartphone, che andranno a sovvertire i dettami lasciati alla società da Steve Jobs sulle dimensioni ideali di uno smartphone. In paragone, lo scorso anno Apple aveva ordinato circa 50/60 milioni di unità per il lancio di iPhone 5S e 5C, con molti utenti che hanno atteso anche più di una settimana per poter acquistare il nuovo dispositivo.

Da allora, Apple ha siglato un accordo con China Mobile, fattore che avrebbe potuto determinare il sensibile aumento di ordini per la fornitura dei nuovi modelli previsti in autunno. China Mobile conta al momento circa 790 milioni di utenti, e potrebbe portare ad un impatto considerevole nelle vendite dei prossimi dispositivi.

Di iPhone 6 si conoscono molte caratteristiche, soprattutto estetiche. Il prossimo device della Mela sarà caratterizzato da un design leggermente rivisto rispetto alle due precedenti versioni, con un display più grande ricoperto da cristallo di zaffiro, probabilmente più resistente dell'attuale Gorilla Glass utilizzato da Apple.

La società di Cupertino ha ottenuto il record di vendite nel trimestre relativo alla scorsa stagione natalizia, in cui sono stati piazzati in commercio circa 51 milioni di iPhone. Se venisse confermata la cifra riportata dal Journal di 70-80 milioni di unità, questa sarebbe strettamente legata alle aspettative di Apple, sicura di poter vendere altrettanti smartphone entro la fine dell'anno.


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BitTorrent Windows

Written By Unknown on Selasa, 15 Juli 2014 | 23.47

scheda aggiornata 3 ore fa

BitTorrent è un programma che sfrutta l'omonima rete P2P per la condivisione di file in rete. Il software può essere utilizzato per scaricare e condividere file di vario tipo ed offre la possibilità di interrompere il download e di riprenderlo successivamente in un secondo momento senza alcun problema.

Sviluppato in linguaggio Python e rilasciato sotto licenza GPL fino alle versioni 5.x, dalla versione 6.0 BitTorrent è diventato una versione rimarchiata di un altro noto client per torrent, µTorrent. Conseguentemente a questa scelta, BitTorrent non è più un software open source, benché il suo utilizzo sia rimasto comunque gratuito. Attualmente BitTorrent è disponibile esclusivamente per sistemi Windows e Mac OS X 10.5.x.


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Huawei è la prima realtà ad usare il processo FinFET a 16nm di TSMC

A conferma della volontà di mantenersi sempre al passo con i ritmi dell'evoluzione, la cinese Huawei sarà la prima realtà del mondo tecnologico a sfruttare il processo produttivo FinFET a 16 nanometri messo a disposizione da Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, la fonderia di semiconduttori taiwanese nota ai più con l'acronimo di TSMC.

Il chip a 16 nanometri, progettato dalla sussidiaria di Huawei, HiSilicon Technologies, sarà destinato ad applicazioni smartphone e dovrebbe fare la propria comparsa sul mercato nel corso della prima parte del 2015, almeno secondo quanto indicato dalle fonti vicine alla realtà asiatica.

Oltre ad appoggiarsi ai servizi di fonderia TSMC, Huawei ha deciso di adottare il processo backend CoWoS - acronimo che sta a indicare Chip on Wafer on Substrate - per il packaging del nuovo chip a 16 nanometri. L'azienda cinese sarà il secondo cliente di TSMC a sfruttare i servizi backend CoWoS, dopo Xilinx.

I servizi CoWoS si basano sulla tecnologia TSV (Through Silicon Via) per integrare più chip in un solo element. Questa architettura offre una maggior densità di interconnessioni che portano in ultima istanza ad un ridotto consumo energetico e a dimensioni più contenute. Oltre ai servizi CoWoS, il cui costo è relativamente oneroso, TSMC offre ai clienti anche un processo più ecnomico chiamato InFO - Integrated Fan-Out - con minor densità di interconnessioni.


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Nuova Pentax XG-1: superzoom da vacanza

Nuova Pentax XG-1: superzoom da vacanza

"L'arrivo delle vacanze porta con sé la voglia di fotografia: spesso le superzoom intercettano i desideri degli utenti meno smaliziati, è quello che punta a fare anche la nuova Pentax XG-1"

Le superzoom sono fotocamere che hanno particolarmente successo quando si avvicinano le vacanze, attirando molti per l'estensione del loro obiettivo che negli ultimi anni è arrivato a sfondare il tetto dei 50x su diversi modelli.

Fa parte di questa schiera anche la nuova PENTAX XG-1 che fa dell'ottica 52x il suo punto di forza: si tratta di un obiettivo che parte dalla focale minima di 24mm e arriva fino a 1248mm di focale massima equivalente. L'apparecchio è equipaggiato con un sistema di stabilizzazione dell'immagine a spostamento del sensore SR (Shake Reduction), fondamentale per un oggetto che non vedrà spesso l'utilizzo di un treppiede.

La fotocamera adotta un sensore CMOS retroilluminato da 16 megapixel, in grado di sfornare immagini fino a 3200 ISO di sensibilità massima. La raffica viene utilizzata dalla macchina anche per confezionare scatti HDR e per fornire ulteriore stabilizzazione con la tecnologia multi shot. La raffica arriva al massimo a 60 fps in risoluzione VGA e a 30fps accontentandosi di immagini a 4 megapixel di risoluzione.

Allo stesso frame rate la fotocamera registra filmati Full HD H.264 1920x1080. I filmati beneficiano di effetti creativi, ad esempio gli 8 filtri preimpostati che durante la registrazione possono essere commutati tra loro con il pulsante 'i'. Tra le altre caratteristiche spicca il mirino elettronico.


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Notebook a basso costo con Windows 8, anche da 199 dollari di prezzo

A seguito dell'uscita di mercato delle soluzioni netbook la domanda di sistemi PC portatili a basso costo è stata in parte veicolata verso i sistemi Chromebook, basati su sistema operativo Google Chrome. Si tratta di PC che trovano la loro principale modalità di utilizzo una volta abbinati ad un accesso web, con una logica di gestione che differisce in parte da quanto siamo stati abituati ad avere con i sistemi Windows.

