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Windows 10 con Gesture a tre dita e novità nel multi-monitor

Written By Unknown on Selasa, 28 Oktober 2014 | 23.47

Durante l'appuntamento europeo TechEd in svolgimento proprio in questi giorni Joe Belfiore - corporate vice president Operating Systems Group di Microsoft - ha mostrato alla platea alcune novità che saranno disponibili in Windows 10 e nella Build 9865.

Gli sviluppatori hanno lavorato sulla funzionalità multi-monitor e le modalità di gestione dello spazio: ora le opzioni di Snap sono più flessibili e usabili anche tra un monitor e l'altro offrendo così la possibilità di organizzare facilmente tutto lo spazio disponibile.

Tra le novità della futura release di Windows 10 ci sono anche alcune gesture a tre dita che consentono di effettuare lo swipe verso il basso o verso l'alto rispettivamente per ridurre a icona o riaprire le finestre presenti sul desktop. Effettuando invece uno swipe laterale con tre dita sarà possibile passare da un'app all'altra con una modalità simile a quella disponibile con la scorciatoia ALT+TAB.

Pochi giorni fa è stata rilasciata la Build 9860 di Windows 10 Techncial Preview e al momento attuale non si hanno informazioni in merito al rilascio della Build 9865, quella utilizzata da Joe Belfiore a TechEd; inoltre al momento il sistema di aggiornamento delle build messo a punto da Microsoft non notifica alcun aggiornamento.


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Installare app da linea di comando in Windows 10 con OneGet

Col passare dei giorni dal rilascio della più recente Build emergono molte novità in merito a Windows 10 Technical Preview, alcune di esse sono eclatanti e ben visibile mentre altre sono nascoste tra i menu del sistema operativo e sono di interesse marginale. La valutazione di tutte queste novità è comunque da fare tenendo ben a mente che Windows 10 è ancora un sistema operativo in fase di sviluppo,quindi funzionalità e dettagli possono ancora ampiamente mutare e alcuni strumenti oggi disponibili potrebbero sparire nella versione definitiva o comunque sono suscettibili di modifica.

C'è una funzionalità rilevata da varie fonti online che potrebbe generare ilarità, infatti, in Windows 10 - sistema operativo orientato anche a dispositivi touch e con un elevato livello di usabilità - sarà presente OneGet, un package manager da gestire attraverso PowerShell. Si tratta ovviamente di uno strumento per esperti e che richiede da parte dell'utente dimestichezza con i differenti comandi e opzioni, ma gli utenti Linux ben sanno che uno strumento simile può rivelarsi estremamente comodo e versatile.

Il packet manager è uno strumento ben noto in ambiente Linux: con pochi comandi permette di installare applicazioni -ops pacchetti -aggiornare componenti, effettuare upgrade e gestire i vari repository dei contenuti. Anche la ricerca di un determinato componente può essere effettuata tramite package manager e ovviamente pure la disinstallazione. Inoltre nelle più recenti distribuzioni ogni dipendenza dei singoli pacchetti viene generalmente risolta in modo automatico, superando così uno dei più fastidiosi problemi per gli utenti Linux più datati.

Ora, al di là di ogni banale considerazione e di ilarità che senso ha un componente simile in un sistema operativo come Windows 10? È difficile dare una risposta precisa e circostanziata, tanto più che ci troviamo di fronte a un sistema ancora in fase di sviluppo; sono possibili solo alcune ipotesi e considerazioni.

La presenza di OneGet potrebbe essere gradita agli utenti più esperti ma soprattutto potrebbe rappresentare l'ossatura di un nuovo o alternativo sistema per l'installazione di applicazioni da marketplace o repository remoti gestiti pubblicamente o a livello di singola azienda. E considerando che il OneGet funziona in PowerShell è lecito immaginare che per amministratori di sistema abituati a confrontarsi con questo strumento di gestione sarà possibile creare script dedicati per l'installazione di una serie di applicazioni o l'esecuzione di vari comandi in modalità automatica.


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Media Player Classic Home Cinema

scheda aggiornata 2 ore fa

Media Player Classic Home Cinema è un software open source che permette di riprodurre con il proprio sistema i più svariati formati video, beneficiando della DirectX Video Acceleration (DXVA) così da utilizzare la GPU presente nel proprio sistema accanto alla CPU per tutte le operazioni legate alla decodifica dei flussi video.


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Niente più grazie al vento, scollature o dirette a torso nudo su Twitch: ecco le nuove regole

Niente più dirette in abiti succinti, scollature troppo evidenti o addirittura a torso nudo. Queste, ed altre, le nuove direttive rilasciate da Twitch da osservare a partire dal prossimo futuro all'interno del servizio. L'obiettivo è quello di mantenere la piattaforma strettamente legata al mondo e al mercato videoludico, non consentendo di sfruttare piccoli trucchetti ed accorgimenti per farsi seguire.

Si tratta di uno dei più grandi cambiamenti di sempre nelle direttive del servizio. In precedenza venivano vietati "atti o contenuti sessualmente espliciti", come nudità, spogliarelli, atti sessuali espliciti o dialoghi di natura sessuale. Da adesso in poi ci si spinge ancora oltre: Twitch vieterà scollature o grazie palesate con troppa evidenza, con impliciti fini sessuali.

Fra le novità, che potete leggere in questa pagina, spicca infatti:

Vestitevi... in maniera appropriata

I nerd sono sexy, e voi tutti siete magnifici, creature bellissime. Ma cerchiamo di attenerci al mondo videoludico, va bene?

Apparire nudi o indossare vestiario sessualmente suggestivo, come lingerie, costumi da bagno o indumenti intimi, è probito, così come mostrarsi a torso nudo, e la regola vale sia per uomini che per donne.

Se si è parzialmente nudi per il caldo, specificano le nuove regole, si può semplicemente inquadrare solo il volto, lasciando l'ostentazione del proprio six-pack per altre location più adatte, magari "sulla spiaggia durante una partita di beach-volley". "Una T-Shirt è sempre ammissibile", conclude Twitch nelle nuove regole.

Fra queste troviamo anche clausole più tradizionali in cui si invoglia a non violare la legge durante le trasmissioni, non bere eccessivamente, non compiere spam, non promuovere atti razzisti o sessisti e non diffamare altri utenti o personale di Twitch. È inoltre vietato basare i propri canali su contenuti non strettamente legati al mondo videoludico, con l'obiettivo, ancora una volta, di mantenere Twitch una piattaforma rivolta esclusivamente agli amanti del gaming.