In occasione della Worldwide Partner Conference, evento organizzato da Microsoft in questi giorni per coinvolgere tutti i propri partner di ecosistema, sono emerse informazioni su sistemi portatili di ridotte dimensioni basati su architettura x86 e abbinati a sistema operativo Windows 8 che si posizionano per prezzo in diretta competizione con le soluzioni Chromebook.

Un prodotto di questo tipo è al momento ben rappresentato da Acer Aspire ES1, un notebook con CPU Intel Celeron da 2,16 GHz di clock e 4 Gbytes di memoria di sistema che abbina hard disk da 500 Gbytes di capacità ad un display da 15,6 pollici di diagonale. Questo prodotto è al momento attuale in vendita in nord America ad un prezzo di 249,99 dollari.

Toshiba e HP stanno preparando, per i prossimi mesi, il debutto di proprie soluzioni destinate a questo segmento di mercato e caratterizzate da livelli di prezzo estremamente interessanti. Per HP, in particolare, si parla di 3 modelli appartenenti alla famiglia Stream con quello al top proposto a 199 dollari di prezzo. A completare la gamma altri due dispositivi Windows, dotati di display con diagonale compresa tra 7 e 8 pollici al prezzo di 99 dollari che difficilmente per dimensioni potranno venir considerati dei sostituti di un tradizionale notebook.

L'annuncio della Worldwide Partner Conference conferma la volontà di Microsoft di essere presente nel settore dei PC a costo più basso, ponendosi quale diretta alternativa alle proposte Chromebook sviluppate dai partner di Google. Una soglia di 199 dollari per un PC portatile, per quanto dotato di funzionalità base, è indubbiamente molto interessante e apre interessanti scenari di sviluppo per questa nicchia di mercato.


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iPhone 5S è lo smartphone più venduto al mondo, ma non è disfatta per Samsung

Secondo le nuove analisi di mercato operate da Counterpoint, iPhone 5S risulta ancora una volta lo smartphone più venduto nel mese di maggio 2014 in tutto il mondo. Samsung Galaxy S5, dispositivo ben più recente, non riesce a contrastare le vendite di Apple con il suo top di gamma, nonostante quest'ultimo sia prossimo ad essere sostituito con un ulteriore modello di fascia alta.

Le ricerche di mercato di Counterpoint risultano particolarmente interessanti in quanto riportano i dati di vendita, non le distribuzioni unitarie da parte dei produttori. Tuttavia, all'interno del comunicato non leggiamo dettagli circa il metodo con cui sono state effettuate le statistiche. La Top 10 pubblicata dalla società con sede in Hong-Kong riporta con freddezza la realtà che vive negli ultimi anni il mercato degli smartphone.

Counterpoint, analisi di mercato smartphone maggio 2014

Otto posizioni su dieci sono occupate da dispositivi di Samsung e Apple, con la prima che detiene la metà dei posti in classifica. Dall'altra parte, il gigante di Cupertino mantiene tutte le soluzioni in commercio all'interno delle prime dieci posizioni, fra cui va citato il sesto posto di iPhone 4S, smartphone ormai di alcune generazioni fa. La concorrente coreana piazza in classifica Galaxy S4, Note 3, S4 mini e Grand 2, rispettivamente alla terza, quarta, ottava e decima posizione.

L'unico nome esterno ai duopolisti che fa capolino nella Top 10 è Xiaomi, produttore cinese che in patria riesce a generare un buon seguito con Mi3, in settima posizione, e Hongmi Red Rice. Sono tre i phablet all'interno della Top 10, fattore che stabilisce il crescente successo della categoria di mercato e il trend del momento. Secondo i dati della società, nei 35 stati analizzati il 40% degli smartphone venduti apparteneva alla (non più) nicchia dei phablet.

Fuori dalla Top 10 troviamo Sony Xperia Z1, non troppo distante da Galaxy Grand 2, Motorola Moto G, Huawei Honor 3C e LG G2. Per il prossimo futuro, Counterpoint si aspetta l'ingresso di Nokia X all'interno delle prime dieci posizioni, in quanto le vendite dello smartphone Android finlandese sembrano procedere bene dopo i primi due mesi dal lancio.


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Disponibile da domani l'aggiornamento Nokia Cyan per tutti gli smartphone LUmia

Tramite un comunicato stampa diffuso proprio in questi ultimi minuti Nokia ha ufficialmente annunciato l'imminente disponibilità dell'aggiornamento Nokia Cyan, principalmente pensato per tutti i dispositivi Lumia dotati di sistema operativo Windows Phone 8 e non aggiornabili alla versione 8.1 dello stesso. Con questo aggiornamento Nokia introduce sui dispositivi appena citati alcune delle funzionalità proprie della più recente versione del OS mobile di Microsoft.

Tra le principali novità introdotte con l'aggiornamento troviamo una terza colonna di Live Tile nella Home Screen dei terminali, per poter avere a disposizione ancora più informazioni non appena sbloccato lo smartphone, oltre alla possibilità di inserire uno sfondo anche nella home proprio al di sotto delle Tiles.

Viene poi introdotto il centro notifiche al quale sarà possibile accedere attraverso uno swipe verso il basso e che conterrà tutti gli avvisi di ricezione di chiamate, SMS, mail ecc. Novità anche per quanto riguarda la tastiera, rinnovata e più veloce e intuitiva, una soluzione che permetterà di risparmiare tempo e fatica.

Nuove soluzioni anche per gli utenti business, con l'intero Office per Windows Phone integrato nello smartphone. Attraverso la nota suite Microsoft sarà così possibile accedere ai propri documenti, modificarli e condividerli.

Migliorata anche l'applicazione Nokia Camera, rivista nel look e in alcune nuove funzioni che permettono, ad esempio, di condividere le foto direttamente dalla schermata della fotocamera. Aggiunta anche la possibilità di installare applicazioni sulla scheda SD, in modo da liberare spazio nella memoria interna dello smartphone.

L'aggiornamento Nokia Cyan sarà disponibile per i Lumia con Windows Phone 8 a partire da domani, mentre la disponibilità per l'intera gamma è prevista per le prossime settimane. L'update avviene via OTA, non è quindi necessario connettere lo smartphone al PC per effetuare lo stesso.