Non è chiaro come Twitch riuscirà ad impedire a giocatrici formose e utenti palestrati di mostrare le proprie beltà al pubblico, e non sappiamo quali saranno le metodiche applicate per giudicare un abito come appropriato o indecente, tuttavia queste sono le nuove regole. Del resto è vero che nella schermata principale spicca in maniera molto più evidente una quarta abbondante piuttosto che le abilità di gioco, ed è anche vero che la scelta di un canale da seguire dovrebbe basarsi su altri criteri da parte degli utenti.


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Utilu Mozilla Firefox Collection

scheda aggiornata 1 ora fa

Utilu Mozilla Firefox Collection permette di installare in modo indipendente differenti versioni del browser Mozilla Firefox. La disponibilità di differenti versioni di questo browser permette di verificare facilmente la compatibilità delle proprie pagine web anche con versioni di browser disponibili da tempo per il download.


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Hamachi

scheda aggiornata 1 ora fa

Hamachi è un virtual private networking system basato sul protocollo UDP. I suoi nodi utilizzano l'aiuto portato da un terzo nodo chiamato mediation server per localizzare ogni altro nodo e per inizializzare la connessione tra essi. La connessione stabilita è diretta tra i nodi della VPN


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Da Intel nel 2015 molte novità per la famiglia di CPU Xeon

Debutto nel corso del secondo trimestre 2015 per i processori Intel Xeon E7 di prossima generazione, contraddistinti dal suffissi v3 e basati su architettura Haswell-EX. Accanto a questi modelli troveremo al debutto anche i processori Xeon E5-4600 v3, a completare la gamma di proposte Intel per sistemi server dopo il lancio dei processori Xeon E5-2600 v3.

Il sito Digitimes specifica un periodo di lancio prima della metà del prossimo anno per queste CPU, ma non saranno le uniche novità del 2015 per le proposte Xeon. Intel sta infatti preparando anche il lancio delle CPU Xeon E3-1200 v4 e Xeon E3-1200 v5, basate rispettivamente su architetture Broadwell e Skylake. Come per le declinazioni desktop queste due famiglie di processori verranno introdotte sul mercato da Intel in tempi più vicini rispetto al solito, presumibilmente effettuando una segmentazione di mercato in funzione delle caratteristiche tecniche.

Broadwell e Skylake condivideranno la tecnologia produttiva alla base, quella a 14 nanometri, utilizzando differenti architetture. Per entrambe si prevede una forte ottimizzazione dei consumi, ferma restando una elevata capacità di elaborazione a livello di singoli core x86.

Non manca ovviamente anche una proposta dedicata ai sistemi microserver, nella forma dei processori basati su architettura Broadwell-DE che debutteranno nel corso del secondo trimestre del 2015. Nel complesso, quindi, una ricca serie di nuove proposte Intel per sistemi server con modelli delle famiglie Xeon e Atom che si affiancheranno alle CPU Xeon E5-2600 v3 presentate lo scorso mese di Settembre.


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Zotac ZBOX PI320 è un computer Windows 8.1 più piccolo di uno smartphone

Written By Unknown on Selasa, 21 Oktober 2014 | 23.47

Gli smartphone diventano sempre più grandi e si coniano termini improbabili per sottolineare le enormi dimensioni. Ma i cinesi di Zotac non sembrano di soffrire di complessi di inferiorità con il nuovo ZBOX PI 320, un pico-computer che in uno chassis di dimensioni inferiori a quelle di uno smartphone integra un intero personal computer, con alla sua base Windows 8.1 with Bing.

Zotac ZBOX PI 320

All'interno della scocca da 115,5 x 66 mm si trova un intero sistema basato su un processore Intel Atom Z3735F quad-core con architettura Bay Trail supportato da 2GB di RAM e 32GB di storage integrato. Lo spessore è di 19,2 mm, sensibilmente superiore a quello degli smartphone, ma consente di integrare la componentistica più avanzata, insieme a tre porte USB 3.0, una porta Ethernet e una porta HDMI, tutte full-size.

Oltre alla connettività via cavo, ZBOX PI 320 consente di collegarsi a reti Wi-Fi e dispositivi esterni attraverso Bluetooth. Non manca naturalmente la possibilità di installare una distribuzione Linux all'interno dei 32GB di storage, anche se ad oggi è possibile che non venga riconosciuto nativamente il controller Wi-Fi, obbligando l'installazione di una chiavetta USB apposita per collegarsi ad una rete esterna.

Incredibilmente interessante anche il prezzo: nonostante le sue dimensioni risicate, Zotac ZBOX PI 320 si trova su alcuni store americani ad un prezzo fra i 190 e i 200$. PI 320 non è naturalmente il primo mini-PC sul mercato, ma è fra i primi a poter essere trasportato comodamente in tasca, nonostante sia in grado di far funzionare un intero sistema operativo desktop.


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Asus Transformer Book Flip: il notebook dalle 4 modalità

Abbiamo visto per la prima volta queste soluzioni esposte allo stand Asus del Computex 2014. Parliamo di Trasformer Book Flip, una famiglia di notebook con display da 13,3 pollici oppure 15,6 pollici che può essere utilizzato in differenti modalità grazie alla presenza di un display capace di ruotare completamente sulla base con tastiera.

asus_transformer_book_flip_1.jpg (39875 bytes)

Asus propone per questi prodotti 4 differenti modalità d'uso, con quella notebook che è la più abituale. A seguire quella tablet, con tastiera completamente ruotata dietro al display e tasti che vengono automaticamente disabilitati; la terza è quella stand, che vede la tastiera ripiegata verso il basso così da sorreggere lo schermo che è rivolto verso l'osservatore, mentre l'ultima è quella a visione condivisa con la quale il notebook è posizionato in modo molto simile ad una tenda da campeggio. Si tratta di una serie di modalità d'uso che abbiamo già visto proposte da Lenovo con i propri notebook ibridi della famiglia Yoga, soluzioni che hanno rappresentato una vera e propria novità sin dal debutto sul mercato.

Transformer Book Flip è disponibile con due differenti diagonale di display,13,3 e 15,6 pollici, abbinando questo a risoluzioni pari a 1366x768 oppure 1920x1080 pixel a seconda dei modelli. Le versioni da 15,6 pollici sono abbinate a processori Intel Core i7 4510U, Core i5 4210U oppure Core i3 4030U affiancati da schede video dedicate NVIDIA GeForce GT 840M oppure GeForce GTX 820M sempre a seconda della versione.