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Perché la distribuzione digitale non danneggia GameStop e i rivenditori fisici, e anzi li rinforza

Quando si pensa a GameStop vengono in mente i lunghi scaffali pieni di giochi per le console o per il PC. Ma GameStop, così come molti altri rivenditori fisici di videogiochi, vende anche i contenuti scaricabili per i giochi e le schede che consentono di aggiungere denaro agli account online. Anzi questa parte del business è in forte crescita per i negozi come GameStop.

GameStop

Nel 2013, GameStop ha generato 724,4 milioni di dollari in vendite digitali, cifra all'interno della quale vengono conteggiate anche le vendite dal sito Kongregate Mobile Gaming. Per quanto attiene al primo trimestre dell'anno fiscale 2014, GameStop ha registrato un miglioramento del 9,5% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno fiscale. Ciò dipende principalmente dalle maggiori vendite di schede che consentono di aggiungere denaro agli account Xbox Live e PlayStation Network con l'avvento delle nuove Xbox One e PS4.

"La maggior parte delle nostre entrate digitali provengono dai nostri negozi brick-and-mortar", ha detto Tony Bartel, presidente di GameStop, in un'intervista a GamesBeat. "Stiamo parlando principalmente delle schede per Xbox Live, PlayStation Network e Nintendo eShop. Ma poi ci sono i contenuti scaricabili, sempre più popolari in ambito console".

Bartel ha citato il caso di Ubisoft per far capire bene come funziona questo business. Nel primo esercizio del suo anno fiscale 2015 Ubisoft ha generato 114 milioni di dollari in vendite digitali. Si tratta di una crescita del 149% rispetto all'anno precedente dovuta principalmente alle ottime vendite del 'season pass' di Watch Dogs, che permette ai giocatori di accedere a tutti i DLC che verranno rilasciati per il recente gioco free roaming. Anche se si potrebbe pensare che la gente acquisti i DLC direttamente dai servizi digitali disponibili sulle console, secondo Bartel molti consumatori ragionano in maniera differente.

"Oltre il 70% dei 'season pass' per i giochi Ubisoft sono stati venduti nel primo trimestre tramite rivenditori fisici", sostiene infatti Bartel. Per questi motivi GameStop si sta assicurando di fornire dei servizi validi per i clienti che decidono di acquistare beni digitali. Nel caso di PS4 questo è piuttosto semplice, perché si tratta di fornire ai giocatori dei semplici codici. Per Xbox One, invece, GameStop mette a disposizione delle Gift Card con il denaro necessario per ottenere le espansioni o altri tipi di contenuti digitali.

"Il nostro obiettivo è quello di offrire una grande esperienza ai nostri clienti", continua Bartel. "Un altro elemento molto importante è poi la reperibilità. Sia che si stia aspettando in coda durante una midnight release o che si voglia fare il pre-order del gioco o che lo si stia semplicemente acquistando, si viene sempre informati sui contenuti scaricabili che sono o che saranno disponibili. A quel punto si ha la possibilità di comprare anche quelli o di fare il pre-order, o di fare comunque ciò che si vuole".

Secondo i dati forniti da GameStop, il 30% degli acquirenti della versione di base di Watch Dogs ha acquistato anche il 'season pass', in modo da accedere subito ai contenuti di espansione quando questi verranno rilasciati. "Secondo noi questo contenuto si contraddistinguerà per una qualità molto alta, e per questo cerchiamo di metterlo a disposizione dei clienti. Individuarlo sugli store digitali, invece, non sarà l'esperienza più customer-friendly del mondo".

Sembra, insomma, che si stia andando in maniera sempre più decisa verso la completa digitalizzazione dei contenuti. Ma realtà come GameStop mostrano ancora come digitale e fisico siano molto interconnessi. Uno storico rivenditore fisico come GameStop produce oggi degli utili, e non lo fa trascurando il digitale, ma anzi lo tiene in forte considerazione e lo mette sullo stesso piano del fisico. "Non ci mettiamo in difesa quando si parla di distribuzione digitale. Anzi vogliamo guidare la distribuzione digitale e passare all'attacco", conclude Bartel.


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iPhone 6: batteria da soli 1.800mAh nonostante il display più grande

Written By Unknown on Selasa, 08 Juli 2014 | 23.47

Gli iPhone attualmente in commercio adottano batterie di dimensioni estremamente ridotte se paragonati ai dispositivi concorrenti. Su iPhone 5S troviamo un'unità da 1.560mAh mentre, in paragone, Galaxy S5 integra una batteria da 2.800mAh. Proprio Samsung ha di recente preso di mira gli utenti iPhone battendo sull'argomento autonomia in un nuovo spot pubblicitario.

iPhone 6

Secondo le nuove indiscrezioni provenienti dalla Cina, lo spot potrebbe avere senso anche con i prossimi dispositivi della Mela. Le fonti sostengono di essere a conoscenza di informazioni riguardo alla capacità delle batterie integrate sia sul prossimo iPhone 6 da 4,7", che sul presunto iPhone Air da 5,5". Nel primo caso troveremo un'unità da 1.800 o 1.900mAh, mentre nel secondo da 2.500mAh.

Si tratta di un miglioramento consistente rispetto agli attuali dispositivi della Mela, che tuttavia partono avvantaggiati da un display di dimensioni ridotte, molto meno esosi dal punto di vista del consumo energetico. Al momento non possiamo prevedere le specifiche dei pannelli adottati nei prossimi modelli, ma in paragone i numeri delle batterie dei prossimi iPhone sono sensibilmente sotto tono se paragonati con quelli degli attuali dispositivi basati su Android.

LG G2 Mini, ad esempio, utilizza un pannello da 4,7" e hardware di fascia media, ma la sua batteria è da 2.440mAh, mentre LG G3 da 5,5" ne utilizza una da 3.000mAh. Sulla base dei freddi numeri è difficile ipotizzare le performance dei prossimi smartphone dal punto di vista dell'autonomia, anche considerando che l'ottimizzazione software avrà un ruolo fondamentale.

Certo è che, insieme ai nuovi display più grandi, sarebbe stato lecito attendersi anche batterie parecchio più voluminose, per cercare di porre fine ad uno dei problemi più evidenti dello smartphone di Cupertino. Non è comunque detta l'ultima parola: Apple non ha confermato l'indiscrezione (e dubitiamo che lo farà, fino al lancio dello smartphone), che al momento resta solamente una delle innumerevoli speculazioni sui prossimi iPhone.


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LG annuncia G Pad 10.1: disponibile anche in Italia entro fine mese

LG ha rivelato lunedì il tablet più grande della line-up proprietaria. Caratterizzato da una diagonale da 10,1 pollici, il nuovo membro della famiglia G Pad annovera al suo interno caratteristiche hardware di fascia media e molte delle funzionalità software disponibili sullo smartphone top di gamma, LG G3.

LG G Pad 10.1

Dal punto di vista hardware, G Pad 10.1 non è fatto per sorprendere: sotto la scocca troviamo un SoC Qualcomm Snapdragon 400, quad-core da 1,2GHz, in abbinamento a 1GB di RAM e 16GB di storage integrato, espandibile fino a 64GB attraverso scheda microSD. Il display annovera una risoluzione di 1280x800 pixel, con una densità pari a circa 149PPI.

Le fotocamere sono due, da 5 a 1,3MP, rispettivamente sulla parte posteriore e frontale del tablet, mentre la batteria è da 8.000mAh. LG G Pad 10.1 verrà proposto nativamente con Android nella sua ultima major release, KitKat in versione 4.4.2. Disponibile in nero e rosso, il tablet peserà 523g, all'interno di una scocca spessa 8,9mm.

Fra le funzionalità software di cui parlavamo poco sopra vale la pena citare Touch & Shoot, per scattare fotografie premendo in qualsiasi punto dello schermo; Gesture Shot for Selfies, che permetterà di eseguire un autoscatto stringendo la mano in un pugno; Smart Keyboard, una tastiera predittiva proprietaria; e Dual Windows, per suddividere la schermata in due parti in cui eseguire due diverse applicazioni.

LG G Pad 10.1

LG G Pad 10.1 sarà disponibile entro la fine del mese negli Stati Uniti, per poi essere proposto nei mercati europei, asiatici e dell'America Latina. Prezzo e disponibilità saranno annunciati contestualmente al lancio nei diversi mercati.


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Samsung delude: risultati trimestrali in declino e sotto le aspettative

Un rallentamento della crescita del mercato degli smartphone ha portato Samsung a prevedere un declino del 24% nel profitto operativo per il secondo trimestre del 2014. Per il colosso coreano è il terzo trimestre in declino consecutivo, causato anche da una crescente competitività nei mercati europei e cinesi.

Samsung Galaxy S5

Samsung prevede per il secondo trimestre (finito il 30 giugno) un profitto operativo di 7,11 miliardi di dollari, in calo del 24,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente in cui aveva fatto registrare utili pari a circa 9,4 miliardi di dollari. Anche le vendite sono in calo: secondo le stime della società sarà registrato un declino del 9,4%, con un fatturato pari a 51,4 miliardi di dollari.

Nei documenti rilasciati dalla società mancano dettagli riguardo agli incassi relativi alle singole divisioni, tuttavia le nuove cifre complessive deludono le aspettative degli analisti intervistati da Thomson Reuters, come scrive CNET: questi avevano previsto un profitto operativo di oltre 8 miliardi di dollari per il secondo trimestre di Samsung, stima forse troppo ottimistica.

Come scrivevamo poco sopra, Samsung identifica nella crescente concorrenza nei mercati cinesi ed europei la motivazione diretta dei risultati in calo, soprattutto per quanto riguarda il settore di smartphone di fascia bassa e media. Fra le cause citate da Samsung troviamo anche una sempre più dura battaglia sui prezzi operata dalle varie società e una debole domanda di prodotti 3G in Cina, in cui il mercato resta in attesa della diffusione delle reti 4G LTE.

Per quanto concerne il settore dei tablet, a giocare un ruolo importante nel declino delle vendite è stato il ciclo di sostituzione più lento da parte degli utenti, rispetto a quanto avviene con gli smartphone. Inoltre, anche il cambio sfavorevole del Won verso le altre valute americane ed europee ha avuto un impatto negativo sui guadagni stimati dalla società.

Ma se Samsung piange, Apple non ride. La forte competizione dei brand cinesi ha colpito anche la società concorrente, che cerca di imporsi nel mercato asiatico ormai da anni, e con non troppi risultati positivi. Secondo le statistiche rilasciate da Strategy Analytics, infatti, le due società occupano il 47% del mercato globale di smartphone, in declino rispetto al 50% del primo trimestre.

Apple ha venduto 43,7 milioni di smartphone nei primi tre mesi del 2014, occupando il 15% del mercato, in declino rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il tutto a vantaggio di brand come Huawei e Lenovo, fra le poche società a vantare una crescita nelle quote di mercato negli scorsi mesi.


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Kaspersky Anti-Virus 2015

scheda aggiornata 2 ore fa

Kaspersky antivirus è un software per la sicurezza estremamente performante e da tempo molto affermato. Pur non essendo famoso e universalmente distribuito come i famosissimi Norton o McAfee, KAV è molto apprezzato da un pubblico di utenti evoluti.

Il software si compone di una gran quantità di elementi, tutti facilmente gestibili dal pannello Kaspersky AV Centre, ma all'occorrenza selezionabili singolarmente dal menù di avvio.


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FitBit sbarca in Italia con sito e app localizzati in italiano

Il variegato universo degli indossabili sta ricevendo negli ultimi tempi grande attenzione, con una tendenza che è destinata a crescere, anche in attesa di quelle che saranno le mosse di Apple nel settore. Se gli smart watch sono ancora un oggetto per molti oscuro, gli activity tracker sono sempre più visibili al polso delle persone in giro per il mondo. Tra i nomi più noti c'è certamente quello di FitBit, marchio che ha a catalogo diverse soluzioni da FitBit Zip, il semplice contapassi, alle soluzioni One e Flex che uniscono al monitoraggio dell'attività notturna e della qualità del sonno anche la possibilità di collegamento wireless con tablet e smartphone.

Gli italiani sono un popolo di buone forchette (lo dice anche Groupon monitorando quali sono i coupon più venduti nel nostro Paese) e sempre in cerca di buoni modi e ottimi motivi per buttare giù qualche chilo: sarà anche per questo che FitBit&Co. hanno avuto un buon riscontro di pubblico nel nostro Paese.