Per il modello con display da 13,3 pollici, indicato come Transformer Book Flip TP300, troviamo le stesse opzioni di processore Intel Core i7, Core i5 e Core i3 abbinato a scheda video discreta NVIDIA GeForce GT 820M. Lo storage locale vede varie opzioni tra hard disk meccanici e SSD a disposizione, a seconda delle preferenze personali in termini di capacità di archiviazione e velocità. Transformer Book Flip TP300 ha un peso dichiarato di 1,75 Kg, dato che sale sino a 2,6 Kg per il modello Transformer Book Flip TP550 con display da 15,6 pollici. I prezzi partono da un listino consigliato di 529,00€ IVA inclusa a salire, a seconda delle caratteristiche tecniche e della potenza di calcolo messa a disposizione.


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OnePlus One sarà finalmente disponibile al pre-order, ma solo per un'ora

OnePlus One è uno smartphone nato con interessanti obiettivi, tuttavia non possiamo dire che la gestione della parte commerciale sia stata particolarmente curata dal produttore cinese. Decisamente interessante dentro e fuori dallo chassis in lega di magnesio, OnePlus One voleva divenire il miglior smartphone in circolazione, ad un prezzo più competitivo anche di Nexus 5. Ma qualcosa è andato storto.

OnePlus One

Lo smartphone (qui trovate feature e specifiche tecniche) è stato proposto sul mercato con un sistema ad inviti, i quali sono arrivati un po' a singhiozzo con pochissime unità prodotte. OnePlus si è trovata incapace di fronteggiare la forte domanda iniziale, proponendo sul mercato solamente poche decine di migliaia di unità, e la situazione è solo leggermente migliorata nel corso del tempo.

E non crediamo che il nuovo sistema di pre-order ufficializzato dalla società possa cambiare drasticamente le cose. OnePlus One è ancora un ottimo cellulare, fra i migliori dal punto di vista dei materiali e delle specifiche tecniche, ma sul mercato sono ormai disponibili soluzioni migliori. Il dispositivo "perfetto" vanta ancora ad oggi una qualità costruttiva esemplare, i migliori materiali ed un prezzo invidiabile, ma l'entusiasmo degli scorsi mesi è un po' scemato da parte degli appassionati della categoria.

Tornando alla nuova fase di prenotazione: questa durerà solamente un'ora, e sarà attivata il prossimo 27 ottobre alle ore 16 in Italia (15 GMT). Entro quella data sarà inoltre possibile acquistare gli auricolari JBL E1+ con un corposo sconto al prezzo di 24,99$. La nuova strategia di vendita non si sostituirà al sistema ad inviti, che OnePlus continuerà ad utilizzare in seguito al termine della fase di pre-order.

Gli utenti possono "preparare" il pre-ordine anticipatamente, anche adesso in questa pagina, per avere tutto pronto il 27 ottobre, e garantirsi l'acquisto con pochi click senza dover ripetere l'operazione in un momento in cui potrebbe presentarsi un sovraccarico sui server.

Nonostante i ritardi e le promesse malamente mantenute, OnePlus One è ancora oggi uno smartphone molto interessante: sotto la scocca troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 801 a 2,5GHz, che dà vita ad un display da 5,5" Full HD. È vero che ormai ci sono soluzioni ben più interessanti sul mercato, tuttavia OnePlus One viene ancora proposto ad un prezzo di listino molto competitivo, che lo rende invitante anche a fronte delle ultime release del mercato degli smartphone.


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AdwCleaner

scheda aggiornata 2 ore fa

AdwCleaner è un comodo tool da utilizzare per la pulizia del proprio PC: è in grado di individuare Adware, Toolbar, PUP (Potentially Unwanted Programs), Hijackers e problemi simili. Può funzionare come semplice strumento per la ricerca oppure è anche in grado di effettuare la rimozione del componente indesiderato


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Zwipe e Mastercard insieme: pagamento contactless con autenticazione biometrica

Zwipe e MasterCard uniranno le proprie forze per realizzare un nuovo tipo di carta di pagamento che prevede la presenza di un sistema di sicurezza biometrico. In particolare la Zwipe MasterCard, questo il nome della carta, farà uso di un sistema di autenticazione tramite l'integrazione di un sensore di impronte digitali per i terminali di pagamento contactless.

La presenza del sensore biometrico eliminerà la necessità di dover usare un numero PIN e permetterà di rimuovere i limiti di transazione attualmente vigenti per i sistemi di pagamento contactless. La scheda farà uso delle tecnologie di autenticazione sicura di Zwipe, conservando tutte le informazioni biometriche utili all'interno della scheda stessa. Nessuna informazione verrà condivisa con MasterCard ne' sarà conservata altrove.

Ajay Bhalla, presidente delle Enterprise Security Solutions per MasterCard, ha commentato: "La nostra convinzione è quella che dovremmo essere in grado di identificare noi stessi senza la necessità di usare password o PIN. L'autenticazione biometrica ci può aiutare in questo. La sfida è di assicurare che la tecnologia offra una sicurezza robusta, una semplicità di utilizzo e la convenienza per il cliente. Il primo test di Zwipe è un traguardo significativo ed i risultati sono molto incoraggianti".

Bhalla si riferisce ad un test pilota che le due realtà hanno condotto in Norvegia con Sparebanken DIN, membro dell'alleanza bancaria Eika Gruppen. A seguito del test, Sparebanken DIN ha annunciato che farà uso dei sistemi di pagamento contactless e dell'autenticazione biometrica su tutte le carte. Morten Danielsen, business development director per Sparebanken DIN ha affermato: "Combina la convenienza e la sicurezza sia per i titolari di carte sia per gli esercenti".

C'è ancora qualche ostacolo da risolvere, come ad esempio la gestione dell'alimentazione della carta. Il prototipo fa uso di una batteria interna, che però incrementa lo spessore, e Zwipe ha già affermato di essere al lavoro per risolvere il problema con la realizzazione di una nuova versione della carta che si alimenti tramite il terminale di pagamento.