A testimonianza di ciò l'attenzione che FitBit ha voluto dedicare all'Italia, inaugurando sito, app e servizio clienti finalmente nella nostra lingua, allargando così la sua sfera anche a quelli che non vogliono districarsi tra workout, goal e steps. In fase di allargamento anche la rete di distribuzione, in modo che sia più facile per i normali utenti trovare i prodotti FitBit nei negozi di riferimento.

Alla conferenza stampa di annuncio James Park, CEO e Co-Fondatore di Fitbit, ha voluto sottolineare come l'app in lingua madre sia uno dei punti di forza su cui FitBit sta cercando di fare leva, assieme alla compatibilità con un ampio numero di dispositivi. Sono infatti 66 i terminali che al momento possono connettersi direttamente con FitBit tramite la tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE), che fa parte delle specifiche dello standard Bluetooth 4.0.

Tra le novità introdotte nell'app in occasione della localizzazione in italiano anche MobileRun, che permette di monitorare in tempo reale le statistiche di corsa sullo smartphone attraverso il GPS del telefono che traccia, registra e compara corse, escursioni e camminate, unendo i dati a quelli del podometro.


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Hacker: abbiamo aggirato le difese di Wii U

Un gruppo di hacker ha affermato di aver trovato un exploit nel sistema operativo di Wii U che permetterebbe di apportare alcune piccole modifiche a una serie di attività, come cambiare certi contenuti di gioco di un titolo molto popolare dell'ultimo periodo, vale a dire Mario Kart 8.

Mario Kart 8

L'hack è stato in realtà rivelato circa quindici giorni fa su un forum di software 'homebrew', ma è giunto all'attenzione del grande pubblico più recentemente, ovvero quando ha iniziato a diffondersi il video che riportiamo in questa pagina, che mostra come siano stati modificati alcuni contenuti di gioco di Mario Kart 8.

Tuttavia, l'ultimo firmware rilasciato da Nintendo, che aggiorna il software di sistema alla versione 5.0, ha già posto rimedio alla falla di sicurezza che ha portato all'hack. "In realtà il browser di Wii U ha ancora quel bug", hanno scritto gli hacker sul forum in questione. "Ma, aggiungendo il menù di avvio veloce nel firmware 5.0.0, Nintendo è riuscita a compromettere il nostro exploit ROP (Return Oriented Programming) che ci permetteva di eseguire il nostro codice". I pirati, insomma, sostengono che è solo questione di tempo e che presto arriverà una nuova versione del loro hack.

"Ci serve adesso ottenere l'accesso ad alcune funzioni di base per capire come funziona l'intero sistema. Dobbiamo adattare il nostro codice alla versione 5.0.0 e trovare un exploit nel kernel che ci permetta di avere l'intero accesso al sistema. Abbiamo bisogno di capire come funziona il sistema per fare qualcosa di veramente significativo e quindi abbiamo ancora un bel po' di lavoro da fare".

Gli hacker hanno assicurato i giocatori che non sfrutteranno l'exploit per introdurre cheat o per favorire la pirateria, ma solo per consentire ai fan di applicare le loro mod a Mario Kart 8 e ad altri giochi compatibili con questo tipo di operazione.

"Non vogliamo alimentare il cheating, ma solo diffondere mod del gioco, tracciati personalizzati e altri contenuti del genere. Quindi, rilassatevi e godetevi cosa sta per arrivare". Però, queste rassicurazioni non sono servite, e molti fan hanno protestato perché preoccupati per l'integrità e per il mantenimento del bilanciamento della componente multiplayer di Mario Kart 8, giocatissima negli ultimi giorni su Wii U.

Nintendo fino a oggi è riuscita a preservare sia Wii U che 3DS dagli attacchi degli hacker, dopo aver imparato una dolorosa lezione con le sue precedenti console, estremamente vulnerabili alla pirateria.


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In America non ci vai se hai lo smartphone scarico

La Transportation Security Administration (TSA) ha annunciato nuove misure di sicurezza per i voli diretti negli aeroporti americani. L'autorità per la sicurezza aeroportuale ritiene che smartphone, tablet, portatili e tutti i dispositivi elettronici dotati di batteria possano essere utilizzati come bombe.

iPhone, cavo Lightning

Le normative valgono per i passeggeri dei voli provenienti da "alcuni aeroporti esteri" (non meglio specificati), che dovranno avere il proprio terminale carico e funzionante se vogliono procedere con l'imbarco. In alternativa, così come si fa con coltelli o liquidi, può decidere di lasciare lo smartphone in aeroporto e procedere senza, mentre gli agenti di sicurezza aeroportuali possono decidere se sottoporre il proprietario ad ulteriori controlli.

Al momento non sono stati riportati gli aeroporti in cui entreranno in vigore le nuove regole, che fanno parte di un annuncio su più ampia scala in cui TSA prevede di rafforzare la sicurezza aeroportuale nel timore di attentati da parte di terroristi provenienti dall'estero.

Di seguito riportiamo il comunicato rilasciato dall'autorità americana.

"La scorsa settimana Jeh Johnson, segretario di Homeland Security, ha diretto la TSA per implementare misure di sicurezza rafforzate in alcuni aeroporti esteri con voli diretti verso gli Stati Uniti.

Come i viaggiatori sanno, tutti i dispositivi elettronici vengono controllati dagli agenti di sicurezza. Durante i controlli, gli agenti possono anche chiedere ai proprietari di accendere un dispositivo, come ad esempio un telefono cellulare. Nel caso in cui il dispositivo non abbia carica residua, il proprietario non sarà permesso a bordo dell'aeromobile. Il viaggiatore potrebbe anche essere sottoposto a controlli supplementari.

La TSA continuerà a regolamentare le misure di sicurezza per assicurare che ai viaggiatori vengano garantiti i massimi livelli di sicurezza aerea."

L'obiettivo della TSA è di "anticipare il prossimo attacco, e non reagire a quello avvenuto immediatamente prima". Le paure dell'autorità per la sicurezza aeroportuale sono relative all'uso di dispositivi elettronici come "contenitore" per nascondere eventuali esplosivi da portare a bordo.


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Touch: è online il numero di luglio!

Written By Unknown on Selasa, 01 Juli 2014 | 23.47

Touch è la rivista che Hardware Upgrade Media Group dedica a chi cerca una fonte di informazione tecnologica facile da leggere su tablet: leggera, ma al tempo stesso puntuale, con un allargamento degli orizzonti rispetto agli argomenti trattati sui diversi siti del network. Trovate le app per scaricarla sui vostri dispositivi iOS, Android, Windows 8 e Windows Phone 8 a questo indirizzo, dove è anche raggiungibile uno sfogliatore online.

Nel numero di luglio sono molti gli argomenti interessanti: dopo una carrellata delle news più importanti che hanno caratterizzato le ultime settimane, trovate uno speciale estate e poi un pezzo sulle novità presentate da Apple al WWDC 2014, che vanno a delineare ciò che dovremo attenderci dalla Mela in autunno. Il servizio successivo racconta lo sguardo di Intel sul futuro e mostra come il marchio statunitense vede il mondo tra qualche anno e quali saranno i trending topic.

Nokia Lumia 930 rappresenta il telefono sotto la lente di ingrandimento in questo numero, mentre lo speciale "In vacanza con lo smartphone" ci racconta come prenotare un'intera vacanza senza dover accendere il PC. Play è la rubrica dedicata all'intrattenimento e si presenta particolarmente ricca in questo numero, a partire dall'articolo che sintetizza il meglio dell'E3 2014 di Los Angeles. Si parla anche di cinema con Transformers 4: i robottoni non si estinguono e si presentano in una sorta di reboot della serie di Michael Bay. Restiamo sempre in tema cinematografico con i rumor su Star Wars Episodio VII e alcune immagini trapelate dal set.

Tornando entro le mura di casa, la rubrica Domus ci parla di un occhio sempre vigile alla portata di tutti, mentre tra i motori Ford Driving Skills for Life racconta dell'iniziativa che il marchio americano dedica ai più giovani, mentre una citazione dal film Johnny Stecchino apre il pezzo "La città più trafficata d'Italia è Palermo" che riprende i risultati del TomTom Traffic Index.

C'è spazio anche per la fotografia con la nuova Panasonic Lumix FZ1000, la bridge 4K, mentre chi è alla ricerca della scarpa giusta per correre non può perdere il servizio Xformance. Tribe racconta il futuro in mostra a Computex 2014, mentre il personaggio della rubrica Homo Sapiens è il Frequent Flyer sulle ali della tecnologia. Chiudono Reliquie e Utopia: a proposito, qualcuno indovina quali sono le due reliquie di questo mese?


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Apple rilascia iOS 7.1.2 e Mac OS X 10.9.4: le (poche) novità in attesa di iOS 8 e Yosemite

Apple ha divulgato un nuovo aggiornamento OTA (over-the-air) per le proprie famiglie di dispositivi mobile. iOS 7.1.2 arriva a circa due mesi di distanza dalla precedente versione e migliora la stabilità e la compatibilità con accessori iBeacon. Vengono anche apportate alcune migliorie sul fronte della sicurezza al client Mail nativo.

Apple iOS 7

La società di Cupertino ha iniziato a lavorare sull'aggiornamento poco dopo aver rilasciato la versione 7.1.1, inviandolo ai partner commerciali (operatori telefonici, ad esempio) la scorsa settimana per ricevere l'approvazione. Le novità non sono molte, e sono rivolte soprattutto sul versante della sicurezza.

Di seguito riportiamo le release note ufficiali, come scritte dalla stessa società:

  • Migliora la connettività e la stabilità con accessori iBeacon
  • Corretto un bug con il trasferimento di dati con accessori di terze parti, come lettori di codici a barre
  • Corretto un problema con la designazione delle classi di protezione dei dati degli allegati di Mail

iOS 7.1.2 può essere scaricato tramite OTA attraverso le impostazioni relative sul dispositivo in uso, con il download che occuperà solamente poche decine di MB. Apple ha rilasciato anche un aggiornamento software per Apple TV (versione 6.2) e Mac OS X 10.9.4 Mavericks, quest'ultimo con una nuova versione di Safari e altre migliorie di minore entità che correggono alcuni problemi con la connessione a reti Wi-Fi note e migliorano la velocità di ripresa dallo stato di sleep.

Si tratta di due aggiornamenti in attesa delle due più corpose novità lato software previste dalla Mela entro la fine dell'anno. La società ha già mostrato al pubblico iOS 8 e Mac OS X 10.10 Yosemite, fra cui vanno citate la nuova interfaccia grafica minimalista di quest'ultimo e la modalità Handoff, fra le tante novità. I due sistemi operativi verranno rilasciati durante il prossimo autunno.


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Sigma aggiorna Photo Pro: versione 6 disponibile al download

Sigma aggiorna il suo RAW converter Photo Pro alla versione 6.0, immediatamente scaricabile da questo indirizzo. Le migliorie della nuova versione riguardano soprattutto la velocità (la visualizzazione delle miniature è più veloce) e la fruibilità del software, aumentata grazie ad alcuni affinamenti mirati.

Tra questi, la visualizzazione dei cambiamenti apportati all'immagine all'interno della miniatura, la disponibilità di una funzione batch per variare contemporaneamente tutte le modifiche apportate nella Finestra, la possibilità di ingrandire o rimpicciolire il pannello delle regolazioni e la finestra di visualizzazione, l'aggiunta del comando Avanti e Indietro alle funzioni di editing.

Sono stati inoltre aggiunti la correzione della vignettatura e della tonalità al processo di editing Monocromo, nuovi settaggi per il bilanciamento del bianco e nuovi preset colore (Rosso Tramonto, Verde Foresta, Foveon Giallo Classico e Cinema) e la funzione Correzione della sovraesposizione alla regolazione tonale.

Oltre a questo, la nuova versione sarà ovviamente in grado di gestire i file RAW X3F della serie SIGMA dp2 Quattro. A proposito di compatibilità, però, dobbiamo segnale una stranezza che raramente ci era capitato di osservare in passato: Sigma Photo Pro 6.0 è compatibile solamente con i RAW delle serie Quattro, della serie Merrill e SIGMA SD1. Chi utilizza fotocamere diverse dovrà usare la versione 5.5.3 fino a quando non sarà disponibile la prossima versione 6.1.0, il cui rilascio è previsto per agosto.