Attualmente non sono disponibili dettagli specifici sull'esordio commerciale, ma Zwipe e MasterCard hanno intenzione di portare sul mercato questo nuovo metodo di pagamento nel corso del 2015. La scheda sarà lanciata in Europa e probabilmente anche negli USA, grazie al passaggio al sistema EMV nel corso del 2015. EMV, acronimo per Europay, Mastercard, Visa, è uno standard per l'utilizzo di smart card con i terminali POS e gli sportelli ATM per l'autenticazione di transazioni con carte di credito e di debito. Lo standard, riconosciuto già da vari anni in Europa, verrà adottato a partire dall'1 gennaio 2015 negli USA, grazie ad un provvedimento firmato la scorsa settimana dal presidente Brack Obama. Contestualmente le agenzie federali verranno dotate di nuovi terminali di pagamento, così come le principali catene di negozi (Target, Walgreens, Walmart, Home Depot) hanno già annunciato l'impegno ad aggiornare le proprie dotazioni entro la prima parte del prossimo anno.


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K-Lite Codec Pack Update

scheda aggiornata 2 ore fa

K-Lite è un bundle di software specificamente sviluppato per permettere di utilizzare la maggior parte dei Codec con il proprio sistema. Quello fornito è un pacchetto di aggiornamento cumulativo per la versione Mega di questo bundle.

Queste le novità introdotte:
  • Updated LAV Filters to version 0.62-52-g1d591a8

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Avira AntiVir Rescue System

scheda aggiornata 1 ora fa

Avira AntiVir Rescue System è un'applicazione basata su sistema operativo Linux che permette di accedere ad un PC che viceversa non potrebbe completare la fase di boot con il sistema operativo installato. Questo permette, quantomeno in teoria, di riparare il sistema danneggiato, ricuperare i dati o eseguire una scansione completa per rilevare eventuali infezioni da virus.


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Lenovo Sisley: è così che sarebbe dovuto essere iPhone 6?

Written By Unknown on Selasa, 14 Oktober 2014 | 23.47

Lenovo è al lavoro su un nuovo smartphone noto con il nome di Sisley. Del dispositivo sono apparse alcune fotografie "leaked" che ne ritraggono il design ed alcuni dettagli delle finiture esterne. Balza subito all'occhio la somiglianza con i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus, tuttavia la scocca in alluminio unibody non appare inframezzata da pesanti inserti plastici come nel caso del top di gamma della Mela.

Lenovo Sisley 

I nuovi smartphone di Cupertino utilizzano due bande plastiche di generose dimensioni sulla parte posteriore per permettere il passaggio delle onde wireless, altrimenti schermate dai materiali metallici utilizzati per la scocca. Si tratta di un dettaglio che rompe le linee armoniose dello smartphone, insieme al modulo fotografico posteriore sporgente. Apple ha dato priorità alle funzionalità dello smartphone, giungendo ad evidenti compromessi sul piano del design.

Quello che ha rappresentato un obbligo per Apple, non lo è, apparentemente, per Lenovo. Il nuovo Sisley ha una struttura spessa solamente 6,9 mm, proprio come iPhone 6, ma la fotocamera non sporge e le bande in plastica sono meglio strutturate per non pesare troppo sul design dello smartphone. Una delle bande è posta sul lato superiore, mentre quella inferiore è molto meno evidente che sullo smartphone della Mela.

Sul piano delle specifiche, Lenovo Sisley utilizza un display da 5" a risoluzione 720p, mentre le fotocamere sono rispettivamente da 13MP con flash a LED e 8 MP. Mancano ancora informazioni su processore, probabilmente di MediaTek, RAM e batteria. Al momento è difficile prevedere se Sisley verrà rilasciato fuori dal mercato cinese, madrepatria di Lenovo, tuttavia in ogni caso saranno interessanti le reazioni di Apple, che in passato si è mostrata parecchio aggressiva per dettagli meno evidenti.


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NVIDIA e VMware alleate per virtualizzare le GPU

In occasione della GPU technology Conference, evento tenuto a San Jose lo scorso mese di Marzo, NVIDIA e VMware hanno annunciato l'intenzione di collaborare assieme per portare la tecnologia NVIDIA GRID vGPU all'interno dei prodotti VMware dedicati alla virtualizzazione. GRID vGPU permette di condividere le risorse di una GPU tra vari utenti, con un approccio che è speculare a quanto avviene con le tradizionali tecniche di virtualizzazione prendendo quale riferimento le CPU.

Dopo aver mostrato una preview tecnologica del funzionamento di NVIDIA GRID vGPU in abbinamento alle soluzioni VMware in occasione della conferenza VMworld di San Francisco, le due aziende annunciano quest'oggi a VMworld 2014 di Barcelona il supporto di GRID vGPU su VMware vSphere attraverso quello che viene indicato come Early Customer Access program. Airbus, CH2MHILL e MetroHealth sono tra le prime aziende ad aver aderito a questo programma.

L'iniziativa è al momento limitata solo a poche aziende, con quelle interessate che a questo indirizzo possono trovare ulteriori informazioni sulla partecipazione. I prerequisiti vincolanti sono quelli di essere un cliente VMware, di utilizzare  vSGA oppure vDGA su piattaforme NVIDIA GRID K1 o K2.

A VMworld NVIDIA ha inoltre annunciato una partership con VMware e Google per l'accelerazione di vari pattern di utilizzo specifici dei Chromebook, i piccoli ed economici sistemi portatili basati su sistema operativo Google Chrome. In particolare NVIDIA vuole proporre i Chromebook basati su SoC NVIDIA Tegra K1 come semplici ed economici client con i quali, grazie a GRID vGPU, eseguire applicazioni remote in ambiente Windows che generano un elevato carico di lavoro sul sistema.


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Apple: penalità fortissime in caso di leak nei contratti con i fornitori

La documentazione rilasciata da GT Advanced in occasione della richiesta di bancarotta ha rivelato particolari interessanti circa i rapporti fra il fornitore di zaffiro e Apple. Gli accordi fra le due società prevedono un indennizzo pari a 50 milioni di dollari nel caso trapelino informazioni sugli ultimi prodotti della Mela dagli stabilimenti del fornitore.

Stando a quanto riportato dal Financial Times, GT Advanced avrebbe rivelato i particolari degli accordi contrattuali perché di interesse per creditori ed azionisti della società, e si prepara a rilasciarne altri per l'audizione di mercoledì. Secondo la pubblicazione americana, è molto probabile che Apple costringa alla pesante "multa" anche le altre società con cui matura accordi di natura commerciale.