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Galaxy S5 mini è ufficiale: impermeabile, con sensore biometrico e display AMOLED 720p

Samsung ha annunciato Galaxy S5 mini, smartphone di sostanziale importanza all'interno della line-up del produttore sudcoreano. Come da tradizione, il nuovo modello si configura come una soluzione depotenziata del top di gamma, mantenendo parte delle funzionalità ma adottando un form factor di dimensioni ridotte, tipiche dei dispositivi di fascia medio-alta.

Samsung Galaxy S5 mini

Passiamo subito in rassegna le specifiche tecniche di Galaxy S5 mini: fra le novità spicca la presenza della certificazione IP67, come su S5, che permette resistenza ad intrusione di liquidi e polvere. Fra le funzionalità riprese dal fratello maggiore, S5 mini annovera la Ultra Power Saving Mode e la piena compatibilità con i più recenti dispositivi indossabili presentati da Samsung. Troveremo anche il sensore per la scansione della frequenza cardiaca e il sensore biometrico per la rilevazione dell'impronta digitale.

Dal punto di vista hardware, Samsung cita la presenza di un processore quad-core non meglio specificato al suo interno, con 1,5GB di RAM e 16GB di storage integrato espandibili attraverso microSD fino a un massimo di 64GB. Il display cresce, anche se di poco, in misura e diventa da 4,5", mantenendo la tecnologia SuperAMOLED del predecessore. La risoluzione raggiunge le specifiche HD con 1280x720 pixel e 326PPI, definizione sensibilmente superiore rispetto alla soluzione adottata su S4 mini (256PPI).

Samsung Galaxy S5 miniSamsung Galaxy S5 mini

Trattandosi di un modello mini e considerando l'implementazione della certificazione IP67, è interessante soffermarsi sulle dimensioni del nuovo modello, soprattutto in paragone al precedente. S5 mini cresce solo di qualche millimetro in larghezza e lunghezza, mentre peserà solamente 13g in più rispetto a S4 mini. Un compromesso dovuto soprattutto al display più grande e, sulla carta, qualitativamente superiore. Nella tabella riportata di seguito è possibile avere una panoramica sulle differenze fra i due modelli.

Galaxy S5 mini Galaxy S4 mini
OS

Android 4.4 (KitKat)

Android 4.4 (KitKat)

Processore Quad-core da 1,4GHz Qualcomm Snapdragon 400, 1.7 GHz dual-core
RAM 1,5 GB 2 GB
Display Super AMOLED Full HD
4,5 pollici di diagonale
Risoluzione 1280x720 px
Super AMOLED Full HD
4,3 pollici di diagonale
Risoluzione 960x540 px
Storage 16 GB
Espandibile via microSD fino a 64 GB
8 GB
Espandibile via microSD
Fotocamera Posteriore 8 MP
Flash LED
8 MP
Flash LED
Rete cellulare LTE Cat. 4 (150/50Mbps) Disponibile in versione 4G LTE
Wi-Fi 802.11/a/b/g/n 802.11b/g/n
Bluetooth 4.0 LE 4.0
Sensori Accelerometro
Sensore di prossimità
Giroscopio
Bussola digitale
Sensore luce ambientale
GPS/GLONASS
Scansione delle impronte
Sensore per il battito cardiaco
Accelerometro
Sensore di prossimità
Bussola digitale
Sensore luce ambientale
GPS/GLONASS
Batteria 2.100mAh 1.900 mAh
Dimensioni 131,1 x 64,8 x 9,1 mm 124,6 x 61,3 x 8,9 mm
Peso 120g 107g

Dal punto di vista del design, Galaxy S5 mini adotta la stessa finitura in finta pelle perforata, con rivestimento anti-scivolo piacevole al tatto. Sulla scocca posteriore troviamo la fotocamera da 8 megapixel con Flash LED (probabilmente la stessa di S4 mini) e il sensore per la rilevazione della frequenza cardiaca. La nuova batteria è da 2.100mAh, mentre la connettività LTE è prevista su tutti i modelli, a differenza della precedente versione.

Samsung Galaxy S5 mini

Samsung Galaxy S5 mini sarà disponibile inizialmente in Russia a 479€ a partire dai primi giorni di luglio, mentre raggiungerà in seguito i vari mercati internazionali. Al lancio, lo smartphone sarà disponibile in quattro opzioni di colore: Charcoal Black, Shimmery White, Electric Blue and Copper Gold, che vi mostriamo nella galleria in calce all'articolo.


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Bitcoin, conclusa l'asta del patrimonio di Silk Road

Nei giorni scorsi l'US Marshals Service ha concluso l'asta dei Bitcoin sequestrati nell'operazione di chiusura di Silk Road, avvenuto lo scorso mese di ottobre. L'asta, la cui durata è stata di circa 12 ore, era composta da nove blocchi di 3000 bitcoin ciascuno ed un blocco di 2757 bitcoin, per un valore complessivo superiore ai 17 milioni di dollari, stando al valore medio dei Bitcoin in questo periodo.

Silk Road, di fatto uno dei principali mercati virtuali per lo smercio di sostanze stupefacenti, ha generato tra febbraio 2011 e luglio 2013 un giro d'affari di oltre 1,2 miliardi di dollari spingendosi in realtà un territorio molto più oscuro della semplice vendita di droghe. Lo scorso ottobre, assieme alla chiusura del sito da parte delle autorità, il presunto fondatore Ross William Ulbricht è stato accusato di vari crimini, tra cui associazione a delinquere per narcotrffico, computer hacking e riciclaggio di denaro.

Ulbricht è stato inoltre sospettato di essere stato il mandante di un omicidio su commissione, offrendo l'equivalente in Bitcoin di 150 mila dollari per l'uccisione di un utente di Silk Road impegnato nel tentativo di estorsione di 500 mila dollari da Silk Road con la minaccia di rendere nota l'identità di altri utenti del sito. La mancanza di prove sufficienti non ha però permesso di muovere alcuna accusa formale nei confronti di Ulbricht.