Il fenomeno dei "leak", ovvero informazioni anticipate (spesso comprovate da immagini) sui prodotti non ancora ufficializzati, è decisamente esteso nel settore della tecnologia di consumo e non coinvolge solamente Apple. La Mela ha cercato di giocare spesso sul fattore sorpresa, strategia non proprio riuscita negli ultimi anni. Nel caso di iPhone 6, le prime foto e i primi render delle scocche apparivano sul web già nella prima metà dell'anno, mentre sono già noti parecchi elementi dei prossimi iPad, attesi per giovedì.

La bancarotta di GTAT sembrerebbe apparentemente legata ad un negato pagamento di 139 milioni di dollari da parte di Apple. Secondo alcune indiscrezioni, il fornitore non sarebbe riuscito a consegnare il quantitativo di zaffiro necessario per l'introduzione sui recenti iPhone 6 e iPhone 6 Plus, non ottenendo pertanto la riscossione degli oneri discussi negli accordi. La compagnia sta anche affrontando una class action con gli azionisti, che la accusano di aver "alterato e/o nascosto" le informazioni sui problemi nelle forniture.


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PDF24 Creator

scheda aggiornata 4 ore fa

Con PDF24 Creator oltre a visualizzare i file in formato PDF è possibile estrarre pagine da un documento, unire differenti file o copiare singole pagine in altri documenti. È anche possibile la stampa e il salvataggio in formato PDF con varie opzioni di protezione sul file creato.


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Batterie agli ioni di litio che arrivano al 70% in 2 minuti, non è fantascienza

Utilizzando un gel al biossido di titanio, un gruppo di ricercatori del Singapore è riuscito a realizzare una tecnologia per celle agli ioni di litio in grado di portarle al 70% in soli due minuti. Un'evoluzione di grande portata per il mercato degli smartphone, ma che dà prospettive enormi ad altri mercati, come quello dell'automotive.

Le autovetture a propulsione elettrica sono il futuro. Silenziose ed economiche nei consumi, potrebbero essere in grado di spostare l'inquinamento fuori dalle città. Limite attuale delle tecnologie è il tempo di ricarica delle batterie integrate, contenenti il combustibile necessario per il funzionamento della vettura. Un limite che potrebbe essere, un giorno, abbattuto grazie alle nuove scoperte portate alla luce da Science Daily.

Le novità arrivano dai laboratori della Nanyang Technological University e potrebbero abbattere molti dei limiti delle batterie attuali, non solo quelli durati ai tempi di ricarica. Le nuove batterie agli ioni di litio possono essere caricate al 70% in soli due minuti, ma è interessante notare che ne viene garantita gran parte dell'efficienza fino a 20 anni. La differenza tra le nuove batterie e le attuali è relativa alla sostanza utilizzata per l'anodo, il terminale negativo.

Le batterie agli ioni di litio attuali utilizzano anodi in grafite, mentre le nuove sostituiscono la sostanza con un gel al biossido di titanio sviluppato appositamente per velocizzare i processi chimici alla base della ricarica delle batterie. Per ottenere l'effetto desiderato, la NTU ha studiato un metodo per lavorare il materiale, normalmente di forma sferica, in piccoli nanotubi migliaia di volte più sottili di un capello.

Inoltre, a differenza delle comuni batterie agli ioni di litio, con le nuove tecnologie studiate dalla NTU non sono necessari additivi per legare gli elettrodi agli anodi, quindi tutte le reazioni avvengono più rapidamente.

"Questa nuova generazione di batterie agli ioni di litio consentirà un tempo di ricarica 20 volte superiore rispetto all'attuale tecnologia", scrive Science Daily. "Con essa, i veicoli elettrici non avranno bisogno di frequenti sostituzioni delle batterie integrate. La nuova batteria sarà in grado di resistere a 10.000 cicli di ricarica, 20 volte di più rispetto agli attuali 500 delle batterie di oggi".

Si è espresso sull'argomento anche Chen Xiaodong, il professore della NTU responsabile dell'invenzione del particolare gel: "Con la nostra nanotecnologia, i veicoli elettrici aumenteranno l'autonomia residua con soli 5 minuti di ricarica, al pari con il tempo necessario per il rifornimento delle attuali automobili". Anche se quest'ultima affermazione è opinabile, si tratta di un serio passo in avanti per le tecnologie legate alle batterie agli ioni di litio.

L'invenzione è tuttavia agli albori e, come spesso accade con questo tipo di novità, sarà necessario attendere alcuni (forse parecchi) anni prima che vengano realizzati prototipi realmente efficaci per un uso normale. I ricercatori sono attualmente alla ricerca di finanziamenti che permettano loro di produrre un prototipo a scala naturale per capire quanta energia può essere di fatto stoccata all'interno della nuova batteria a ricarica ultra-rapida.


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Individuata Sandworm, un'attività di cyber-spionaggio russo

Ancora una volta un problema di sicurezza informatica riguarda e coinvolge aree del pianeta in cui sono in atto forti tensioni socio-politiche. È il caso di un attacco portato a termine da ignoti e che ha visto coinvolti come vittime sistemi della NATO, delle agenzie governative di Ucraina e Polonia oltre a altri non meglio precisati target strategici europei.

ISIGHT Partners, questo il nome della società che ha individuato l'attacco, ha anche raccolto dettagli che riconducono alla Russia come possibile autore dell'attacco. Nella fase di indagine ha collaborato anche Microsoft: pare infatti che l'attacco sia stao portato a termine sfruttando una vulnerabilità zero-day che riguarda tutte le versioni di Windows per desktop (tranne Windows XP) e Windows Server 2012.

Una patch risolutiva per questa vulnerabilità (CVE-2014-4114) è attesa nell'ambito del consueto appuntamento mensile dedicato agli aggiornamenti di Microsoft. ISIGHT nei prossimi giorni divulgherà ulteriori dettagli in merito a quanto da lei individuato.


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The Evil Within: cheat e ripristino 60fps

"Shinji Mikami e il team di Tango Gameworks hanno progettato The Evil Within per essere giocato a 30fps a un aspect ratio di 2.35:1 per tutte le piattaforme", aveva fatto sapere Bethesda nei giorni scorsi, promettendo comunque che avrebbe consentito ai giocatori di sbloccare il frame rate e di giocare, quindi, a 60fps su PC. Ecco, infatti, che arrivano puntualmente sul forum ufficiale i comandi di debug per migliorare The Evil Within dal punto di vista tecnico e per semplificare il gameplay con i cheat.