L'US Marshal Service non ha rilasciato informazioni sul numero di offerte pervenute ne' sul numero di partecipanti, anche se un messaggio di posta elettronica inviata per errore a tutti i partecipanti ha rivelato l'identità di alcune parti interessate. Ai partecipanti è stato richiesto di compilare un modulo di registrazione, fornire una copia di un documento d'identità e un deposito cauzionale di 200 mila dollari entro il 26 giugno scorso. L'US Marshal Service ha inoltre rifiutato le offerte da parte di coloro i quali avrebbero potuto agire per conto di Ulbricht o in concerto con ciò che rimane di Silk Road.

Vi sono altri 144 mila Bitcoin in attesa di essere sbloccati da parte delle autorità con il prosieguo dell'azione giudiziaria nei confronti di Ulbricht, il quale si è dichiarato innocente e che rischia 30 anni di reclusione. Difficilmente il processo potrà essere avviato entro l'anno in corso, con le autorità che ancora devono scandagliare oltre 10TB di informazioni.

Intanto la scorsa settimana il Governatore della California Jerry Brown ha firmato il bill AB 129 convertendo in legge una modifica riguardante le "lawful money". La nuova legge pone termine al divieto di circolazione delle valute alternative nello Stato, il che rende perfettamente legale l'uso delle monete virtuali come Bitcoin, Dodgecoin e altre criptovalute. Si tratta di una modifica al California Corporations Code 107, che precedentemente vietava la circolazione nello Stato della California di qualsiasi moneta diversa dalla moneta legale degli Stati Uniti d'America. La modifica apporta un chiarimento, permettendo la circolazione di valute alternative sulla base dell'idea che esse non vanno a violare la legge quando sono usate per acquistare beni o servizi.


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Su Windows 9 interfacce diverse per ogni tipologia di dispositivo

Windows 8 è stato uno degli aggiornamenti più corposi della storia del sistema operativo di Microsoft, ma al tempo stesso anche uno fra i più dibattuti dalla community. L'esigenza di rivolgersi anche a dispositivi molto diversi fra loro ha costretto Microsoft a presentare un'interfaccia ibrida, ideale su tablet, ma poco pratica su desktop e notebook non dotati di touchscreen.

Windows 9, nuovo Menu Start classico

Si tratta di un approccio che Microsoft ha cercato di rivedere con i vari aggiornamenti rilasciati sulla piattaforma, rivolti soprattutto all'uso con i PC tradizionali dotati di mouse e tastiera. Il gigante di Redmond ha già annunciato di voler reintrodurre il Menu Start classico, offrendo più opzioni agli utenti in base alle proprie esigenze e al dispositivo attualmente in uso.

Mary Jo Foley di ZDNet è riuscita ad ottenere alcune nuove informazioni su Windows 9, conosciuto al momento dagli addetti ai lavori con il nome Threshold. In base ai dettagli trapelati sino ad oggi, questo rappresenterà un ulteriore processo di affinamento per quegli utenti che preferiscono un approccio differenziato, in base alla tipologia di dispositivo in uso.

La nuova major release sarà rilasciata sotto forma di versione Preview entro la fine dell'anno, mentre la versione finale sarà disponibile nella primavera del 2015. In base alle informazioni ottenute da ZDNet, la nuova versione di Windows utilizzerà interfacce diverse su PC che adottano form factor differenti. Gli utenti che eseguiranno Threshold su un desktop/laptop disporranno di una SKU, o versione, che dà risalto al desktop (specificamente pensata per il lancio di applicazioni Win32/legacy).

I dispositivi due-in-uno, scrive ZDNet, come le soluzioni della famiglia Surface Pro, supporteranno invece lo switch fra le due interfacce, fra la ModernUI e quella a finestre tradizionale, in base alle periferiche di input (tastiere o mouse) collegate in un dato momento al dispositivo. La SKU Phone/Tablet non avrà alcun accesso all'ambiente desktop e funzionerà esclusivamente su dispositivi basati su architettura ARM e, probabilmente, Intel Atom.

La fonte riconferma la presenza di un Menu Start classico, che sostituirà, a discrezione dell'utente, la schermata di avvio tipica di Windows 8. Il menu sarà rivisto con l'implementazione delle live-tile tipiche dei nuovi sistemi Windows per dispositivi desktop e mobile. Queste potranno essere personalizzate, dando all'utente la possibilità di visualizzare esclusivamente le applicazioni compatibili con il solo ambiente desktop.


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Google annuncia la chiusura del suo primo social network, Orkut

Orkut verrà chiuso il prossimo 30 settembre, dopo dieci anni di attività. Si tratta di un primo pallido tentativo di Google di entrare nel social networking. Il servizio non ha mai riscontrato un rilevante successo di pubblico, motivo per cui BigG mira a destinare le proprie risorse a progetti più solidi, come Google+, YouTube e Blogger.

Orkut

Fonte: Electronista

Cos'è Orkut? Si tratta di un servizio social nato nel 2004 che consente agli utenti di condividere svariate informazioni, come nazionalità, età, città di residenza, immagini, video ed elenchi dei propri interessi. Orkut si distingue da altre proposte per la presenza delle comunità, in cui utenti con interessi simili possono scambiare messaggi.

Altra caratteristica distintiva di Orkut è la parziale chiusura verso l'esterno. A differenza di Facebook, non è possibile condividere materiale di Orkut fuori dal servizio, così come non è possibile accedere ad alcuna informazione interna se non si fa parte della community. Orkut ha avuto un ottimo successo di pubblico in Brasile, dove è stato superato da Facebook solamente nel 2012, mentre la base d'utenza italiana occupava, nel 2007, solo lo 0,33% di quella totale.

Nel post in cui viene annunciata la chiusura di Orkut, il servizio viene definito come "la prima incursione di Google nel social networking" e come un "progetto al 20 per cento". Orkut "ha dato forma alla vita online ancora prima che la gente conoscesse il concetto di social networking", scrive Paulo Golgher, Engineering Director per BigG. Il servizio sarà operativo in tutte le sue funzioni fino al 30 settembre, tuttavia è stata eliminata la possibilità di effettuare nuove iscrizioni.

Gli utenti avranno la possibilità di esportare i propri profili, i post nelle comunità e le immagini utilizzando Google Takeout fino al mese di settembre 2016. Le comunità, infatti, continueranno ad esistere sotto forma di archivio a partire dal 30 settembre 2014, mentre gli utenti che preferiscono non lasciare tracce dei propri contenuti potranno rimuovere Orkut permanentemente dal proprio account Google.


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