"Li avevavo promessi, ed eccoveli!", ha scritto Matt Grandstaff, global community lead di Bethesda. "Considerate però che l'uso della console di debug non è supportato da Bethesda e dal nostro team di customer service".

Per accedere alla console di debug lanciate Steam e premete con il tasto destro del mouse su The Evil Within (nella Libreria) e poi su Proprietà. Sulla scheda generale cercate la voce "Imposta opzioni di avvio" e aggiungete questo codice +com_allowconsole 1. Dopo aver avviato il gioco, infine, premete "Insert" per aprire la console di debug.

R_swapinterval
Questo comando serve per modificare il frame rate di default. Al posto di potete mettere -2 per avere i 30fps o -1 per i 60fps. Con 0, invece, si rimuove qualsiasi limite al frame rate, ma questo ovviamente può comportare la presenza di difetti grafici come il tearing.

God
Diventerete invincibili e alcune mosse letali di certi boss diventano inefficaci.

Noclip
Permette di camminare attraverso le pareti.

G_infiniteammo
Se avete almeno un proiettile vi consente di avere infiniti proiettili per quell'arma.

G_stoptime 1
Blocca lo scorrere del tempo ma può generare bug all'interfaccia di gioco.

G_stoptime 0
Riabilita lo scorrere del tempo.

Toggledebugcamera
Dissocia la telecamera da Sebastian.

R_forceaspectratio
Considerate che l'aspect ratio di default scelto da Tango Gameworks per questo gioco è 2.5. 0 abilita la visualizzazione a pieno schermo, ma non è l'ideale. 1.8 e 2, invece, potrebbero andare meglio per coloro che non amano le barre sopra e sotto l'immagine.

Com_showFPS
Abilita il contatore di frame.

Startslowmotion2
Rallenta il tempo.

Stopslowmotion
Ripristina il normale fluire del tempo.

The Evil Within è in commercio dalla giornata di oggi. Leggete la nostra recensione per saperne di più, corredata da un video di gameplay di circa 30 minuti.


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AMD aggiorna i driver Catalyst: versione 14.9.1 beta disponibile online

Written By Unknown on Selasa, 07 Oktober 2014 | 23.47

AMD ha reso disponibile per il download una versione aggornata dei propri driver Catalyst per schede video dalla famiglia Radeon HD 5000 sino alla serie Radeon R9 200. Alla base di questa nuova release, Catalyst 14.9.1 beta, la volontà di correggere alcuni problemi di usabilità presenti nei driver Catalyst 14.9 WHQL segnalati da alcuni utenti.

Di seguito sono riportate le principali note a corredo; il download dei driver in versione a 32bit e a 64bit per sistemi operativi Windows 8.1 e Windows 7 è accessibile a questo indirizzo.

Highlights of AMD Catalyst™ 14.9.1 Windows Beta Driver

Resolved Issues

  • Driver installation randomly crashes or hangs
  • Intermittent black screen or BSOD on reboot after driver installation
  • [406933]: CCC intermittently crashes with error popup message
  • [406904]: Random hang or BSOD when launching Battlefield 4 in quad Crossfire™
  • [406906]: Random hang or BSOD when enabling or disabling quad Crossfire™
  • [406905]: Intermittent hang when launching Sniper Elite 3 with quad Crossfire™

Known Issues

  • [406977]: Dual AMD Radeon™ HD 7990 intermittent BSOD when upgrading from previous AMD Catalyst™ 14.4 driver – see "Important Notes" section below on how to resolve this issue
  • [406953]: Battlefield 4 intermittent crash or hang when changing game resolution in Mantle – If you experience this issue go to the games video options menu and select DirectX mode then change resolutions. Once that is done go back to Mantle mode to play the game at the new resolution you chose.

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Maker Faire 2014, una fiera per inventare il futuro

Dal 3 a 5 ottobre scorsi, a conclusione dell'Innovation Week, si è tenuta a Roma la seconda edizione europea di Maker Faire, l'evento dedicato all'innovazione alla creatività che accoglie inventori e artigiani della tecnologia. Oltre 90 mila visitatori, tra cui più di 10 mila ragazzi e studenti, hanno visitato la manifestazione curiosando tra i 600 progetti realizzati da maker di tutto il mondo, in prevalenza italiani e giovani ragazzi.

Oltre all'ovvia partecipazione di Arduino, il cui inventore e fondatore Massimo Banzi è, assieme a Riccardo Luna, organizzatore della fiera, Maker Faire ha visto la presenza di colossi della tecnologia come Intel e Microsoft, ansiosi di supportare maker e inventori in vista del futuro e dell'avvento della cosiddetta Internet of Things e potersi così ritagliare una posizione di rilievo in un mercato dalle enormi potenzialità.

Maker faire Roma 2014 ha mostrato come il movimento dei maker sia vivo e vivace, si nutra di innovazione e la diffonda a sua volta. Un movimento da osservare e seguire senza facili entusiasmi ma con attenzione e ottimismo. Come ha affermato l'economista Jeremy Rifkin, in un videomessaggio per la manifestazione: "E' l'inizio di un lungo viaggio per ripensare gli attuali modelli produttivi. Questa è una rivoluzione: è la democratizzazione della manifattura".


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Ex membri di Irrational Games annunciano The Black Glove su Kickstarter

Alcuni ex membri di Irrational Games hanno annunciato The Black Glove, nuovo progetto indipendente in fase di crowdfunding sulla piattaforma Kickstarter. Day For Night Games, questo il nome della software house appena costituita, ha in programma di proporre ai giocatori un mondo di gioco molto particolare, che sembra trarre spunto in maniera marcata dallo stile di Bioshock Infinite, ma che al contempo se ne discosterà sotto molti punti di vista. Gli appassionati avranno 31 giorni di tempo per dare il loro contributo al finanziamento del progetto, per il quale è stato fissato un tetto minimo di 550.000 dollari.

"Se faremo per bene il nostro lavoro sarà un'esperienza diversa rispetto a quelle che la gente ha giocato finora", ha dichiarato Joe Fielder, leader di Day for Night, che tra le fila di Irrational ha preso parte allo sviluppo di Infinite e di Burial At Sea, mentre in precedenza è stato anche producer e designer di Boom Blox. "Non voglio promettere la luna o altro del genere, ma credo che possiamo realizzare alcune cose che sono al di fuori di quanto ci si potrebbe normalmente aspettare di vedere nei videogiochi", ha aggiunto.

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Il team è complessivamente composto da sedici professionisti, molti dei quali hanno partecipato anche allo sviluppo dell'originale capitolo di Bioshock ambientato a Rapture e altri progetti di primo piano come System Shock 2 e SWAT 4. Tra gli altri studi che emergono tra i curriculum degli sviluppatori si annoverano Insomniac Games, Firaxis e BioWare.

Il gioco si svolgerà a The Equinox, un teatro degli anni '20 all'interno del quale la realtà è molto diversa rispetto al normale, sebbene non sia ancora chiaro in quale luogo o momento storico si svolgano gli eventi. L'impressione è che possa trattarsi di un'esperienza totalmente decontestualizzata, come avviene ad esempio in Portal. All'interno di questa struttura sono presenti tre personaggi che spiccano per la loro creatività: l'artista Marisol, il regista Avery Arnault e il musicista Many Embers.

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Sebbene l'atmosfera del gioco sembri chiaramente influenzata da Bioshock Infinite, gli eventi e gli scenari non saranno altrettanto cupi e inquietanti. I giocatori saranno partecipi delle bizzarre idee di questi tre artisti e vivranno in una dimensione onirica, fatta di singolari installazioni artistiche e buchi spazio temporali. Sarà compito del giocatore, nei panni del Curatore, far funzionare l'intera struttura, potendo altresì modificare il passato dei rispettivi creatori per migliorare i loro lavori nel presente. Uno dei modi per poter aprire varchi spazio temporali è l'uso del Maze of the Space Minotaur, mini-gioco chiaramente ispirato ai coin-op degli anni '80. Grazie al Black Glove si potrà poi intervenire in vari modi e ogni cambiamento modificherà in modo rilevante il tempo presente e gli oggetti che costituiscono The Equinox.

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In base alle decisioni che prenderà il giocatore i creatori potrebbero essere influenzati dalla musica 8-bit dei videogiochi anni '80, dalla pop art degli anni '60, dai fumetti degli '70, dall'arte sperimentale e della fiction cyberpunk, dai b-movies e molto altro ancora. Stando alle premesse sembra che ci saranno molte variabili e un'ampia gamma di scelte che influenzeranno in modo evidente il proseguimento dell'avventura.

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"Essendo un giocatore volevo l'interattività", ha proseguito Fielder. "Volevo essere in grado di cambiare la storia. Ci stiamo assicurando che non siate dei semplici spettatori degli eventi, avrete l'opportunità diretta di cambiare l'esito della storia. E speriamo vi possiate sentire partecipi mentre fate questo genere di cose".

Per il momento Day for Night ha in programma di pubblicare The Black Glove su PC, Mac e Linux alla fine del 2015. Sembra peraltro che il progetto possa approdare successivamente anche sulle console di nuova generazione.


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iPhone 6 senza iOS in vendita su eBay a 99 mila dollari: ecco perché

Un rarissimo prototipo di iPhone 6 ha raggiunto su eBay la ragguardevole cifra di 99.000 dollari. Si tratta di una versione di test del celebre smartphone della Mela, con alcuni caratteri estetici insoliti rispetto alla versione per il mercato consumer. Inoltre, manca iOS 8: nell'unità è presente una sorta di piattaforma per il testing interno chiamata SwitchBoard.


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Stando alle parole di kimberlyk1018, che ha inserito l'annuncio sulla piattaforma di e-commerce e aste online, lo smartphone è stato spedito apparentemente per errore da Verizon contestualmente al rinnovo del contratto con l'operatore telefonico statunitense. Sebbene la storia sembri non propriamente attendibile, l'asta riportata da parecchi siti online è stata effettivamente valida, ed è terminata su richiesta del venditore lunedì scorso.

Il prototipo era di fatto un iPhone 6 bianco da 64GB con un'insolita porta Lightning di colore rosso e un retro privato delle sigle relative alle diverse certificazioni ottenute in fase di approvazione burocratica. L'aspetto più interessante dello smartphone, tuttavia, proviene da quello che c'è, o meglio quello che non c'è, sotto la scocca sul lato software. Manca, infatti, una qualsivoglia versione di iOS.

Questo è anche il motivo per cui l'asta si è spinta a valori impensabili per un "semplice" dispositivo mobile, sfiorando i 100 mila dollari prima che kimberlyk1018 rimuovesse l'annuncio di vendita (probabilmente sotto richiesta della stessa Apple), catturando le attenzioni della società produttrice, ma anche probabilmente dei competitor. Un dispositivo in "true developer mode" potrebbe celare numerosi segreti di particolare interesse per le società terze che competono con Apple sullo stesso mercato.



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La piattaforma di testing appare decisamente diversa da iOS, meno rifinita ed estremamente più grezza e carica di software avante il compito di effettuare prove su determinate caratteristiche ed aree del dispositivo. Troviamo infatti tool come "Console", "Sightglass", "Reliability" e "GrapeCal", naturalmente non disponibili sulla versione del sistema operativo rilasciato pubblicamente da Apple.

Non è la prima volta che viene promossa la vendita di un modello prototipale di un dispositivo di successo. Alcuni anni fa era accaduto con una presunta "Xbox 720", venduta ad un acquirente anonimo per oltre 20 mila dollari.


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Negli anni '90 Apple faceva le Pippin... Chi se le ricorda?

iPhone era ancora molto lontano - siamo nel 1996, undici anni prima della presentazione del telefonino della Mela Morsicata nella sua prima incarnazione - e Apple era già in crisi e in cerca di nuove strade: un anno dopo sarebbe tornato Steve Jobs a prendere le redini della compagnia. Tra i tentativi di sfruttare al massimo le macchine con architettura PowerPC, Apple fece anche quello di lanciare una console: Apple Pippin. Se siete curiosi di saperne di più la trovate nello scrigno delle Reliquie di Touch, sul nuovo numero appena pubblicato.


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Symantec semplifica l'approccio alla sicurezza con Norton Security

In un mondo che si sposta sempre più verso i dispositivi mobile, per Symantec è evidente la necessità di educare il vasto pubblico verso la consapevolezza che anche tablet e smartphone possono essere oggetto di attacchi di sicurezza. Quello che è un approccio consolidato alla sicurezza nel settore dei PC deve diventare una realtà anche per il mondo dei dispositivi mobile, in questo senso oggetto degli stessi limiti del mondo dei personal computer.

Secondo l'Internet Security and Threat Report 2014 di Symantec, gli attacchi mirati ai dati personali sono aumentati del 91 per cento e più di 550 milioni di identità sono state sottratte lo scorso anno. E' evidente come gli strumenti per questo tipo di attività non possano essere considerati i soli PC: è evidente come anche i sistemi mobile, e in questo più Android di iOS, siano un target sempre più frequente e vulnerabile ad iniziative di questo tipo. Da questo la necessità di dotarsi di strumenti di protezione adeguati, che Symantec identifica nel proprio pacchetto Norton Security presentato ufficialmente quest'oggi.

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Norton Security introduce una radicale semplificazione nell'offerta di sistemi di protezione di Symantec: passiamo dai 9 precedenti software a un singolo prodotto, offerto in declinazione standard (Norton Security) oppure con abbinato un sistema di backup (Norton Security con Backup).

Questi prodotti integrano al proprio interno tutti i dispositivi di sicurezza di Norton: possono pertanto essere installati su tutti i dispositivi in possesso con la discriminante di scegliere se abbinare o meno la funzionalità di backup e verificare il numero di dispositivi tra PC, tablet e smartphone interessati dalla protezione. Un approccio di questo tipo semplifica la gestione da parte dell'utente: è infatti Norton Security che stabilisce autonomamente il livello di protezione e di funzionalità accessorie specifiche per il tipo di device sul quale il software è installato di tipo automatizzato, selezionando cosa attivare in funzione del tipo di dispositivo e di sistema operativo siano stati abbinati.

Norton Security è compatibile con sistemi PC basati su sistema operativo Windows, a partire da Windows XP con Service Pack 3 installato sino ai più recenti Windows 8.1. Accanto a questi il software è compatibile con il sistema operativo Android e con quello iOS, mentre per il momento non è stato ancora implementato il supporto al sistema operativo Windows Phone.

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All'acquisto di una copia di Norton 2014 viene fornita una chiave di licenza, che dovrà venir abbinata al proprio Norton account registrabile gratuitamente dal sito web dell'azienda. Tramite interfaccia web è possibile gestire quali tra i nostri dispositivi siano coperti dalla protezione del software tra smartphone, tablet e PC; è possibile spostare una licenza da un dispositivo all'altro, utile ad esempio nel momento in cui si sostituisce un dispositivo con uno nuovo per rimpiazzarlo e si desidera continuare ad usare la propria licenza con il nuovo prodotto.

Queste alcune delle principali novità implementate da Symantec in Norton Security:

  • Prestazioni e protezione migliori della sua categoria: secondo tre differenti test condotti da terze parti nel settembre 2014, Norton Security non è solo il prodotto di sicurezza più veloce, ma ha anche segnato il 100 per cento nel "time-to-protect", bloccando il primo giorno tutti gli attacchi malware, oltre ad aver ottenuto ha ottenuto il 100 per cento in "vulnerability protection".
  • Norton Security si basa su innovazioni brevettate come Insight, SONAR e monitoraggio delle minacce con tecniche di rilevazione aggressive delle minacce che consentono di indentificare anche quelle più resistenti. Le tecnologie SafeWeb, Scam Insight, Download Insight e Anti-Pishing condividono informazioni tra di loro per determinare se un sito web venga utilizzato come parte di un nuovo attacco sociale.
  • Norton Security è stato progettato da zero per rendere più facile che mai per i consumatori ottenere e mantenere la loro protezione attraverso un semplice portale di gestione cloud-based. L'interfaccia utente aggiornata del portale rende più facile per le persone estendere la protezione ai nuovi dispositivi, visualizzare lo stato della protezione e persino gestire i dettagli dell'abbonamento.
  • Identity Safe può ricordare, in modo sicuro e automatico username e password. Con l'aumento del numero di password rubate e la conseguente violazione di dispositivi e informazioni, Identity Safe può aiutare a proteggere username e password in modo che non possano essere perse o rubate.
  • Norton Mobile Insight, uno strumento di intelligence proprietario, analizza oltre 200 app store a livello globale per determinare e fornire un'analisi dinamica del comportamento dell'app. Aiuta a proteggere contro le app che permettono la fuoriuscita di informazioni o contenuti personali dal dispositivo, che modificano le impostazioni, inseriscono annunci nella barra di notifica e richiedono un alto utilizzo di batteria o di dati. Grazie a queste informazioni, i consumatori hanno più indicazioni su quali informazioni personali vengono raccolte e perché i costi del piano dati possono aumentare.

Norton Security viene proposto a 59,90€ IVA inclusa, cifra che sale sino a 69,90€ IVA inclusa per la versione Norton Security con Backup. Norton Security può essere utilizzato contemporaneamente su un massimo di 5 dispositivi; per Norton Security con Backup questo dato sale sino a 10 dispositivi mentre è possibile acquistare a 39,90€ una versione di Norton Security per singolo dispositivo. Norton Security Backup fornisce di serie uno spazio di archiviazione cloud da 25 Gbytes di capacità; è possibile acquistare dello spazio di archiviazione online supplementare, con 3 differenti tagli: 10 GB a 9€ all'anno; 50GB a 45€ all'anno e 100GB a 90€ all'anno, tutte cifre IVA inclusa.


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Driver AMD Catalyst 14.9.1 beta

scheda aggiornata 1 ora fa

Driver AMD in versione beta per schede video dalla famiglia Radeon HD 5000 sino alla serie Radeon R9 200; sviluppato da AMD per correggere alcuni problemi di usabilità presenti nei driver Catalyst 14.9 WHQL segnalati da alcuni utenti. Di seguito sono riportate le principali note a corredo.

Highlights of AMD Catalyst™ 14.9.1 Windows Beta Driver

Resolved Issues

  • Driver installation randomly crashes or hangs
  • Intermittent black screen or BSOD on reboot after driver installation
  • [406933]: CCC intermittently crashes with error popup message
  • [406904]: Random hang or BSOD when launching Battlefield 4 in quad Crossfire™
  • [406906]: Random hang or BSOD when enabling or disabling quad Crossfire™
  • [406905]: Intermittent hang when launching Sniper Elite 3 with quad Crossfire™

Known Issues

  • [406977]: Dual AMD Radeon™ HD 7990 intermittent BSOD when upgrading from previous AMD Catalyst™ 14.4 driver – see "Important Notes" section below on how to resolve this issue
  • [406953]: Battlefield 4 intermittent crash or hang when changing game resolution in Mantle – If you experience this issue go to the games video options menu and select DirectX mode then change resolutions. Once that is done go back to Mantle mode to play the game at the new resolution you chose.

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